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Integratori Allattamento: Guida ai migliori del 2022. Funzionano?

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Stai cercando informazioni sui migliori integratori per l’allattamento? Allora sei nel posto giusto!

Di seguito trovi una tabella nella quale sono stati inseriti i migliori integratori per l’allattamento 2022, le loro principali caratteristiche e il link al sito ufficiale.

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natalis Lact

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5/5

similk

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3.7/5

babyforte

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3.7/5

più latte

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3.4/5

Classifica dei migliori integratori per l’allattamento

Di seguito, invece, trovi una classifica dei migliori integratori per l’allattamento disponibili sul mercato:

Integratori per l’allattamento: cosa sono

Gli integratori allattamento fanno parte come già detto della famiglia degli integratori alimentari e servono nei casi in cui una dieta sana ed equilibrata non sia sufficiente a dare alla neo-mamma tutte le vitamine, minerali e nutrienti di cui ha bisogno il suo organismo per produrre più latte.

Questo però, molto probabilmente lo sappiamo tutte, quello che magari non sai è come avviene la produzione del latte e quali sono gli alimenti che ne influenzano la produzione, i fattori positivi e negativi e i consigli utili per avere più latte. Vediamo tutto con calma.

Come avviene la produzione di latte

La vera e propria produzione di latte materno inizia due giorni dopo il parto. La sintesi avviene con la suzione, cioè quando il neonato succhia dal seno della madre per bere il latte. Lo stimolo meccanico prodotto dalla bocca del bambino stimola la produzione di un ormone chiamato Prolattina, indispensabile per poter produrre il latte materno.

In presenza di Ipogalattia di tipo non patologico, o insufficiente secrezione di latte, il consiglio è quello di attaccare il neonato al seno tutti i pasti e non a pasti alternati. 

Inoltre in caso di carenza di latte il neonato tende a eseguire suzioni più energiche, questo stimola ancora di più la produzione di Prolattina e quindi ad aumentare la quantità di latte prodotta.

Un aspetto legato in modo piuttosto stretto alla produzione di latte riguarda anche la dieta della neo-mamma. Prima di tutto bisogna dire che non ha importanza se durante l’allattamento l’alimentazione risulta essere un pochino più abbondante del normale, anzi, meglio perché così si riesce ad apportare calorie utili alla produzione di latte.

Fattori negativi per la produzione di latte

Il latte prodotto dalla neo-mamma a volte può non essere sufficiente, questo avviene per alcuni fattori, vediamo i più comuni:

  • Forte stress: questo può essere dovuto alla gravidanza o al parto, si tratta di un fattore che incide tantissimo sulla produzione di latte;
  • Getto del latte ridotto: per risolvere questo problema basta che la neo-mamma beva molta acqua e allatti in modo costante il neonato;
  • Cause ormonali legate alla tiroide: disfunzioni a carico della ghiandola tiroidea sono possibili sia in gravidanza che subito dopo il parto, questo ha un effetto negativo nella produzione del latte materno;
  • Disidratazione: un introduzione di liquidi non sufficiente può diminuire la produzione di latte da parte della neo-mamma. Quindi bere a sufficienza, anche durante la notte, aiuta a sostenere la produzione di latte. Infatti molte mamme durante la poppata hanno il desiderio di bere. È bene farlo, anche se non è certo che questo aumenterà la produzione di latte, però è importante non esagerare, bere troppo può anche far diminuire la produzione del latte materno;
  • Assunzione di sostanze anti-galattogene: esistono alcune sostanze che ostacolano la produzione di latte. Queste sostanze possono essere assunte accidentalmente all’interno di alcuni medicinali e nel cibo. Gli anti-galattogeni ostacolano la produzione di latte materno.
  • Calorie insufficienti: la neo-mamma dovrebbe assumere ogni giorno dalle 350 alle 700 calorie in più, questo serve a coprire il fabbisogno energetico che necessita per produrre il latte;
  • Mancanza di sonno: anche il riposo è molto importante per la produzione di latte. Una neo-mamma dovrebbe dormire almeno 8/10 ore per notte, questo fornisce un’importante aiuto per produrre il latte.

