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Gymnema: Sapevi che Può Rivoluzionare il Tuo Benessere?

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gymnema dr. giorgini

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tintura madre di gymnema

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gymnema in polvere

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Classifica dei migliori prodotti con gymnema

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Gymnema

Gymnema sylvestre è una pianta erbacea che ha come areale privilegiato le foreste tropicali del sud-est Asiatico e dell’India, in quanto per svilupparsi ha bisogno di un clima caldo e umido con molte precipitazioni.

Si tratta di un vegetale rampicante dotato di un fusto parzialmente legnoso, da cui partono foglie di forma ovale oppure ellittica, con margine continuo e di colore verde intenso.

I fiori, che hanno un tipico aspetto tubulare, presentano una corolla allungata e lobata, di colore giallo chiaro e che ricorda la forma di una campana.

Essendo di piccole dimensione tendono a riunirsi in infiorescenze sessili chiamate racemi, che si sviluppano soprattutto in tarda primavera e per tutta l’estate.

La sua struttura estremamente ramificata la rende una pianta da copertura in quanto è in grado di ricoprire ampie superfici murarie a cui si attacca tramite appigli cilindrici.

Nel suo tipico habitat, costituito dalle foreste tropicali, essa tende a rivestire interamente i tronchi dei grandi alberi, di cui arriva fino alla cima, coprendone spesso anche la chioma.

Conosciuta fin dall’antichità per le sue proprietà officinali, la gymnema fa parte integrante della medicina ayurvedica, che la utilizza come rimedio ipoglicemizzante naturale e per prevenire numerosi disturbi oculari, tra cui cataratta, opacizzazione del cristallino, anomalie corneali.

Molti indigeni sono soliti masticare foglie fresche della pianta per eliminare la glicosuria (presenza di glucosio nelle urine) che è il sintomo di una forma scompensata di diabete mellito.

Questo piccolo arbusto appartenente alla famiglia delle Asclepidaceae tene a svilupparsi prevalentemente in altezza, mentre non si accresce in larghezza proprio per le sue caratteristiche rampicanti.

Essendo piuttosto esigente a livello climatico, dato che necessita di temperature molto elevate, accompagnate da un’altissima percentuale di umidità, la gymnema non è in grado di crescere ovunque e proprio per questo la sua raccolta è quasi sempre limitata alle foreste tropicali, in cui gli indigeni riescono a trovare numerosissimi tronchi fittamente ricoperti dalle sue ramificazioni.

Gymnema: proprietà

Il suo impiego nel mondo occidentale risale a qualche anno fa, quando si è diffusa la fama di ipoglicemizzante naturale dotato di notevole efficacia e, nello stesso tempo, assolutamente privo di effetti collaterali e di controindicazioni.

Nel panorama dei rimedi fitoterapici, questo vegetale ha pertanto assunto un ruolo di primo piano, soprattutto perché i suoi effetti terapeutici sono particolarmente graduali e possono essere dosati con precisione, adattandosi alle singole esigenze.

Una simile caratteristica si rivela utilissima per evitare il rischio di brusche variazioni della glicemia, una condizione piuttosto comune con l’uso dei medicinali di sintesi che tendono ad abbassare rapidamente il livello ematico degli zuccheri.

gymnema per dimagrire

Un simile rischio è particolarmente pericoloso per le persone anziane che solitamente non riescono a normalizzare il loro assetto glucidico, entrando in stati di ipoglicemia riflessa.

È proprio in questi casi che la gymnema si rivela un rimedio di prima scelta che può affiancarsi ai farmaci, consentendo di ridurne il dosaggio e assicurando un’ottima compatibilità biologica con i recettori insulinici.

Secondo recenti studi sul diabete di tipo II, l’impiego del vegetale per almeno 8 settimane consecutive, anche in associazione con una posologia ridotta di ipoglicemizzanti orali (non sono stati per ora testati pazienti sottoposti a terapia insulinica), ha mostrato interessanti riscontri sulla riduzione della concentrazione di zuccheri nel sangue.

