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Passiflora: Proprietà e Benefici di Questa Incredibile Pianta

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Classifica dei migliori prodotti con passiflora

Di seguito, invece, trovi una lista dei migliori prodotti con passiflora presenti sul mercato:
 

Passiflora

Comunemente conosciuta col nome di “fiore della passione“, una denominazione che si riferisce all’aspetto dei suoi fiori che ricordano appunto i simboli della passione di Cristo, la passiflora è una pianta officinale dotata di numerose proprietà fitoterapiche.

La simbologia della passiflora è infatti riconducibile ai 10 apostoli (5 petali + 5 sepali) e alle 5 ferite di Gesù (5 stami), requisiti che furono considerati emblematici dai frati Agostiniani fin dal Medioevo.

Si tratta di un vegetale che trova largo impiego sia per usi ornamentali (grazie alla sua crescita rapida e facilmente adattabile a qualsiasi tipo di terreno) sia nel settore erboristico, oltre che per utilizzi gastronomici.

Appartenente alla vasta famiglia delle Passiflotaceae, essa si presenta come una pianta erbacea e arbustiva che può svilupparsi non soltanto in verticale (è rampicante), ma anche orizzontale (è anche strisciante).

Alle ascelle delle foglie sono presenti infatti robusti viticci che consentono ai rami di attaccarsi facilmente a qualsiasi supporto, oppure al terreno, anche in presenza di altri vegetali.

Le foglie, che possiedono una tipica disposizione alternata, hanno un colore verde molto intenso, con una superficie superiore prevalentemente pelosa e una inferiore glabra.

Sul loro apice sono localizzate due grosse ghiandole nettarifere che contengono le sostanze nutritive attrattive per gli insetti e per la fauna avicola, ghiotta del dolce liquido in esse contenuto.

La parte più bella della pianta è rappresentata senza dubbio dai fiori, comprendenti una corolla peduncolata e circondata da un calice con tre brattee ovoidali.

La loro forma a campanula allungata presenta 5 petali accostati circondati da una corona multicolore con numerosi filamenti disposti in più serie concentriche.

Il colore varia dal bianco al rosso pallido al violetto e al blu, con differenti gradazioni a seconda delle diverse specie, ma sempre con un’area centrale bianca e gialla.

Esternamente sono forniti di una corolla accessoria composta da 4 corone di filamenti che si allungano a raggiera intorno all’asse principale del fiore, contribuendo a rendere unica la sua morfologia.

La fioritura, che avviene da maggio a settembre, è particolarmente abbondante e conferisce alla pianta un meraviglioso aspetto colorato in grado di attrarre numerose api e altri insetti responsabili dell’impollinazione.

I suoi frutti sono bacche di forma ovale ed allungata, completamente ricoperte da un sottile tegumento che, a piena maturazione, assume un aspetto cromatico variegato (viola, blu, nero oppure giallo).

passiflora caerulea

Essi racchiudono una polpa gelatinosa e commestibile che può essere consumata per usi culinari e che contiene numerosi piccoli semi duri, appiattiti e di colore nero.

La passiflora, che è un vegetale sostanzialmente tropicale, ama il caldo e teme le temperature rigide, la pioggia e il vento.

Predilige zone assolate, per cui di norma cresce meglio se esposta ad abbondante irraggiamento.

Non ama i terreni troppo concimati e neppure troppo fradici, dato che il suo apparato radicale risulta estremamente sensibile al ristagno idrico: pertanto spesso cresce spontaneamente su declivi dove l’acqua tende a defluire spontaneamente.

Nel nostro paese la specie più comune è Passiflora Edulis, che produce appunto frutti aduli dal caratteristico sapore amarognolo: sono i famosi frutti della passione (Passion Fruit), conosciuti anche col nome di maracuja.

Pur essendo una varietà originaria del Brasile, essa si adatta benissimo alla nostre latitudini, soprattutto nelle regioni meridionali, dove il clima è caldo.

