Vuoi prendere gli integratori naturali per la memoria, ma non sai quali sono veramente efficaci? Allora sei nel posto giusto!
Prima di entrare nei dettagli specifici, di seguito trovi una tabella nella quale sono stati inseriti i migliori integratori naturali per la memoria del 2022, le loro principali caratteristiche e il link al sito ufficiale
Di seguito, invece, trovi una classifica dei migliori integratori naturali per la memoria e concentrazione presenti sul mercato:
La memoria viene definita come la capacità di assimilare, comprendere e archiviare determinate esperienze o persone che hanno svolto un ruolo sulle facoltà mentali del soggetto.
Si tratta di un’attitudine selettiva, in quanto si rivela capace di discriminare quali siano gli eventi più significativi che pertanto meritano di rimanere nel grande contenitore cerebrale.
Esistono due tipi di memoria, che sono:
In generale i problemi di memoria vengono considerati una naturale conseguenza dell’invecchiamento, poiché con il passare degli anni l’intero organismo si modifica e quindi anche il cervello perde parte delle sue prestazioni.
Alla nascita ogni individuo è dotato di un determinato numero di neuroni encefalici, che non si modifica nel corso della vita, dato che tali cellule non hanno la capacità di dividersi.
Con l’invecchiamento e con lo stress ossidativo ad esso collegato, la mente subisce un progressivo deterioramento, provocato appunto dalla modificazione neuronale.
Gli over-60 impiegano più tempo per apprendere e tenere a mente qualche nuovo concetto, e non sono in grado di ricordare informazioni e dati.
Fintanto che tali problematiche rimangono confinate ad episodi passeggeri e non particolarmente invalidanti, si parla di naturali trasformazioni fisiologiche; quando invece simili manifestazioni arrivano a condizionare la qualità della vita, allora possono essere classificati come veri e propri disturbi mentali.
Inizialmente si tratta di problemi mnemonici lievi, che, se trattati in maniera adeguati, possono essere recuperati sia applicando test attitudinali, che assumendo specifici integratori alimentari.
Nel caso di individui giovani, i problemi di memoria, quando sono limitati a piccole dimenticanze transitorie, di solito dipendono da stress oppure da affaticamento mentale conseguente a periodi di surmenage.
Può succedere invece che una persona non anziana mostri problematiche di questo tipo:
In simili situazioni, una persona giovane deve rivolgersi al medico poiché comportamenti del genere potrebbero essere la spia di qualche patologia anche grave, oppure la conseguenza di traumi alla testa, per qualche motivo trascurati.
È quindi consigliabile sottoporsi a test clinici finalizzati a escludere malattie organiche, per poter comunque impostare un programma di integrazione con specifiche sostanze adiuvanti.
Le principali cause dei vuoti di memoria, che se trascurati di solito si trasformano in vere amnesie, sono le seguenti:
Questi fattori eziologici sono molto più incisivi nella popolazione giovane, dove cioè i disturbi della memoria non possono derivare dai processi d’invecchiamento.
Quando si collegano a problemi della sfera psico-emotiva, i problemi di memoria si accompagnano da confusione mentale, deficit di concentrazione e perdita di alcune facoltà intellettive.
In simili situazioni, le manifestazioni generalmente sono temporanee e tendono a risolversi in breve tempo, nel momento in cui viene risolta la causa scatenante.
Se invece si verifica un prolungamento dei disturbi mnemonici diventa necessario correre ai ripari.
Un fondamentale aspetto discriminante per quanto riguarda la memoria e i suoi problemi è senza dubbio l’età, poiché è ipotizzabile un progressivo deterioramento intellettivo con il passare degli anni.
Questa condizione di norma non impedisce al soggetto di condurre una vita normale, e, proprio per questo, può essere facilmente corretta con l’impiego di principi attivi efficaci.
Alcuni pazienti soffrono di un lieve deterioramento cognitivo, conosciuto come MCI (Mental Compromission Intermittent), che comporta un’oggettiva perdita di memoria, ma non così grave da compromettere la qualità della vita.
Il trattamento dei disturbi della memoria dipende da tre fattori:
È indispensabile soprattutto identificare quale sia la causa scatenante del disturbo, dato che i diversi approcci terapeutici sono strettamente collegati ad essa.
Ad esempio, se l’eziologia dipende da stati carenziali di vitamina B12, sarà sufficiente integrare adeguatamente il suo apporto, così come sarà necessario sospendere l’assunzione di determinati farmaci se, tra gli effetti collaterali, possono provocare amnesie.
