Stai cercando un buonissimo gelato proteico? Allora sei nel posto giusto!
Prima di entrare nei dettagli specifici, di seguito trovi una tabella nella quale sono stati inseriti i migliori gelati proteici del 2022, le loro principali caratteristiche e il link al sito ufficiale
Di seguito, invece, trovi una classifica dei migliori gelati proteici presenti sul mercato:
Chi ama i dolci ma nello stesso tempo non vuole introdurre troppe calorie nell’organismo, può scegliere il gelato proteico, un alimento dal sapore delizioso e contenente quasi esclusivamente composti peptidici.
La sua formulazione, che è stata studiata sostanzialmente per sportivi e atleti che non possono ingrassare, ha conquistato un sempre maggiore numero di persone intenzionate a seguire un regime dietetico sano ed equilibrato.
La sua composizione prevede, al posto dello zucchero tradizionale, l’impiego di dolcificanti ipocalorici come stevia oppure come vari tipi di alcol zuccherini, che contengono un minimo quantitativo di calorie.
Non sono presenti grassi, ma soltanto un’elevata concentrazione di proteine, soprattutto di quelle estratte dal siero di latte e dall’albume d’uovo, che sono i principali componenti del gelato.
Spesso vengono aggiunte anche fibre vegetali insolubili come pectina e glucamannano, le cui caratteristiche organolettiche sfruttano un’elevata affinità con le molecole d’acqua.
Di conseguenza, grazie al notevole volume liquido che si fissa agli ingredienti della massa dolce, il gelato aumenta di volume e diventa ancora più cremoso.
Ogni porzione di gelato contiene da 15 a 25 grammi di proteine, per la maggior parte polverizzate e arricchite con aromi di vario genere: da quelli naturali (frutta fresca) alla frutta secca, dal tradizionale cioccolato alla vaniglia oppure ai gusti esotici.
Com’é noto questi composti peptidici svolgono un ruolo di primaria importanza per migliorare il trofismo dei muscoli e quindi le loro prestazioni (funzione plastica), così come per potenziare la disponibilità di energia (funzione metabolica).
Bisogna orientarsi sempre verso gelati proteici senza zuccheri aggiunti, perché alcuni brand, per rendere più appetibili i loro prodotti, tendono ad arricchirli con dosaggi (anche se bassi) di glucidi calorici.
Per evitare questo rischio è sufficiente leggere con attenzione le etichette prima di consumare il gelato.
Un altro aspetto da valutare è relativo al contenuto delle sostanze nutritive contenute nel dolce, per sincerarsi che siano presenti anche vitamine, minerali e oligo-elementi necessari per il benessere dell’organismo.
Chi segue regimi dietetici dimagranti conosce bene il problema degli squilibri alimentari di solito connessi all’assunzione di cibi ipocalorici.
In seguito a simili sbilanciamenti è possibile che si manifestino disturbi metabolici di varia intensità.
Un ingrediente che trova largo impiego come dolcificante ipocalorico è l’eritritolo, un alcol zuccherino ben accettato dall’organismo, verso il quale mostra un’ottima compatibilità biologica.
Per questo motivo è buona norma orientarsi verso prodotti dolciari contenenti questo composto e non altri meno indicati per l’organismo.
Indipendentemente dal gusto e dall’aroma del gelato proteico, questo dessert viene preparato sempre con alcuni ingredienti di base, che sono:
Spesso, al posto di quello vaccino, vengono utilizzati prodotti vegetali, come il latte di soia, di mandorle oppure di riso, che di solito contengono una buona percentuale di proteine facilmente assimilabili.
Con queste formulazioni si può sfruttare un apporto aggiuntivo di peptidi in quanto oltre a quelli già presenti nel composto, vi sono altri derivanti dal solvente.
Anche il latte di cocco, iper-proteico e dall’inconfondibile sapore dolciastro, trova un largo impiego per conferire un gusto esotico al gelato.
L’aggiunta di gomma di guar contribuisce a rendere molto più cremosa la consistenza del prodotto, mentre l’integrazione con micro-porzioni di xantano tende il gelato più corposo e omogeneo.
Il ghiaccio di solito deve essere aggiunto lentamente alla miscela di latte (animale oppure vegetale), dolcificante, aromi e proteine in polvere, per consentire alla miscela di rimanere omogenea e di non flocculare.
In alcuni casi, e per potenziare la texture cremosa, è possibile usare la ricotta magra al posto del latte, tenendo conto che il suo dosaggio deve rispettare un rapporto di 2:3 (2 parti di ricotta rispetto a 3 parti di latte).