Anche la Passiflora Cerulea, il cui nome deriva dall’intensa colorazione azzurra dei suoi fiori, cresce bene in Italia e, come quella Edulis, viene utilizzata per l’estrazione di numerosi principi attivi terapeutici.

La Passiflora Incarnata è quella che contiene la maggiore concentrazione di elementi utili per finalità curative e proprio per questo motivo viene coltivata con metodiche intensive.

Questa specie si distingue dalle altre per il suo fusto prevalentemente legnoso e molto ramificato che contribuisce a farle assumere un aspetto cespuglioso, capace di arrivare anche a 10 metri d’altezza.

Passiflora: proprietà

Le tante proprietà della passiflora dipendono dai suoi principi attivi, che sono:

  • alcaloidi indolici;
  • passiflorina;
  • armina;
  • armalina;
  • fitosteroli;
  • tannini;
  • triterpeni;
  • acidi fenolici;
  • eterosidi cianogenici;
  • rutina;
  • saponine;
  • flavonoidi;
  • quercitina;
  • aminoacidi (essenziali e non);
  • cumarine;
  • acidi organici;
  • polisaccaridi;
  • mucillagini;
  • fibre.

passiflora benefici

Grazie all’attività sinergica di tutti questi elementi, che si trovano nelle foglie e nei fiori, la pianta svolge le seguenti funzioni:

Ansiolitica

Che dipende dall’assunzione regolare di passiflora essiccata, responsabile di un’attività inibente a livello delle sinapsi del sistema nervoso autonomo ortosimpatico e da una contemporanea funzione stimolante di quello parasimpatico.

Infatti la pianta è in grado di agire selettivamente sulle due componenti antagoniste del sistema vegetativo, potenziandone quella rilassante e sedativa.

Regolatrice del ritmo circadiano

Consente un netto miglioramento della qualità e della durata del sonno, con abbreviazione della fase di addormentamento, l’eliminazione di interruzioni notturne e risvegli non traumatici né troppo precoci.

Simili funzioni dipendono dall’azione dei glicosidi triterpenici che agiscono direttamente sui nuclei encefalici del sonno, anche attraverso l’attivazione della ghiandola pineale responsabile della produzione di melatonina;

Antispastica

Che si verifica soprattutto a livello della muscolatura liscia viscerale e che coinvolge l’apparato gastro-intestinale e uro-genitale, con attenuazione di crampi dolorosi a carico del colon (colite spastica), dell’utero (dismenorrea) e del rene (coliche renali).

In alcuni pazienti, l’assunzione di passiflora si è rivelata un efficace rimedio anche in caso di coliche spastiche biliari, con coinvolgimento della colecisti.

Menopausa

In molte donne si accompagna a disturbi di tipo vaso-motorio, come tachicardia, vampate di calore e sudorazione notturna.

Da tempo è noto un coinvolgimento del sistema nervoso autonomo nella genesi di simili manifestazioni, che hanno una base psico-somatica.

L’impiego di passiflora, sia come integrazione alimentare che come tisane e infusi, è in grado di minimizzare questi sintomi, soprattutto relativamente ai fenomeni cardiaci (tachicardia, palpitazioni ed extrasistoli) e circolatorie (vasodilatazione con scalmane).

Antiossidante

Dipende dal meccanismo d’azione dei numerosi flavonoidi capaci di contrastare lo stress ossidativo e la presenza di radicali liberi, fattori eziologici della maggior parte delle problematiche neuro-ormonali che stanno alla base delle sindromi ansiose e depressive.

Per utilizzi di questo genere di solito gli estratti della pianta vengono associati ad altri elementi officinali, come valeriana, melissa, biancospino con l’aggiunta di vitamina C.

Digestiva

Derivante dalla frazione di alcaloidi contenuti nella pianta e il cui meccanismo d’azione si concentra a livello dei recettori enterici soprattutto della prima parte dell’intestino, dove si verifica la maggior parte dei processi digestivi.

In caso di dispepsia, aerofagia, eccessiva fermentazione alimentare, meteorismo e spasmi peristaltici, il vegetale si conferma un rimedi d’elezione grazie alla sua azione sedativa sulla componente nervosa.

