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Glucosamina: A Cosa Serve e Guida ai Migliori Prodotti

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Prima di entrare nei dettagli, di seguito trovi una tabella nella quale sono stati inseriti i migliori integratori con glucosaminadel 2022, le loro principali caratteristiche e il link al sito ufficiale.

migliori integratori con glucosamina

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Classifica dei migliori integratori con glucosamina

Di seguito invece trovi una lista completa di tutti i migliori integratori con glucosamina presenti sul mercato:

Glucosamina

Come indica la sua denominazione, la glucosamina è un composto appartenente alla categoria degli amino-monosaccaridi, dato che presenta una parte molecolare di tipo aminoacidico e un’altra sezione derivante dal glucosio (che è appunto un monosaccaride).

Chimicamente questa molecola deriva dal glucosio per sostituzione di un gruppo ossidrilico (-OH) con un gruppo aminico (-NH2), e si caratterizza per una formula piuttosto complessa con due anelli.

Si tratta di un elemento costitutivo di numerose molecole facenti parte della matrice extra-cellulare e che partecipano alla maggior parte delle reazioni biologiche dell’organismo.

Trattandosi di un composto normalmente presente nel corpo, le sue funzioni sono del tutto compatibili col metabolismo e pertanto le sue catene polisaccaridiche mostrano un’elevata biocompatibilità.

Il suo ruolo fisiologico è quello di partecipare al ricambio del liquido sinoviale e alla formazione della matrice cartilaginea, due aspetti strettamente collegati alla funzionalità dell’apparato osteo-articolare.

Le cartilagini articolari costituiscono quelle parti anatomiche responsabili del collegamento tra le ossa e le articolazioni, che permettono un movimento fisiologico senza il rischio di lesioni da sfregamento.

Infatti senza l’interposizione del tessuto cartilagineo, le superfici ossee rischierebbero di provocare dannose forze d’attrito limitanti sulla genesi dei requisiti di motricità.

La matrice cartilaginea si presenta come un tessuto elastico e dotato di un’elevata resistenza nei confronti delle forze di trazione e di pressione, oltre che di sostegno (grazie alla sua componente connettivale).

Essa riveste l’estremità delle ossa articolari, fungendo da cuscinetto ammortizzatore il cui ruolo dipende dai condrociti, che sono gli elementi cellulari che la costituiscono.

La sua composizione comprende una notevole percentuale di acqua, in cui sono disciolte alcune molecole come l’acido ialuronico e il collagene alternate da fibre di elastina e di tessuto connettivo.

La cartilagine infatti è formata da una porzione fluida (che serve per assorbire eventuali traumi) e da un’altra solida (che ne potenzia la resistenza).

Questo tessuto è uno dei pochi a non essere vascolarizzato e proprio per questo motivo assume una colorazione bianca e perlacea.

glucosamina a cosa serve

Intorno ad essa è comunque localizzato il pericondrio, una porzione molto ricca di vasi sanguigni che contribuiscono a convogliare l’ossigeno e le sostanze nutritive verso le articolazioni.

Esistono tre tipi di cartilagine, che sono:

  • ialina, che è quella più abbondante e diffusa nel corpo e che risulta rivestita da un sottile strato di cellule connettivali, riunite in un tessuto compatto ed estremamente resistente;
  • elastica, che si trova a livello del padiglione auricolare e nell’epiglottide, nelle Tube d’Eustachio e nella laringe;
  • fibrosa, che si trova tra i dischi intervertebrali, nei tendini e nelle articolazioni del ginocchio.

Essendo continuamente sottoposta a stress meccanici, la cartilagine mostra un progressivo deterioramento con il passare del tempo, motivo per cui nella terza età sono molto frequenti i disturbi ad essa collegati.

Tali problemi possono tuttavia insorgere anche in soggetti più giovani, soprattutto se sottoposti a intensi sforzi articolari di tipo sportivo oppure professionale (ad esempio chi è costretto a sollevare pesi considerevoli).

