Stai cercando i migliori prodotti per vampate di calore? Allora sei nel posto giusto!
Di seguito trovi una tabella nella quale sono stati inseriti i migliori prodotti per vampate di calore del 2022, le loro principali caratteristiche e il link al sito ufficiale.
Di seguito invece trovi una lista completa di tutti i migliori prodotti per le vampate di calore:
Compila il modulo per ricevere una guida TOTALMENTE GRATUITA all’acquisto a Prezzi Super Scontati di integratori per la menopausa 100% naturali!
Cliccando su “Invia” confermi di aver preso visione dell’informativa sulla privacy
Attesa da molte donne per la conclusione del ciclo mestruale, ma temuta da altre per i problemi che a volte procura, la menopausa è una fase fisiologica dell’esistenza femminile che coincide con la cessazione della produzione di estrogeni.
Gli estrogeni, che sono gli ormoni sessuali prodotti durante la vita fertile, sono composti che intervengono in numerose funzioni dell’organismo e che pertanto possono provocare disturbi di vario genere.
Anche se a volte crea disagi psico-fisici, la menopausa non deve essere considerata una malattia, perché è soltanto un periodo di cambiamenti che l’organismo intraprende dopo i 45 anni.
Una donna si considera in menopausa quando per 12 mesi consecutivi non ha avuto il ciclo mestruale e quando in precedenza ha attraversato una fase di alterazioni ormono-dipendenti, classificate col nome di “climaterio”.
Il climaterio, che può durare da pochi mesi a oltre un anno, si caratterizza per cambiamenti sia quantitativi che qualitativi delle mestruazioni, che possono essere estremamente abbondanti e quasi emorragiche, oppure scarsissime.
In tale periodo la donna può aumentare di peso, soffrire d’insonnia, avvertire modificazioni termoregolatore e sentirsi stanca, nervosa e irritabile.
Si tratta delle prime manifestazioni che poi, nei mesi successivi, aumenteranno d’intensità, fino a raggiungere un picco corrispondente alla completa interruzione della produzione estrogenica.
Gli estrogeni, che sono ormoni sintetizzati dalle ovaie in risposta alla stimolazione dell’ormone luteinizzante (LH), prodotto dall’ipofisi, comprendono:
Il loro ruolo biologico si riferisce alle seguenti funzioni:
È chiaro che la loro progressiva deplezione produce tutta una serie di sintomi che, essendo amplificati dalla componente psico-emotiva, possono avere conseguenze significative.
La menopausa non si manifesta bruscamente, ma mostra un andamento graduale che tende a intensificarsi con il passare del tempo; comprendendo anche il climaterio si può valutare una durata complessiva che varia tra 5 e 10 anni: la fascia compresa tra 45 e 55 anni d’età.
Generalmente le over-55 hanno concluso il lungo periodo di adattamento all’assenza degli estrogeni e il loro metabolismo si è assestato.
I principali sintomi della menopausa sono i seguenti:
Complessivamente gli apparati che risentono maggiormente della mancanza di estrogeni sono quello cutaneo, osteo articolare e cardio-circolatorio.
Quando sono presenti, tali sintomi, che prendono il nome di “sindrome climaterica”, si suddividono in tre fasi:
Comprende innanzi tutto una progressiva irregolarità del flusso mestruale, a volte troppo abbondante e con tendenza all’emorragia (metrorragia), e altre volte scarso oppure assente (oligo-menorrea oppure amenorrea).
Inoltre i cicli possono presentarsi molto ravvicinati, anche ogni due settimane, oppure distanziarsi di mesi.
Oltre a questi problemi legati al ciclo, la donna incomincia ad avvertire disordini vascolari e termoregolatori, con l’insorgenza delle tipiche vampate di calore, accompagnate da sudorazione profusa soprattutto notturna.
La cefalea tensiva è uno dei sintomi più frequenti, in quanto direttamente correlato alle variazioni estrogeniche.
Nervosismo, irritabilità, insonnia, ansia e depressione di solito si manifestano verso la fine di questa fase iniziale.
Si caratterizza per un notevole aumento del pH vaginale che da 3,5/4,5 (tipico della fase fertile) arriva a un valore di 7/7,5, perdendo quindi la sua acidità protettiva.
Di norma insorge anche una progressiva atrofia vaginale, causata dall’assottigliamento della parete vaginale interna dovuto alla disidratazione dei tessuti.
Di conseguenza l’epidermide diventa molto più fragile, tende a desquamarsi provocando piccole abrasioni (soprattutto durante i rapporti intimi), può provocare bruciore e prurito.
Le articolazioni diventano dolenti (atralgia), e interessano oltre il 50% delle donne, che lamentano dolore alle spalle, ai gomiti, ai polsi, alle ginocchia e alle mani.
Può insorgere anche incontinenza urinaria, prodotta ancora una volta dalla mancanza di estrogeni, e che si manifesta con piccole perdite di urina.
Il tessuto connettivo e quello elastico perdono turgore, causando una sgradevole sensazione di lassità.
