Lo Scrigno Del Benessere

Magnesio e Potassio: Ecco I Veri Benefici e Come Integrarli

magnesio e potassio

Se vuoi scoprire ogni minimo dettaglio su magnesio e potassio sei nel posto giusto!

Di seguito trovi una tabella nella quale sono stati inseriti i migliori prodotti con magnesio e potassio del 2022, le loro principali caratteristiche e il link al sito ufficiale.

migliori prodotti con magnesio e potassio

supradyn magnesio e potassio

supradin
5/5

vegavero magnesio e potassio

vegavero magnesio e potassio
3.7/5

massigen magnesio e potassio

massigen magnesio e potassio
3.5/5

dr giorgini magnesio e potassio

dr giorgini magnesio e potassio
3.3/5

Classifica dei migliori prodotti con magnesio e potassio

Di seguito, invece, trovi una lista completa dei migliori prodotti con magnesio e potassio disponibili sul mercato:

Compila il modulo per ricevere una guida TOTALMENTE GRATUITA all’acquisto a Prezzi Super Scontati di integratori per combattere la stanchezza!

ebook stanchezza

Cliccando su “Invia” confermi di aver preso visione dell’informativa sulla privacy

Magnesio e potassio

Magnesio

Il magnesio, il cui simbolo è Mg e il numero atomico è 12, è un elemento chimico che, per la sua elevata reattività, in natura non si trova allo stato libero, ma combinato con altri composti.

Si tratta di metallo leggero, di tipo alcalino-terroso e molto abbondante, dato che è il terzo disciolto in acqua marina e l’ottavo presente sulla crosta terrestre.

Nel mondo vegetale e in quello animale esso costituisce una porzione considerevole ed uno dei composti essenziali per la sopravvivenza.

La sua forma biomolecolare attiva è un catione (Mg++) che ha perduto due elettroni e quindi presenta due cariche positive, responsabili della sua notevolissima reattività.

Grazie alla sua tendenza a legarsi a macromolecole di vario genere, il magnesio è uno dei più importanti cofattori enzimatici che, come il carbonio, è stato selezionato naturalmente per formare la maggior parte delle molecole organiche.

La sua ottima capacità di legarsi in maniera reversibile ad altre molecole lo rende uno dei più efficaci agenti catalizzanti a livello biochimico.

Nel mondo vegetale esso partecipa alla sintesi della clorofilla, che contiene appunto un atomo di magnesio localizzato in posizione centrale della sua struttura stereochimica..

Nel regno animale, invece, questo elemento è essenziale per la sintesi di ATP e per la duplicazione degli acidi nucleici.

Per tutte queste funzioni indispensabili al benessere dell’organismo è necessario che la sua assunzione quotidiana sia pari a 350 milligrammi per l’uomo e a 300 milligrammi per la donna, un valore che aumenta fino a 450 milligrammi in gravidanza e durante l’allattamento.

La sua presenza contribuisce alla maggior parte dei processi metabolici, tra cui la trasmissione degli impulsi neuro-muscolari, le caratteristiche elettriche della membrana cellulare e la sintesi di urea.

È l’undicesimo elemento più abbondante nel corpo umano e i suoi ioni, oltre a fare parte di più di 300 enzimi, interagiscono principalmente con i polifosfati e partecipano alla formazione e al trofismo dell’apparato scheletrico, intervenendo anche a livello della trasmissione sinaptica.

In condizioni fisiologiche, il corpo umano contiene circa 20 grammi di magnesio, che corrispondono allo 0,34 della massa corporea.

In associazione biomolecolare con calcio e fosforo esso è il costituente principale dell’idrossi-apatite, il minerale delle ossa: infatti circa il 65% della sua concentrazione totale si trova appunto nello scheletro.

Una quota inferiore, pari al 35%, è localizzata nel plasma e nei liquidi extracellulari, legato a proteine e acidi nucleici, allo scopo di partecipare alle più importanti reazioni omeostatiche.

Il suo ruolo biologico è strettamente collegato agli ioni ligandi con cui viene a contatto, tra cui soprattutto quelli fosfato, con cui forma i nucleotidi degli acidi nucleici.

La sua distribuzione nel corpo umano è la seguente:

  • scheletro: 60%;
  • muscolatura striata: 20%;
  • citoplasma cellulare: 39%;
  • spazi extracelliulari: 1%.

magnesio e potassio benefici

La presenza di questo elemento all’interno della cellula dipende da quella del potassio, i cui metabolismi procedono in parallelo sotto il controllo del paratormone.

Pertanto la sua concentrazione può essere monitorata tramite test ematici per valutare non soltanto la sua quantità disciolta nel plasma, ma anche il suo rapporto con quella del potassio.