Per prevenire l’insorgenza di simili disturbi è possibile intervenire con differenti modalità, tra cui:

  • controllare il peso corporeo, cercando di evitare gli eccessi ponderali, dato che il sovrappeso contribuisce a sforzare le articolazioni;
  • seguire un regime alimentare bilanciato e ricco di frutta e verdura, cibi molto ricchi di vitamine e minerali, elementi essenziali per il benessere articolare;
  • evitare la sedentarietà, in quanto le cartilagini si mantengono in buona salute soltanto se sottoposte a una regolare ed equilibrata attività fisica;
  • assumere integratori a base di elementi stimolanti sulla sintesi di collagene, acido ialuronico ed elastina.

La glucosamina è appunto uno dei rimedi più efficaci per preservare il tessuto articolare dai danni derivanti dall’usura delle cartilagini, indipendentemente da quale possa essere il fattore eziologico coinvolto.

glucosamina e condroitina

Glucosamina: proprietà

La glucosamina è concentrata principalmente nella matrice cartilaginea e nel liquido sinoviale, che rappresentano le due sezioni anatomiche maggiormente interessate al movimento osseo.

Non bisogna pensare che soltanto le ossa lunghe (come quelle di gambe e braccia) si muovano, dato che tutto lo scheletro è mobile in maniera più o meno evidente.

Di conseguenza la cartilagine è chiamata a svolgere un compito essenziale per l’organismo e proprio per questo motivo deve garantire adeguate prestazioni funzionali.

Essa, in associazione con altre molecole simili, è infatti implicata nel mantenimento strutturale e funzionale dei tessuti sottoposti a sollecitazioni continuative non soltanto di tipo motorio, ma anche statico.

La glucosamina non si trova unicamente nel corpo umano, ma anche nell’esoscheletro dei crostacei, nel guscio degli artropodi e nella capsula dei batteri Gram-negativi.

Per l’uomo, la sua funzione è finalizzata sostanzialmente a mantenere funzionanti le cartilagini articolari, mediante la stimolazione produttiva di collagene, acido ialuronico ed elastina.

Spesso queste tre sostanze subiscono stati carenziali squilibrati, per cui ad esempio può diminuire soltanto l’acido ialuronico (che è il composto maggiormente soggetto a variazioni fisiologiche), mentre collagene ed elastina rimangono normali.

In simili situazioni si viene a creare un dannoso sbilanciamento biomolecolare che, se non corretto con tempestività, può facilmente degenerare.

Dal punto di vista clinico, gli squilibri metabolici a livello cartilagineo sono importanti fattori predisponenti ad alcune patologie, come artrite deformante, artrosi e discopatia.

La glucosamina, che è una sostanza naturale, biocompatibile e perfettamente rispettosa delle caratteristiche morfologiche e funzionali delle articolazioni, si è rivelata un prezioso rimedio sia per curare simili disturbi articolari, che per prevenirli.

Si tratta prevalentemente di problematiche che, nelle prime fasi, risultano asintomatiche e che pertanto evolvono in maniera spesso non identificabile.

Assumendo ciclicamente integratori a base di questo composto si ha la garanzia di evitare la genesi di stati carenziali e quindi di preservare le articolazioni da fenomeni degenerativi invalidanti.

Glucosamina: a cosa serve?

La glucosamina viene utilizzata per la formulazione di integratori che trovano impiego nella gestione delle patologie di cartilagini e articolazioni.

Essa infatti, insieme ad altri glicosamino-glicani, è uno dei costituenti fondamentali della matrice cartilaginea e di conseguenza delle strutture articolari.

Agendo a livello dei condrociti, questa molecola innesca un processo di stimolazione bio-molecolare in grado di aumentare sensibilmente la quantità di matrice.

Parallelamente potenzia la produzione di proteoglicani e di acido ialuronico, contribuendo a riequilibrare l’assetto molecolare alterato in seguito a processi degenerativi.

La molecola inoltre svolge un’efficace attività antinfiammatoria in quanto contrasta la sintesi di citochine, che sono gli elementi pro-infiammatori direttamente interessati nella genesi di flogosi primarie o secondarie.

