Vuoi scoprire tutti i i più grandi segreti sul guaranà? Allora sei nel posto giusto!
Prima di scendere nel dettaglio, di seguito trovi una tabella dove sono riportati i migliori prodotti con guaranà, le loro principali caratteristiche e il link al sito ufficiale.
Il guaranà è una pianta arbustiva che cresce spontaneamente in Amazzonia dove viene ancora oggi utilizzata sia per finalità alimentari che curative.
Considerato un vegetale sacro e collegato a numerose leggende, esso si è diffuso soprattutto in Brasile dove, grazie a condizioni ambientali e climatiche favorevoli, rappresenta una delle principali risorse per produrre bevande energizzanti.
I suoi frutti essiccati e polverizzati sono utilizzati un po’ ovunque a tale scopo, oltre che nel settore erboristico e fitoterapico.
Dal punto di vista morfologico la pianta ha un aspetto arbustivo e rampicante, a sviluppo piuttosto rapido, che cresce con facilità nella fitta foresta Amazzonica (Paesi Sud Americani e Brasile).
Il guaranà (nome scientifico: Paulinia Cupana) veniva impiegato come rimedio miracoloso dalle popolazioni Indios, che lo consideravano una vera e propria panacea.
La pianta, caratterizzata da colori sgargianti e da frutti altrettanto intensamente colorati, produce una notevole quantità di semi, che sono proprio la parte medicamentosa.
Considerato essenzialmente un elisir di lunga vita, in relazione alle sue proprietà anti-aging a livello cellulare, il vegetale offre l’opportunità di assumere i semi polverizzati sotto forma di integratori stimolanti.
Esiste una notevole analogia tra questi semi e i chicchi del caffè, in quanto entrambi devono essere torrefatti e macinati, prima di svolgere funzioni eccitanti e stimolanti sul sistema nervoso centrale.
Allo stato naturale, questo arbusto sempreverde può arrivare fino a 12-13 metri d’altezza, attaccandosi ad alberi della foresta Amazzonica; se coltivato, invece, le sue dimensioni sono più contenute dato che difficilmente riesce a superare i 2-3 metri (per rendere più agevole la raccolta dei semi).
Il fusto presenta una leggera corteccia verde chiaro in fase giovanile, che si trasforma poi in marrone-grigiastra in fase adulta.
Dotato di una ramificazione ampia e sviluppata sia in senso orizzontale che verticale, il guaranà possiede piccole foglie coriacee, di colore verde intenso.
I fiori, piccoli e bianchi, si riuniscono in grappoli e, dopo l’inseminazione, danno origine e drupe estremamente dure e consistenti, ricoperte da una buccia simile alla pergamena, con una polpa biancastra che circonda i semi, di aspetto analogo a quello dei piselli.
Il suo nome ricorda la popolazione Amazzonica dei Guarana, che lo consideravano una pianta sacra e dotata di poteri magici e miracolosi, utilizzandolo principalmente come alimento (grazie alle sue caratteristiche stimolanti) e poi anche come rimedio fitoterapico.
Etimologicamente “guaranà” significa “inizio di ogni conoscenza“, con evidente riferimento alle sue funzioni eccitanti a livello mentale e intellettivo.
Gli indigeni di quei paesi sono tuttora abituati a essiccare i frutti per poi pestarli nel mortaio fino a ottenere una polvere finissima che viene aggiunta a soluzioni liquidi, per ottenere bevande energetiche molto potenti.
Per chi non lo conosce, il guaranà appare molto simile alle liane che pendono dagli alberi d’alto fusto, su cui tende ad aggrapparsi per arrivare ad altezze considerevoli.
Se non è fiorito né ricoperto dei tipici frutti, il vegetale infatti non è facilmente identificabile dalla normale vegetazione spontanea della foresta.
Pur adattandosi facilmente a qualsiasi terreno, il suo habitat ideale è rappresentato da terreni a componente argillosa, molto drenanti.
Il guaranà viene considerato uno dei vegetali più ricchi di caffeina presenti in natura e, come tale, un elemento eccitante e stimolante estremamente efficace.
Il suo principale principio attivo, la guaranina, ha una struttura chimica del tutto simile a quella della caffeina, e trova largo impiego sia nella preparazione di energy-drink che sotto forma di integratori.
Negli estratti di semi essiccati e polverizzati è contenuta una percentuale di caffeina compresa tra 3 e 8%: è proprio grazie a una simile concentrazione che la pianta interagisce con la produzione di adrenalina e noradrenalina, due neuro-mediatori eccitanti.
Il meccanismo d’azione dei recettori per la guaranina è di tipo competitivo e inibitorio verso l’adenosina, un’altra molecola coinvolta nei meccanismi di regolazione neuronale.
Le catecolamine (adrenalina e noradrenaline) sono composti che favoriscono l’accelerazione dei processi metabolici, l’aumento dei battiti cardiaci e della pressione arteriosa, l’incremento della frequenza respiratoria e il potenziamento dell’ossigenazione delle cellule.