Proprio per questo motivo attualmente sono in corso ricerche epidemiologiche collegate a trial clinici sui pazienti diabetici per analizzare in maniera più approfondita le interazioni con l’insulina e con il funzionamento dei suoi recettori.

Le proprietà della gymnema dipendono dai suoi principi attivi, che sono:

  • acido gimnemico;
  • gumarina;
  • polifenoli;
  • triterpeni;
  • tannini;
  • fibre solubili e insolubili;
  • vitamine in tracce;
  • minerali in tracce.

Le funzioni terapeutiche antidiabetiche derivanti dal fitocomplesso della pianta sono finalizzate soprattutto al trattamento del diabete mellito insulino dipendente di tipo II.

gymnema proprietà

Secondo recenti indagini epidemiologiche, la sua efficacia è del tutto sovrapponibile a quella dei farmaci di sintesi, soprattutto della classe delle sulfanil-uree.

Infatti il composto è in grado di ridurre i livelli plasmatici di glucosio agendo con due meccanismi: da un lato stimola la produzione di insulina da parte delle cellule beta delle isole di Langerhans, e d’altro lato rallenta la produzione dello zucchero all’interno degli elementi cellulari.

L’attività esercitata sul pancreas si è rivelata anche altamente protettiva sul tessuto ghiandolare, poiché ne favorisce la rigenerazione bloccando i processi degenerativi causati da un eccessivo turnover metabolico.

L’acido gimnemico esercita la propria attività quasi esclusivamente a livello intestinale, dove blocca in maniera irreversibile i recettori per il glucosio: tale blocco insorge con estrema rapidità dato che è riscontrabile dopo sessanta minuti dalla somministrazione, mantenendosi attivo per cinque o sei ore.

Come conseguenza l’assorbimento del glucosio viene dimezzato poiché il composto è strutturalmente simile alla molecola di zucchero discostandosi da essa soltanto per maggiori dimensioni.

Un’altra funzione dell’acido gimnemico è quella di inibire la produzione di amilasi intestinali e pancreatiche, riducendo indirettamente la disponibilità del glucosio a livello plasmatico.

Un’altra molecola essenziale estratta dalla pianta è la gumarina, un polipeptide naturale che svolge la sua azione in seguito ad applicazione topica sulla lingua.

Questa proteina si lega rapidamente ai recettori per il gusto alterando la normale funzione delle papille gustative che vengono inibite nei confronti della percezione dei dolci.

La gumarina, al contrario dei fitocomplessi tradizionali, non agisce sotto forma di integratore (capsule o compresse) ma soltanto se viene a contatto diretto con le papille gustative.

Questo è il motivo per cui l’unico modo per sfruttare le sue potenzialità è quello di masticare prodotti a base di gymnema, facendo particolare attenzione al tempo di contatto.

Infatti bisogna mantenere lungamente questi rimedi direttamente sulla lingua, e in particolare sulla porzione apicale delle papille gustative: in questo modo l’assenza di percezione nei confronti degli alimenti dolci inibisce il desiderio di introdurli limitando moltissimo l’apporto di zuccheri all’organismo.

Una curiosità legata all’impiego di cumarina è che non è in grado di modificare i sapori acidi e salati ma soltanto quelli dolci.

La matrice di partenza per l’estrazione dei principi attivi della pianta è costituita dalle foglie, i cui requisiti organolettici sono basati su un sapore acre e amarognolo.

Oltre all’acido gimnemico, le foglie contengono acido deacil-gimnemico associato a ioni di potassio, che formano un sale estremamente efficace per abbassare i livelli della glicemia.

Inoltre, una notevole efficacia del vegetale dipende dalle quattro saponine dell’acido gimnemico (saponina A, B, C e D), che agiscono potenziando l’attività ipoglicemizzante e stimolante sulla produzione di insulina.

Altre molecole essenziali da cui dipendono le proprietà biologiche del vegetale sono pectine, fitosteroli e conduritolo di tipo A.

