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Prima di entrare nei dettagli specifici, di seguito trovi una tabella nella quale sono stati inseriti i migliori integratori di fosforo per la memoria del 2022, le loro principali caratteristiche e il link al sito ufficiale
Di seguito, invece, trovi una classifica dei migliori integratori di fosforo per la memoria presenti sul mercato:
Il processo di invecchiamento dell’organismo comprende non soltanto fenomeni fisici ma anche psichici, relativi alla progressiva diminuzione funzionale dei neuroni.
Queste cellule nervose sono le uniche a non replicarsi mai nel corso della vita, per cui il loro numero rimane costante dalla nascita alla morte, a meno che non subentrino patologie che ne provocano il deterioramento.
Tra le varie funzioni cognitive che diminuiscono le loro prestazioni durante l’esistenza, c’è la memoria, infatti le persone anziane tendono a ricordare selettivamente soltanto alcuni fatti, spesso avvenuti molto tempo prima, mentre dimenticano con facilità eventi appena accaduti.
I disturbi della memoria però possono interessare anche individui giovani o adulti, spesso in seguito a fattori eziologici sia esogeni che endogeni.
La memoria è senza dubbio la più straordinaria funzione cerebrale legata alla coscienza, poiché consente di archiviare avvenimenti e dati che hanno particolarmente colpito la sensibilità.
In media, l’encefalo comincia a invecchiare a partire dai 30-35 anni, quindi già da giovani è importante prevenire le alterazioni che inevitabilmente insorgeranno nel tempo.
Esistono due tipi di memoria, che sono:
Per prevenire i problemi legati all’inevitabile deterioramento mnemonico, è necessario innanzitutto migliorare il flusso sanguigno al cervello, poiché in questo modo aumenta la quantità di ossigeno disponibile e si contrastano i disturbi legati allo stress ossidativo.
La salute cerebrale e cognitiva dipende sostanzialmente da reazioni ossidative che richiedono la presenza di notevoli quantitativi di ossigeno.
Le cellule del cervello ricevono nutrimento soltanto dal glucosio, per cui per mantenere inalterata la loro funzionalità è importantissimo curare l’alimentazione, facendo in modo che i neuroni encefalici ricevano adeguati quantitativi di glucosio.
Il cervello tra l’altro non è in grado di conservare l’energia, per cui deve essere nutrito costantemente con elevati quantitativi energetici, poiché il suo consumo metabolico è uno dei più alti dell’intero organismo.
Bisogna inoltre considerare che questo organo non si riposa mai, neanche durante il sonno, infatti nella fase del sogno il tracciato elettroencefalografico indica la presenza di onde cerebrali e quindi di un’attività in atto.
È facile intuire come il cervello possa stancarsi e perdere parte delle sue funzioni, come la concentrazione, le associazioni logiche e la memoria.
Le elevate necessità metaboliche sono responsabili di un’altrettanto elevata produzione di scorie e tossine, che devono essere eliminate costantemente mediante l’azione di composti antiossidanti.
Le tre cause principali di perdita della memoria sono:
Con l’avanzare dell’età, questi tre fattori si verificano contemporaneamente e proprio per questo insorgono disturbi mnemonici.
Tra i vari rimedi per contrastare la perdita di memoria, il fosforo è senza dubbio quello più utilizzato e più efficace.
Questo elemento si trova nell’organismo sia in forma inorganica (nelle ossa e nei denti) che in forma organica (nel sangue).
Il suo assorbimento avviene sotto forma di fosfato in presenza della vitamina D, mentre la sua eliminazione si verifica con le feci e con le urine.
Oltre a numerose funzioni biologiche, il fosforo è importantissimo per il buon funzionamento del sistema nervoso, infatti contribuisce a migliorare la memoria e la concentrazione.
Il suo fabbisogno giornaliero per gli adulti è di circa 800 mg, per gli anziani è di 1000 mg e per gli adolescenti è di 1200 mg.
Chi necessita di mantenere la mente applicata allo studio o ad attività professionali, per chiarire le idee e migliorare i collegamenti, deve avere la possibilità di disporre di adeguati quantitativi di fosforo, che stimola sensibilità, intuizione, consapevolezza e lucidità mentale.
Gli integratori di fosforo per la memoria sono a base di glutammina, fosfoserina, asparagina e vitamina B6, elementi in grado di supportare la mente per migliorare concentrazione, attenzione e memoria.
Quando il cervello deve affrontare periodi stressanti e impegnativi dal punto di vista intellettivo e mnemonico, il quantitativo di fosforo introdotto con l’alimentazione non è sufficiente e deve pertanto essere supportato con integratori.
