Stai cercando dei pancake vegani proteici buoni e salutari? Allora sei nel posto giusto!
Prima di entrare nei dettagli specifici, di seguito trovi una tabella nella quale sono stati inseriti i migliori pancake vegani proteici del 2022, le loro principali caratteristiche e il link al sito ufficiale
Di seguito, invece, trovi una classifica dei migliori pancake vegani proteici presenti sul mercato:
Considerati l’emblema della tradizione culinaria degli States per la prima colazione, i pancake sono una variante delle tradizionali crepe dall’aspetto di frittelle con un maggiore spessore, che di solito raggiunge i 5 millimetri.
Ne esistono due versioni: uno dal delizioso sapore dolce, che viene abbinato allo sciroppo d’acero, al burro d’arachidi e a qualsiasi tipo di confettura; l’altro invece salato, ideale per accompagnare salumi, formaggi, uova e bacon.
Dagli USA, questi elementi si sono poi diffusi un po’ ovunque, subendo varie contaminazioni locali, ma rimanendo sostanzialmente fedeli ai loro ingredienti, che sono:
In alcune ricette il latte può essere sostituito con yogurt anche greco, lo zucchero con il miele ed è consentita anche l’aggiunta di polvere di cannella.
Dopo aver preparato l’impasto, che prevede l’impiego di burro fuso e di latte tiepido, la lievitazione consente di ottenere strati di sfoglia piuttosto alti, che una volta cotti assumono il tipico aspetto gonfio e morbido.
Grazie alla loro estrema versatilità e ai numerosi accostamenti possibili, i pancake hanno conquistato sempre maggiori fasce di consumatori, anche per la possibilità di produrre una versione light iper-proteica, perfetta per sportivi e atleti in allenamento, ma anche per chiunque desideri mantenere inalterato il proprio peso-forma.
Inglesi e Britannici, grandi estimatori di questo alimento, sono abituati a considerarlo l’emblema del carnevale, collegandolo al Martedì Grasso (Tuesday Pancake).
In Scozia, invece, sono diffusi gli Scottish Pancake, molto più piccoli e più spessi rispetto a quelli americani e serviti abitualmente con panna acida e marmellata d’arancia.
In Australia, dove vengono considerati un delizioso fine-pasto, ma mai una prima colazione, i pancake sono arricchiti spesso dall’aroma di limone e dallo zucchero granellato, che li rende ancora più saporiti.
Indipendentemente dalle varie versioni di simili dessert, la loro caratteristica principale è quella di garantire un notevole apporto di energia grazie al loro contenuto di zuccheri che, com’é noto, costituiscono una delle principali fonti eso-ergoniche.
La sostanziale differenza rispetto alle crepes consiste nell’aggiunta all’impasto di un adeguato quantitativo di lievito, che conferisce alla frittella un aspetto soffice e morbido.
Anche per i pancake, che sono cibi dolci, il principale problema che si pone è senza dubbio quello delle calorie che possono apportare all’organismo, provocando spesso sgraditi incrementi ponderali.
Per evitare un simile rischio è quindi possibile prepararne una versione light, dove la quantità di carboidrati e grassi viene drasticamente abbassata, mentre aumenta quella delle proteine.
Si tratta dei pancake proteici, nel cui impasto la maggiore percentuale di componenti è di natura peptidica e dove spesso la classica farina è sostituita con quella d’avena.
In simili ricette si possono impiegare i composti precostituiti di proteine in polvere, ricavati dall’albume di uovo oppure dal siero di latte.
Nella versione vegana, invece, sono presenti peptidi estratti dai legumi e soprattutto dalla soia, dai piselli, dalle lenticchie, dai ceci e dalle fave.
Una volta miscelati tutti gli ingredienti servendosi di una frusta manuale oppure di uno sbattitore elettrico, si ottiene una pastella piuttosto liquida che deve essere cotta in padella.
I tempi di cottura corrispondono a circa 60 secondi per ogni lato, anche se in alcuni casi, quando le dimensioni dei dischetti sono maggiori, bisogna aumentare il tempo anche fino a 90 secondi per lato.
Infatti il presupposto principale per ottenere pancake deliziosi dipende da una perfetta lievitazione, che viene controllata dalla temperatura di cottura.
Soltanto quando il dolce si gonfia, assumendo il suo caratteristico aspetto morbido e spugnoso è quindi possibile considerare ultimata la sua preparazione.
Questi dessert sono considerati una via di mezzo tra veri e proprio dolciumi e spuntini salati per merende e rompi-digiuno, in quanto nella loro realizzazione si possono modificare gli ingredienti.