Tra i vari ingredienti che possono essere utilizzati per diversificare il sapore del gelato proteico, ci sono anche il burro d’arachidi, il miele, la noce moscata, la cannella oltre agli albumi polverizzati.
Il gelato proteico è un alimento in grado di soddisfare il desiderio di un dessert fresco, leggero e digeribile, capace anche di migliorare le prestazioni energetiche dell’organismo, senza modificare il proprio peso-forma.
È noto che gli ingredienti che incidono maggiormente sull’incremento ponderale sono gli zuccheri semplici (come glucosio e fruttosio) e i grassi, ma non le proteine.
L’energia esogena, necessaria per svolgere tutte le svariate prestazioni metaboliche dell’organismo deriva sempre dalla demolizione degli alimenti introdotti con la dieta.
Ad essa si associa anche una quota endogena, prodotta da alcune reazioni biochimiche che presuppongono la presenza di elementi specifici, come ad esempio i composti ad alta energia (ATP), il cui ruolo è anche quello di conservare l’energia di riserva.
Un consumo eccessivo di dolci, causato da una maggiore richiesta di energia, può causare problemi di sovrappeso, oltre ad aumentare il rischio di patologie come diabete, iper-trigliceridemia. iper-colesterolemia, sindrome metabolica ecc.
Per evitare simili rischi è quindi consigliabile orientarsi verso dessert light a basso contenuto calorico, come appunto i gelati proteici che, grazie all’elevata quantità di peptidi, fibre e vitamine, sono in grado di stimolare il metabolismo in maniera fisiologica e senza nessuna forzatura.
L’abbondante quota di fibre, oltre a limitare l’apporto calorico, consente di assimilare minori quantitativi di grassi e nello stesso tempo di depurare l’intestino dalle tossine accumulate.
Un impiego oculato del gelato proteico si rivela quindi l’opzione ideale per supportare le normali funzioni omeostatiche.
Per raggiungere tali obiettivi è necessario soprattutto inserire correttamente questo alimento nel regime nutritivo, consumando una porzione di gelato circa 2 ore prima di mangiare, per permettere all’organismo di assimilare completamente l’intero apporto peptidico, senza affaticare l’apparato digerente.
I principali vantaggi e benefici offerti da un simile dessert dipendono essenzialmente dal tipo di assunzione che ne viene fatto, che ne prevede l’impiego quasi esclusivamente come merenda o spuntino e mai come fine pasto.
In questo modo è possibile sfruttare al massimo le potenzialità del gelato proteico, considerato un giusto mix tra integratore e dessert.
Oltre che disponibile in commercio sia già pronto (e quindi soltanto da consumare), sia in polvere a cui aggiungere il liquido per scioglierla, il gelato proteico può essere preparato anche in casa, secondo alcune ricette di facile esecuzione.
Ingredienti
Bisogna innanzi tutto far ghiacciare lo yogurt, che funge da substrato per l’intera preparazione: a questo scopo è sufficiente versarlo nei contenitori per i cubetti di ghiaccio e lasciarlo in freezer per circa un’ora.
È consigliabile far congelare anche la banana, per poi miscelarla insieme ai cubetti di yogurt e agli altri ingredienti, che devono venire frullati per qualche minuto fino a ottenere un composto cremoso e omogeneo che può essere guarnito con i frutti di bosco.
Ingredienti
Bisogna riscaldare a fuoco basso (massimo 50 gradi) il latte con zucchero e inulina, dopo avere miscelato il composto con una frusta.
Si devono poi aggiungere le proteine in polvere sempre mescolando, fino a raggiungere la temperatura di circa 80 gradi, che è quella ideale per cuocere la miscela senza denaturare i composti peptidici.
Dopo averla lasciata raffreddare per almeno mezzora, si pone la crema così ottenuta nei contenitori di ghiaccio, che si lasciano in freezer per alcune ore
Prima di servire so procede a miscelare i cubetti con un frullatore a immersione e poi si guarniscono le coppette con le granelle di mandorle e nocciola.
Ingredienti
Dopo aver tagliato le banane e messe in freezer per almeno 3 ore si procede mescolandole ai frutti di bosco servendosi di un frullatore: al composto così ottenuto vanno aggiunti tutti gli altri ingredienti, avendo cura di utilizzare il latte freddo da frigorifero.
Il gelato assume una consistenza cremosa e omogenea grazie all’impiego del glucomannano, che consente ai vari componenti di miscelarsi alla perfezione.
