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Prima di entrare nei dettagli specifici, di seguito trovi una tabella nella quale sono stati inseriti i migliori integratori con l-cisteina del 2022, le loro principali caratteristiche e il link al sito ufficiale
Di seguito, invece, trovi una classifica dei migliori integratori con l-cisteina presenti sul mercato:
La cisteina è un aminoacido non essenziale in quanto l’organismo è in grado di produrlo autonomamente mediante un processo di sintesi endogena a partire dalla metionina attraverso un processo di transmetilazione.
La metionina dapprima si trasforma in omocisteina e successivamente, per transolforazione, in cisteina.
Un simile processo, che in condizioni fisiologiche, si verifica normalmente nel corpo, può essere inibita da carenza di vitamine del gruppo B (soprattutto nelle prima infanzia oppure in soggetti anemici) e dall’assunzione di bevande alcoliche.
La cisteina contiene due atomi di zolfo legati tra loro da un ponte disolfuro, che permette alle due unità della catena strutturale di collegarsi tra loro contribuendo a modulare la sua attività funzionale.
Questo aminoacido partecipa alla formazione di capelli e peli, dato che consente la loro cheratinizzazione della cuticola esterna.
Legandosi alla glicina, essa partecipa alla sintesi del glutatione.
Ma il ruolo principale di questo composto è relativo ai processi di ricambio delle cellule che partecipano alla genesi dei tessuti cutanei, dato che è indispensabile per la sintesi proteica in tale settore.
Oltre a svolgere un fondamentale ruolo plastico, la cisteina è essenziale anche a livello metabolico, in quanto consente lo svolgimento di numerosi processi trofici.
Il compito dello zolfo, che si trova legato all’idrogeno sotto forma di un gruppo tiolico (-SH), è quello di supervisionare tutte le attività metaboliche del composto, offrendogli un’ottima reattività biologica.
La cisteina fa parte del gruppo degli aminoacidi solforati che, pur essendo classificati come “non essenziali”, tuttavia sono importantissimi per l’omeostasi.
Il suo precursore metionina invece appartiene al gruppo degli aminoacidi essenziali e pertanto deve essere introdotta nell’organismo mediante un corretto regime dietetico e, in presenza di stati carenziali, con l’assunzione di integratori alimentari.
Per i neonati, per le persone anziane e per gli alcolisti, che non sono in grado di sintetizzarla, la cisteina diventa essenziale e pertanto deve essere assunta dall’esterno in dosaggi adeguati.
Nelle molecole proteiche in cui si trova, questo aminoacido si serve dei ponti disolfuro per strutturare le molecole, che solitamente sono collegate mediante legami covalenti.
L’efficacia delle attività biologiche deriva dal tipo di ripiegamento della struttura terziaria dei peptidi, fortemente influenzata dal ruolo dei ponti disolfuro.
Il meccanismo d’azione della cisteina è quindi strettamente dipendente dalla presenza degli atomi di zolfo, che rappresentano la sua caratteristica essenziale.
Le proprietà della cisteina dipendono dalla struttura biochimica della sua molecola e in particolare dalla presenza dei ponti disolfuro.
La cheratina è una proteina che svolge un compito plastico nell’organismo dato che partecipa alla sintesi della cuticola di peli e capelli, che è lo strato protettivo esterno in grado di sostenere e di proteggere simili strutture biologiche.
Si tratta di una proteina fibrosa, insolubile in acqua e particolarmente resistente, formata da lunghe catene di aminoacidi, intervallate da vitamine e minerali.
La principale fonte di cheratina è proprio la cisteina.
Oltre che nei peli e nei capelli, questa molecola si trova abbondantemente anche nelle unghie che, in sua assenza, appaiono fragili con tendenza a scheggiarsi.
Sfruttando le proprietà degli atomi di zolfo della cisteina, le lunghe catene aminoacidiche sono perfettamente aderenti, mantenendo un elevato stato di coesione bio-molecolare.
