Vuoi sapere tutto sull’olio di borragine? Allora sei nel posto giusto!
Prima di entrare nei dettagli, di seguito trovi una tabella nella quale sono stati inseriti i migliori prodotti con olio di borragine del 2022, le loro principali caratteristiche e il link al sito ufficiale.
Di seguito, trovi una lista completa dei migliori prodotti con olio di borragine presenti sul mercato:
La borragine, il cui nome scientifico è Borago Officinalis, è una pianta annuale appartenente alla famiglia delle Boraginacee, la cui denominazione deriva dal vocabolo latino “borra” che significa “lana” in riferimento alla fitta peluria che ricopre le sue foglie e che costituisce la sua principale caratteristica morfologica.
Si tratta di una pianta erbacea il cui fusto può raggiungere al massimo un’altezza di 60 centimetri, ma che normalmente si mantiene sui 30-40 centimetri, con portamento eretto e numerose ramificazioni.
Le sue zone aeree terminali durante le prime fasi di sviluppo mostrano una tipica tonalità rossastra, che viene considerata un importante carattere peculiare.
La foglie picciolate, ovali oppure ellittiche mostrano un colore verde scuro tendente al bruno hanno un margine dentellato e riportano un’evidente nervatura centrale.
Sono chiaramente tomentose in quanto rivestite da una fittissima peluria, con una differente morfologia tra quelle basali (di forma rotondeggiante) e altre apicali (di forma lanceolata).
I fiori, che si riconoscono per una colorazione violetta, hanno una corolla di circa 2-3 centimetri con 5 petali disposti a stella che al centro mostrano antere e stami ben visibili.
I 5 sepali allungati e lanceolati tendono a formare un calice protettivo nei confronti della corolla, che soltanto al momento della maturazione si apre per lasciare uscire il frutto.
Avendo piccole dimensioni, essi tendono a raggrupparsi in infiorescenze pendule molto profumate, che si sviluppano per molti mesi, dato che la fioritura continua da gennaio fino ad agosto inoltrato.
I frutti, che hanno l’aspetto di acheni piuttosto allungati, trigoni e rugosi, contengono numerosi piccoli semi che, al momento della maturazione, vengono espulsi grazie anche alla presenza di peduncoli alati.
Essi sono forniti di particolari elastomi, che sono appendici ricchissime di sostanze nutritive appetibili per gli insetti, soprattutto formiche, le quali partecipano attivamente alla loro distribuzione (mirmecoria).
L’habitat naturale di questa erba officinale è rappresentato dal bacino del Mediterraneo, dato che essa necessita di un clima caldo e umido, e da terreni ricchi di humus, anche se essa cresce facilmente in maniera spontanea, ricoprendo ampie estensioni soprattutto pianeggianti e anche nelle vicinanze di ruderi (accrescimento ruderale).
Dotata di un solido apparato radicale fittonante. la borragine è in grado di colonizzare rapidamente il terreno, fino a creare tappeti erbosi fioriti particolarmente suggestivi.
Il vegetale trova impiego sia per usi gastronomici che fitoterapici: infatti esso appartiene al IV gruppo degli alimenti (quello comprendente tutti gli ortaggi ricchi di vitamina A) e viene utilizzato per l’estrazione dell’olio essenziale utilizzato in erboristeria e dermocosmesi.
La sua origine, tipicamente orientale, si fa risalire a molti secoli fa, quando le antiche popolazioni del Mediterraneo erano solite nutrirsi con questa pianta e usarla anche per scopi curativi.
Si tratta infatti di una delle erbe selvatiche più endemiche del mondo che, non avendo particolari necessità, può crescere ovunque a patto che il substrato mostri un’adeguata esposizione solare.
Per usi gastronomici questa erba può essere consumata cruda (come arricchimento di insalate verdi, spesso in associazione con crescione, rucola, pimpinella), ma più spesso cotta insieme a cicoria, agretti, cime di rapa, bietola, lischi e tarassaco.
Molto saporita, in particolare se condita con aglio e succo di limone, la borragine può supportare l’organismo grazie alle sue proprietà depurative e disintossicanti.
