Vuoi scoprire le verità mai dette sulla taurina? Allora sei nel posto giusto!
Prima di entrare nei dettagli specifici, di seguito trovi una tabella nella quale sono stati inseriti i migliori integratori con taurina del 2022, le loro principali caratteristiche e il link al sito ufficiale
Di seguito, invece, trovi una classifica dei migliori integratori con taurina presenti sul mercato:
La taurina è una sostanza molto conosciuta da palestrati e body builder in quanto spesso presente all’interno di energy drink o barrette energetiche, da assumere pre workout e in alcuni casi anche post workout.
Essa viene pertanto collegata, nell’immaginario comune, a un effetto eccitante, mentre in realtà, se assunta singolarmente, possiede addirittura proprietà calmanti, dato che è in grado di stimolare il rilascio del neurotrasmettitore GABA, inibitorio sul sistema nervoso.
La taurina viene comunque utilizzata all’interno di integratori alimentari dalle proprietà stimolanti in quanto, se associata a molecole come la caffeina e le xantine in genere, diventa un efficace amplificatore dei loro effetti.
Questa interessante molecola si trova naturalmente all’interno di alimenti di origine animale, e in particolare, essendo parte integrante delle fibre muscolari, nella carne.
Si tratta di un potente modulatore della sintesi e del rilascio di ossido nitrico (NO) da parte delle cellule endoteliali dei vasi sanguigni: tale mediatore chimico è un potente vasodilatatore, che viene sfruttato pertanto anche in situazioni di emergenza medica come ischemia vasospastica.
A livello muscolare, tutto questo si traduce in un’ottimizzazione dell’afflusso ematico alle fibrocellule, che possono così contare su un massiccio apporto di ossigeno e di sostanze nutritive utilizzabili a scopo energetico, per garantire una performance sportiva al massimo delle potenzialità.
La taurina inoltre agisce mimando le funzioni dell’insulina, quindi l’organismo manifesta una maggiore capacità di internalizzare il glucosio all’interno delle cellule per trasformarlo, mediante specifiche reazioni biochimiche, in energia immediatamente disponibile.
La contrazione muscolare avviene così in condizioni favorevoli e anche il volume della massa magra ne trae beneficio, soprattutto se la somministrazione avviene insieme ad altri promotori dell’ipertrofia come la creatina o la beta-alanina.
L’integrazione alimentare a base di taurina viene consigliata sia prima che dopo l’allenamento, e si è rivelata efficace in caso di sport sia aerobici (alattacidi) che anaerobici (lattacidi).
La taurina è un amminoacido parzialmente essenziale, poiché può essere sintetizzato, anche se in misura limitata, dall’organismo, e quindi non deriva soltanto da fonti esterne.
Dal punto di vista biologico, si tratta di un amminoacido anomalo dato che al posto del normale gruppo carbossilico (COOH) contiene acido sulfonico (SOOOH), un composto che al posto del carbonio contiene zolfo.
Il suo ruolo fisiologico riguarda sostanzialmente la sintesi degli acidi biliari, che vengono dapprima prodotti a livello delle cellule epatiche e successivamente immagazzinati sotto forma di bile nella colecisti.
Questi acidi facilitano l’eliminazione del colesterolo in eccesso poiché si legano ad esso trasportandolo fino all’apparato escretore; la bile è un liquido indispensabile per la digestione dei grassi e per il loro assorbimento, oltre che per il metabolismo delle vitamine liposolubili.
La taurina quindi consente un corretto funzionamento di bile e degli acidi biliari contribuendo al benessere del fegato e dell’apparato digerente.
In associazione allo zinco, questo amminoacido partecipa al mantenimento del benessere dell’apparato visivo, eliminando il rischio di difetti ottici come miopia, astigmatismo e sdoppiamento della visione.
La sua concentrazione è particolarmente elevata all’interno dei globuli bianchi, che partecipano alla risposta immunitaria in caso di aggressioni esterne da parte di germi patogeni.
Notevoli percentuali di taurina sono presenti anche nella muscolatura scheletrica, nel cuore e nel sistema nervoso centrale dove, oltre a stabilizzare le membrane cellulari, controlla la regolare trasmissione sinaptica degli impulsi nervosi.
Sostanzialmente si tratta di un composto in grado di svolgere efficaci proprietà sedative, concentrate soprattutto nelle aree corticali dove si trovano i nuclei del sonno, della memoria e del linguaggio.
