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Lapacho: Sapevi Che Può Rafforzare le Tue Difese?

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Di seguito trovi una tabella nella quale sono stati inseriti i migliori prodotti con lapacho del 2022, le loro principali caratteristiche e il link al sito ufficiale.

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Classifica dei migliori prodotti con lapacho

Di seguito invece trovi una lista completa di tutti i migliori prodotti con lapacho presenti sul mercato:

Lapacho

Gli indigeni del Sudamerica utilizzano da sempre gli estratti della corteccia di un albero della foresta amazzonica, chiamato lapacho, un vegetale che prolifera sulle montagne di Argentina, Paraguay, Brasile, Bolivia e Perù, e che è dotato di un’elevatissima capacità rigenerante per cui una volta strappata, la corteccia ricresce con estrema velocità, senza provocare nessun danno.

Appartenente alla famiglia delle bignoniacee, esso viene denominato dagli indigeni con l’appellativo di “bastone per archi”, proprio perché, grazie al legno particolarmente resistente, trova impiego nella realizzazione di armi rudimentali.

I suoi fiori, che hanno una tonalità compresa tra giallo, arancione e rosso purpureo, si sviluppano molto numerosi fino a nascondere quasi completamente la chioma; i frutti sono lunghe capsule legnose contenenti all’interno un numero variabile di semi alati.

Si tratta di un albero sempreverde che predilige climi piuttosto freschi e umidi, fornito di un fusto di grandi dimensioni con tronchi molto robusti e dal portamento eretto.

All’interno delle foglie è contenuta una sostanza (lapapolo) di colore giallastro, che una volta estratta ed essiccata, assume l’aspetto dello zafferano.

Recentemente questa pianta è stata studiata in maniera molto approfondita per le sue proprietà antinfiammatorie, antidolorifiche, depurative, antimicrobiche, antifungine e antiparassitarie, che dipendono dal potenziamento del sistema immunitario.

Le sue principali proprietà sono infatti di tipo antiflogistico e immunostimolante, con un’efficacia paragonabile a quella dell’echinacea; inoltre il lapacho viene utilizzato sperimentalmente per la cura di alcune forme neoplastiche, soprattutto quelle del sangue (leucemia mieloide acuta e cronica).

Numerosi disturbi debilitanti collegati all’apparato osteoarticolare vengono attenuati dopo l’assunzione di poche dosi dei principi attivi estratti dalla corteccia.

Oltre che curativa, questa pianta ha mostrato anche un’elevata capacità preventiva, che si traduce nel miglioramento delle difese immunitarie, soprattutto nei cambi di stagione.

Nella medicina ayurvedica, la maggior parte delle patologie dipende dalla contaminazione dei liquidi corporei (sangue, linfa e liquidi cellulari) che, in seguito all’accumulo di tossine, provoca l’insorgenza di squilibri metabolici.

Pertanto la maggior parte delle cause di tali malattie è legata ad avvelenamento dei fluidi provocato da una scorretta alimentazione e da uno stile di vita sbagliato, oltre che dall’inquinamento ambientale.

In simili condizioni tutto l’organismo risente di uno sbilanciamento dell’omeostasi, reagendo con la produzione di stati infiammatori, tossici o infettivi.

lapacho proprietà

Il lapacho agisce stimolando la produzione dei leucociti (soprattutto linfociti T e macrofagi), che aggrediscono i germi patogeni e le tossine esogene ed endogene, portando a una progressiva depurazione dell’organismo.

Per il fegato e il sistema linfatico, i principi attivi estratti dalla corteccia dell’albero sono considerati il migliore rimedio non soltanto curativo ma anche preventivo, che mostra risultati soddisfacenti già dopo poche assunzioni (due o tre settimane).

Il suo impiego è consigliato in caso di:

  • infiammazione alla prostata;
  • leucemia;
  • diabete mellito;
  • infiammazioni midollari;
  • reumatismi;
  • vene varicose;
  • problemi dermatologici;
  • anemia;
  • bronchite asmatica;
  • pirosi gastrica;
  • dispepsie.