La mamma può massimizzare la produzione di latte evitando i fattori che abbiamo appena elencato

Oltre a questo, la neo-mamma può assumere alcune tipologie di cibo o erbe che hanno effetto galattologo. Bisogna sempre tenere presente che l’assunzione di alcune erbe è sconsigliata durante la gravidanza e l’allattamento, quindi prima di assumere qualsiasi cosa è bene consultare il proprio medico o ginecologo. Mai agire di testa propria!

Come abbiamo già detto la suzione del neonato è lo stimolo più importante per la produzione di latte. A questo proposito può incidere in modo negativo una dose troppo alta di altri alimenti, come ad esempio il latte artificiale, e diversi disturbi della poppata, come ad esempio poche poppate, poco tempo, ambiente non confortevole o stressante e un distaccamento precoce del neonato dal seno.

Cibi che influenzano la produzione di latte

Per far fronte alla scarsa produzione di latte, molte neo-mamme si affidano a dei rimedi naturali. In pratica assumono erbe e cibi detti galattagoghi per tutto il periodo dell’allattamento.

I cibi che sono in grado di stimolare la produzione di latte sono detti anche galattofori o galattagoghi. Ci sono alcune sostanze, sia naturali che di sintesi, che hanno la funzione di stimolare la produzione di latte.

All’interno dell’organismo umano, l’ossitocina e la prolattina svolgono l’azione galattogoga più potente. La prolattina è un ormone che stimola le ghiandole della mammella a produrre più latte, invece l’ossitocina spremendo gli alveoli incanala il latte nei dotti galattofori e ne favorisce la fuoriuscita dal capezzolo.

Vediamo alcuni dei cibi che sembra abbiano il potere di aumentare la produzione del latte:

  • Albicocca
  • Asparago
  • Barbabietola
  • Borragine
  • Birra scura
  • Carota
  • Crescione
  • Dente di leone
  • Fagiolini
  • Farina d’avena
  • Fieno greco
  • Finocchio
  • Luppolo
  • Noce Pecan
  • Patata dolce
  • Prezzemolo
  • Piselli
  • Verbena

Tutti questi alimenti possono essere consumati quotidianamente dalla madre senza nessun problema, con la sola eccezione della birra scura che, se alcolica (ma va benissimo anche quella analcolica per la produzione di latte), è consentita una sola volta al giorno, tutti gli altri alcolici sono vietati come in gravidanza.

Ci sono poi alimenti che svolgono l’azione inversa, come ad esempio la menta piperita, il cavolo e la salvia, questi ostacolano la produzione di latte.

Oltre agli alimenti e alle erbe bisogna prestare molta attenzione anche ai medicinali che si assumono durante l’allattamento: i diuretici, gli antistaminici, i contraccettivi ormonali e tutti quei farmaci che vengono formulati con l’efedrina o i suoi derivati vanno assolutamente evitati.

Per questi motivi tutti gli integratori allattamento, erbe mediche e medicinali devono essere prescritti o consigliati dal proprio medico.

Durante tutto il periodo dell’allattamento, le neo-mamme che solitamente bevono molto caffè, o bibite contenenti caffeina, dovrebbero limitarne il consumo. La caffeina oltre a ridurre la produzione di latte induce una stimolazione eccessiva per il neonato. 

Il consumo di caffeina se limitato non dà nessun problema al piccolo, ma se in eccesso passa dal latte della mamma e può dare problemi al neonato, quindi bisogna fare molta attenzione.

A cosa servono gli integratori per l’allattamento: effetti e benefici

Gli integratori allattamento quindi servono nel caso in cui anche con un’alimentazione corretta la neo-mamma ha comunque poco latte.

Grazie alla loro formulazione completa sono in grado di dare alla nutrice tutte le vitamine e i minerali necessari oltre a contenere il principio attivo per aumentare la montata lattea. Gli effetti possono variare da una persona all’altra, magari un principio attivo può non avere effetto rispetto ad un altro, ma questo è un fattore puramente soggettivo.

I benefici dell’assunzione di un integratore allattamento possono essere riassunti in due punti. Il primo è sicuramente quello di avere tutti i nutrienti necessari alla mamma per produrre più latte, vitamine e minerali compresi per la salute di entrambi. 