È proprio grazie a tale aderenza che esse possono poi avvolgersi su sé stesse a forma di elica, una struttura responsabile dell’aspetto morfologico di tutti gli annessi cutanei (come capelli, unghie e peli).
La taurina è un aminoacido semi-essenziale che svolge un ruolo di primaria importanza per la sintesi degli acidi biliari prodotti dalle cellule epatiche e poi accumulati nella colecisti.
In associazione allo zinco, essa è necessaria per il benessere della visione e per la salute dell’apparato visivo.
Particolarmente concentrata nei leucociti, nel cuore e nella muscolatura scheletrica, la taurina contiene una concentrazione significativa di cisteina, la cui percentuale condiziona anche il funzionamento del sistema nervoso centrale.
Un simile composto è inoltre caratterizzato da un notevole potere antiossidante contro lo stress ossidativo e i radicali liberi circolanti, comportandosi quindi da agente preventivo e curativo nello stesso tempo.
Il glutatione è un composto naturale costituito da tre molecole aminoacidiche, che sono: acido glutammico, glicina e cisteina, molecole responsabili delle sue funzioni protettive nei confronti delle proteine circolanti.
Esso rientra nella struttura della maggior parte degli enzimi antiossidanti (perossidasi) direttamente coinvolti nei processi di eliminazione dei radicali liberi.
Il composto, che è essenziale per il benessere del tessuto epatico, svolge funzioni detossificanti e depurative nei confronti degli epatociti, spesso caricati di sostanze tossiche da eliminare.
In simili condizioni è proprio il glutatione a legarsi (legame di coniugazione) con le tossine, che vengono pertanto emesse dall’organismo dopo essere state disattivate.
Il sistema glutatione-perossidasi risulta uno dei più attivi meccanismi antiossidanti disponibili a livello metabolico per contrastare lo stress ossidativo.
L’acetil-cisteina, che è il derivato acetilato della cisteina, è una molecola largamente impiegata nel campo dell’integrazione alimentare grazie alle sue potenti funzioni di agente riducente antiossidante.
Il suo utilizzo è raccomandato tutte le volte in cui si presenti la necessità di eliminare lo stress ossidativo, soprattutto a livello epatico e pancreatico, dove svolge un compito protettivo in particolare sulla componente endocrina della ghiandola (cellule β).
Il composto è molto efficace per prevenire i sintomi della demenza senile e del Morbo di Alzheimer, in caso di disturbi cardiaci e respiratori (broncopneumopatia ostruttiva).
Anche in soggetti predisposti a fenomeni di aggregazione piastrinica, nel deficit mnemonico, in alcuni disturbi neuro-sensoriali e in presenza di calo dell’udito, una integrazione con rimedi del genere è in grado di ottenere ottimi riscontri clinici.
L’acetil-cisteina trova largo impiego anche come antidoto in presenza di avvelenamento da paracetamolo.
Anche nel settore alimentare, la cisteina svolge un ruolo di estremo interesse sia dal punto di vista gustativo che conservativo.
In associazione con i glucidi essa partecipa alla Reazione di Mailard, che porta alla produzione di speciali aromi da aggiungere alle carni per migliorare sapore e consistenza.
La sue proprietà chelanti e antiossidanti, infatti, vengono utilizzate da molte industrie soprattutto in quanto il composto non altera per nulla i sapori, ma al contrario li intensifica rendendo i cibi più appetibili.
La sua assoluta innocuità dal punto di vista biologico la rende una scelta d’elezione rispetto ai composti di sintesi (come conservanti e additivi), ricchi di controindicazioni.
Con la cisteina, gli alimenti non causano reazioni avverse dato che la molecola è dotata di un’ottima compatibilità biologica e viene assimilata rapidamente dall’intestino, per poi essere altrettanto velocemente eliminata.
Molte industrie alimentari sono ormai orientate a servirsi di questa molecola anche come aromatizzante naturale per qualsiasi tipo di cibo.