L’assorbimento del potassio si verifica principalmente a livello dell’intestino tenue in presenza di vitamina D, tenendo conto che alcuni stati carenziali di proteine oppure la presenza di acido ossalico e fitico, di lipidi e di fosfato di calcio si comportano come fattori condizionanti.

Circa il 40% del quantitativo totale di magnesio dell’organismo è di origine alimentare, mentre un’altra significativa percentuale deriva dall’assunzione di integratori, indicati soprattutto in estate quando l’intensa sudorazione potrebbe contribuire a diminuire troppo la sua disponibilità.

Gli alimenti più ricchi di Mg. sono i seguenti:

  • legumi;
  • frutta secca;
  • cereali integrali;
  • cacao;
  • ortaggi a foglia verde;
  • crusca;
  • mais;
  • carciofi;
  • carne di pollo e tacchino;
  • banane;
  • cavolfiore e broccoli;
  • patate;
  • latticini freschi e stagionati;
  • carne rossa;
  • carne suina;
  • insaccati;
  • frutta zuccherina.

Potassio

Il potassio è un elemento con numero atomico 19 e indicato dal simbolo chimico K, che deriva dalla sua denominazione latina di “Kalium”: si tratta di un metallo alcalino presente abbondantemente nell’acqua marina e in misura minore in alcuni minerali.

Il suo ruolo biologico, che dipende dalla forma cationica K+, derivante dalla cessione di un elettrone, è legato sostanzialmente al metabolismo della maggior parte delle cellule, a livello delle quali partecipa alla formazione di composti ad alta energia.

Esso si trova soprattutto nei liquidi intercellulari dove esercita le medesime funzioni del sodio (Na+), un altro catione indispensabile alla sopravvivenza e al benessere fisiologico.

Regola infatti:

  • eccitabilità neuro-muscolare;
  • battito cardiaco;
  • equilibrio acido-base;
  • controllo del pH;
  • pressione osmotica;
  • bilancio idrico-salino.

magnesio e potassio a cosa servono

La sua maggiore quota presente nel corpo dipende dal regime nutritivo, dato che è un elemento praticamente ubiquitario, anche se la maggiore concentrazione si trova nei seguenti cibi:

  • legumi secchi;
  • albicocche;
  • banane;
  • frutta secca;
  • datteri;
  • ortaggi a foglia verde;
  • castagne;
  • pesce azzurro;
  • parmigiano;
  • tonno sott’olio;
  • farina di grano e di mais.

Una volta assunto con l’alimentazione il composto viene assorbito a livello di duodeno e digiuno rendendosi subito disponibile nel sangue per poter arrivare ai vari organi-bersaglio.

In seguito ai processi di filtrazione renale esso viene poi escreto con la minzione e in piccola parte con le feci.

La sua percentuale nell’organismo deve rimanere costantemente monitorata per evitare sia fenomeni di carenza che di eccesso, situazioni entrambe ugualmente pericolose.

Essenziale quando il metabolismo è sottoposto a sforzi intensi o prolungati e nelle situazioni in cui la sudorazione è eccessivamente abbondante, il potassio deve essere riequilibrato anche in rapporto alla quantità del magnesio.

Magnesio e potassio

Magnesio e potassio sono due composti organici appartenenti al gruppo dei sali minerali in grado di svolgere un ruolo fondamentale per il benessere dell’organismo.

Si tratta di due cationi: uno monovalente (K+) e l’altro bivalente Mg++) che sia singolarmente che legati ad altri composti, come acido citrico oppure carbonato, costituiscono rimedi particolarmente efficaci per l’organismo vivente.

Sono presenti in due forme:

  • solida (nel tessuto osseo);
  • liofilizzata (nei fluidi biologici).

Il loro fabbisogno giornaliero è piuttosto elevato dato la loro concentrazione all’interno dei tessuti è molto consistente, tanto da appartenere alla classe dei macroelementi (composti presenti nell’ordine di grammi oppure decine di grammi).

La concentrazione fisiologica di queste due molecole è la seguente:

  • potassio: 300-500 milligrammi al giorno;
  • magnesio: 2-3 grammi al giorno.

Tali minerali infatti sono contenuti nel corpo con una percentuale di 0,34% (magnesio) e di 0,4% (potassio).

Una loro carenza può insorgere abbastanza facilmente, anche soltanto in seguito a episodi di sudorazione profusa, condizione responsabile di squilibri funzionali che devono essere rapidamente riequilibrati.

Anche una dieta sbilanciata può contribuire all’insorgenza di stati carenziali.

In questi casi è necessario intervenire mediante l’impiego di integratori a base di ioni salini ad elevata biodisponibilità, capaci di ripristinare in breve tempo le normali quantità ioniche.