Il secondo è dato dalla praticità, in una bustina, o capsula è racchiuso tutto il necessario, inoltre sono comode da assumere e le bustine hanno sempre un sapore gradevole.

Quando prendere gli integratori per l’allattamento: dosaggio e approccio corretto

Come già detto gli integratori allattamento vanno assunti quando la montata lattea è scarsa e anche seguendo una corretta alimentazione non aumenta. 

Anche se gli integratori allattamento sono prodotti di libera vendita e quindi non necessitano di ricetta medica, il consiglio è sempre lo stesso: chiedere il parere al proprio medico o al ginecologo prima di assumerli.

L’approccio corretto dipende dalla conoscenza del prodotto, il mercato è talmente esteso che sarebbe difficile elencare tutti i prodotti disponibili. 

Lo stesso discorso vale anche per il dosaggio, sul mercato esistono integratori allattamento da assumere una volta al giorno e altri che vanno assunti magari due o tre volte. Per questo motivo è indispensabile attenersi alle dosi consigliate sulla confezione o sul bugiardino senza mai superarle.

Gli Integratori per l’allattamento fanno male? Possibili effetti collaterali e controindicazioni

Come abbiamo detto all’inizio di questo articolo gli integratori allattamento fanno parte di una grande famiglia, quella degli integratori alimentari. Questi vengono prodotti principalmente con sostanze naturali, principi attivi che provengono da piante, legumi e quando necessario dal mondo animale.

Questo però non vuol dire che siano sempre sicuri. Bisogna sempre leggere bene gli ingredienti per evitare di assumere sostanze a cui si è allergici o intolleranti, inoltre il principio attivo utilizzato potrebbe avere degli effetti collaterali o delle controindicazioni dovute a patologie o farmaci che vengono regolarmente assunti. 

Per questo il consiglio è sempre quello di chiedere consulto al proprio medico curante prima di assumere gli integratori allattamento.

Integratori per l’allattamento: consigli utili

  • Affinché la montata lattea aumenti è importante che il neonato venga attaccato al seno fin da subito e che le poppate siano 8/12 durante l’arco della giornata. È importante anche che il seno non si riempia troppo, altrimenti entra in funzione un fattore che si oppone alla produzione di latte chiamato “Prolactin Inibiting Factor”. Il seno quindi va svuotato con costanza per aumentare la produzione del latte e prevenire ingorghi mammari.
  • Bere molto, ma non troppo, durante il periodo dell’allattamento e seguire una dieta sana e bilanciata che dia qualche caloria in più del normale.
  • Assumere integratori allattamento, dopo un consulto con il proprio medico o ginecologo.
  • Evitare tutte quelle sostanze che possono diminuire la produzione di latte.
  • Assicurarsi che la neo-mamma sia tranquilla, senza fonti di stress e rassicurarla sul fatto che il suo latte è ciò di meglio che il piccolo può avere.
  • La nutrice deve riposare a sufficienza per recuperare le forze e riuscire a produrre più latte.
  • Mamma e figlio devono passare più tempo possibile insieme per rafforzare il loro rapporto.
  • Il neonato dovrebbe fare almeno 8 poppate nelle 24 ore. Le poppate notturne sono molto utili perché il piccolo tende a succhiare quantità di latte maggiori che impediscono al seno di riempirsi troppo.
  • Per aumentare la montata lattea evitando danni al capezzolo è molto importante la posizione che si assume durante l’allattamento.
  • Aspettando che la madre inizi o riprenda a produrre il latte è importante che sappia come utilizzare il latte sostitutivo.
  • Controllare sempre il pannolino, una ridotta emissione di pipì o feci dure e asciutte sono un chiaro segno che il latte non è sufficiente. Inoltre controllare anche il peso che entro 15 giorni dalla nascita deve aumentare riprendendo almeno quello perso al momento della nascita.
  •  Per la produzione di latte è importante l’atteggiamento della madre, non deve essere sottoposta a stress e preoccupazioni, ma cosa più importante non deve esserci un rifiuto verso l’allattamento al seno.