Come sempre il preparato deve riposare in freezer nel contenitore per cubetti di ghiaccio per un periodo compreso tra 2 e 4 ore, prima di servirlo dopo averlo frullato.
Il gelato proteico vegan viene prodotto utilizzando soltanto composti peptidici di origine vegetale, principalmente estratti dai legumi, come piselli, lenticchie, fave e soprattutto soia.
Simili proteine, che sono macromolecole deputate a stimolare efficacemente il metabolismo, consentono all’organismo di consumare circa il 25% delle calorie totali, confermandosi quindi composti ipocalorici.
Le preparazioni vegan sono piuttosto ricche di fibre alimentari che, oltre a possedere un elevato potere saziante, consentono all’intestino di depurarsi da scorie e tossine.
Grassi, zuccheri e colesterolo vengono assorbiti in concentrazioni piuttosto basse proprio grazie al contenuto di fibre.
Per evitare l’aggiunta di peptidi estratti dal siero del latte, che nel regime vegano non sono consentite, le preparazioni vegane utilizzano quelle vegetali che garantiscono un apporto energetico quasi equivalente.
L’unica differenza rilevabile è collegata ai tempi con cui l’energia diventa disponibile per l’organismo.
Se attentamente selezionate, le proteine vegetali contengono tutti gli aminoacidi essenziali, oltre a una certa percentuale di quelli ramificati, il cui ruolo fisiologico è fondamentale non soltanto per sportivi e atleti, ma anche per chiunque sia intenzionato a mantenersi in forma.
I dessert di questo genere di solito sono arricchiti con vitamine del gruppo B (mancanti in chi segue un regime vegetariano), con calcio, potassio, magnesio e soprattutto ferro, tutti elementi che spesso sono carenti.
I gelati proteici vegan consentono di svolgere alcune importanti funzioni, tra cui:
Un gelato di questo genere non contiene ingredienti animali e pertanto, per non sbilanciare l’apporto nutritivo all’organismo, deve necessariamente venire integrato con vitamine e minerali.
Il problema fondamentale che si pone a chi voglia preparare un buon dessert è quello di sostituire il latte vaccino e la panna (che sono i componenti essenziali) con una valida alternativa.
Il latte di soia, così come quello di mandorla oppure di riso, si presentano meno densi in quanto la loro percentuale acquosa è superiore e inoltre non contengono le proteine del siero, come caseina e latto-ferrina.
Pertanto in simili condizioni diventa necessario fare impiego di sostanze addensanti, come la gomma di guar o il glucomannano, che riescono a rendere più sostenuta la miscela.
Il latte di cocco è leggermente più cremoso degli altri prodotti vegani e proprio per questo motivo viene spesso utilizzato nella realizzazione dei gelati proteici vegani, anche per il suo delizioso sapore esotico e non troppo dolce.
Come sostitutivi del miele, questi dessert di norma vengono prodotti con lo sciroppo d’acero oppure con lo zucchero di canna, ingredienti più ricchi di proteine e più rapidamente assimilabili.
I gelati vegani al cioccolato impiegano cacao amaro senza aggiunta di lattosio, che conferisce un sapore potente e decisamente appetibile.
Molte preparazioni vegane utilizzano la pectina, un ingrediente che, oltre ad aumentare la consistenza dei prodotti, conferisce loro un delicato aroma fruttato simile a quello delle mele appena raccolte.
Simili gelati rappresentano la scelta ideale anche per le persone intolleranti al lattosio, dato che i dessert vegani sostituiscono questo ingrediente con la stevia oppure con lo zucchero d’acero. che non alterano minimamente il loro sapore.
L’apporto calorico è sempre estremamente limitato in quanto le percentuali degli ingredienti si mantiene nettamente a vantaggio delle proteine, anche se vegetali.
I gelati vegani preparati con latte di soia e con proteine estratte da questo legume sono quelli maggiormente energetici perché i tempi di assorbimento di questi peptidi sono molto rapidi.
È possibile aggiungere qualsiasi aroma, utilizzando tutti gli estratti di piante officinali, come rosa canina e melograno (ricchissime di composti antiossidanti), zenzero (contenente elevate concentrazioni di acido ascorbico), cannella e curcuma (ideali per favorire la digestione), vaniglia (dall’inconfondibile sapore aromatico) e caffé verde.
L’ampia scelta delle proteine vegane in polvere permette di variare sia il sapore che i valori nutrizionali di questi gelati, che assicurano sempre un adeguato apporto di nutrienti e un basso indice calorico, consigliato anche nei regimi dietetici dimagranti.
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