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L-Glutammina: A Cosa Serve, Benefici e Prodotti

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Prima di entrare nei dettagli specifici, di seguito trovi una tabella nella quale sono stati inseriti i migliori prodotti con L-Glutammina del 2022, le loro principali caratteristiche e il link al sito ufficiale

Migliori prodotti con l-glutammina

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Classifica dei migliori prodotti con L-Glutammina

Di seguito, invece, trovi una classifica dei migliori prodotti con L-Glutammina presenti sul mercato:

L-glutammina

La l-glutammina, che è uno dei più importanti aminoacidi che partecipa alle reazioni metaboliche dell’organismo, viene sintetizzata a partire da tre composti biologici, sempre di natura aminoacidica, che sono:

  • prolina;
  • arginina;
  • ornitina.

La sua produzione avviene sostanzialmente a livello muscolare poiché tra i suoi compiti vi è appunto il potenziamento dell’attività contrattile, soprattutto sotto sforzo.

Pur non essendo un aminoacido essenziale, questa macromolecola svolge compiti essenziali per l’organismo, tanto da renderla indispensabile per la vita.

Secondo le principali classificazioni nutrizionistiche, la glutammina viene definita come un aminoacido condizionatamente essenziale, in quanto le sue funzioni sono indispensabili per garantire l’omeostasi metabolica.

A differenza di quelli essenziali, il grande gruppo degli aminoacidi condizionatamente essenziali nella maggior parte dei casi non sono prodotti in quantitativi adeguati per le esigenze organiche e pertanto devono essere integrati con specifici rimedi.

Il principale ruolo svolto dalla glutammina è collegato al processo di sintesi proteica, dato che in sua presenza si nota un evidente incremento sintetico e una maggiore rapidità con cui le proteine diventano disponibili.

Il suo meccanismo d’azione è essenzialmente incentrato sul blocco del catabolismo peptidico e sulla stimolazione della sintesi, per cui il risultato finale consiste in un progressivo aumento sia quantitativo che qualitativo delle bio-molecole.

L’impiego di integratori a base di glutammina offre un efficace supporto ergonomico derivante dall’aumentato recupero di energie da essa incentivato.

Tra i suoi effetti, questo aminoacido stimola anche la secrezione di ormone della crescita (GH), che consente di migliorare le prestazioni muscolari sia a breve che a lungo termine.

Grazie all’attività sinergica di questi due composti, l’organismo subisce una potente stimolazione anabolica, che gli permette di affrontare sforzi muscolari intensi e prolungati senza consumare eccessivi quantitativi di ATP.

È ormai assodato che la glutammina potenzia la disponibilità di glicogeno muscolare, soprattutto nelle fasi di recupero miogeno aerobio, in fase di workout.

La conferma di una simile prestazione deriva dalle numerose testimonianze della maggior parte degli atleti di endurance, i quali riferiscono un effettivo miglioramento delle loro prestazioni e del ripristino metabolico dopo le gare.

Una delle principali caratteristiche della glutammina è senza dubbio legata alla rapidità con cui è in grado di agire, poiché il suo principale bersaglio sono proprio le fibre muscolari.

Oltre il 60% di tutto l’aminoacido contenuto nell’organismo si trova concentrato appunto nei muscoli, mentre a livello plasmatico il suo valore tende a ridursi notevolmente in seguito a intensi sforzi fisici.

l glutammina a cosa serve

L-glutammina: a cosa serve?

La glutammina svolge alcune funzioni di massima rilevanza nell’organismo umano e pertanto i suoi ruoli possono essere definiti essenziali, nonostante non si tratti di un aminoacido essenziale.

Innanzi tutto essa partecipa al recupero ergonomico della muscolatura in fase post workout e, in alcuni casi, anche nel periodo pre-sforzo, quando l’organismo si trova ad affrontare stati carenziali di energia di pronto intervento.