Una volta appurato il motivo per cui si è manifestato un deficit mnemonico, diventa opportuno orientarsi sul tipo di trattamento, che può essere farmacologico oppure fitoterapico.
Sono disponibili alcuni medicinali di sintesi contenenti principi attivi che agiscono a livello dei neuroni cerebrali per potenziare il loro funzionamento.
Si tratta di preparati da assumere sotto diretto controllo del medico, ancor meglio se neurologo, e che possono presentare alcuni effetti collaterali di vario genere.
Simili rimedi possono inoltre causare assuefazione, che richiede l’impiego di dosaggi progressivamente maggiori.
Il loro meccanismo d’azione è di natura biochimica, in quanto vanno a interferire con la sintesi dei neuro-mediatori sinaptici prodotti dai neuroni encefalici.
In questo modo riescono a rallentare la progressione del disturbo, anche se non riescono a risolverlo del tutto.
Se le amnesie sono collegate a problemi vascolari, di solito vengono prescritti farmaci ipotensivi, poiché la pressione alta contribuisce a peggiorare moltissimo le condizioni del paziente.
Anche il colesterolo alto e il diabete mellito sono due fattori predisponenti alla perdita di memoria, dato che interferiscono con le funzioni circolatorie e soprattutto con il livello di ossigenazione dei neuroni cerebrali.
È ormai noto che lo stress ossidativo rappresenta una delle principali cause scatenanti dei deficit mentali, sia di memoria che di concentrazione.
La prevenzione continua a rappresentare un’arma estremamente efficace per quanto si riferisce non soltanto alle amnesie, ma in generale a tutti i problemi intellettivi.
Un’adeguata alimentazione, il rispetto del ritmo circadiano, una costante attività fisica quotidiana e l’evitamento di situazioni stressanti sono altrettante precauzioni che contribuiscono a minimizzare il rischio di sviluppare disturbi della memoria, oppure a rallentare il loro decorso.
L’approccio fitoterapico alla perdita di memoria permette di ottenere validi riscontri senza provocare assuefazione e neppure effetti collaterali, dato che i rimedi di questo genere vengono formulati con principi attivi dotati della massima biocompatibilità.
Essendo rispettosi del metabolismo dell’organismo, essi vanno a interagire con specifici settori fisiologici del cervello, potenziandone le funzioni, ma senza interferire in maniera invasiva.
Con l’utilizzo di specifici integratori è possibile intervenire a due livelli: da un lato per migliorare una condizione deficitaria già in atto e d’altro lato per prevenire la sua insorgenza.
Simili prodotti possono infatti essere assunti non solo come coadiuvanti di terapie in corso, ma anche in condizioni di benessere, per arginare le conseguenze dell’invecchiamento cellulare.
Con una prevenzione mirata, infatti, è sempre possibile salvaguardare lungamente la salute neurologica, nei casi in cui la degenerazione cellulare minaccia di innescare processi patologici.
Non bisogna dimenticare che la memoria è la più straordinaria funzionalità cerebrale, strettamente collegata sia alla coscienza che all’intelligenza.
Gli integratori naturali hanno sempre un meccanismo d’azione di tipo multi-fattoriale, in quanto agiscono a livello vascolare (per migliorare l’ossigenazione dei neuroni), a livello dei neuro-mediatori (per potenziare il funzionamento delle sinapsi), a livello biochimico (per incentivare il metabolismo) e a livello biologico (per aumentare gli aspetti percettivi).
Il cervello assorbe circa il 20% di tutta la circolazione sanguigna del corpo poiché necessita di un’ossigenazione sempre molto attiva: il suo metabolismo è uno di quelli che impiega quantitativi energetici estremamente elevati.
Esso infatti è un organo incapace di conservare l’energia e proprio per tale motivo richiede un costante rifornimento di nutrienti, e soprattutto di glucosio.
Un metabolismo tanto impegnativo presuppone anche la produzione di molte scorie e tossine, che rendono necessaria la presenza di composti anti-ossidanti, in grado di contrastare lo stress ossidativo.
Per raggiungere tutti questi obiettivi è quindi consigliabile fare impiego di integratori specifici per migliorare lo stato della mente e quindi le sue prestazioni fisiologiche, prevenendo possibili disturbi.
Le tre principali cause scatenanti della degenerazione cerebrale sono:
La fitoterapia è un settore curativo che sfrutta le proprietà farmacologiche di numerose piante officinali e di alcuni composti naturali, come vitamine, minerali e aminoacidi.
Di seguito trovate i principali componenti di integratori per la memoria.
É una vitamina appartenente al gruppo B, la cui struttura le permette di attraversare facilmente la barriera emato-encefalica, consentendole di entrare nel cervello per sintetizzare l’acetil-colina.
