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Fucus: Ecco un’Altra Super Alga Dalle Incredibili Proprietà

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Fucus

Il fucus è un’alga marina, il cui tallo può raggiungere una lunghezza fino a 2 metri, e che si presenta con un aspetto molle e piatto, tipicamente strisciante sul fondo del mare.

Il vegetale comprende varie parti, che sono:

  • rizoide o disco basale, che funziona come una vera e propria ventosa, utile per aderire alle rocce quando non si adagia sulla sabbia;
  • parte intermedia o stipite, costituito da due parti ben distinte che presentano una forma ad ala appiattita;
  • fronde, con ramificazioni dicotomiche che danno origine a due lamine nastriformi spesso lunghe oltre 5 centimetri, fornite di una nervatura mediana più o meno emergente a seconda della specie.

Tra le alghe marine, il fucus è una di quelle che si caratterizza per un’elevata complessità morfologica, in quanto presenta:

  • epidermide esterna;
  • corteccia media;
  • regione centrale interna.

Quest’ultima non contiene nessun condotto biologico ma è soltanto un ispessimento strutturale, la cui evoluzione deriva probabilmente dal tipo di attacco alle rocce.

I rigonfiamenti riproduttivi, che sono localizzati all’estremità di alcune lamine, sono rivestiti da numerose sporgenze chiamate concettacoli, dotati di un aspetto a cavità sferica in grado di comunicare con l’esterno attraverso un piccolo canale (ostiolo).

Il loro aspetto estremamente gonfio e succulento dipende dall’accumulo di sostanze gelatinose contenenti sia i gameti femminili (chiamati oosfere) sia quelli maschili (chiamati anterozoidi).

Il fucus appartiene alla categoria delle alghe aplodiplonti, che si caratterizzano per una netta prevalenza della fase saprofita, che trae nutrimento da organismi marini in decomposizione.

All’interno dei suoi concettacoli, dove si verifica un’intensa produzione di melospore, avviene anche la loro trasformazione in oosfere e anterozoi, soprattutto in relazione al fatto che l’alga non possiede gametofiti contenenti cellule vegetative.

La sua riproduzione dipende infatti soltanto dalla frammentazione del tallo che, essendo quasi sempre fissato a un substrato roccioso (sono unicamente gli esemplari di piccole dimensioni a poggiare sul fondo marino), si divide in numerose porzioni che rimangono tuttavia legate alla struttura centrale.

Quando l’azione meccanica delle onde arriva a coinvolgere queste parti, ne provoca il distacco, consentendo loro di formare nuovi individui che, a loro volta, si attaccheranno ad altre rocce.

fucus proprietà

Per crescere e svilupparsi al meglio, l’alga predilige un areale molto freddo e pertanto è più diffusa nelle acque degli mari del nord.

Le uniche specie in grado di proliferare in ambienti climaticamente più caldi o temperati, si sviluppano meno e perdono la capacità di riprodursi.

Il fucus viene considerato endemico soprattutto intorno alle Isole Britanniche, dove correnti freddissime sono presenti in tutte le stagioni e nelle vicinanze delle Isole Atlantiche di Europa e America Settentrionali.

Alcuni esemplari riescono a vivere anche lungo le coste del Marocco, dove le temperature tiepide del mare non offrono i migliori presupposti per il loro sviluppo.

Simili varietà si riproducono solo per frammentazione.

Grazie alle sue modalità riproduttive per frammentazione, questa alga può essere raccolta in quantità massicce, e pertanto coltivata a scopi fitoterapici, dato che il suo tallo contiene numerosi principi attivi estremamente benefici per l’organismo umano.

Le tecniche colturali prevedono la selezione di areali marini particolarmente favorevoli, dove sia già presente un certo numero di colonie aggrappate alle rocce e soprattutto dove la forza delle onde non sia troppo violenta.

I fondali sabbiosi non troppo profondi costituiscono un habitat ideale perché, in seguito all’introduzione di pietre larghe e piatte, permettono di ottimizzare le condizioni ambientali per lo sviluppo del vegetale.