Bisogna tenere presente che la tossicità di potassio e magnesio in un organismo sano è praticamente impossibile da raggiungere, grazie a un perfezionato meccanismo di assorbimento e secrezione.

Questi elementi vengono quasi sempre associati all’interno di integratori con finalità diuretiche e idratanti, la cui efficacia è strettamente dipendente dalla correlazione biologica tra i due minerali e la loro concentrazione nell’organismo.

Le carenze del magnesio (che è un cofattore essenziale per l’attività enzimatica globale) di solito aumentano le perdite di potassio, un fenomeno confermato dalle conseguenze della disidratazione, quando generalmente si verificano ipomagnesemia e ipokaliemia associate.

Magnesio e potassio: benefici

I principali benefici associati al magnesio e potassio derivano dal loro ruolo biologico di ioni intracellulari, che sono quindi in grado di interagire direttamente con i corpuscoli citoplasmatici.

Il passaggio del potassio attraverso la membrana cellulare viene facilitato dalla presenza di adeguate concentrazioni di magnesio, a conferma della stretta correlazione esistente tra le due molecole.

Le loro funzioni sono le seguenti:

  • monitorare la trasmissione degli impulsi nervosi alla muscolatura;
  • controllare l’attività cardiaca;
  • regolare la pressione sanguigna;
  • evitare ipotensione ortostatica;
  • diminuire l’indice di rischio per la formazione di trombi;
  • ottimizzare la produzione di energia a livello mitocondriale;
  • ridurre l’insorgenza di ateromi;
  • ridurre i crampi muscolari post-sforzo;
  • ridurre l’affaticamento muscolare;
  • migliorare il tono dell’umore;
  • regolarizzare il ritmo circadiano;
  • stimolare la produzione di insulina;
  • controllare il metabolismo di altri minerali;
  • svolgere azioni immuno-stimolanti;
  • favorire concentrazione e attività intellettive;
  • contribuire all’eliminazione di scorie e tossine.

Carenza di potassio e magnesio: sintomi

Nei pazienti affetti da ipokaliemia è sempre opportuno procedere con la somministrazione congiunta di potassio e magnesio, per velocizzare i tempi di recupero.

I principali sintomi di simili stati carenziali sono i seguenti:

  • stanchezza che si prolunga nel tempo, anche in assenza di sforzi muscolari;
  • cefalea;
  • disturbi dell’alvo intestinale con prevalente stitichezza;
  • astenia muscolare;
  • capogiri;
  • edemi a piedi e caviglie;
  • difficoltà respiratorie;
  • mancata coordinazione muscolare;
  • tremori diffusi;
  • aritmie cardiache;
  • irritabilità e nervosismo;
  • insonnia;
  • calo del tono dell’umore.

Di solito un simile quadro clinico, che può assumere intensità variabile, dipende dalle seguenti cause:

  • sudorazione profusa e prolungata;
  • diarrea accompagnata da malassorbimento;
  • vomito;
  • diabete scompensato;
  • sindromi da malassorbimento;
  • abuso di bevande alcoliche;
  • impiego prolungato di diuretici;
  • ipotensione ortostatica.

magnesio e potassio per quanto tempo

Magnesio e potassio: rimedi

Tutte le volte in cui si verifica una carenza di questi due ioni, un fenomeno che può essere associato a un quadro sintomatologico di varia intensità, è necessario intervenire tempestivamente per riequilibrare l’omeostasi metabolica.

Il primo passo è quello di modificare il regime dietetico aumentando l’introduzione dei seguenti cibi:

  • verdure a foglia verde;
  • ortaggi freschi di stagione;
  • legumi secchi e freschi;
  • frutta fresca di stagione;
  • banane e patate;
  • frutta secca di ogni tipo;
  • cereali integrali.

Generalmente un’alimentazione sana, bilanciata, varia e incentrata soprattutto sulla stagionalità è sufficiente per riequilibrare piccole variazioni ponderali di magnesio e potassio che, in un organismo sano, si mantengono su valori fisiologici.

Tuttavia in alcuni casi diventa necessario assumere integratori in grado di supplementare gli stati carenziali per evitare che l’organismo sviluppi uno o più sintomi ad essi associati.

Simili rimedi si trovano sotto forma di citrati e carbonati, prodotti molto negli assimilabili dal corpo e quindi rapidamente disponibili a livello ematico.

Di solito è preferibile utilizzare sali organici di magnesio in associazione con potassio citrato, preparati dotati di un’elevata compatibilità biologica e di una rapida biodisponibilità, che li rende la scelta d’elezione in caso di disturbi metabolici.