Questo neuro-mediatore controlla la trasmissione sinaptica degli stimoli sensoriali collegati ad apprendimento, concentrazione e memoria.
Svolgono funzioni neuro-protettive e neuro-stimolanti, soprattutto per quanto si riferisce alla vitamina B1, alla B6, all’acido folico e alla cianocobalamina.
Queste molecole contribuiscono ad abbassare la concentrazione di omocisteina, un aminoacido coinvolto nell’insorgenza della demenza senile e del Morbo di Alzheimer.
Svolge un’efficace azione ormonale necessaria per sostenere le capacità cognitive, tra cui la memoria, collegandosi a un miglioramento globale dei processi metabolici e di produzione energetica.
Costituisce uno dei più abbondanti aminoacidi presenti nel cervello, e che, grazie alle sue attività eccitatorie sulla corteccia cerebrale, aumenta la vigilanza, l’attenzione, le capacità logiche e la memoria.
Esso inoltre entra nella composizione del GABA, una sostanza strettamente collegata alla biologia dei neuroni encefalici;
Un aminoacido sintetizzato quando l’organismo si trova sotto stress, per contrastare le dannose conseguenze da esso innescate e migliorare la reattività mentale e intellettiva.
Svolgono importanti funzioni neurotrofiche, protettive e anti-ossidanti, consentendo un potenziamento della memoria, della concentrazione e dell’attenzione sia nell’immediato che nel lungo termine, per preservare il benessere neurologico.
I principi attivi maggiormente utilizzati sono DHA ed EPA, che entrano nella composizione di numerosi integratori antinfiammatori e anti-radicalici.
É un oligo-elemento presente a livello del tessuto cerebrale, il cui ruolo è quello di combattere lo stress, soprattutto di tipo psico-emotivo, migliorando anche il tono dell’umore.
É una pianta adattogena da cui si estraggono principi attivi anti-ossidanti e potenzianti sulla circolazione cerebrale; di conseguenza essi contrastano lo stress ossidativo e migliorano le facoltà mentali, tra cui memoria e concentrazione.
La sua regolare assunzione consente di prevenire fasi di affaticamento intellettivo, di amnesia temporanea, di confusione psichica e di scarsa concentrazione.
É un vegetale da cui si estraggono principi attivi tonicizzanti, energizzanti e anti-ossidanti utilissimi per migliorare lo stato funzionale di corpo e mente.
Grazie all’elevata percentuale di bacosidi contenuti in questa pianta adattogena, si verifica una modulazione della trasmissione sinaptica degli impulsi neuronali interessati ai processi di memoria, attenzione, concentrazione e pensiero.
che contiene numerose molecole benefiche per la memoria, tra cui ginsenoidi, terpeni, flavonoidi, saponine, vitamine e aminoacidi essenziali.
Ricostituente, stimolante, adattogeno ed energizzante, questo vegetale si conferma un prezioso supporto per combattere deficit intellettivi e perdita della memoria, anche negli anziani.
Potenzia tutte le capacità mentali e psicologiche sfruttando la presenza di eleuterosidi, saponine triterpeniche, polifenoli, gluosidi e derivati cumarinici. Si tratta di una pianta adattogena, in grado di aumentare la resistenza psico-somatica dell’organismo e di potenziare le sue capacità tonico-adattative, soprattutto in periodi di stress ed esaurimento nervoso.
Il miglioramento delle capacità mentali, mnemoniche e di concentrazione si evidenzia già dopo poche settimane di assunzione.
è una pianta che agisce prevalentemente sul sistema nervoso centrale grazie al notevole contenuto di caffeina, teobromina, xantina, tannini, saponine, colina e adenina.
Pur svolgendo funzioni nervine ed energizzanti non provoca irritabilità o nervosismo, confermandosi un rimedio ideale per migliorare le capacità mentali.
Consente di depurare l’organismo migliorando la sua energia, che viene stimolata dalla presenza di polifenoli, acido ascorbico, vitamine del gruppo B, tannini e caffeina.
Questo vegetale contiene inoltre elevate concentrazioni di composti antiossidanti, che contrastano lo stress ossidativo e che ottimizzano le capacità mnemoniche.
Il tè verde inoltre inibisce l’azione dell’acetilcolinesterasi, un enzima che scinde l’acetilcolina (neuromediatore del sistema nervoso autonomo).
Questa pianta contiene anche teanina, un amminoacido che aumenta la reattività delle cellule cerebrali e quindi la loro funzionalità, soprattutto per quanto riguarda memoria e concentrazione.
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