La corrente marina è responsabile della propagazione dei gameti maschili e femminili che, allontanandosi dalla base, si distribuiscono in ampie zone acquatiche, consentendo la colonizzazione di sempre nuove aree.

In condizioni favorevoli, i gameti depositati sono in grado di germinare con estrema rapidità, dando luogo a un veloce ciclo biologico che non richiede più di due anni.

Una volta raccolto, il fucus riesce a vivere soltanto 5 ore fuori dall’acqua e pertanto deve essere sottoposto ai processi lavorativi entro pochissimo tempo, per evitare che i suoi principi attivi perdano le loro proprietà biomolecolari.

alga fucus

Fucus: proprietà

Le proprietà del fucus dipendono dagli elementi in esso contenuti, che sono:

  • pigmenti (soprattutto caroteni);
  • acido ascorbico;
  • sali minerali (soprattutto iodio);
  • potassio;
  • acido alginico;
  • bromofenoli;
  • carboidrati;
  • pectina;
  • mucillagini;
  • polifenoli;
  • floroglucinolo;
  • fucoidano;
  • laminarina;
  • fucosterolo;
  • tetraterpene;
  • fucoxantina;
  • oligoelementi in tracce.

Il fucus, il cui nome scientifico è Fucus vescicolosus (per la presenza delle numerose vescicole sulle sue lamine), è conosciuto fin dall’antichità: Plinio infatti lo chiamò Quercia Marina a causa della sua somiglianza con la chioma di questi alberi.

Il vocabolo “fucus” deriva da un termine latino che significa “fuoco”, in riferimento alle sue proprietà terapeutiche.

Questa alga, che è inconfondibile proprio a causa delle numerose vescicole globose e ripiene d’aria, distribuite sulle lamine, riesce a galleggiare proprio sfruttando il gas in esse contenuto.

Alle stremità di molte lamine sono presenti sacchetti allungati contenenti una sostanza gelatinosa di colore verde da cui dipendono i processi di riproduzione.

Durante l’alta marea, quando le alghe vengono sommerse dall’acqua, i sacchi ovoidali tendono a gonfiarsi sempre più fino a scoppiare, liberando spermatozoidi forniti di flagelli che si disperdono nel liquido marino fino a incontrare le oosfere.

Dall’incontro di questi gameti si forma un nuovo zigote da cui ha origine l’alga.

Oltre al carotene, il fucus contiene anche clorofilla, una vantaggiosa caratteristica che le permette di trasformare l’anidride carbonica presente nell’acqua in sostanze organiche indispensabili per la sopravvivenza degli organismi acquatici.

Di solito la presenza di colonie di fucus è indicativa delle buone condizioni del mare, dato che la fauna può proliferare in abbondanza.

Le principali proprietà del Fucus vesciculosus sono le seguenti:

  • ottimizzare i processi metabolici, dato che il notevole contenuto di iodio e di altri oligoelementi contribuisce a migliorare sia quantitativamente che qualitativamente l’omeostasi di tutti gli apparati;
  • contrastare aumenti ponderali, poiché la sua assunzione consente di velocizzare il metabolismo basale, aumentando la lipolisi ed eliminando i pannicoli adiposi;
  • migliorare la funzione tiroidea che dipende dalla notevole concentrazione di iodio contenuta nell’alga, responsabile della maggiore produzione degli ormoni tiroidei (T3 e T4);
  • guarire l’ulcera gastrica, grazie all’attività protettiva verso la mucosa dello stomaco nei confronti degli attacchi del succo gastrico. L’alga contiene circa il 45% di alginati, in grado di formare un denso gel viscoso che, aderendo alla parete dello stomaco, forma una barriera protettiva;
  • limitare il reflusso gastro-esofageo, sempre per le funzioni degli alginati, che tamponano anche l’acidità a livello esofageo;
  • limitare i picchi glicemici, in quanto viene abbassato l’indice glicemico nel sangue e di conseguenza diminuisce la concentrazione di glucosio intra-cellulare;
  • migliorare le funzioni anti-coagulati, per opera del fucoidano, il composto direttamente coinvolto nel metabolismo delle piastrine, in quanto la sua struttura chimica è del tutto analoga a quella dell’eparina;
  • ostacolare le infezioni batteriche, soprattutto di Staphylococcus Aureus, Escherichia Coli e Pseudomonas, germi che vengono uccisi da alcuni microrganismi marini che vivono sulle lamine del fucus, e che sono in grado di produrre antibiotici naturali altamente efficaci;
  • contrastare infezioni virali, grazie all’azione di polifenoli e polisaccaridi contenuti nel tallo dell’alga;
  • stimolare la sintesi di collagene, che dipende dal meccanismo d’azione degli alginati che attivano alcune glicoproteine localizzate sulla superficie dei fibroblasti e dotate di funzioni collagenasiche;
  • contrastare lo stress ossidativo, per azione dell’acido ascorbico, che è uno dei principali componenti dell’alga, e la cui attività è potenziata anche da alcuni polisaccaridi.