Gymnema: a cosa serve

La gymnema serve essenzialmente per abbassare la glicemia e per migliorare le funzioni del pancreas endocrino; la sua attività antidiabetica e ipoglicemizzante è mirata in maniera selettiva sulla riduzione dell’assorbimento intestinale degli zuccheri.

A livello pancreatico, la pianta stimola le cellule beta a produrre insulina e nello stesso tempo a preservare integre le funzioni endocrine dell’organo riparando le sue parti sottoposte a stress ossidativo o metabolico.

Gli acidi glicosidici contenuti abbondantemente nelle foglie sono responsabili di un’attività ipocolesterolemizzante, strettamente collegata al metabolismo glucidico.

Tramite la beta ossidazione degli acidi grassi infatti, esiste una correlazione tra omeostasi glucidica e lipidica, per cui la gymnema si conferma un rimedio estremamente efficace e spesso risolutivo proprio in quanto dotata di potenzialità ad ampio raggio.

Se assunta localmente sulla lingua, la gymnema agisce inibendo la percezione dolce delle papille gustative, soprattutto localizzate nella porzione apicale dell’organo.

In questo modo viene abolita la capacità di percepire lo zucchero e di conseguenza la glicemia.

Recenti studi epidemiologici hanno evidenziato che il vegetale è in grado di svolgere azioni antibatteriche soprattutto nei confronti di specie come Staphylococcus aureus, Pseudomonas aeruginosa e Bacillus suptilis, mentre non è efficace nei confronti di Escherichia coli.

Azioni meno incisive ma tuttavia significative della gymnema sono:

  • antiemorroidaria (soltanto per applicazione topica);
  • diuretica (se assunta per via orale);
  • lassativa (utile prevalentemente in caso di feci disidratate, scarse ed eccessivamente compatte);
  • regolatrice sul peso corporeo (in caso di obesità);
  • curativa degli occhi (grazie alla funzione di molti colliri formulati con fitocomplessi estratti dalle foglie);
  • preventiva di cataratta e opacizzazione del cristallino;
  • dimagrante (in pazienti diabetici sovrappeso).

Le foglie di gymnema contengono una miscela bilanciata di nove acidi glicosidici caratterizzati da una struttura molto simile a quella dell’acidi gimnemico A.

Essi svolgono un’efficace attività ipoglicemizzante attraverso due meccanismi principali: da un lato inibiscono l’assorbimento cellulare dello zucchero a livello intestinale e d’altro lato stimolano la trasformazione metabolica del glucosio in altre molecole.

gymnema sylvestre a cosa serve

Grazie a numerose ricerche diabetologiche, è stato dimostrato che l’acido gimnemico è strutturalmente simile al glucosio ma possiede dimensioni maggiori, per cui legandosi ai recettori intestinali adibiti all’assorbimento dei glucidi, li blocca in maniera irreversibile.

Come conseguenza si verifica un abbassamento di oltre il 50% dell’assimilazione di glucosio; la pianta svolge inoltre una funzione anti-dolce, dipendente dal fatto che, posizionando sulla lingua una piccola quantità di principio attivo, entro pochi istanti viene annullata la percezione del dolce e diminuisce parallelamente il desiderio di nutrirsi di alimenti di questo genere.

La capacità di agevolare lo smaltimento degli zuccheri conferisce alla pianta una significativa attività dimagrante, che si traduce in cali ponderali riscontrabili già dopo poche settimane.

In molti casi, quando l’aumento di peso dipende da episodi di fame nervosa per cui il soggetto sente l’irrefrenabile esigenza di nutrirsi con alimenti golosi, la gymnema applicata topicamente sulla lingua si rivela un rimedio d’elezione poiché senza interferire direttamente con il metabolismo glucidico, riesce comunque ad abbassare la glicemia.

Le capacità della pianta di ridurre l’assorbimento degli zuccheri a livello intestinale era nota fin dall’antichità, infatti da oltre duemila anni gli indiani utilizzano questi fitocomplessi per il trattamento del diabete.

In lingua indù, il termine gymnema significa distruttore di zuccheri, che è indicativo delle sue funzioni metaboliche.