Anche se la maggior parte delle ricerche scientifiche si sono concentrate sull’analisi delle funzioni dell’acetil-cisteina, soprattutto negli ultimi tempi è cresciuto moltissimo l’interesse anche riguardo alla cisteina, i cui benefici sono ormai noti a tutti.
Gli integratori che la contengono di solito sono multi-composti, che associano anche vitamina D, glicina, teanina e oligoelementi di vario genere.
Una scelta del genere dipende dal fatto che il composto viene potenziato dall’associazione con altre molecole, in grado di migliorare la sua compliance fisiologica.
La cisteina svolge un ruolo fondamentale per contrastare lo stress ossidativo sia direttamente che indirettamente tramite la sintesi di glutatione, considerato uno dei composti più efficaci in questo ambito.
La forma ridotta del glutatione, infatti, potenzia notevolmente la risposta immunitaria dell’organismo, anche quando i radicali liberi potrebbero funzionare come immuno-depressori.
Un’adeguata integrazione dietetica con cisteina incentiva la produzione di glutatione in tutti i casi in cui si configuri la necessità di un suo pronto intervento, spesso bypassando le normali vie sintetiche.
Di conseguenza viene migliorato l’equilibrio redox e la riduzione dello stress ossidativo derivante da squilibri metabolici.
L’eliminazione dei radicali liberi, d’altra parte, si conferma un’eccellente forma preventiva nei confronti di numerose patologie, tra cui i disturbi cardio-vascolari e cerebro-vascolari.
Un’integrazione con rimedi a base di cisteina, preferibilmente associata all’assunzione di zinco, svolge un’azione immuno-stimolante particolarmente significativa in quanto provoca un aumento della sintesi di linfociti (B e T) e macrofagi, che sono le cellule che maggiormente partecipano alla produzione dei complessi antigene-anticorpo.
L’associazione tra funzioni antiossidanti e immuno-stimolanti consente al metabolismo corporeo di affrontare più rapidamente e con maggiore intensità qualsiasi aggressione.
Questo aminoacido promuove i principali mutamenti nei livelli di produzione delle varie molecole effettrici, che aumentano o diminuiscono la loro concentrazione in rapporto alle singole esigenze.
È proprio grazie a tale azione selettiva che la cisteina viene considerata il supporto più efficace per discriminare tra eventi di minima importanza (che non richiedono un intervento massivo di elementi cellulari) e altri più incisivi.
La cisteina, ma soprattutto il suo derivato acetil-cisteina, è implicata nei processi di controllo sulla viscosità delle secrezioni mucose delle prime vie aeree.
In presenza di affezioni bronchiali oppure anche di asma allergica, condizioni in cui si verifica un’ipersecrezione catarrale, l’assunzione di integratori a base di cisteina consente di fluidificare il muco, favorendo la sua eliminazione.
Il composto svolge anche un’efficace funzione preventiva in quanto mantiene libero l’epitelio ciliato, rendendolo più reattivo verso agenti patogeni infettanti.
La capigliatura si rinforza e migliora il suo aspetto in seguito all’assunzione di integratori a base di cisteina che consentono di ottimizzare la produzione di cheratina.
Com’é noto la cheratina è il principale elemento costitutivo di peli, capelli e unghie (annessi cutanei), la cui struttura e rigidità sono strettamente condizionate dalla disponibilità della molecola.
Grazie all’impiego di miscele fortificanti a base di cisteina è possibile promuovere la riparazione delle lesioni strutturali e nello stesso di rallentare la perdita dei capelli.
Anche le unghie appaiono più compatte, omogenee e non si spezzano.
I rimedi contenenti questa molecola vengono utilizzati come antidoto in caso di eccessiva assunzione di alcol, soprattutto nei forti bevitori, in cui il livello di tolleranza all’alcol è molto alto.