La glutammina è un amminoacido che, una volta arrivato a livello cerebrale, viene trasformato in glutammato: questo neurotrasmettitore del sistema nervoso partecipa alla maggior parte delle reazioni di trasmissione sinaptica degli impulsi nervosi e quindi consente il trasferimento delle informazioni logiche e associative.
L’asparagina è un altro amminoacido indispensabile nella produzione di alcuni neuromediatori sinaptici; la fosfoserina, che viene coinvolta nella sintesi di fosfatidil-serina, è uno dei principali costituenti delle membrane cellulari dei neuroni.
La vitamina B6 sovraintende alla produzione energetica, indispensabile a risolvere fenomeni di affaticamento cerebrale.
Il fosforo, che è uno dei principali componenti degli integratori per la memoria, svolge un ruolo essenziale per consentire all’organismo di assimilare le vitamine del gruppo B, tra cui soprattutto niacina e riboflavina.
La sua presenza è essenziale per la trasmissione degli impulsi nervosi, soprattutto nelle aree cerebrali collegate alle funzioni mnemoniche e a quelle della concentrazione.
Anche lo sviluppo cognitivo del bambino e dell’adolescente è modulato dalla concentrazione ematica di questo minerale, senza il quale possono manifestarsi deficit intellettivi; carenze di fosforo si ripercuotono su tutto l’organismo e sul cervello.
Una dieta equilibrata in genere è sufficiente a soddisfare il fabbisogno giornaliero del fosforo, che si trova prevalentemente in cereali, legumi, semi oleosi e frutta secca.
Il minerale è molto abbondante nei semi di zucca, in quelli di girasole, in mandorle, noci e pinoli; anche pistacchi e anacardi, quinoa e amaranto sono alimenti ricchi di fosforo, un composto presente abbondantemente nella farina di segale e negli spinaci.
Il pesce e in generale i prodotti ittici sono un’ottima fonte di questo minerale, che è presente anche in uova, yogurt, carne e olio d’oliva.
La quantità di fosforo totale che si trova nell’organismo corrisponde all’1% del peso corporeo totale, un valore che non deve mai essere modificato per non alterare il benessere globale.
Chi vuole integrare la sua concentrazione, può introdurre nella dieta germe di grano, farina di farro e di riso, soia, fagioli, ceci, piselli, lenticchie, fave fresche, uova, merluzzo, salmone, orata, spigola, asparagi, carote, pomodori e cetrioli e tra i frutti albicocche, lamponi, ribes, more, mirtilli e anguria.
I dieci alimenti più ricchi di fosforo sono rispettivamente:
Nel settore fitoterapico, sono disponibili alcuni estratti vegetali che contengono elevati quantitativi di fosforo, tra essi il più efficace è la trigonella, meglio conosciuta come fieno greco.
Si tratta di una pianta officinale che contiene protidi fosforati e dai cui semi si estrae fosforo direttamente utilizzabile.
Le fonti di fosforo maggiormente utilizzabili provengono sia da alimenti animali che vegetali, ma benché questi ultimi ne contengano quantitativi superiori, sono i cibi animali ad essere maggiormente biodisponibili, poiché più facilmente assorbiti da parte dell’organismo.
Pertanto il lievito di birra e la crusca di frumento, pur essendo quantitativamente ricchissimi di fosforo ne cedono poco all’organismo, poiché la maggior parte viene eliminato.
Al contrario, il minerale contenuto nel pesce viene assorbito nella sua quasi totalità, pertanto è fondamentale seguire un’alimentazione variata e bilanciata, contenente percentuali equivalenti di elementi animali e vegetali.
Tra quelli animali, i cibi più ricchi di fosforo sono:
Alimenti vegetali ricchi di fosforo sono:
Come è noto, il fosforo è il secondo minerale più abbondante nel corpo umano dopo il calcio, e oltre a essere un componente essenziale dei tessuti, partecipa anche a numerose reazioni metaboliche, alla struttura delle membrane cellulari e a quella degli acidi nucleici.
Nel corpo umano, l’85% di questo minerale si trova contenuto nelle ossa e nei denti, e soltanto il 15% nei liquidi biologici e nel tessuto nervoso.
L’assunzione giornaliera raccomandata di fosforo per le persone adulte è di 700 mg al giorno, valore sotto al quale si parla di carenza di fosforo, uno stato piuttosto raro che insorge soltanto in presenza di patologie renali i cui sintomi includono disappetenza, debolezza muscolare, formicolio delle estremità e fragilità ossea.
La concentrazione ematica di questo elemento è bilanciata dall’escrezione renale e dalla sua introduzione alimentare.
Gli utilizzatori abituali e occasionali di integratori a base di fosforo concentrato per i disturbi della memoria, riferiscono evidenti miglioramenti delle funzioni cognitive, che si traducono in un maggiore rendimento professionale o scolastico, nel caso di studenti.