Il vegetale viene usato anche per il trattamento delle cosiddette sindromi allergiche, soprattutto nei confronti di lieviti, funghi e parassiti unicellulari di tipo saprofita, tutti disturbi collegati a un’immunodeficienza acquisita.

A questi benefici si aggiungono poi quelli psico-emotivi, in quanto la pianta è efficace in caso di ansia, depressione, insonnia, irritabilità e sbalzi d’umore.

Lapacho: proprietà

Le numerose proprietà fitoterapiche del lapacho dipendono dal fitocomplesso che si estrae dalla corteccia e che risulta particolarmente ricco di minerali, tra cui:

  • magnesio;
  • calcio;
  • fosforo;
  • cromo;
  • zinco;
  • rame;
  • manganese;
  • potassio;
  • sodio.

La xilodina e il lapacholo sono due composti specifici di questo vegetale a cui si attribuiscono le molte funzioni benefiche per l’organismo.

lapacho benefici

Grazie all’azione sinergica di tutti questi principi attivi, i rimedi formulati con questa pianta si rivelano preziosi supporti nei seguenti casi:

  • infezioni genitali;
  • infezioni fungine (soprattutto da Candida Albicans);
  • cistite e infezioni delle basse vie urinarie;
  • infiammazioni di natura batterica.

È possibile sfruttare le sue tante proprietà anche utilizzando preparati per uso topico, come pomate, lozioni e unguenti contenenti gli oligo-elementi principali, che svolgono un’efficace attività contro psoriasi, dermatiti atopiche, lesioni cutanee, ustioni e punture d’insetto.

Un’altra interessante proprietà del lapacho è collegata al suo potere antiossidante in grado di rallentare notevolmente i processi d’invecchiamento cellulare e di stimolare la proliferazione dello strato germinativo della cute.

Già note fin dall’antichità per questi impieghi dermatologici, le preparazioni del vegetale sono usate anche adesso per riepitelizzare la pelle abrasa, scorticata, ustionata oppure ferita.

Assunto regolarmente, il decotto di lapacho è un ottimo supporto stagionale per contrastare i malanni da freddo, soprattutto in soggetti immunodepressi che sono quelli maggiormente soggetti a disturbi delle vie respiratorie.

Numerose patologie recidivanti, tra cui soprattutto la cistite cronica e la rettocolite ulcerosa traggono notevoli vantaggi dall’intervento del fitocomplesso di questo albero.

Infatti potenziando le difese immunitarie tutto l’organismo reagisce in maniera più evidente e prolungata, aumentando la formazione dei complessi antigene-anticorpo.

Strisce di corteccia possono essere applicate direttamente sulla cute lesionata oppure su zone doloranti per avere un immediato sollievo derivante dal contatto con gli elementi officinali presenti in abbondanza.

Complessivamente le principali proprietà del vegetale sono le seguenti:

  • trattamento delle infezioni batteriche (soprattutto da stafilococco);
  • trattamento delle infezioni fungine (soprattutto candidiasi);
  • cura delle malattie stagionali (soprattutto raffreddore, tonsillite e tosse);
  • trattamento dell’herpes labiale;
  • cura delle parassitosi;
  • affezioni dell’apparato gastro-intestinale;
  • lesioni oculari;
  • lesioni del cavo orale;
  • disturbi urinari, come cistiti, uretriti, prostatiti, vaginiti;
  • trattamento di problemi dermatologici (soprattutto dermatite e psoriasi);
  • cura di lesioni e ferite cutanee.

Grazie alle sue proprietà depurative e antinfiammatorie il lapacho trova largo impiego nel settore dietetico sportivo, in particolare prima delle competizioni, quando gli atleti devono avere una perfetta forma fisica e poter sfruttare la massima disponibilità energetica.

Le principali funzioni terapeutiche di questo albero miracoloso sono le seguenti:

  • antiparassitarie;
  • depurative;
  • antibatteriche;
  • fungicide;
  • antivirali;
  • immunostimolanti;
  • diuretiche;
  • sedative.