Regolatrice sull’umore

Si manifesta su pazienti affetti da irrequietezza, nervosismo, sbalzi d’umore immotivati e stress psico-fisico.

In simili situazioni la componente psico-emotiva può alterare notevolmente i comportamenti, arrivando a modificare la personalità del soggetto e di conseguenza il suo stile di vita.

La passiflora, spesso sotto forma di fitocomplessi, riesce a migliorare le percezioni sensitive e a sollevare il tono dell’umore, soprattutto su persone instabili psicologicamente e affette da attacchi d’ansia.

In alcuni casi di depressione, un’integrazione di questo genere può affiancarsi a terapie tradizionali con farmaci SSRI, velocizzando le tempistiche della loro funzione;

Sistema nervoso centrale

Insieme a quello autonomo, costituisce il centro nevralgico dell’intero organismo, in quanto controlla praticamente tutte le funzioni vitali.

Proprio per questo motivo, questa parte del corpo deve essere sempre funzionante al meglio, una condizione che spesso viene alterata da stress, ansia, angoscia e depressione.

La passiflora è forse la pianta adattogena più efficace per massimizzare la funzionalità del sistema nervoso centrale (midollo spinale ed encefalo), consentendogli di reagire in maniera fisiologica a qualsiasi stimolazione esterna.

Secondo recenti indagini epidemiologiche, il vegetale potrebbe supportare anche terapie di tipo anti-convulsivante, grazie alle funzioni sedative dei suoi principi attivi.

passiflora esperienze

Passiflora: benefici

I benefici attribuiti a questa pianta dipendono da alcuni suoi componenti, che sono:

  • iperoside;
  • vitexina;
  • iso-vitexina;
  • armina;
  • passiflorina;
  • glicosidi cianogenetici;
  • fitosteroli;
  • tannini.

Il principale vantaggio derivante dal suo impiego si collega alla rapidità con cui tali elementi entrano in azione, in quanto sfruttano un’eccezionale compatibilità biologica.

A differenza da altri rimedi erboristici che devono essere digeriti prima di arrivare al sangue, la passiflora viene assimilata subito dopo la sua assunzione, dato che bypassa i processi digestivi.

Questo particolare comportamento dipende dalla struttura biochimica dei suoi composti che hanno formule chimiche caratterizzate da un’elevata biodisponibilità.

Qualsiasi possa essere la formulazione scelta (in compresse, capsule, gocce, tisane o infusi), la passiflora incomincia fin da subito ad agire nell’organismo, contribuendo ad attenuare le tensioni, a rilassare la muscolatura e ad innalzare il tono dell’umore.

Prevalentemente impiegato come rimedio calmante e ansiolitico, questo vegetale non presenta controindicazioni e pertanto può essere usati a tutte le età e in qualsiasi condizione fisica.

Pur rivelandosi estremamente funzionale ed efficace, esso non interferisce con nessun processo biologico e quindi non altera l’omeostasi metabolica.

La più tipica associazione erboristica è quella con biancospino e valeriana, due piante officinali che si integrano perfettamente tra loro, potenziando le proprietà terapeutiche dei fitocomplessi.

Oltre alla rapidità d’azione e all’assenza di controindicazioni ed effetti collaterali, la passiflora si distingue per un’elevata selettività, che le consente di venire assunta sia durante il giorno (senza causare sonnolenza) che di notte (migliorando qualità e durata del sonno).

Nel panorama dei rimedi naturali, questa pianta è senza dubbio quella più adattabile alle singole esigenze dato che rispetta le necessità metaboliche dell’organismo, andando ad agire soltanto dove è necessario.

Essa trova largo impiego anche nel settore omeopatico, per la realizzazione di gocce (tintura madre), granuli oppure multicomplessi; in ogni caso il suo meccanismo d’azione è sempre calmante, sedativo e ansiolitico.