Un eccessivo consumo di bevande alcoliche è considerato un effettivo fattore di rischio non soltanto per forme neoplastiche al fegato (cirrosi epatica e carcinoma al fegato), ma anche per tumori dello stomaco, dell’intestino e del pancreas, oltre che della gola.
La cisteina riduce la concentrazione di acetaldeide nella saliva, un composto potenzialmente cancerogeno, la cui concentrazione aumenta moltissimo nei forti consumatori di alcol.
Infatti l’acetaldeide dalla saliva si porta dapprima alla gola, poi allo stomaco e all’intestino e infine al tessuto epatico, dove si concentra in dosi massicce.
In simili situazioni la cisteina consente di catabolizzare rapidamente il composto tossico prima che si accumuli nel fegato.
Secondo numerose ricerche epidemiologiche la cisteina si conferma un supporto estremamente efficace per prevenire incidenti cardio-vascolari e cerebrali, come infarto e ictus.
Essa infatti contrasta la rigidità dei vasi sanguigni, soprattutto a livello del circolo coronarico e cerebrale, dove è più alto il pericolo di formazione delle placche ateromatose.
Se le pareti vasali si mantengono funzionanti, gli ateromi non riescono ad aderire e di conseguenza il calibro arterioso non si restringe.
Anche i valori di pressione arteriosa non si alzano e di conseguenza l’indice di rischio è trascurabile.
A questi effetti si aggiunge poi quello antiossidante che, eliminando lo stress ossidativo, garantisce un’adeguata ossigenazione al cuore e all’encefali, con miglioramento delle loro prestazioni funzionali.
L’apporto consigliato di cisteina è pari a 19 milligrammi per chilogrammo di peso corporeo, per cui una persona adulta in buono stato fisico dovrebbe assumere 1,33 grammi di composto.
Sotto firma di acetil-cisteina, il dosaggio è differente e corrisponde a 400-600 milligrammi per chilogrammo di peso corporeo, da suddividere preferibilmente in tre assunzioni.
Trattandosi di un composto naturale, la cisteina è ben tollerata dall’organismo e, se non vengono superate le dosi massime consigliate, non provoca nessun effetto collaterale.
Episodi di sovradosaggio potrebbero innescare disturbi renali ed epatici, causati dal surmenage di questi organi che sono i principali responsabili del catabolismo della sostanza.
In caso di sovradosaggio, le conseguenze principali sono disturbi a carico dell’apparato digerente, come nausea, pirosi gastrica e difficoltà digestive, ma di lieve entità e facilmente eliminabili con la sospensione del prodotto.
Un eccessivo quantitativo della sostanza potrebbe inoltre provocare la formazione di calcoli renali (litiasi secondaria), un disturbo che può essere evitato utilizzando contemporaneamente anche vitamina C.
In gravidanza e allattamento è sempre opportuno chiedere un parere al proprio medico.
Una controindicazione oggettiva deriva dall’intolleranza nei confronti della molecola, che di solito caratterizza soggetti allergici ad alcune tipologie di amminoacidi solforati.
In caso di sovradosaggio, oltre ai disturbi gastrointestinali possono subentrare anche sonnolenza, oppressione toracica e picchi febbrili, manifestazioni di lieve durata e che tendono a risolversi spontaneamente dopo la sospensione della terapia.
Quando la cisteina viene assunta in presenza di un regime alimentare sbilanciato, è più facile che provochi reazioni avverse, che sembrano dipendere da squilibri degli elementi nutritivi.
I pazienti affetti da diabete mellito e le persone anziane devono porre particolare attenzione all’impiego di simili integratori che potrebbero interferire con il metabolismo insulinico e quindi sulla glicemia.
Sono riportati anche episodi di rush cutaneo ed emicrania, associati ad orticaria, broncospasmo, ipotensione, prurito e bruciore agli occhi.
L’assunzione contestuale di carbamazepina e nitrati potrebbe modificare il profili farmacocinetico di questi farmaci se assunti in associazione con la cisteina.
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