La denominazione del composto deriva dal fatto che per la prima volta venne isolato dal liquido biliare di un toro agli inizi dell’Ottocento; da allora numerose sono state le ricerche scientifiche relative alle funzioni biologiche della molecola, che si trova in notevoli concentrazioni nei prodotti di origine animale.
Uova, latte, carne e pesce sono le fonti principali di questa sostanza, che è completamente assente nel regno vegetale.
L’organismo riesce a produrre limitati quantitativi di taurina a partire da due precursori, che sono cisteina e metionina, due amminoacidi che richiedono la presenza di vitamina B6 per innescare il processo di biosintesi.
Gli integratori a base di questo elemento sono particolarmente indicati nei regimi vegani, dato che l’assenza di cibi di origine animale potrebbe causare l’insorgenza di stati carenziali; tuttavia i legumi, soprattutto piselli, lenticchie e fave, contengono taurina in quantità abbastanza buone.
Dopo la nascita i lattanti non sono in grado di produrre questo amminoacido, infatti esso viene ricavato dal latte materno, che ne è particolarmente ricco.
L’amminoacido viene definito “condizionatamente essenziale” poiché l’organismo riesce a produrlo ma in concentrazione insufficiente rispetto a quella richiesta dal metabolismo, pertanto è sempre consigliabile ricorrere a una supplementazione con integratori alimentari per garantire il mantenimento della soglia fisiologica del composto.
Il suo dosaggio ottimale è compreso tra 2 e 8 grammi al giorno, da distribuire in due o tre assunzioni.
Nella maggior parte dei casi i rimedi contenenti questo amminoacido vengono formulati in associazione con calcio, magnesio, vitamine e composti antiossidanti, per ottenere le prestazioni più efficaci.
Dal punto di vista biochimico, la taurina è un’ammina contenente un gruppo funzionale di acido solfonico che grazie alla posizione dell’atomo di zolfo, condiziona profondamente il funzionamento della molecola.
I due ruoli fisiologici dell’amminoacido sono:
Il nome scientifico della taurina è acido amminoetanosolfonico, che si riferisce alla struttura biochimica del composto, contenente un’ammina e un acido sulfonico: è proprio l’acido sulfonico a caratterizzare la taurina che, a differenza degli altri 20 amminoacidi, contiene lo zolfo.
Il compito principale di questo amminoacido è senza dubbio collegato alla produzione della bile, una reazione che comprende la coniugazione della molecola con gli acidi biliari (acido colico e acido desossicolico) per formare i sali biliari, facilitando il metabolismo lipidico.
Altre importanti proprietà della taurina sono:
Un altro impiego della taurina è quello sportivo, poiché il suo meccanismo d’azione si caratterizza per una funzione insulino-simile, che migliorando il trasporto di glucosio all’interno della cellula, controlla positivamente anche la produzione di energia.
Tra le principali proprietà degli integratori a base di taurina impiegati nello sport, ci sono quelle antiossidante, anticatabolica, stimolante sulla sintesi proteica e sulle cellule muscolari, che sono in grado di lavorare più intensamente senza affaticarsi.
Per gli atleti è molto importante che il battito cardiaco si mantenga su valori inferiori alla norma e che la pressione arteriosa non aumenti.
Questi obiettivi vengono raggiunti in seguito all’utilizzo di integratori a base di taurina con bassi dosaggi che pertanto non eccitano il sistema nervoso centrale ma forniscono soltanto energia direttamente al fegato e agli altri organi preposti alla sintesi proteica.
L’assunzione di questo amminoacido può avere conseguenze favorevoli anche sull’ossidazione degli acidi grassi durante le sessioni di allenamento.
Confrontando le prestazioni di sportivi che fanno regolarmente uso di simili integratori rispetto ad altri che non li utilizzano, si è concluso che l’integrazione dietetica a base di taurina contribuisce a migliorare notevolmente le performance.
I tessuti in cui il composto è maggiormente concentrato sono quelli muscolari scheletrici, dove l’amminoacido tende a ridurre la sensazione di affaticamento e a potenziare il catabolismo lipidico.
Inoltre la taurina gioca un ruolo molto importante come difesa delle cellule interessate dal danno ossidativo.
