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Integratori Antinvecchiamento: Scopri Come Rimanere Giovane!

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Classifica dei migliori integratori antinvecchiamento

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Integratori Antiage

L’invecchiamento cellulare comprende tutto l’insieme delle manifestazioni biologiche che portano a una degradazione lenta e progressiva degli elementi cellulari dell’organismo.

Si tratta dunque di un’involuzione naturale e irreversibile che non può essere bloccata ma al massimo rallentata.

Negli ultimi anni, grazie alle sempre più perfezionate ricerche scientifiche sugli acidi nucleici, è stato possibile identificare i fattori scatenanti che portano all’invecchiamento e che derivano da veri geni localizzati sul DNA già presenti alla nascita e che con il passare del tempo si attivano progressivamente, fino a provocare la senescenza delle cellule.

Con il termine di “vecchiaia” si indica l’ultimo periodo del ciclo vitale, durante il quale si verificano alcune significative modificazioni del funzionamento di organi e apparati.

L’invecchiamento è un processo organico fisiologico, mentre le malattie ad esso collegate fanno parte di un gruppo di patologie geriatriche.

A partire dai 65 anni, in base a una definizione universale, l’organismo umano entra nel periodo della vecchiaia, che secondo l’OMS sarebbe invece anticipato ai 55 anni.

Anche se non esiste un limite preciso che segna il passaggio tra la mezza età e la terza età, l’aspetto più caratterizzante dell’invecchiamento è la progressiva modificazione delle funzioni vitali, che riguardano sia aspetti fisici che mentali.

Un segno fondamentale che colpisce corpo e psiche è il principio di rallentamento, che è correlato all’avanzare dell’età.

Questo comportamento deriva da reazioni meno pronte tra ideazione ed esecuzione delle idee.

Oltre a questo segnale, considerato universalmente il sintomo più caratterizzante dell’invecchiamento, vi sono altri aspetti che si riferiscono alla funzionalità di organi e apparati.

Apparato osteo-articolare

Si nota un accorciamento e assottigliamento di ossa e articolazioni, con l’assunzione di una postura curva e con la perdita progressiva di circa 5 centimetri di statura.

È comune l’insorgenza di patologie croniche come osteoporosi e artrosi, artrite e modificazioni articolari.

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Apparato digerente

In oltre il 40% dei casi, l’invecchiamento coinvolge la digestione con l’insorgenza di disturbi alla deglutizione, masticazione e assorbimento dei nutrienti.

Spesso nella terza età insorgono problematiche all’alvo intestinale con stipsi occasionale o ricorrente e insufficiente assimilazione dei nutrienti, che porta a un progressivo dimagramento.

Apparato respiratorio

Nella senescenza le persone mostrano un’ipersecrezione cronica di muco, con aumento dell’espettorato, tosse ricorrente e difficoltà respiratorie in posizione supina.

Sistema nervoso

La presenza di tremiti incontrollabili agli arti superiori, di instabilità sulle gambe e di postura scorretta, sono altrettante manifestazioni che dipendono dalla modificata funzionalità del sistema nervoso, che non è più in grado di controllare perfettamente l’attività muscolare.

Apparato visivo

Oltre i 50 anni, la quasi totalità delle persone mostra problemi alla vista (presbiopia), che rendono difficoltosa la lettura e richiedono l’impiego di occhiali.

Dopo i 70 anni oltre la metà degli individui è affetto da cataratta, che progressivamente compromette la vista.

Patologie croniche

L’invecchiamento è associato alla presenza di patologie croniche, come diabete, ipertensione, disfunzioni epatiche o renali, problemi cardiovascolari, digestivi o respiratori.

Apparato uditivo

A partire dai 75 anni di età, oltre il 40% delle persone ha problemi di udito, che portano all’utilizzo di apparecchi acustici.

Mobilità

La senescenza è caratterizzata da una diminuzione della forza muscolare degli arti inferiori, con modificazione dell’andatura che diventa più lenta, anche perché cambia il tipo di deambulazione; inoltre subentra la paura di cadere come fattore limitante sui movimenti.

Tutti questi segnali, insieme ad altri che interessano la sfera psico-emotiva (ansia, depressione, insonnia, demenza, difficoltà di concentrazione e perdita di memoria) sono tipici della terza età, anche se la loro incidenza quantitativa e qualitativa è del tutto soggettiva.

Un valido supporto per rallentare questo inevitabile processo di deterioramento psico-fisico viene offerto da specifici integratori antinvecchiamento, la cui efficacia dipende dall’impiego di sostanze naturali come vitamine, sali minerali ed estratti di piante officinali.

In generale, gli integratori antiage vengono formulati con composti antiossidanti, dato che la loro funzione è quella di contrastare lo stress ossidativo, principale responsabile dei processi di invecchiamento cellulare.
Tra questi, gli acidi grassi polinsaturi omega-3, il succo di melograno e il succo di maqui.

Gli omega-3 sono composti essenziali che l’organismo non è in grado di sintetizzare ma che devono essere introdotti dall’esterno e che si trovano principalmente in alcuni oli di prodotti ittici.