Il lapacho viene utilizzato tradizionalmente nella pratica erboristica, sotto forma di tisana, per le sue proprietà antivirali, antimicrobiche e antifungine, infatti sono stati riscontrati effetti benefici nell’ambito di affezioni cutanee come psoriasi, dermatiti allergiche o punture di insetti.

Le popolazioni indigene dell’america latina, migliaia di anni fa, sono state le prime a mettere in evidenza il notevole potenziale terapeutico della porzione interna della corteccia dell’albero, mentre la porzione esterna, molto resistente, veniva destinata ad attività di falegnameria.

Il Dipartimento di Sanità degli Stati Uniti ha recentemente condotto accurati studi sul lapacho, in seguito ai quali sono emerse interessanti attività del suo estratto per quanto riguarda la prevenzione dello sviluppo di alcuni tipi di neoplasia e di infezioni da candida.

Le dosi necessarie tuttavia per esercitare questi effetti sono, allo stato attuale delle conoscenze scientifiche, eccessivamente elevati per poter progettare medicinali utilizzabili senza procurare effetti collaterali come diarrea, vomito o anemia.

In ogni caso il lapacho è sicuramente un utile rimedio utilizzabile senza problemi se si desidera rafforzare le proprie difese immunitarie, oltre che per la cura dei più svariati disturbi.

Sebbene le varietà esistenti di lapacho siano moltissime e non sempre facilmente distinguibili tra loro, è in realtà molto chiaro quali siano quelle di cui servirsi per la formulazione di integratori alimentari.

Infatti, sia il lapacho scarlatto che il lapacho rosa, si sono dimostrati degli eccellenti antidoti nei confronti dell’impetigine, un’infezione cutanea causata da batteri di tipo Streptococcus e Staphylococcus.

Infatti, il lapacho contiene un prezioso complesso che comprende minerali come fosforo, calcio, magnesio, cromo, zinco, silicio, manganese, potassio, rame, sodio, accanto ai due antibiotici naturali rappresentati da lapacolo e xilodina.

L’organismo, durante un’assunzione regolare di prodotti a base di questo estratto, avverte un progressivo miglioramento del tono generale, grazie all’azione antiossidante che determina un giovamento inizialmente quasi impercettibile ma progressivamente sempre più evidente.

lapacho dosaggio

Nell’universo femminile si sta sempre più diffondendo l’utilizzo di tali integratori alimentari allo scopo di contrastare la candida, una fastidiosa e diffusissima infezione che colpisce le vie genitali e che spesso si mostra resistente ai comuni trattamenti e quindi persiste per periodi di tempo anche piuttosto lunghi.

Da un punto di vista di applicazione topica, inoltre, ci si può avvalere del lapacho per alleviare la sintomatologia legata alla puntura di insetto, grazie al suo potere antinfiammatorio che consente di sgonfiare la zona cutanea coinvolta nonché di ridurre la sensazione di prurito.

Tra i principali costituenti del lapacho vi sono diciotto differenti tipi di chinoni, un tipo di composti organici derivanti da molecole aromatiche (come naftalene e benzene), che difficilmente si trovano nella stessa pianta.

Tra questi, i naftochinoni svolgono un duplice compito biologico poiché da un lato costituiscono il substrato della vitamina K e del coenzima Q, e d’altro lato controllano i principali processi metabolici.

Trattandosi di composti estremamente reattivi, riescono a reagire rapidamente con batteri, miceti e parassiti di vario genere.

Il vegetale contiene anche una speciale combinazione di sali minerali tra cui alcuni rari come molibdeno, cobalto, boro, argento, oro, stronzio, silicio, bario e nichel: è proprio grazie a questi elementi poco concentrati ma molto selettivi, che il lapacho è in grado di intervenire a livello di processi altamente specializzati.

Il lapacho si trova in commercio sotto forma di integratori (capsule, gocce, pastiglie o tavolette da masticare), preparati per tisane e decotti, e gocce; qualsiasi sia la formulazione prescelta è indispensabile attenersi alla posologia indicata che deve essere accuratamente personalizzata e aumentata con gradualità.

Il rapporto tra questi rimedi e il controllo ponderale è stato lungamente analizzato soprattutto in relazione alla distribuzione della massa magra muscolare rispetto a quella grassa.