fucus dopo quanto fa effetto

Fucus e garcinia insieme

Garcinia Cambogia è una pianta adattogena che trova largo impiego per numerose funzioni, ma soprattutto per eliminare i chili di troppo in quanto i suoi componenti sono in grado di velocizzare notevolmente il metabolismo.

Si tratta di un prodotto bruciagrassi capace di potenziare con estrema efficacia il processo di lipolisi, in particolare sui pannicoli adiposi localizzati su glutei, fianchi, addome e cosce.

Il suo meccanismo d’azione si concentra prevalentemente sugli adipociti (cellule contenenti goccioline di grasso), intervenendo a romperli e quindi a eliminarli con maggiore facilità.

I suoi costituenti principali sono:

  • calcio;
  • pectine;
  • macronutrienti energetici;
  • acido idrossicitrico.

Integratori formulati con questo prodotto vengono consigliati per:

  • facilitare la perdita di peso corporeo;
  • contrastare l’accumulo di colesterolo nel sangue;
  • ridurre l’iperglicemia;
  • abbassare la trigliceridemia.

Simili funzioni, che sono sostanzialmente di tipo catabolico, possono essere integrate da quelle del fucus, dato che il suo meccanismo d’azione è quasi identico.

L’associazione tra fucus e garcinia si rivela efficacissimo nei casi in cui sia necessario controllare gli eccessi ponderali in tempi rapidi e senza depauperare l’organismo di nutrienti essenziali e soprattutto di energia.

Entrambi questi vegetali sono considerati rimedi ideali contro le dislipidemie, poiché l’acido idrossicitrico di garcinia e l’acido alginico di fucus agiscono in sinergia potenziando il catabolismo dei grassi.

Il principale supporto nel controllo del peso deriva da una riduzione dell’appetito che gli integratori contenenti entrambe le sostanze realizzano mediante una modulazione dei livelli di serotonina; proprio per questo motivo vengono eliminati gli attacchi di fame nervosa.

Fucus: dopo quanto fa effetto

Tra i vari rimedi fitoterapici, il fucus è uno di quelli che agisce più rapidamente consentendo di ottenere risultati significativi già dopo poche settimane di assunzione.

A seconda dello scopo per cui esso viene assunto e soprattutto a seconda della differente posologia, questo elementi vegetale in alcuni casi risulta efficace già dopo due settimane di impiego continuativo e seguendo il dosaggio indicato sulla confezione.

Per ottenere i risultati migliori è sempre opportuno servirsi di prodotti titolati e standardizzati, con una concentrazione di principio attivo adeguata alle proprie esigenze.

Anche se non sono note reazioni avverse ed effetti collaterali di rilievo, è comunque necessario non superare le dosi consigliate per evitare il rischio di affaticare fegato e apparato renale.

fucus e grasso addominale

Fucus e tiroide

Gli ormoni tiroidei, che sono tiroxina (T4) e triiodotironina (T3) sono collegati principalmente al metabolismo energetico in quanto stimolano la fosforilazione ossidativa mitocondriale responsabile della produzione di energia immediatamente disponibile.