Il loro meccanismo d’azione è rivolto all’eliminazione dei radicali liberi, che accelerano l’invecchiamento cellulare.

Il succo di melograno è un concentrato di antiossidanti che svolgono un’azione analoga a quella degli omega-3, rallentando notevolmente i processi di senescenza.

Il frutto del maqui è considerato senza dubbio quello che contiene la maggiore concentrazione di antiossidanti e antiradicalici.

Esistono anche altri vegetali che svolgono attività antinvecchiamento, tra questi il sambuco, i semi d’uva (vinaccioli) e l’alga spirulina, utilizzati spesso in associazione per massimizzare le loro potenzialità.

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Antinvecchiamento i metodi migliori

Per allentare l’invecchiamento è possibile agire su vari livelli, allo scopo di ritardare la morte cellulare.
Ogni individuo possiede un patrimonio genetico che controlla le sue funzioni vitali e tra esse anche il processo di invecchiamento.

Questo spiega perché alcuni individui rimangono giovani più a lungo, indipendentemente dalla loro età, mentre altri sembrano vecchi anche se non hanno compiuto ancora 55 anni (limite indicato dall’OMS come discriminante tra l’età di mezzo e la terza età).

Numerose ricerche scientifiche hanno evidenziato il ruolo dell’enzima telomerasi, un composto che stimola l’invecchiamento e la morte delle cellule.

Si parla di invecchiamento precoce quando l’individuo mostra i segnali tipici della senescenza già in età giovanile; tale processo è causato per un terzo da fattori genetici e per due terzi dall’ambiente.

Ecco perché è possibile intervenire con efficacia sui processi di invecchiamento agendo dall’esterno e utilizzando integratori capaci di modificare il progressivo deterioramento cellulare.

Uno dei metodi più efficienti per combattere l’invecchiamento è quello di ridurre lo stress ossidativo: da questa scoperta è nata la costante ricerca biologica di sostanze naturali che possono essere impiegate per integrare l’apporto nutritivo e di conseguenza per mantenere giovani le cellule.

Esse infatti spesso non sono in grado di metabolizzare al meglio i nutrienti ingeriti col cibo poiché sottoposte a stress ossidativo: proprio per questo motivo, la maggior parte degli integratori antiage viene formulata con sostanze antiossidanti, il cui ruolo è quello di contrastare e quando possibile eliminare le conseguenze dello stress ossidativo.

Da tempo è noto il ruolo fondamentale che l’ossigeno svolge sul metabolismo organico, poiché grazie a questo elemento vengono migliorate le prestazioni di tutti gli apparati.

Una cellula che non funziona bene poiché non riceve un adeguato apporto di ossigeno, è destinata a un invecchiamento precoce e ad un’altrettanto precoce morte.

I composti antiossidanti risultano più attivi in presenza di vitamina C, che catalizza la loro attività nei confronti dei radicali liberi.

Pertanto, l’associazione tra acido ascorbico e composti antiossidanti (come ad esempio gli omega-3) consente di svolgere una potente e benefica azione antiossidante.

Secondo la maggioranza dei dietologi, il cibo viene considerato un vero e proprio farmaco, in grado non soltanto di curare ma anche di prevenire la maggior parte dei disturbi organici.

Numerose patologie tipiche della terza età, come ipertensione, diabete, insufficienza renale e disturbi cardiaci possono migliorare notevolmente seguendo un regime dietetico corretto e associandolo all’impiego di integratori antinvecchiamento.

Tra le principali sostanze antiossidanti che si trovano negli integratori antiage ci sono:

  • acido lipoico;
  • bioflavonoidi;
  • glutatione;
  • glutammina;
  • acidi grassi polinsaturi omega-3;
  • luteina;
  • beta carotene;
  • coenzima Q10;
  • carotenoidi;
  • resveratrolo;
  • cisteina;
  • metionina;
  • ornitina;
  • glutammina.

Queste sostanze possono essere utilizzate isolatamente oppure in associazione a complessi polivitaminici e multiminerali, dato che la loro attività sinergica ne potenzia gli effetti.

Per rallentare i processi di senescenza cellulare è fondamentale anche prendersi cura del regime dietetico, eliminando alimenti dannosi come acidi grassi saturi di origine animale, carni rosse, insaccati, latticini grassi, zuccheri raffinati, carboidrati semplici e non raffinati.

Un corretto programma nutritivo prevede invece il consumo libero di frutta e verdura di stagione, carboidrati complessi, proteine miste sia di origine animale che vegetale, latte e latticini scremati.

Associando una dieta del genere alla regolare assunzione di integratori antiage, è possibile rallentare notevolmente i processi di invecchiamento cellulare, contrastando anche lo stress ossidativo.

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Sostanze antinvecchiamento

Per rallentare il processo di invecchiamento cellulare, è necessario fornire alla cellula un’adeguata concentrazione di ossigeno e i nutrienti indispensabili per garantire la sua sopravvivenza nel lungo tempo.

È inoltre indispensabile che a livello mitocondriale siano presenti gli elementi precursori che consentono di sintetizzare composti ad alta energia, come ad esempio ATP; soltanto in questo modo la cellula invecchia più lentamente.