Gymnema sylvestre: dosaggio

Conosciuta con il nome di pianta anti-zuccheri, la gymnema è uno dei rimedi naturali più efficaci per evitare i picchi glicemici post-prandiali, come confermato ampiamente dalla medicina ayurvedica.

Questa pianta si trova nella composizione di numerosi integratori di solito utilizzati per favorire la perdita di peso e controllare l’iperglicemia.

Essa può essere impiegata direttamente per uso interno (assumendo estratto secco oppure compresse, opercoli e pastiglie) o per uso locale direttamente sulla lingua.

Le sue dosi di assunzione sono strettamente collegate alle finalità per cui i fitocomplessi vengono adoperati, considerando una posologia accettabile quella compresa tra 500 e 1000 milligrammi di estratto secco, suddiviso in due o tre somministrazioni sempre lontano dai pasti.

È molto importante evitare di introdurre i rimedia base di gymnema durante i pasti poiché i recettori intestinali non potrebbero svolgere la loro attività.

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Se sottoposto a processi digestivi o assimilativi, l’intestino non è in grado di legare l’acido gimnemico e quindi di consentire le sue funzioni ipoglicemizzanti; per beneficiare dell’effetto dimagrante i dosaggi sono inferiori e sono compresi tra 250 e 500 milligrammi di principio attivo standardizzato e titolato, che deve essere assunto ogni giorno circa un’ora prima dei pasti.

Gli integratori a base di questo fitocomplesso sono considerati validi alleati per riuscire a perdere peso in breve tempo, il loro meccanismo d’azione agisce a vari livelli e precisamente:

  • inibisce l’entrata di glucosio nelle cellule;
  • svolge un’azione lassativa;
  • protegge la mucosa intestinale dal contatto con alimenti ipercalorici;
  • potenzia il catabolismo.

In caso di diabete mellito insulino-dipendente di tipo II i dosaggi devono essere valutati personalmente anche se di solito viene raccomandata l’assunzione di 750 milligrammi di estratto secco due volte al giorno, per un massimo di 1500 milligrammi nelle 24 ore.

Una volta che i recettori intestinali per il glucosio sono bloccati, il soggetto può mangiare regolarmente avendo cura di non eccedere nell’introduzione di carboidrati semplici che potrebbero comunque essere assorbiti a livello gastrico.

Gymnema e tiroide

L’acido gimnemico estratto dalla pianta possiede un enorme potere coadiuvante in caso di ipotiroidismo poiché stimola i recettori della tiroide a produrre maggiori quantitativi di ormoni (T3 e T4), anche in presenza di scarse concentrazioni di TSH.

Inoltre il collegamento metabolico tra ipoglicemia e tiroide si rivela particolarmente vantaggioso per migliorare l’omeostasi metabolica dell’organismo.

Gymnema: controindicazioni

Essendo un composto naturale dotato di ottima compatibilità biologica, la gymnema non presenta controindicazioni e non provoca l’insorgenza di reazioni avverse tranne che nei rarissimi casi di ipersensibilità accertata verso uno o più dei suoi principi attivi.

L’unica precauzione da mettere in atto è relativa a pazienti sottoposti a terapie ipoglicemizzanti orali o insulino-dipendenti, che devono calibrare con attenzione i dosaggi adattando la posologia dei farmaci rispetto a quella degli integratori.

L’assunzione contemporanea di eccessivi quantitativi di gymnema insieme ai medicinali di sintesi, potrebbe determinare un abbassamento della glicemia troppo rapido e quindi alterare alcune funzioni organiche.

È sempre preferibile evitare l’assunzione di questi integratori durante gravidanza e allattamento.

Non sono stati registrati effetti tossici collegati all’assunzione di gymnema a patto di non superare i dosaggi consigliati, poiché in caso di sovradosaggio potrebbero sopravvenire crisi ipoglicemiche anche di grave entità.

Tenendo conto dell’effetto fitoterapico simile a quello delle sulfanil-uree, è opportuno valutarne l’assunzione contemporanea, soprattutto su pazienti in terapia insulinica che devono adattarne con estrema attenzione la posologia.

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