Si tratta complessivamente di funzioni attivatrici e stimolanti che dipendono appunto da un incremento di catecolamine circolanti.
Per tali funzioni, il guaranà è consigliato in presenza di stati di affaticamento psico-fisico, dopo lunghe convalescenze, durante episodi depressivi e tutte le volte in cui è necessario stimolare l’organismo.
Anche in ambito sportivo esso viene utilizzato con successo, per migliorare le capacità di potenza e di resistenza muscolare sia in fase di allenamento che di recupero post work-out.
Nel settore dietetico, gli integratori contenenti guaranà sono consigliati per aumentare il metabolismo e per stimolare i processi di lipolisi, dato che funzionano come veri e propri brucia-grassi.
In 1 grammo di guaranà sono contenuti 50 milligrammi di caffeina, che rappresenta quindi il 5% della sua composizione, mentre in una tazzina di caffé sono contenuti 80 milligrammi di caffeina (pari all’8%).
I semi di questa pianta sono molto più ricchi di caffeina rispetto ai chicchi di caffè (8% contro 2,5%), per cui i suoi dosaggi devono essere calibrati attentamente per evitare conseguenze di eventuali sovra-dosaggi che potrebbero rivelarsi estremamente pericolosi.
Pur essendo disponibile sotto forma di integratori che, com’é noto, non richiedono la presentazione di ricetta medica, rimedi di questo genere non devono essere assunti senza un adeguato controllo sulla posologia.
Spesso la polvere dei semi viene miscelata a fatina di cassava, per realizzare impasti commestibili dal potere energizzante e stimolante, contenente elevate concentrazioni di caffeina.
Si tratta della famosa pasta di guaranà, che viene di solito commercializzata sotto forma di rotoli cilindrici, della lunghezza di 30-40 centimetri, che possono essere tagliati a fette e consumati come alimento.
Alternativamente è possibile aggiungere simili composti alle bevande, per preparare bibite toniche e rinfrescanti.
Le principali proprietà del guaranà sono le seguenti:
Tali funzioni derivano principalmente da alcuni suoi componenti, che sono:
Grazie alla notevole concentrazione di xantine (tra cui caffeina, teobromina e teofillina) la pianta si rivela un valido rimedio per contrastare lo stress ossidativo e per combattere i radicali liberi, responsabili della maggior parte dei disturbi organici.
L’assunzione calibrata di integratori del genere può essere utile per prevenire alcune patologie, come il diabete, disturbi cardiaci, ipertensione, aterosclerosi, malattie degenerative e alcune neoplasie.
Il vegetale svolge un ruolo di primaria importanza per abbassare la quota di colesterolo LDL, contribuendo a bilanciare l’assetto lipidico del sangue e riducendo notevolmente l’indice di rischio delle patologie cardio-vascolari.
Esso inoltre è coinvolto anche nel bilanciamento dei trigliceridi, composti potenzialmente pericolosi soprattutto in associazione al colesterolo.
Inibendo l’azione dell’adenosina, che è uno dei principali elementi inibenti del sistema nervoso centrale, la pianta stimola la mente a reagire meglio e più rapidamente alle stimolazioni esterne, comportandosi come un valido energizzante naturale.
Di conseguenza si ottiene una notevole riduzione dell’affaticamento psico-somatico e un potenziamento delle facoltà intellettive, oltre a un miglioramento del tono dell’umore.
Una simile azione viene sfruttata anche in ambito sportivo dato che aumenta la resistenza agli sforzi fisici.
Gli integratori a base di guaranà consentono di migliorare le capacità mnemoniche e di apprendimento, di velocizzare i processi intellettivi e associativi e di rendere più lucida la mente.
Proprio per questo rimedi del genere possono supportare l’attività mentale di studenti e persone che, per lavoro, sono tenuti a sfruttare al massimo le loro risorse mentali.
Questo vegetale, che velocizza tutti i processi metabolici, viene considerato un efficace integratore brucia-grassi, capace di far perdere peso in poco tempo e in maniera definitiva.
La guaranina infatti stimola i processi di lipolisi e consente di ridurre i pannicoli adiposi, anche con formazioni di cellulite.
Grazie alle sue proprietà adipogeniche, essa modula la resistenza all’insulina, ottimizzando il metabolismo glucidico e prevenendo l’insorgenza di diabete mellito di tipo II.
Il suo meccanismo d’azione si svolge su due fronti, in quanto da un lato incentiva la lipolisi e d’altro lato potenzia la termogenesi, soprattutto a livello degli accumuli di grasso sottocutaneo.
L’abbondante quantità di tannini, che sono sostanze astringenti sulla muscolatura intestinale, rende il guaranà un efficace regolatore dell’alvo, limitando fenomeni di diarrea e modulando anche la stitichezza occasionale.
Grazie a questi polifenoli, le pareti del canale alimentare diventano più permeabili alle sostanze nutritive, regolando il metabolismo idrico e rendendo le feci consistenti e ben formate.