Tra le principali sostanze antinvecchiamento vi sono:

  • composti antiossidanti, si tratta di molecole di derivazione naturale (frutta ricca di vitamina C, olio di krill, succo di melograno, acerola e altre piante), capaci di contrastare lo stress ossidativo in seguito all’eliminazione dei radicali liberi circolanti;
  • polifenoli, sono composti presenti in numerosi frutti, la cui azione è finalizzata all’eliminazione delle tossine endogene, con miglioramento delle condizioni di vita e del metabolismo cellulare;
  • acidi grassi polinsaturi, sono un ampio gruppo di composti, tra cui gli omega-3, che agiscono proteggendo le cellule, soprattutto quelle invecchiate, dall’attacco dei radicali liberi, rallentando quindi i processi di senescenza;
  • vitamine, anche se tutte le vitamine contribuiscono ad allungare la vita delle cellule poiché migliorano il loro metabolismo, quelle più specifiche sono la vitamina A e la vitamina E, capaci di prevenire l’invecchiamento delle cellule cutanee e di quelle endoteliali presenti all’interno dei vasi sanguigni. Grazie alle loro funzioni, le cellule vivono più a lungo;
  • zenzero, grazie alle sue eccezionali potenzialità antinfiammatorie e antiossidanti, questa radice della salute contrasta l’invecchiamento cellulare migliorando l’ossigenazione dei tessuti;
  • resveratrolo, è un composto biologico che si trova in abbondanza nei vinaccioli dell’uva rossa e che svolge una benefica attività ossigenante sulle cellule di tutto l’organismo.

Un aspetto particolarmente evidente dell’invecchiamento è quello cutaneo, poiché la pelle è l’organo più visibile a mostrare i segni della senescenza.

Le rughe d’espressione vengono considerate i primi segnali indicativi della terza età, e come tali possono essere contrastati mediante l’impiego di prodotti mirati.

La pelle invecchiata si caratterizza per uno stato carenziale di acido ialuronico e di collagene, che sono i due composti indispensabili per assicurare tonicità, elasticità e idratazione all’epidermide.

Assumendo integratori a base di collagene idrolizzato oppure di acido ialuronico, la pelle migliora istantaneamente il suo aspetto, mostrandosi rimpolpata, levigata, nutrita e idratata.

Spesso questi principi attivi sono associati a vitamina C e vitamina E: la prima perché svolge una notevole azione antiossidante, e la seconda in quanto catalizza la produzione di collagene.

Un segnale tipico della pelle invecchiata è la desquamazione prodotta da un’inadeguata idratazione cellulare.

Per contrastare questi effetti del tempo, è consigliabile servirsi di integratori a base di fibrina, che contribuisce a creare un’impalcatura resistente e solida a livello dello strato sottocutaneo, su cui si inseriscono le fibre di collagene che assorbono acqua dagli spazi intercellulari e idratando la pelle, la rendono più compatta e giovane.

Il licopene, che è un precursore della vitamina A, in associazione con carotenoidi e coenzima Q10, si trova in molti integratori antiage che migliorano visibilmente l’aspetto della pelle a causa della loro attività antiossidante ed energizzante.

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In particolare, il coenzima Q10 agisce a livello dei mitocondri stimolando la sintesi di composti ad alta energia.
Alcuni integratori a base di acido lipoico, zinco e selenio, regolano il metabolismo delle ghiandole sebacee, controllando la produzione di sebo che è una sostanza protettiva per la pelle.

Infatti, la superficie epidermica in condizioni fisiologiche è rivestita da un film idro-lipidico contenente elevate percentuali di sebo.

Il potenziamento della sua produzione rallenta l’invecchiamento cutaneo, la formazione delle rughe e la disidratazione.

Alcuni prodotti antiage contengono idrossiprolina e amminoacidi solforati, che sono precursori del collagene: esso infatti è un proteina a lunga catena che viene sintetizzata in presenza di zolfo, un minerale indispensabile per creare i legami tra amminoacidi (ponti disolfuro), necessari per strutturare questa macromolecola.

Anche il rame in associazione con la vitamina C e l’acido ialuronico contrastano i processi di invecchiamento cellulare poiché aumentano l’idratazione e gli scambi citoplasmatici intercellulari.

Di conseguenza, le cellule rimangono turgide, mantengono il loro volume, non si disidratano, conferendo alla pelle un aspetto compatto, omogeneo e sostenuto.

È risaputo che i processi di invecchiamento dell’organismo sono accelerati da imperfette condizioni di salute, per cui il benessere fisico è un presupposto fondamentale per rallentare la senescenza.

Oltre ad assumere integratori specifici, è necessario quindi porre particolare attenzione al proprio stile di vita, curando l’alimentazione, il sonno, l’attività fisica e limitando il contatto con sostanze inquinanti.

L’accumulo delle tossine infatti accelera i processi di invecchiamento, che dipendono dal deterioramento delle funzioni metaboliche degli organi emuntori (intestino, fegato e reni).

A questo proposito, può essere utile servirsi di rimedi formulati appositamente per questi organi, la cui integrità fisiologica è indispensabile al mantenimento del benessere globale.

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