Infatti, il lapacho contiene alcuni principi attivi stimolanti sul metabolismo, che velocizzano i processi di lipolisi e di glicolisi, aumentando la disponibilità energetica e diminuendo le calorie disponibili.

Di conseguenza, si può dire che questo vegetale possiede proprietà dimagranti indirette, in quanto il suo funzionamento è secondario alle variazioni dei processi metabolici.

Il lapacho fa dimagrire?

Gli estratti di lapacho sono ricchi di coenzima Q10, di xilodina e di lapacolo, sostanze antiossidanti che oltre a ridurre gli stati infiammatori, aumentano la velocità dei processi metabolici stimolando l’organismo a eliminare le calorie in eccesso.

Assumendo due tisane al giorno contenenti principi attivi polverizzati in dosaggio di 2 milligrammi su 100 millilitri di acqua calda, è possibile rassodare il corpo, eliminando progressivamente i pannicoli adiposi su glutei, fianchi, addome e interno coscia.

Il meccanismo d’azione di simili bevande è di tipo drenante, in quanto eliminando la quantità di liquidi in eccesso, ripristina il normale bilancio idrico e diminuisce il peso corporeo.

lapacho proprietà e controindicazioni

Con le sue foglie ma soprattutto con la corteccia, che viene essiccata e polverizzata, questo albero offre la disponibilità di alcuni oligoelementi protettivi che contribuiscono a depurare e detossificare l’organismo, proteggendolo anche dall’attacco di germi patogeni.

Negli stati di debolezza immunitaria, integratori del genere consentono di affrontare in maniera più efficace gli attacchi di microrganismi infettivi, soprattutto ai cambi di stagione.

Questa azione difensiva si associa a quella drenante e depurativa, migliorando complessivamente anche la distribuzione delle masse grasse e magre.

Lapacho: dosaggio

Il dosaggio raccomandato per gli integratori di lapacho dipende dal tipo di formulazione che viene utilizzata, solitamente la posologia è indicata sulla confezione e dipende dal tipo di integratore, che può essere sotto forma di capsule, compresse o tavolette da masticare.

Nell’allestimento di infusi e tisane, la dose raccomandata è di un cucchiaio di estratto polverizzato in mezzo litro di acqua calda.

Per applicazioni locali di solito si impiegano due cucchiai da tavola di polvere sciolta in una tazza d’acqua tiepida, una preparazione che deve essere applicata sulla zona cutanea da trattare.

Il lapacho è dotato di un apparato radicale estremamente penetrante, che proprio per questa caratteristica è in grado di estrarre eccezionali concentrazioni di sali minerali e di oligoelementi dal suolo.

In effetti la sua corteccia è ricca di numerosi principi attivi, spesso carenti nel regime alimentare e quindi necessari per rinforzare il sistema immunitario e per depurare il fegato.

La pianta contiene inoltre flavonoidi e tannini, utili per neutralizzare gli ossidi del sangue; infine, il lapacho apporta cumarina, un potente fluidificante ematico che svolge funzioni rivitalizzanti, ipotensive e inotrope positive.

Nella corteccia sono presenti anche chinino e vitamina K, che legando il calcio in considerevoli concentrazioni, consentono di fortificare l’apparato osteoarticolare.

La parte interna dell’albero contiene il lapacolo e il beta lapacone, che insieme a ossalato di calcio, saponine e tannini, svolgono una potente azione antibatterica e fungicida.

Lapacho: controindicazioni

Rispettando il dosaggio indicato sulla confezione, il lapacho è un prodotto dotato di un’ottima compatibilità biologica che pertanto non provoca effetti collaterali o reazioni avverse.

Tuttavia, se assunto in quantità eccessive, può provocare disturbi all’apparato gastrointestinale come nausea, vomito, disappetenza, dispepsia e pirosi gastrica.

Le uniche controindicazioni da valutare sono relative a pazienti sottoposti a terapie con anticoagulanti, che dovrebbero chiedere sempre il parere del medico prima di utilizzare il prodotto.

In gravidanza e durante l’allattamento è sconsigliato l’uso di questi integratori.

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