Una delle applicazioni maggiormente utilizzate rimane comunque quella dell’olio che viene estratto dai semi maturi e che è ricchissimo dei seguenti composti:
In particolare l’acido linolenico, che appartiene alla categoria degli acidi grassi semi-essenziali e che fa parte del gruppo degli omega 6, può essere soltanto parzialmente sintetizzato dall’organismo a partire dall’acido linoleico (ecco perché è considerato semi-essenziale).
La sua concentrazione nel corpo umano non dovrebbe mai essere inferiore alla soglia minima fisiologica, per cui è spesso necessario sopperire con integratori.
Esso infatti si trova in pochissimi cibi, tra cui la frutta secca, che non sempre fa parte del normale regime nutritivo delle persone.
L’utilità di introdurre olio di borragine è collegata alle numerosi funzioni metaboliche che esso è in grado di svolgere, tra cui principalmente l’attivazione catalitica di enzimi responsabili della conversione da acido linoleico a linolenico.
In alcune condizioni, come nel diabete e nell’invecchiamento precoce, possono insorgere stati carenziali di omega 6, con conseguenze non prevedibili.
Proprio per evitare simili situazioni è spesso opportuno fare ricorso a integratori contenenti olio di borragine.
Le proprietà dell’olio di borragine sono relative soprattutto al suo contenuto di acido linolenico che, agendo direttamente sulle piastrine, ne limita i fenomeni di aggregazione, contribuendo a mantenere fluida la circolazione sanguigna.
Una simile funzione anti-aggregante svolge un ruolo di primaria importanza anche a livello cardiaco in quanto abbassa moltissimo l’indice di rischio cardio-vascolare.
Le principali funzioni di questo olio sono inoltre le seguenti:
L’acido linolenico è poi in grado di antagonizzare sia le prostaglandine che le prostacicline, due classi di composti altamente infiammatori e responsabili delle reazioni a cascata che generano la maggior parte dei processi flogistici.
L’applicazione topica di questo preparato consente di migliorare rapidamente l’aspetto della pelle e delle unghie, dato che riesce a penetrare in profondità fino a raggiungere gli strati germinativi.
A tal riguardo, altre importanti proprietà dell’olio di borragine sono le seguenti:
Anche a livello sistemico gli integratori contenenti questo principio attivo si confermano un prezioso supporto in caso di:
Per consentire all’olio di borragine di svolgere al meglio le sue funzioni terapeutiche è sempre necessario associare l’impiego di integratori con un regime alimentare sano, vario e bilanciato, povero di acidi grassi saturi e ricco di acidi grassi polinsaturi soprattutto della serie degli omega 3.
La sinergia operativa tra omega 3 e omega 6 consente infatti di velocizzare notevolmente il miglioramento metabolico dell’organismo e quindi le sue funzioni fisiologiche.
In un adeguato contesto nutritivo, l’impiego di integratori a base di olio di borragine si può rivelare risolutivo in numerosi casi, che sono:
I benefici riconducibili all’olio di borragine dipendono quasi esclusivamente dal suo notevole contenuto di acidi grassi insaturi e soprattutto di quello linolenico (omega 6).
Tali vantaggiose funzioni sono:
I prodotti formulati con questo composto oleoso possono essere impiegati con due modalità.
L’olio di borragine può essere applicato direttamente sulla pelle senza nessun rischio di reazioni avverse, preferibilmente alla sera prima di coricarsi, per consentire ai suoi principi attivi antiossidanti di agire al meglio durante le ore notturne.
Oltre che in purezza esso può venire aggiunto a creme idratanti per il viso oppure anche ad altri oli essenziali, come quello di argan, di jojoba, di karité oppure di mandorle dolci.
Grazie alle elevate concentrazioni di acido linolenico, questi integratori sono in grado di agire rapidamente sul metabolismo del ricambio cellulare, stimolando lo strato germinativo a produrre nuovi elementi che vanno a sostituire quelli superficiali ormai morti.
Inoltre essi riescono a incentivare indirettamente anche la produzione endogena di collagene e di acido ialuronico, due composti fondamentali per idratare, nutrire, tonificare ed elasticizzare la pelle del viso.
Gli integratori contenenti olio di borragine per uso interno sono formulati quasi sempre sotto forma di perle, da assumere con una posologia individuale e personalizzabile a seconda del disturbo da trattare.