Tra i suoi compiti vi è anche il controllo metabolico del glicogeno, che deve essere sintetizzato e consumato in quantità equilibrate, per evitare dannosi sbilanciamenti omeostatici.

Le sedi anatomiche dove si svolge il metabolismo di questo carboidrato sono il fegato (dove il glicogeno tende ad accumularsi come riserva) e il muscolo (dove viene metabolizzato in caso di sforzi).

Per garantire un equilibrio biochimico è necessario che i quantitativi consumati vengano ricostituiti in breve tempo ed è proprio a questo punto che entra in gioco la glutammina.

Un altro compito di questo aminoacido si collega alla regolazione del sistema immunitario, poiché la glutammina funziona come efficace substrato energetico per macrofagi e linfociti (gli elementi della serie bianca maggiormente coinvolti nei processi immuno-stimolanti).

Com’é noto, durante le risposte immunitarie, i leucociti si attivano per formare tempestivamente i complessi antigene/anticorpo, responsabili dell’eliminazione dei germi patogeni.

Un simile processo richiede notevoli quantitativi di energia che non sempre l’organismo è in grado di mettere a disposizione; per migliorare la potenzialità ergonomica entra in funzione la glutammina, quasi sempre sotto forma di integratore.

Esiste una stretta correlazione tra metabolismo muscolare e risposte immunitarie, dato che l’intensa attività fisica contribuisce a mettere a dura prova l’immunità sia innata (aspecifica) che adattativa (specifica).

Gli atleti sotto sforzo sono infatti molto più vulnerabili alle infezioni, in quanto l’elevato impegno fisico abbinato agli stress da competizione contribuiscono a rendere gli sportivi più suscettibili ad alcuni disturbi, come ad esempio quelli delle vie respiratorie.

L’ipotesi che la glutammina riesca a potenziare le difese immunitarie degli atleti è ormai un dato di fatto ampiamente dimostrato, grazie e numerose ricerche epidemiologiche e cliniche.

l glutammina come assumerla

La sue efficacia nel contrastare fenomeni d’immuno-soppressione è scientificamente fondata, soprattutto in casi di sforzi fisici particolarmente intensi oppure prolungati nel tempo.

Qualsiasi possa essere il tipo di attività fisica praticata è sempre consigliabile l’impiego di integratori a base di glutammina anche per lunghi periodi continuativi, dato che essa non provoca nessun effetto avverso, a patto di non superare le dosi consigliate.

Un’altra funzione importantissima di questo aminoacido è di favorire l’ingresso di acqua e nutrienti all’interno delle cellule muscolari, che di conseguenza aumentano di volume migliorando le loro prestazioni.

Oltre a potenziare la sintesi proteica e a bloccare il catabolismo peptidico, la glutammina migliora la disponibilità di glicogeno a livello muscolare durante le fasi di recupero post workout.

Nel processo di glicogeno-sintesi, per ogni molecole di zucchero sono necessari 2,7 grammi di acqua, che pertanto non deve mai mancare durante la ripresa energetica: ecco per quale motivo l’atleta non può correre il rischio di disidratazione metabolica.

La glutammina interviene poi nella sintesi del glutatione, una delle molecole più efficaci contro lo stress ossidativo, poiché sfrutta le proprietà biologiche di cisteina, glicina e acido glutammico.

Com’é noto, l’attività fisica (soprattutto se intensa), contribuisce ad aumentare la produzione dei radicali liberi che non possono accumularsi nell’organismo senza provocare conseguenze molto rischiose.

Migliorando la funzionalità dei sistemi antiossidanti endogeni, tra cui quelli legati all’enzima glutatione-perossidasi, la glutammina elimina in maniera efficace e rapida i radicali liberi.

Questo composto agisce tempestivamente anche in presenza di:

  • astenia muscolare;
  • sindrome di affaticamento cronico;
  • disappetenza;
  • perdita di peso;
  • nausea;
  • tachicardia;
  • apatia e depressione.