Le loro dimensioni, che possono essere adattate alle singole esigenze, variano da 10 a 20 centimetri, mentre lo spessore non dovrebbe mai essere inferiore a 5 millimetri.
Il tipico colore giallastro (che dipende dalla presenza delle uova) assume sfumature brune a causa della cottura su piastra.
Gli aromi da aggiungere sono moltissimi e ne caratterizzano il sapore: a questo proposito chiunque può personalizzare il proprio pancake, a patto di rispettare sempre i dosaggi.
L’armonia tra i vari componenti è indispensabile perché la pastella assuma una consistenza liquida e cremosa che, una volta a contatto con la superficie calda della padella, sia in grado di gonfiarsi.
Dolci oppure salati, questi alimenti sono diventati ormai un comune supporto per colazioni, merende e spuntini, assicurando una facile digestione e una rapida assimilazione, che in ogni caso non affatica l’apparato digerente.
Dopo il lungo digiuno notturno, durante cui l’organismo ha consumato le calorie disponibili, diventa necessario ripristinare le riserve energetiche, per poter affrontare in maniera adeguata la giornata lavorativa.
Proprio per questo motivo, un’opzione ideale è quella dei pancake proteici, realizzati con un elevato quantitativo di peptidi e con un ridotto apporto di zuccheri e grassi.
Soprattutto gli sportivi e gli atleti sotto allenamento mostrano queste esigenze, dato che il loro corpo deve consumare notevoli quote energetiche senza appesantire le digestione.
La preparazione dei pancake proteici prevede l’impiego dei seguenti ingredienti:
Le proteine in polvere maggiormente utilizzate sono quelle estratte dal siero di latte (soprattutto caseina e latto-ferrina) e dagli albumi d’uovo, poiché contengono tutti i 9 aminoacidi essenziali più altri a lunga catena ramificata.
Tra i loro principali requisiti c’é l’estrema rapidità di assorbimento, che consente all’organismo di disporre dell’energia necessaria già dopo pochi minuti, senza bisogno di attendere il tempo dell’intera digestione.
In questo modo gli sportivi possono introdurre un’adeguata quantità di peptidi velocemente digeribili e subito pronti a mettere in circolo molecole di ATP.
La percentuale di glucidi è nettamente inferiore rispetto alle tradizionali ricette di dolci e pertanto viene scongiurato il rischio d’insorgenza dei picchi insulinici, particolarmente dannosi in fase d’allenamento e per individui soggetti a disturbi dismetabolici.
Anche la quantità di lipidi è scarsissima, per evitare un accumulo di calorie e la formazione di accumuli di grasso, che spesso contribuiscono alla genesi dei pannicoli adiposi.
L’impiego della farina d’avena, che è considerata un ingrediente ideale per i pancake proteici, oltre a contenere elevate concentrazioni di peptidi, è anche molto ricca di fibre, utili per regolarizzare le funzioni dell’alvo intestinale.
I valori nutrizionali per 100 grammi di prodotto sono i seguenti:
Non è presente colesterolo, mentre la concentrazione dei grassi saturi corrisponde al 3% contro quella degli insaturi che risulta del 45%.
Complessivamente si tratta quindi di alimenti sani, iper-energetici, ipo-calorici, facilmente digeribili e rapidamente assimilabili, perfetti per un’alimentazione bilanciata.
Inquadrabili come alimenti iper-proteici, questi pancake garantiscono un eccellente apporto energetico che non si esaurisce immediatamente, ma grazie al metabolismo dei peptidi, si mantiene a lungo disponibile.
Gli aminoacidi contenuti nell’impasto sono ad alto valore biologico e pertanto consentono di supportare le funzioni fisiologiche dell’organismo in maniera equilibrata.
In porzioni corrette, tali dessert sono un ottimo supporto anche nelle diete dimagranti, dato che il loro apporto calorico è nettamente inferiore rispetto alla maggior parte degli alimenti energetici (che ricavano l’energia dai carboidrati).
È consigliabile l’assunzione di pancake proteici con un quantitativo di 50-70 grammi al giorno, per garantire il giusto assorbimento di aminoacidi.
Rispetto alla ricetta dei tradizionali pancake proteici, quelli vegani mostrano alcune differenze, e precisamente:
Al posto di tali ingredienti, vengono introdotti invece:
Per quanto riguarda la farina, di solito è preferibile usare quella d’avena in quanto più ricca di peptidi, ma trovano largo impiego anche quelle di cerali come farro e orzo, ugualmente proteiche.