L’ampio spettro di funzioni di simili rimedi comprende le seguenti funzioni:
A seconda dell’età, delle condizioni di salute e delle singole esigenze è indispensabile decidere un adeguato dosaggio di questi rimedi in quanto un’eccessiva posologia potrebbe affaticare il fegato e i reni.
Bisogna sempre utilizzare preparati standardizzati e titolati, contenenti una concentrazione di principi attivi chiaramente riportata sulla confezione.
Per uso sistemico infatti l’olio di borragine potrebbe aumentare troppo la concentrazione di acido linolenico, sottoponendo l’organismo a un surplus metabolico e funzionale.
Di solito gli integratori di questo tipo vengono formulati con dosaggi minimi di composto estratto in purezza, per consentire al consumatore di modulare attentamente le quantità assunte.
L’olio di borragine viene solitamente assunto sotto forma di perle, il cui contenuto di acido linolenico è variabile.
La posologia delle perle viene quindi definita in base a due variabili: da un lato la concentrazione dei principi attivi e d’altro lato le necessità individuali.
Nella gestione di patologie di natura infiammatoria, come ad esempio artrite reumatoide, retto colite ulcerosa o anche patologie respiratorie, il dosaggio consigliato è compreso tra 400 milligrammi e 2 grammi nelle 24 ore, suddividendolo in almeno 2-3 assunzioni.
Per il trattamento di problemi dermatologici, come eczemi, psoriasi o dermatiti, la posologia è inferiore e compresa tra 300 e 500 milligrammi al giorno.
Per disturbi metabolici, come dislipidemie, ipercolesterolemia e diabete è consigliabile orientarsi verso integratori a dosaggi superiori a 1-1,5 grammi al giorno.
Bisogna sempre scegliere prodotti certificati e riportanti esattamente la concentrazione di alcaloidi in essi contenuti, dato che simili principi attivi possono essere tossici se assunti in quantità troppo elevate.
Chi invece si orienta verso integratori per uso locale deve optare per dermocosmetici provenienti da lavorazioni di laboratorio certificate, poiché la concentrazione di acidi grassi insaturi non deve mai superare la soglia massima fisiologica.
Anche in questo caso è necessario che i rimedi riportino con chiarezza i loro componenti.
Anche se è stato utilizzato fin dall’antichità, l’olio di borragine ha subito un notevole incremento nell’impiego negli ultimi tempi, grazie alla scoperta di alcune proprietà officinali non ancora adeguatamente analizzate.
I consumatori occasionali, che quasi sempre si trasformano in abituali, sono quasi tutti d’accordo sul fatto che questi prodotti (sia per uso topico che sistemico) sono efficacissimi e privi di controindicazioni.
Questi integratori si caratterizzano per un’estrema rapidità d’azione, dato che l’olio di borragine viene assorbito con facilità a livello intestinale e altrettanto velocemente assimilato.
Anche a dosaggi minimi, i consumatori possono apprezzare gli effetti terapeutici soprattutto quando i principi attivi sono assunti in purezza, infatti l’acido linolenico segue una via metabolica preferenziale che gli consente di essere quasi immediatamente disponibile dopo la sua assunzione a livello sistemico, mentre immediatamente disponibile per uso topico.
L’olio di borragine è un composto naturale normalmente ben tollerato, a patto di rispettarne la posologia, infatti in caso di sovradosaggio potrebbe provocare l’insorgenza di problemi gastrointestinali come nausea, vomito, disappetenza, meteorismo e flatulenza e diarrea.
Pazienti sottoposti a terapie con psicofarmaci dovrebbero iniziare il trattamento con questi integratori partendo da una dose molto bassa, per monitorare adeguatamente le reazioni individuali.
L’unica controindicazione esistente è quella di una reale intolleranza ai principi attivi degli integratori.
L’olio di borragine non può essere assunto insieme a farmaci neurolettici, a FANS, ad alcuni antibiotici e a medicinali anticoagulanti.
Chi assume rimedi a base di aglio o ginkgo biloba, deve chiedere un parere al proprio medico poiché l’associazione con olio di borragine potrebbe provocare reazioni avverse comunque di tipo reversibile.
Durante la gravidanza e l’allattamento non è indicato l’impiego di rimedi del genere, così come in casi di gravi patologie della coagulazione.
Seguendo le posologie indicate, questo composto è comunque uno dei preparati più rapidamente efficaci del settore fitoterapico.
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