Grazie a queste molteplici prestazioni, la glucosamina riesce a migliorare la morfologia del tessuto cartilagineo, potenziando l’azione dei condroplasti e mettendo a loro disposizione adeguate concentrazioni di collagene e di acido ialuronico.

Le fibre di elastina, che svolgono un supporto importantissimo per sostenere le articolazioni, vengono prodotte in maniera più abbondante.

Gli integratori a base di tale molecola svolgono quindi un’attività ad ampio raggio, che non si limita a processi riparativi, ma anche preventivi.

Oltre a rimedi di tipo integrativo, la glucosamina può entrare nella formulazione di veri e propri farmaci, contenenti glucosamina-cloridrato oppure glucosamina-solfato, che vengono impiegati nella cura della artrosi primarie e secondarie e che pertanto richiedono la presentazione di ricetta medica.

L’organo che risponde meglio ai trattamenti con glucosamina (sia come integratore che nella versione farmacologica) è il ginocchio, dato che la sua struttura anatomica ne trae notevoli vantaggi.

Numerose ricerche scientifiche hanno dimostrato che questa molecola riesce a stimolare con notevole efficacia la produzione di proteoglicani e glicosamminoglicani, innescando quindi una serie di processi riparativi sulle cartilagini articolari.

La somministrazione di adeguate quantità di glucosamina è in grado anche di ridurre il dolore derivante dall’infiammazione, funzionando quindi come principi analgesici naturali.

Nei pazienti affetti da artrosi e artrite degenerativa, si è notato un miglioramento di mobilità articolare anche riducendo l’assunzione di tradizionali farmaci antinfiammatori.

Nei casi più gravi di patologie riguardanti l’apparato osteoarticolare, la maggior parte dei trial clinici ha evidenziato come la glucosamina sia senza dubbio un supporto efficace ma non debba sostituirsi completamente alle terapie farmacologiche tradizionali poiché simili strategie terapeutiche sono indispensabili per curare alla fonte la malattia.

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L’efficacia dei rimedi a base di glucosamina è collegata principalmente alla stimolazione della sintesi di condroplasti, una funzione che i farmaci non hanno in quanto agiscono soltanto sulla flogosi ma non sul metabolismo biomolecolare.

Per raggiungere risultati soddisfacenti, è necessario adattare la posologia alle singole esigenze poiché essendo la glucosamina una sostanza naturale, può essere assunta anche a concentrazioni elevate senza provocare reazioni avverse.

Oltre ai valori quantitativi, è importante valutare anche la durata del trattamento, dato che questa molecola non si accumula nell’organismo ma viene metabolizzata nel momento stesso in cui si rende disponibile.

È chiaro che in presenza di patologie croniche e invalidanti come ad esempio l’artrite reumatoide che colpisce sostanzialmente le articolazioni, è opportuno prolungare l’impiego di simili integratori per un tempo molto lungo.

Anche se il quadro sintomatologico appare migliorato, è buona regola non interrompere la somministrazione dei preparati a base di glucosamina, valutando attentamente le concentrazioni di principio attivo contenute nei prodotti da utilizzare.

Le molecole di questa sostanza vengono estratte prevalentemente dall’esoscheletro dei crostacei e pertanto non sono indicate per chi soffre di allergia verso simili animali.

Glucosamina e condroitina

La condroitina solfato è un altro glicosamminoglicano che funziona come riparatore della matrice extracellulare, migliorando le prestazioni delle cartilagini articolari.

Questa sostanza viene estratta dalla cartilagine della trachea di bovini oppure da prodotti di scarto dei suini, e trova impiego in associazione alla glucosamina.

Il loro effetto sinergico si rivolge principalmente alla matrice molecolare dei tessuti connettivi, e in particolare agli aggrecani, che sono le molecole responsabili della flessibilità cartilaginea.

Inoltre si nota una stimolazione sintetica dell’acido ialuronico che svolge funzioni condroprotettive riducendo la sintomatologia dolorosa in caso di malattie degenerative come l’osteoartrite.