I benefici della pianta sono relativi a impieghi nutraceutici, terapeutici e cosmetici, quando essa viene utilizzata localmente per applicazioni topiche con effetti lenitivi, rigeneranti e antalgici.

Riducendo l’attività cerebrale in maniera fisiologica e senza alterare i ritmi metabolici del cervello, questa pianta consente di ottenere risultati eccezionali già dopo poche settimane di assunzione.

Sedativa, anti-spastica, antinfiammatoria, antidolorifica, ipnoinducente, antimicrobica, antimicotica, la passiflora si è confermata anche un efficace supporto per soggetti che presentano crisi di astinenza da sostanze stupefacenti oppure da farmaci.

Associando estratti essiccati del vegetale a clonidina (un medicinale ipotensivo) è possibile migliorare notevolmente anche problematiche di tipo cardio-vascolare.

La sua posologia consigliata corrisponde a 0,5/2 grammi di parti aeree da assumere 2-3 volte al giorno; 2,5 grammi di estratti secchi in infusione da utilizzare fino a 4 volte al giorno; da 1 a 4 millilitri di tintura madre utilizzabili 2-3 volte al giorno.

È sempre opportuno non superare le dosi indicate sulle singole confezioni e sui foglietti illustrativi per evitare il pericolo di sovradosaggio, che potrebbe affaticare fegato e apparato renale.

proprietà della passiflora

Melissa e passiflora

La melissa è una pianta erbacea perenne con fusto eretto piuttosto ben sviluppato, con piccole foglie picciolate e con fiori bianchi riuniti in infiorescenze.

In ambito erboristico esse viene utilizzata come rimedio ansiolitico, miorilassante, nervino, antidepressivo, digestivo e antispastico.

Grazie alla presenza di numerosi principi attivi, tra cui composti antiossidanti, glucosidi, triterpeni, saponine, tannini, fitosteroli e aldeidi (soprattutto citronale), la pianta trova largo impiego sia da sola che in associazione con altri vegetali, tra cui la passiflora.

I preparati formulati con queste due sostanze sono considerati ideali per placare l’ansia e per migliorare la qualità e la durata del riposo notturno, anche per chi abitualmente fa uso di ipnotici.

A differenza dei tradizionali sonniferi di sintesi che, oltre a provocare assuefazione, sono responsabili di una vasta gamma di effetti collaterali, i prodotti a base di melissa e passiflora agiscono efficacemente a livello del sistema nervoso rispettando le caratteristiche biologiche dell’organismo.

Sotto forma di integratori, di tisane o di infusi, simili rimedi si rivelano ottime soluzioni in caso di:

  • insonnia occasionale oppure cronica;
  • irrequietezza e nervosismo;
  • dismenorrea;
  • spasmi peristaltici;
  • disturbi della menopausa;
  • stress psico-fisico;
  • dolori muscolari;
  • difficoltà digestive.

Passiflora: controindicazioni

Trattandosi di una sostanza naturale e dotata della massima bio-compatibilità, la passiflora è generalmente ben tollerata e non presenta nessuna controindicazione di rilievo.

L’unica condizione che ne sconsiglia l’uso è una comprovata intolleranza nei suoi confronti, peraltro rarissima.

In associazione con iperico i suoi effetti terapeutici possono essere potenziati e pertanto sarebbe consigliabile adattare la posologia in maniera personalizzata.

Particolare attenzione deve essere rivolta all’assunzione contemporanea di sedativi, barbiturici e anticoagulanti cumarinici che possono interferire con la sua efficacia.

Gli effetti collaterali che su alcuni pazienti particolarmente sensibili potrebbero manifestarsi sono aumento di sudorazione, eccessiva sonnolenza e sedazione prolungata.

In gravidanza è sempre opportuno chiedere un parere al proprio medico anche se la pianta è compatibile con la gestazione, mentre durante l’allattamento potrebbe provocare una lieve alterazione del sapore del latte.

Nella primissima infanzia sotto i dodici anni è consigliabile utilizzare dosaggi molto bassi di passiflora privilegiando gli integratori monocomponente rispetto ai fitocomplessi.

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