È comunque necessario servirsi di integratori titolati e standardizzati, le cui concentrazioni devono essere riportate sulla confezione.

Bisogna inoltra rispettare attentamente la posologia poiché un eventuale iperdosaggio potrebbe causare conseguenze di vario genere, anche piuttosto significative.

Alimenti che contengono potassio e magnesio

Potassio e magnesio sono cationi praticamente ubiquitari che pertanto, in una dieta equilibrata, sono presenti in concentrazioni sufficienti e adeguate a garantire il benessere dell’organismo.

Tra i cibi più ricchi di questi elementi ci sono:

  • cereali integrali;
  • legumi (soprattutto fagioli, piselli, fave e soia);
  • banane;
  • patate;
  • broccoli e cavolfiore;
  • spinaci e bietola;
  • zucca e zucchine;
  • pesce azzurro;
  • carne di tacchino;
  • latte intero;
  • frutta secca (soprattutto pistacchi, anacardi e mandorle);
  • frutta fresca di tutti i tipi;
  • latticini freschi;
  • uova.

Bisogna evitare l’assunzione di integratori in dosaggi elevati quando l’apporto ionico alimentare è di buon livello dato che, anche se non si verificherebbero conseguenze tossiche, i composti introdotti sarebbero inutili.

magnesio e potassio quando assumerli

Magnesio e potassio: prima o dopo i pasti?

L’assunzione di magnesio e potassio non è assolutamente vincolato ai pasti in quanto la loro assimilazione può avvenire sia a stomaco vuoto che pieno.

Trattandosi di particelle cariche positivamente (K+ e Mg++), esse vengono trasportate mediante pompe ioniche la cui attività non è minimamente condizionata dalla digestione.

Tuttavia, per velocizzare le tempistiche di assorbimento, e soprattutto quando le condizioni fisiche del soggetto richiedono un’elevata tempestività operativa, può essere utile utilizzare simili integratori lontano dai pasti, a stomaco vuoto.

In questo modo i cationi possono seguire una via preferenziale e passare direttamente nel sangue, senza dover affrontare il passaggio digestivo.

Le modalità di impiego di prodotti del genere è quindi condizionata soprattutto dalle singole esigenze del consumatore, dalle sue condizioni fisiche e dalla rapidità con cui magnesio e potassio devono intervenire per correggere gli squilibri metabolici in atto.

Magnesio e potassio: quando prenderli?

Gli integratori formulati con l’associazione di magnesio e potassio possono essere assunti in due casi: da un lato quando è in atto uno squilibrio ionico (derivante da varie cause) e d’altro lato per prevenire la sua eventuale insorgenza.

Nel primo caso, le condizioni tipiche che spingono a utilizzare simili rimedi sono:

  • sudorazione eccessiva;
  • diarrea profusa;
  • episodi di vomito;
  • disidratazione da caldo;
  • sforzi muscolari intensi e prolungati;
  • sindrome dismetabolica;
  • malassorbimento intestinale;
  • squilibri acido-base;
  • alterazioni del pH ematico;
  • convalescenze;
  • disturbi del tono dell’umore.

A scopi preventivi è sempre consigliabile assumere prodotti di questo tipo durante l’estate, prima di uno sforzo muscolare che si presume molto impegnativo e quando il regime alimentare non è bilanciato.

Magnesio e potassio fanno ingrassare?

No, gli integratori a base di magnesio e potassio non fanno ingrassare in quanto non mostrano nessuna interferenza con il metabolismo calorico dell’organismo e soprattutto non interagiscono col centro dell’appetito.

Pertanto il soggetto non avverte una maggiore fame e continua a mangiare secondo le sue abitudini.

Al contrario questi ioni, che aumentano la disponibilità energetica mitocondriale, possono incentivare i cali ponderali poiché il soggetto si sente particolarmente in forma e ricco di forza e pertanto non sente l’esigenza di introdurre calorie con gli alimenti.

Anche dal punto di vista psico-emotivo, chi assume questi integratori avverte in netto miglioramento dell’umore, e pertanto non è spinto a ricercare qualche compensazione nel cibo.

Magnesio e potassio: controindicazioni

Trattandosi di elementi naturali che sono presenti nel corpo umano, potassio e magnesio non presentano alcuna controindicazione a patto di rispettare la loro posologia.

Soltanto in caso di sovradosaggio potrebbero infatti subentrare reazioni di intolleranza, comunque reversibili e transitorie, facilmente eliminabili con la sospensione.

Logo Lo Scrigno Del Benessere

Lascia un commento

Lo Scrigno Del Benessere
Lo Scrigno Del Benessere

Il blog ideale per la tua salute e il benessere di tutti i giorni

5/5 - (2 votes)