La fascia d’età dei consumatori infatti è estremamente ampia: si parte da scolari delle elementari e delle medie per passare attraverso giovani adulti e adulti, per finire in tutta la popolazione di anziani e grandi anziani.
Gli allievi più piccoli solitamente si trovano ad assumere integratori a base di fosforo per decisione dei genitori, che, sempre sotto consiglio del pediatra o del medico di famiglia, cercano rimedi ai problemi di concentrazione e apprendimento a scuola, spesso segnalati dagli insegnanti.
Su soggetti così giovani e ancora in piena fase di accrescimento, infatti, è indispensabile prestare la massima attenzione a tutto ciò che l’organismo assimila, per non incorrere in problematiche serie e dalle conseguenze potenzialmente totalizzanti.
Una corretta impostazione della dieta diventa il presupposto iniziale da cui partire, considerando che i ragazzini spesso mostrano una certa resistenza nei confronti di frutta, verdura e legumi, che sono invece i cibi più ricchi di fosforo, che dovrebbero pertanto essere incentivati.
Mediante una sapiente ricerca delle ricette più appetitose, i genitori dovranno supportare l’assunzione del prezioso elemento in maniera naturale con l’alimentazione, ma spesso questa modalità, per quanto salutare e necessaria, non si rivela comunque sufficiente.
Per rilevare evidenti miglioramenti in termini di memorizzazione delle nozioni, è quasi sempre indispensabile adottare rimedi fitoterapici, che non mostrando effetti collaterali né controindicazioni, possono accompagnare il percorso scolastico dei più giovani in totale tranquillità.
Il fosforo in particolare contribuisce a mantenere una perfetta plasticità nell’assetto neuronale del bambino e del ragazzo, senza interferire con gli inevitabili squilibri fisiologici indotti dai cambiamenti ormonali.
Le persone della fascia di età successiva, ovvero giovani adulti e adulti, manifestano la necessità di focalizzare le energie mentali sul rendimento professionale, spesso messo a dura prova dallo stress della vita quotidiana.
L’assunzione regolare di integratori a base di fosforo concentrato è in grado di potenziare le facoltà mnesiche del lavoratore, con tangibili risultati: i consumatori riferiscono di raggiungere più rapidamente e con minore fatica mentale gli obiettivi lavorativi.
Inoltre, tali rimedi, grazie al dosaggio accuratamente studiato, sono formulati appositamente per una posologia estremamente pratica (di solito una compressa al giorno), consentendo una compliance ottimale da parte del paziente che non ha l’onere di ricordarsi molteplici somministrazioni.
Aumentare la quantità di fosforo all’interno dell’organismo, inoltre, accanto ai vantaggi immediati, riscontrabili sui banchi di scuola o in ufficio, presenta anche lo sviluppo di benefici a lungo termine.
Sono stati condotti degli studi sulle performance cognitive degli utilizzatori di questo elemento anche a distanza di anni dall’assunzione, ed essi hanno evidenziato un rallentamento del processo di invecchiamento cognitivo non trascurabile.
Le persone anziane, anche quelle in buona salute, presentano inevitabilmente un deterioramento delle facoltà mnemoniche: la guaina mielinica che riveste gli assoni neuronali, con l’avanzare del tempo diventa sempre più deficitaria.
Infatti, mentre il numero globale delle cellule nervose rimane pressoché inalterato, la quantità di oligodendrociti, preposti alla produzione di mielina, mostra una drastica riduzione direttamente proporzionale al tempo.
Questo inevitabile fenomeno si traduce in una progressiva riduzione di guaina mielinica che caratterizza la struttura del sistema nervoso dell’anziano: egli, inserendo regolarmente il fosforo nella sua dieta, può contrastare efficacemente tale processo.
L’assenza di effetti collaterali rende gli integratori a base di fosforo decisamente utili anche nelle persone di età avanzata, infatti tali rimedi sono caldamente consigliati nonché utilizzati con soddisfazione nella popolazione dei grandi anziani, estremamente vulnerabile alle reazioni avverse da farmaci tradizionali.
Pertanto, in ultima analisi, si può affermare con ragionevole certezza che gli integratori a base di fosforo per la memoria funzionano, vengono utilizzati da un’ampia fascia d’età e con diverse esigenze e non vengono segnalati casi di inefficacia né di effetti collaterali.
Il fosforo del resto rimane oggetto di svariati studi scientifici in quanto dimostra proprietà benefiche e in parte ancora da scoprire nei confronti della mielinizzazione neuronale e della plasticità delle cellule nervose, anche con l’avanzare dell’età.
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