Quanto maggiore è l’abbinamento tra i processi metabolici di fosforilazione e la funzionalità tiroidea, tanto migliori sono le prestazioni dell’organismo, che sfruttando l’elevata concentrazione di ATP riesce a svolgere le sue attività senza causare affaticamento muscolare.

La principale fonte di substrati che consentono di produrre energia è costituita dal tessuto adiposo, sul cui catabolismo agiscono gli ormoni tiroidei, capaci di velocizzare non soltanto il metabolismo basale ma anche quello legato all’omeostasi.

Grazie al suo contenuto di iodio organico e inorganico, il fucus agisce sulla tiroide potenziando la sintesi ormonale dato che T3 contiene tre atomi di iodio e T4 ne contiene quattro.

È noto che l’ipotioroidismo si collega a una scarsa disponibilità organica di iodio, in assenza del quale la sintesi degli ormoni risulta insufficiente, ecco perché l’assunzione di fucus che è un vegetale ricchissimo di iodio consente da un lato di stimolare la tiroide a produrre quantità fisiologiche di ormoni e d’altro lato ad accelerare il metabolismo energetico mitocondriale.

Lo iodio contenuto nel fucus viene assorbito dal mare dove si trova in forma inorganica oppure legato a proteine, per poi essere assimilato con rapidità dall’organismo e concentrarsi nella tiroide, che lo incorpora per sintetizzare i suoi ormoni.

Oltre a velocizzare il metabolismo, essi accelerano il ricambio regolando i processi di biosintesi dei grassi e ottimizzandone la disponibilità.

Per migliorare la funzionalità tiroidea in caso di ipotiroidismo l’alga agisce come potente agente dimagrante e consente di ridurre velocemente la cellulite e i depositi di grasso, anche per la sua azione blandamente lassativa.

Chi è affetto da ipofunzionalità tiroidea può trarre notevoli vantaggi dall’assunzione di integratori a base di fucus che in alcuni casi si sono rivelati efficaci esattamente come i farmaci tradizionali contenenti ormoni di sintesi.

Per la tiroide, gli integratori a base di fucus vengono formulati con estratti secchi titolati che possono essere utilizzati sotto forma di prodotti liquidi (gocce) oppure opercoli e capsule.

Il dosaggio giornaliero indicato è compreso tra 500 e 900 milligrammi al giorno, tenendo conto che il fabbisogno di iodio è pari a 150 microgrammi nelle 24 ore, e che un sovradosaggio potrebbe influire negativamente sulla ghiandola.

L’efficacia terapeutica che il fucus svolge sulla tiroide è stata documentata nell’antichità da Plinio il Vecchio, uno studioso latino che consigliava simili rimedi per curare il gozzo tiroideo, una patologia causata dall’insufficiente funzione ghiandolare.

Fucus: controindicazioni

Il fucus è un’alga dotata di un’ottima biocompatibilità con l’organismo vivente, pertanto può essere assunta senza particolari precauzioni a patto di non superare le dosi consigliate in quanto si tratta di un vegetale sicuro e ben tollerato.

Tuttavia a causa delle sue funzioni stimolanti sulla tiroide potrebbe determinare ipotiroidismo, associato a irritabilità, tachicardia, ipertensione arteriosa, insonnia e tremori.

Pertanto è sconsigliato in pazienti affetti da aritmie, fibrillazione atriale, tachicardia e ipertensione arteriosa, oltre che durante la gravidanza e l’allattamento.

Se sovradosato, il fucus può avere alcuni rari effetti collaterali collegati all’eccessiva stimolazione della ghiandola.

Tenendo conto che preparati a base di fucus hanno una leggera azione lassativa derivante dalla presenza di alginati, è opportuno valutare il suo impiego in soggetti affetti da colon irritabile.

È consigliabile valutare l’utilizzo di prodotti del genere in presenza di terapie croniche soprattutto a base di farmaci che controllano la funzionalità tiroidea.

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