La pianta promuove inoltre la peristalsi e facilita lo svuotamento dell’ampolla rettale.
La caffeina si comporta come antidolorifico in quanto inibisce la funzione dei recettori di adenosina, un nucleoside implicato nella genesi del dolore.
I rimedi contenenti adeguate concentrazioni di guaranina agiscono selettivamente sui recettori nocicettivi viscerali (con attenuazione di dolori intestinali, uterini e della colecisti) e spinali (per attenuare torcicollo, sciatalgia, emicrania e cefalea tensiva).
Sono molti e vari i benefici derivanti dall’assunzione di preparati a base di guaranà un vegetale che, sfruttando l’azione sinergica dei suoi numerosi principi attivi, è in grado di interagire praticamente con l’intero organismo.
Catechine, tannini e caffeina presenti nei semi della pianta possiedono efficaci proprietà antibatteriche, soprattutto nei confronti dei microrganismi gram-negativi, che sono quelli più diffusi.
Ad esempio tutti i disturbi provocati da Escherichia Coli, un germe intestinale che può colonizzare con facilità anche l’apparato renale, risultano estremamente reattivi al guaranà.
Anche lo Streptococcus viene eliminato dopo assunzione di rimedi del genere, che risultano attivi già dopo poche dosi.
I componenti antiossidanti presenti nella pianta si comportano come eccellenti agenti protettivi nei confronti di alcuni disturbi oculari, tra cui la maculopatia retinica e la degenerazione del “fundus” (spesso derivante da diabete II).
Anche glaucoma e cataratta possono essere curati con simili integratori, che agiscono prevenendo l’evoluzione della malattia soprattutto su pazienti anziani e debilitati.
Le popolazioni indigene dell’Amazzonia da sempre impiegano questo vegetale come afrodisiaco, in quanto lo considerano un potente rimedio contro la disfunzione erettile.
Il suo meccanismo d’azione è concentrato sul rilassamento della tonaca muscolare delle arterie cavernose, che dilatandosi fanno aumentare il volume emetico verso il pene, contribuendo a regolarizzare la sua erezione.
Gli integratori a base di guaranà si caratterizzano per un lento rilascio di caffeina e quindi per un effetto prolungato nel tempo, ideale in presenza di disturbi della sfera sessuale.
A livello psico-emotivo questa pianta, ricca di teobromina e teofillina, svolge un’azione equilibrante sui disturbi ansiosi, depressivi e derivanti da un’eccessiva esposizione ad agenti stressanti.
Essa inoltre migliora il tono dell’umore anche in persone sane, contribuendo a potenziare l’energia e il desiderio di interagire con gli altri.
Secondo le più recenti linee guida, tra i benefici del guaranà ci sarebbe anche quello di attenuare la sintomatologia degli attacchi di panico, in seguito alla rimodulazione delle concentrazioni sinaptiche di neuro-mediatori serotoninergici e dopaminergici.
Da tempo si conosce il benefico effetto del vegetale sulla pelle, che dipende dalla presenza di composti antiossidanti, antibatterici, tonificanti ed elasticizzanti.
La caffeina in particolare è in grado di regolarizzare il microcircolo, ottimizzando l’ossigenazione delle cellule cutanee e stimolando l’eliminazione di scorie e tossine.
Essa inoltre protegge l’epidermide da nocive reazioni di foto-invecchiamento provocate da raggi UV.
Il guaranà trova impiego in due settori: quello delle bevande energizzanti e quello fitoterapico.
Nel primo caso è possibile acquistare simili prodotti presso negozi specializzati in alimenti biologici e naturali.
Nel secondo caso si può fare riferimento a erboristerie, farmacie e parafarmacie.
Online sono disponibili siti web specializzati nel commercio di questi rimedi, di cui è sempre consigliabile valutare le caratteristiche organolettiche e i dosaggi, che devono essere titolati e standardizzati.
Spesso in rete gli e-shop propongono offerte promozionali molto convenienti, che consentono di risparmiare cifre considerevoli sul prezzo di listino.
Bisogna comunque fare riferimento a portali affidabili e sicuri, in grado di commercializzare integratori di brand famosi.
Pur essendo un preparato naturale dotato di un’ottima compatibilità biologica, il guaranà può causare effetti collaterali piuttosto significativi se il soggetto è affetto da intolleranza verso i suoi principi attivi.
A basso dosaggio, tuttavia, il vegetale ha una tossicità quasi nulla, a patto di non superare i 75 milligrammi di polvere.
Per dosaggi di 350-400 milligrammi, considerati molto elevati, possono manifestarsi le seguenti reazioni avverse:
In gravidanza e durante l’allattamento questi rimedi sono sconsigliati, così come per chi è sottoposto a terapia farmacologica a base di benzodiazepine, anti-depressivi e ipnotici.
Il guaranà può ridurre l’aggregazione piastrinica, può influenzare la sintesi del trombossano, e sovrapporsi all’attività dell’aspirina.
Non è consigliabile l’assunzione degli integratori con bevande alcoliche.
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