Lo zucchero di canna e lo sciroppo d’acero consentono di dolcificare l’impasto in maniera estremamente efficace, e pertanto il loro quantitativo è di solito inferiore a quello del miele.
Chi non può fare a meno del colore giallo dei pancake può aggiungere un cucchiaino di curcuma, che conferisce una gradazione cromatica del tutto simile a quella del tuorlo d’uovo.
Il latte di soia, che è ricchissimo di proteine ad alto valore biologico, viene di solito utilizzato come solvente per diluire le proteine della soia, allo scopo di realizzare un composto iper-energetico e facilmente assimilabile.
Anche il latte di mandorla e quello di riso sono indicati nella preparazione della pastella, ma bisogna tenere conto della loro minore densità, che li rende più simili a soluzioni acquose.
In questi casi può essere utile aggiungere un cucchiaino di gomma di guar oppure di glucomannano, due composti agglutinanti che contribuiscono ad aumentare la corposità del liquido.
Il latte di cocco mostra una consistenza di media entità, ideale per preparazioni semi-fluide dalle texture leggera, ma non troppo liquida.
Tra gli aromi maggiormente utilizzati ci sono la cannella, lo zenzero, la vaniglia e gli estratti di arancio amaro e di limone.
I valori nutrizionali relativi a 100 grammi di pancake vegani proteici sono i seguenti:
Si tratta di dolci mediamente calorici, senza tracce di colesterolo e con una percentuale di grassi insaturi nettamente superiore a quella dei saturi.
Essendo privi di lattosio, questi dessert sono perfetti anche per chi è intollerante allo zucchero contenuto nel latte vaccino.
Per rendere l’impasto più soffice e spugnoso, può essere utile servirsi dell’acqua di cottura dei ceci, la così detta “acquafaba“, che deve venire lavorata con le fruste elettriche fino a ottenere una massa voluminosa, simile a quella degli albumi d’uovo.
L’acquafaba infatti contiene un elevato quantitativo di saponine che, a contatto con l’acqua (o con altri liquidi poco densi), è in grado di sviluppare un composto schiumogeno stabile e persistente.
Per tali preparazioni di solito si ricorre alla farina di mais (maizena) che permette un maggiore addensamento degli ingredienti.
I valori nutrizionali dei pancake vegani proteici con acquafaba sono i seguenti:
In commercio sono disponibili preparazioni già pronte per realizzare pancake vegani proteici, a cui è sufficiente aggiungere soltanto un liquido come latte di soia, di mandorle o di riso.
È evidente che la loro comodità è massima, dato che velocizza moltissimo le operazioni e consente di ottenere prodotti deliziosi, del tutto paragonabili a quelli tradizionali.
Bastano infatti meno di 5 minuti per preparare i pancake vegani proteici, perfetti per supportare energeticamente l’organismo in maniera rapida ed efficace.
La composizione di queste miscele prevede un’elevata concentrazione di proteine ad alto potere biologico, una bassa percentuale di carboidrati e di grassi.
Grazie all’impiego delle proteine del siero di latte, tali prodotti garantiscono un apporto peptidico di ottimo livello sia dal punto di vista quantitativo (dosaggi elevati) che qualitativo (composti selezionati).
Spesso le miscele sono fornite di appositi contenitori per mescolare e poi distribuire (tramite un beccuccio-dosatore) l’impasto sulla teglia.
Gli straordinari risultati che si ottengono dipendono dal calibrato mix di ingredienti polverizzati, la cui concentrazione viene dosata in base alle esigenze dei consumatori.
Gli sportivi e gli atleti di solito si orientano verso confezioni iper-proteiche a base di peptidi estratti dalla soia, un legume che garantisce un apporto proteico di ottimo livello e un tempo di assorbimento relativamente basso.
I pancake vegani proteici già pronti sono perfetti anche per chiunque desideri nutrirsi in maniera sana, evitando di sovraccaricare l’apparato digerente, pur avendo a disposizione notevoli quantità di energia di pronto intervento.
Grazie all’utilizzo di fonti proteiche vegetali, questi pancake vegani assicurano una compatibilità biologica senza dubbio superiore a quella delle sostanze animali, come l’uovo oppure il latte verso cui molti individui hanno sviluppato vari tipi d’intolleranze alimentari.
I composti peptidici maggiormente impiegati sono quelli estratti dalla soia, dalla canapa, dai ceci, dai piselli e dai semi di girasole, elementi forniti di un’eccezionale bio-disponibilità e dal sapore delizioso, assolutamente paragonabile a quello dei pancake classici.
Tra l’altro simili dessert si caratterizzano per un profilo aminoacidico completo, derivante dalla miscela tra legumi di varie specie.
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