Migliori integratori per l’allattamento a confronto: recensioni e guida alla scelta

Gli integratori per l’allattamento appartengono alla grande famiglia degli integratori alimentari. Si tratta di prodotti che servono appunto per “integrare” l’alimentazione quotidiana.

Anche se sono sottoposti a rigide regolamentazioni da parte della vigente normativa è bene ricordare che non si tratta di medicinali.

Il mercato degli integratori alimentari è davvero molto vasto e comprende prodotti per diverse esigenze con ingredienti diversi. In ogni caso questi prodotti non sono da intendersi come sostituti di una dieta sana e bilanciata o per riparare i danni di una dieta sregolata.

Miglior integratore per l’allattamento: SanaExpert Natalis Lact

SanaExpert Natalis Lact (clicca qui per scoprire il prezzo), è studiato per fornire alla mamma e al bambino tutto il sostegno necessario per il periodo dell’allattamento, inoltre aiuta la produzione di latte e previene i dolori al seno. 

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Formulato con Omega-3, Acido Folico, Vitamine, Minerali e Oligoelementi come Iodio, Magnesio e Ferro. I principi attivi di SanaExpert Natalis Lact sono il fieno greco e il finocchio, insieme stimolano la produzione di latte, aiutano la digestione, calmano lo stomaco e rinforzano i capelli spesso indeboliti dopo il parto.

SanaExpert Natalis Lact è 100% naturale senza lattosio, glutine, fruttosio, additivi e conservanti artificiali. La confezione contiene 3 mesi di trattamento, la dose giornaliera è di 2 capsule di DHA e 1 capsula di Acido Folico.

Integratore allattamento naturale: Similk

Similk (clicca qui per scoprire il prezzo), è un integratore allattamento multi-vitaminico, con vitamine e minerali specifici per sostenere le mamme che allattano. 

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Il Cardo Mariano è utile per il metabolismo dei carboidrati, è antiossidante, depurativo e digestivo. Similk contiene Calcio importante per denti e ossa. 

La confezione contiene 30 bustine e il dosaggio corretto è di 1 bustina due volte al giorno lontano dai pasti. Similk non contiene lattosio e glutine

BabyFORTE

Si tratta di un integratore davvero completo che può seguire la donna dal concepimento fino alla fine dell’allattamento. 

BabyFORTE (clicca qui per scoprire il prezzo), contiene Acido Folico, Omega-3, vitamine del gruppo B e D, Iodio, Zinco e altre vitamine e minerali essenziali. 

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BabyFORTE utilizza solo olio di pesce di altissima qualità e ripulito da eventuali pesticidi e metalli pesanti. Inoltre BabyFORTE non contiene olio di palma, gelatina di maiale, lattosio, soia e glutine. La confezione contiene 60 capsule e l’assunzione consigliata è di 2 capsule al giorno. 

Se si ha difficoltà si può prendere una capsula al mattino e una alla sera, oppure aprire le capsule e mischiarne il contenuto a del succo di frutta.

Humana Più Latte 

Più Latte Plus (clicca qui per scoprire il prezzo), è un integratore alimentare che aiuta a favorire la montata lattea. Agisce grazie agli ingredienti di origine vegetale da tempo riconosciuti per la produzione di latte. 

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Più Latte Plus contiene estratti di Galena Officinalis e di Cardo Mariano. La Galena Officinalis è una pianta con proprietà galattogoghe, il Cardo Mariano aumenterebbe i livelli di prolattina. 

La confezione contiene 14 buste, la dose giornaliera raccomandata è di una o due buste al giorno disciolta in poca acqua.

Fieno Greco Weightworld

Integratore a base di Fieno Greco che stimola la produzione di latte supportando l’organismo in questa fase particolare. Inoltre contiene Ferro, Calcio, Zinco, Vitamina B3 e Vitamina C

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Il fieno greco è una fonte vegetale di vitamine e minerali utili per il pre e post parto e in generale per tutto il periodo della maternità. La confezione di Fieno Grec contiene 180 capsule, 2 capsule prima di uno dei pasti principali assicurano ben 1500mg di principio attivo. 

Formulato solo con ingredienti naturali Fieno Grec è adatto a vegetariani e vegani ed è gluten free.

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