Complessivamente un simile composto si conferma un valido rimedio non soltanto in fase di sovraffaticamento muscolare, ma anche come un’efficace prevenzione ergonomica.

L-glutammina: quando assumerla?

L’assunzione della glutammina è molto variabile e dipende dal tipo di effetti che si desiderano, fermo restando che si tratta sempre di un integratore energetico e immuno-stimolante:

  • Prima di intensi sforzi fisici è opportuno introdurre l’aminoacido con almeno un’ora d’anticipo, per consentirgli una rapida assimilazione, soprattutto se assunto in associazione a carboidrati. Il composto infatti sinergizza il metabolismo degli zuccheri, evitando dannosi picchi glicemici che potrebbero alterare l’omeostasi metabolica dell’atleta.
  • Subito dopo l’allenamento, il prodotto deve essere consumato entro trenta minuti dal termine dello sforzo fisico, preferibilmente insieme ad abbondanti quantitativi di liquidi e ad aminoacidi ramificati. In questo modo è garantito un recupero di ottimo livello, rapido e duraturo.
  • È possibile anche assumere glutammina prima di coricarsi e lontano dai pasti, per consentire al composto di incentivare la produzione dell’ormone GH, che viene secreto soprattutto durante le ore notturne.

È sempre consigliabile diversificare le modalità d’introduzione dell’integratore, per evitare che l’organismo si adatti in maniera continuativa alla sua assunzione.

Pertanto è opportuno alternare ciclicamente la posologia e la frequenza d’assunzione, avendo cura di intervallare periodi di sospensione quando l’organismo non è sotto sforzo.

L-glutammina: come assumerla?

La posologia consigliata di questo aminoacido è compresa tra 1 e 1,5 grammi al giorno, da frazionare in più dosi a seconda delle singole esigenze.

Secondo alcuni studi scientifici sarebbe preferibile dosare il composto in base al peso corporeo, calcolando 0,1 grammi per chilogrammo.

Il suo fabbisogno è chiaramente condizionato dal tipo di alimentazione; infatti in una dieta povera di cibi proteici, la sua assunzione deve essere superiore rispetto a un regime nutritivo iper-proteico.

Sul mercato sono disponibili vari tipi di integratori, formulari sotto forma di compresse, polvere oppure tavolette masticabili, il cui impiego dipende dalle necessità personali.

È comunque necessario limitare il suo utilizzo in presenza d’insufficienza renale, dato che la glutammina, come tutti i composti peptidici, possono affaticare il rene che non riesce a filtrare efficacemente il sangue.

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In ambito clinico, e quindi a dosaggi superiori, questo elemento si è rivelato efficace in alcune condizioni, che sono:

  • protezione della mucosa intestinale in seguito al controllo metabolico sulla sintesi di muco;
  • controllo sulla permeabilità della mucosa intestinale;
  • regolazione del turn-over cellulare;
  • immuno-stimolazione;
  • ottimizzazione del metabolismo energetico muscolare;
  • detossificazione dell’organismo;
  • funzioni anti-ossidanti e anti-radicaliche;
  • potenziamento dell’attività anabolica.

In queste condizioni è possibile aumentare il dosaggio della glutammina fino a 8 grammi giornalieri, soprattutto in presenza di deperimento organico, cachessia, eccessivo dimagramento e immuno-soppressione.

Anche se il suo impiego è di solito ben tollerato, può succedere che, a dosaggi elevati, il prodotto possa provocare stitichezza e transitori disturbi addominali.

Per avere la certezza di assumere in maniera corretta la glutammina è sempre indispensabile rispettare la posologia indicata sulla confezione, dato che le diverse case produttrici producono integratori con dosaggi differenti e con diverse formulazioni.

L-glutammina: dosaggio

Per stabilire correttamente il dosaggio della glutammina è necessario distinguere tra sportivi allenati e cultori di attività fisica, dato che i primi tollerano una posologia molto superiore.

Infatti gli atleti consumano quantitativi del composto estremamente alti, in quanto collegati al suo metabolismo accelerato e provocato dal dispendio energetico intenso.