A livello psicologico, infine, la donna in fase intermedia mostra una notevole fatica a concentrarsi, a ricordare e ad eseguire collegamenti logici, che la portano a sviluppare sintomi depressivi e ansiosi;
Si manifesta con un evidente coinvolgimento estetico, dato che il corpo femminile incomincia a modificarsi con aumento di peso, formazione di cuscinetti di grasso su addome e fianchi, diradamento dei capelli, comparsa di rughe d’espressione, pelle cadente del volto, riduzione della massa muscolare.
In questo periodo possono insorgere fenomeni di osteoporosi e di fragilità ossea, con probabili fratture soprattutto a livello del bacino e del femore.
L’aumento della pressione arteriosa spesso si riflette sulla funzionalità cardiaca, innescando reazioni vaso-motorie e miocardiche come tachicardia, palpitazioni notturne, picchi ipertensivi.
Proprio per questi motivi, si nota un incremento del rischio di sviluppare patologie gravi, tra cui infarto e ictus.
L’apparato gastro-intestinale rimane coinvolto a causa di problemi digestivi (dispepsia), acidità di stomaco (pirosi gastrica), gonfiore addominale (flatulenza e meteorismo) e frequenti indigestioni.
La totalità dei sintomi può avere una durata variabile, che solitamente è di 4 anni.
Le vampate di calore sono senza dubbio il sintomo più caratterizzante della menopausa, dato che colpiscono quasi il 70% delle donne.
La causa di tali manifestazioni vasomotorie dipende dal tentativo che l’organismo mette in atto per cercare di sopperire alla mancanza di estrogeni.
Viene infatti incrementata la produzione dell’enzima aromatasi, un composto presente nel tessuto adiposo, che stimola la conversione degli androgeni in estrogeni.
Di fronte alla progressiva deplezione di questi ultimi, il corpo femminile risponde con un aumento della massa grassa (responsabile dell’aumento ponderale), e quindi con un incremento dell’aromatasi.
Tale meccanismo biochimico è strettamente collegato alle vampate di calore, in quanto l’aumento di peso innesca una serie di conseguenze vascolari, ,tra cui la vasodilatazione indiretta.
Le vampate insorgono con un’intensa sensazione di calore che parte dal collo per poi irradiarsi al tronco e poi a tutto il corpo, assumendo l’aspetto di un’ondata che continua dai 30 secondi fino a oltre 2-3 minuti.
Al termine di tale fenomeno, subentrano brividi e sudorazione fredda, sintomi causati dal notevole dispendio calorico dell’organismo.
Le vampate di calore possono ripetersi più volte nelle 24 ore, arrivando fino a 15-20 episodi sia diurni che notturni.
Quando insorgono di notte, esse provocano risvegli improvvisi ed estremamente sgradevoli, dato che la donna si trova immersa in un bagno di sudore e subito dopo scossa da intensi brividi.
Pur non essendo preoccupanti dal punto di vista della salute, le vampate sono indubbiamente il sintomo più fastidioso del periodo menopausale, anche perché innescano nella donna una forma di ansia anticipatoria.
Infatti durante il giorno le donne temono di ricoprirsi di sudore e di arrossare il viso quando si trovano a contatto con altre persone, mentre di notte hanno paura di svegliarsi bagnate e surriscaldate e quindi possono sviluppare insonnia ricorrente.
Le donne che soffrono di disturbi molto forti e destabilizzanti sul loro stile di vita di norma ricorrono a cure farmacologiche, sempre sotto controllo medico, consistenti nell’assunzione di ormoni sintetici.
Si tratta della TOS (Terapia Ormonale Sostitutiva), che prevede l’impiego di estrogeni artificiali, il cui ruolo è quello di integrare quelli mancanti.
Simili cure devono essere praticate per brevi periodi, mai superiori a 5 anni, in quanto possono provocare effetti collaterali piuttosto significativi.
Tra le cure maggiormente utilizzate dalle donne in menopausa ci sono anche le benzodiazepine e gli anti-depressivi, che mirano a risolvere gli aspetti psico-emotivi del quadro sintomatologico.
La fitoterapia si è rivelata un valido supporto per attenuare i disturbi legati alla menopausa, poiché in natura esistono alcune piante officinali i cui effetti sono paragonabili a quelli degli estrogeni naturali.
Il trifoglio rosso è un’erba che trova largo impiego nella formulazione di integratori per la menopausa in quanto, grazie alle elevate concentrazioni di fito-estrogeni in esso contenute, sono in grado di sopperire quasi completamente la carenza ormonale.
I rimedi a base di questo principio attivo spesso contengono anche altri componenti sia di tipo minerale che vitaminico, per supportare l’organismo femminile ad affrontare un periodo piuttosto complesso come appunto quello climaterico.
La soia è un legume contenente alcuni elementi ormono-simili: si tratta degli isoflavoni, molecole particolarmente efficaci per attenuare le conseguenze della mancanza di estrogeni.
Il vegetale può essere assunto sia come verdura che sotto forma di integratori, formulati con estratti secchi e titolati.