Minimizzando l’infiammazione, si nota un evidente miglioramento della mobilità articolare e la scomparsa di gonfiori e arrossamenti cutanei.

L’organo bersaglio maggiormente interessato è il ginocchio, poiché a questo livello si concentra la maggior parte delle forze tensive, sia in movimento che per mantenere l’assetto posturale statico.

In associazione con la glucosamina, questa sostanza controlla eventuali degenerazioni strutturali delle articolazioni, rendendo più fluido lo scorrimento, anche in carenza di liquido sinoviale.

Secondo le più recenti linee guida, un trattamento del genere può essere utile anche per migliorare le condizioni di salute di pazienti con patologie coronariche, grazie a una diminuzione della colesterolemia.

Dal punto di vista farmacocinetico, è consigliabile utilizzare integratori a basso peso molecolare, poiché capaci di raggiungere più rapidamente le cartilagini articolari, soprattutto del ginocchio.

glucosamina proprietà

Trattandosi di due sostanze naturalmente presenti nell’organismo e localizzate prevalentemente nel tessuto connettivo e in quello cartilagineo, esse non provocano reazioni avverse significative, a patto che vengano rispettati i dosaggi indicati.

Integratori del genere sono indicati anche per migliorare l’elasticità delle articolazioni, alterate in seguito a traumi e incidenti.

Questo interessamento post-traumatico risulta particolarmente efficace nei primi giorni di terapia, poiché gli integratori svolgono un vero e proprio effetto urto che massimizza la loro efficacia.

I benefici derivanti dall’associazione tra glcuosamina e condroitina solfato non si limitano a effetti terapeutici e preventivi ma coinvolgono addirittura il processo di autoriparazione delle cartilagini danneggiate.

Tra gli altri effetti, vi è anche una netta riduzione del dolore, soprattutto in caso di osteoartrite, osteoartrosi e assottigliamento cartilagineo delle articolazioni.

La condroitina solfato è una proteina contenente atomi di zolfo, che svolge un notevole effetto antinfiammatorio riducendo gonfiore, dolore e disagio deambulatorio.

La glucosamina cloridrato, che è la forma più frequentemente associata alla condroitina, viene assorbita molto più facilmente e quindi può essere utilizzata a dosaggi inferiori rispetto a quelli tradizionali.

La posologia consigliata per simili integratori è di circa 1500 mg al giorno per la glucosamina solfato e 1200 mg al giorno per la condroitina solfato.

Questi valori si riferiscono a individui adulti con peso corporeo superiore ai 50 kg e in buono stato di salute.

Supplementi nutrizionali di questo tipo sono sicuri dal punto di vista biologico e non creano assuefazione né reazioni avverse.

Glucosamina: effetti collaterali

I principali effetti collaterali che, anche se raramente, si manifestano in seguito all’assunzione di simili integratori, riguardano l’apparato digerente con insorgenza di pirosi gastrica, nausea e diarrea.

Per limitare questi inconvenienti è sufficiente assumere i prodotti a stomaco pieno e adeguare la posologia in rapporto alla personale reattività biologica.

Tra le controindicazioni più significative vi sono:

  • diabete, che sconsiglia l’impiego di prodotti del genere poiché la glucosamina solfato può aumentare la resistenza insulinica, scompensando l’assetto glicemico dei pazienti;
  • allergia ai crostacei, che rappresenta il principale ostacolo all’utilizzo della glucosamina solfato che viene estratta dalla chitina di questi animali marini;
  • età pediatrica, che sconsiglia l’uso di integratori del genere anche perché difficilmente i bambini sono affetti da problemi articolari, se non in caso di patologie congenite che richiedono cure di altro genere;
  • farmaci anticoagulanti, che sconsigliano l’utilizzo degli integratori citati che potrebbero contribuire a fenomeni di sanguinamento accidentale;
  • stato di salute, che deve essere non condizionato da patologie croniche e da lunghe convalescenze oppure disordini vasomotori.
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