Per misurare la concentrazione di taurina cellulare, è possibile servirsi di speciali apparecchiature in grado di estrapolare il quantitativo di amminoacido dosando il numero di atomi di zolfo presenti nel campione.
Gli integratori alimentari a base di taurina contengono spesso anche altre molecole, come caffeina, carnitina e sostanze energizzanti in genere, il cui scopo è quello di aumentare la tolleranza alla fatica.
Simili rimedi si sono rivelati efficaci anche per controllare la termoregolazione e quindi il consumo di calorie.
L’attività blandamente sedativa dei prodotti contenenti taurina dipende dalla stimolazione sintetica dell’acido gamma amminobutirrico (GABA), che è uno dei principali neurotrasmettitori inibitori delle sinapsi.
Proprio per questo motivo, l’amminoacido può favorire il superamento degli attacchi di panico oppure dell’ansia costantemente presente, agendo anche in associazione con molecole ormonali.
Assunta insieme a teofillina, teobromina, vitamina C e vitamine del gruppo B, la taurina svolge un effetto stimolante a livello della muscolatura ma rilassante sulle cellule encefaliche, migliorando quindi il tono dell’umore e la disponibilità energetica dell’organismo.
Questo amminoacido si è dimostrato estremamente efficace anche per monitorare l’attività dell’insulina e per controllare la glicemia in condizioni di digiuno e nelle fasi post-prandiali.
Sembra che la taurina favorisca il trasporto intracellulare del glucosio, che, una volta entrato nelle cellule, viene metabolizzato con produzione di energia immediatamente disponibile.
I glucidi costituiscono infatti la prima risorsa di energia per tutte le cellule dell’organismo e l’unica fonte energetica per quelle del sistema nervoso centrale.
Oltre ai tradizionali integratori alimentari a base di taurina, questo amminoacido è un costituente fondamentale delle bevande energetiche (energy drink), che contengono circa 400 mg di sostanza per lattina.
L’effetto stimolante di simili bibite dipende dall’attività sinergica della taurina con la creatina, la caffeina e lo zucchero ad elevatissime concentrazioni.
L’impiego di questi energy drink provoca innanzitutto un aumento immediato della frequenza cardiaca, accompagnato da un altrettanto rapido incremento della pressione arteriosa.
Di conseguenza il soggetto può avvertire un senso di oppressione toracica e di accelerazione del battito cardiaco; l’aumento della pressione sanguigna può causare cefalea, vertigini e nausea, soprattutto quando i valori pressori superano i limiti di 100 su 170.
I consumatori abituali di queste bevande subiscono nel tempo un progressivo processo di assuefazione, che li spinge a consumare quantitativi sempre maggiori di drink per apprezzare le loro proprietà.
Si tratta di un effetto collaterale piuttosto rischioso, poiché aumentando continuamente i dosaggi vengono potenziate anche le azioni negative di queste bevande, che su alcuni soggetti particolarmente sensibili potrebbero causare veri e propri disturbi somatici.
La dose massima consigliata di taurina è pari a 3 grammi al giorno, per evitare di incorrere in fastidiosi effetti collaterali, di cui il principale è rappresentato dalla diarrea.
Trattandosi di un composto naturale normalmente presente nell’organismo, si può affermare che questo amminoacido non fa male, a patto di non superare le quantità consigliate.
Tuttavia, in rari casi e sempre in seguito a dosaggi sbagliati, possono insorgere effetti collaterali come problemi gastrointestinali, pirosi gastrica e ipertensione dei vasi viscerali.
In alcuni soggetti particolarmente sensibili possono manifestarsi anche problematiche dermatologiche come arrossamento diffuso, prurito, bruciore, dermatite e una forma primitiva di psoriasi.
Si tratta di reazioni avverse di breve durata, che scompaiono immediatamente con l’interruzione dell’uso degli integratori e che pertanto non destano preoccupazioni.
Bisogna ricordare che la taurina è dotata di un’ottima biocompatibilità e di un’altrettanto buona disponibilità biologica, caratteristiche che la rendono il composto ideale per migliorare le prestazioni funzionali dell’organismo.
In gravidanza e allattamento non è consigliabile utilizzare integratori del genere, che sono sconsigliati anche nella prima infanzia e dopo gli ottant’anni.
In ogni caso, sarebbe buona regola quella di iniziare qualsiasi trattamento con il dosaggio minimo consentito per poi aumentarlo progressivamente e gradualmente di settimana in settimana.
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