Chi invece assume glutammina per uso clinico, deve attenersi alle prescrizioni mediche.

Nello sport questo aminoacido provoca un effettivo aumento della massa muscolare magra derivante sia dal potenziamento funzionale che morfologico.

Per quanto riguarda il glicogeno muscolare è evidente che la glutammina entra in funzione soltanto in fase di recupero, quando cioé le funzioni ergonomiche si sono già esaurite e quindi l’organismo necessita di una mobilizzazione del carboidrato di riserva.

Quando bisogna potenziare l’attività antiossidante, questa molecola entra in azione tempestivamente, nel momento stesso in cui si manifesta lo stress ossidativo, per evitare il rischio che i radicali liberi possano accumularsi nel sangue.

Il suo dosaggio deve essere sempre collegato ai valori di glicemia, poiché il catabolismo degli zuccheri influisce sostanzialmente sulla sintesi dell’aminoacido.

Per quanto riguarda la sua attività disintossicante, la posologia dipende principalmente dal pH ematico, che deve mantenersi entro i valori fisiologici di neutralità.

Se interviene nella sintesi del glutatione, la glutammina non può superare il limite di 1,5 grammi, perché altrimenti si verrebbe a creare uno squilibrio metabolico estremamente pericoloso a livello renale.

Globalmente si può dire che il dosaggio della glutammina è molto soggettivo, in quanto dipende dalle finalità per cui viene assunta e dal tipo di attività fisica a cui è collegata.

Bisogna sempre evitare il sovra-dosaggio che potrebbe influire negativamente non soltanto a livello renale, ma anche sul fegato (metabolismo del glutatione), del pancreas (regolazione dell’insulina), dell’intestino (produzione del muso enterico) e del sistema immunitario (sintesi dei linfociti).

l glutammina dosaggio

L-glutammina integratore

L’utilità e l’efficacia dell’integrazione con la glutammina sono principalmente associate al settore di applicazione.

In ambito sportivo essa è collegata all’aumento della massa muscolare, al recupero energetico, al miglioramento del sistema immunitario, al metabolismo del glicogeno e alla regolazione del glutatione.

In ambito clinico invece è condizionata dall’azione immuno-modulante, anti-catabolica, antiossidante e anti-radicalica, muco-protettiva.

Le sue funzioni ergonomiche sono applicabili a qualsiasi settore, poiché a livello metabolico la glutammina si rivela un potente anabolizzante naturale, in grado di sfruttare le potenzialità energetiche dei mitocondri.

L’integrazione a base di questo composto si conferma la scelta ideale per chi è intenzionato a potenziare le proprie forze durante intensa attività fisica, ma senza alterare il metabolismo con sostanze esogene.

La glutammina infatti è un aminoacido che normalmente si trova nel sangue e nei muscoli, anche se in concentrazioni spesso insufficienti; propri per questo diventa necessaria una integrazione a base del composto.

L’efficacia integrativa di questo composto è stata più volte confermata da ricerche scientifiche sia in ambito sportivo che clinico, proprio grazie all’estrema versatilità delle sue prestazioni.

Il suo dosaggio, che dipende sostanzialmente dalla sensibilità soggettiva, è superiore nel settore clinico rispetto a quello sportivo, anche se non dovrebbe mai oltrepassare la massima soglia fisiologica.

Non sino note reazioni avverse all’impiego degli integratori a base di glutammina, tranne nei rarissimi casi di intolleranza alla sua struttura.

Trattandosi di una molecola che si trova normalmente nei muscoli e nel sangue, è chiaro che si caratterizza per un’ottima compatibilità biologica, soprattutto per quanto riguarda gli atleti.

Tuttavia è sempre opportuno chiedere un preventivo parere al medico prima di incominciare ad assumere integratori a base di questo aminoacido dato che il suo meccanismo d’azione coinvolge comunque numerosi aspetti vitali.

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