La vitamina E, nota per l’elevata concentrazione di sostanze anti-ossidanti in essa contenute, svolge un ruolo essenziale contro lo stress ossidativo e contro i radicali liberi, che rappresentano due dei principali fattori eziologici delle vampate di calore.
La vitamina B6 viene utilizzata per la sua duplice funzione, dato che da un lato contribuisce a stabilizzare la produzione ormonale nei periodi di sintesi minima e d’altro lato migliora il tono dell’umore.
Secondo alcuni recenti studi anche gli estratti secchi e titolati di polline sono in grado di contrastare le anomalie vaso-motorie tipiche delle vampate di calore, probabilmente in quanto agiscono a livello recettoriale del sistema nervoso autonomo (che monitorizza vasocostrizione e vasodilatazione).
Gli estratti di Tè verde, ricchissimi di composti anti-ossidanti, riescono a migliorare l’ossigenazione dei tessuti, abbassando notevolmente il rischio di vaso-dilatazione periferica, un fenomeno spesso indotto dall’ipo-ossigenazione cellulare.
Zinco e selenio, due oligo-elementi che di solito vengono assunti insieme, svolgono alcune funzioni essenziali, dato che si comportano da immuno-stimolanti e immuno-modulatori, catalizzano la sintesi di enzimi metabolici e migliorano la disponibilità di energia.
Di conseguenza l’omeostasi si riequilibra e i fenomeni vaso-motori diminuiscono nettamente, soprattutto per quanto riguarda le vampate notturne.
La curcuma, un prezioso ingrediente di molti integratori per la menopausa, agisce direttamente sul metabolismo dei grassi in quanto stimola la lipolisi e quindi la disponibilità di energia.
Inoltra, in seguito alla mobilizzazione dei lipidi, si verifica un calo del peso corporeo, estremamente vantaggioso a livello circolatorio.
Un estratto vegetale che di recente ha assunto un ruolo di primaria importanza è quello prodotto dalla cimifuga, una pianta adattogena dotata di svariate proprietà fitoterapiche, tra cui quella di controllare i processi di vaso-dilatazione periferica, responsabili delle vampate di calore.
La rhodiola è un’erba officinale che trova largo impiego nella formulazione di integratori regolarizzanti sul tono dell’umore, in quanto è in grado di minimizzare sintomi ansiosi e depressivi.
Il suo utilizzo per contrastare le vampate di calore è collegato alla forte matrice psico-somatica dei disturbi vaso-motori della menopausa.
Infatti una lieve sedazione naturale, come quella offerta dalla rhodiola, può contribuire a migliorare il tono dell’umore, il relax e quindi il benessere della donna che in molte occasioni è affetta da una vera e propria ansia anticipatoria.
Gli estratti di tribulus terrestris si sono rivelati utilissimi per stimolare la trasformazione di androgeni in estrogeni, contribuendo a sopperire alla loro mancanza durante la fase climaterica (prima) e menopausale (poi).
Alcuni integratori contengono questo vegetale in associazione a rame e zinco, due minerali che ne sinergizzano l’attività.
La maca peruviana è un’altra pianta adattogena che viene usata per attenuare le manifestazioni vaso-motorie tipiche della menopausa, in particolare quando sono associate a un aumento ponderale.
I chili di troppo, infatti, contribuiscono ad affaticare il metabolismo e anche l’attività cardio-vascolare, con l’inevitabile insorgenza di vampate di calore.
Il magnesio, oltre a migliorare tutte le reazioni biologiche del corpo, consente di sollevare il tono dell’umore, agendo da regolatore naturale del metabolismo.
La sua presenza negli integratori contro le vampate è stata approvata anche da numerose ricerche epidemiologiche effettuate su donne affette da forti disturbi psico-fisici.
Di solito questo elemento viene associato alla vitamina B6.
La dioscorea è una pianta adattogena che svolge un’importante funzione regolatrice sul rapporto estrogeni/progesterone, direttamente coinvolto nella genesi delle vampate notturne.
I prodotti per le vampate di calore si sono rivelati efficaci rimedi per minimizzare i sintomi legati alla menopausa, e in particolare contro le vampate di calore.
Infatti gli estratti di numerose piante adattogene, associati a minerali e vitamina B6 e C sono in grado di agire sia direttamente sul calibro vasale (contrastando la vaso-dilatazione), sia indirettamente sul metabolismo lipidico (eliminando il sovrappeso, con-causa del disturbo vaso-motorio).
Il presupposto necessario per garantire la loro massima efficacia è relativo alla posologia, in quanto bisogna rispettare attentamente i dosaggi dei singoli principi attivi.
A queste condizioni, i preparati fitoterapici si confermano una valida ed efficace alternativa alle terapie tradizionali a base di ormoni che, com’é noto, possono provocare effetti collaterali e reazioni avverse di intolleranza.
Gli integratori contro le vampate di calore sono invece ottimamente tollerati, soprattutto grazie alla loro elevata compatibilità biologica e funzionale con l’organismo femminile.
Il blog ideale per la tua salute e il benessere di tutti i giorni