Vuoi scoprire i grandi benefici dell’erisimo? Allora sei nel posto giusto
Prima di entrare nei dettagli, di seguito trovi una tabella nella quale sono stati inseriti i migliori prodotti con erisimo del 2022, le loro principali caratteristiche e il link al sito ufficiale.
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Comunemente conosciuto con l’appellativo di “erba dei cantanti” grazie alle sue funzioni terapeutiche sulle corde vocali affaticate e sulla gola, l’erisimo è una pianta officinale appartenente alla famiglia delle Brassicacee, che cresce prevalentemente in Europa e in Africa.
Per il suo sviluppo non richiede un terreno particolare, ma si adatta con facilità, assumendo a volte un andamento quasi infestante.
Dal punto di vista botanico il vegetale appartiene alla classe delle piante erbacee con andamento annuale, caratterizzata da un fusto eretto e piuttosto ramificato, di consistenza carnosa e rigida, ma privo di parti legnose.
Dotato di una profonda radice fittonante in grado di penetrare nel suolo con estrema facilità questa erba officinale può arrivare a un’altezza di 80-90 centimetri, anche se di solito non supera i 60 centimetri.
Tutta la sua struttura è tomentosa in quanto ricoperta da una fitta peluria che riveste foglie, stelo e ramificazioni, ma non i fiori.
Le foglie, di colore verde intenso con sfumature rossastre, si distinguono in due tipi: quelle basali appaiono picciolate, di forma pennata, allungata e plurilobata, mentre quelle apicali sono sessili, più rotondeggianti e con margine dentellato e costituite da due paia di lobi laterali incurvati verso il basso.
I fiori, che hanno piccole dimensioni e pertanto tendono a riunirsi in infiorescenze racematose, sono di colore giallo dorato ed emanano un tipico aroma pungente in grado di attrarre gli insetti deputati all’impollinazione.
La loro corolla è formata da 4 petali a forma di spatola circondati da 4 sepali ovali, che tendono a cadere verso la fine della fioritura primaverile.
I frutti, legati alla pianta mediante un corto picciolo, presentano un aspetto allungato simile a quello dei baccelli e contengono da 10 a 20 semi scuri, rotondi e di consistenza molto solida.
Durante il periodo della fioritura, che è compreso da aprile a settembre inoltrato, la pianta di ricopre quasi completamente di racemi che possono essere raccolti per scopi terapeutici.
Si tratta di un’erba spontanea che predilige i terreni incolti e molto umidi, per cui tende a distribuirsi lungo i fossi oppure sugli argini dei fiumi.
Conosciuta e utilizzata fin dall’antichità, quando gli oratori erano soliti masticare qualche germoglio di erisimo durante i loro discorsi per evitare abbassamenti di voce, questa pianta a partire dal sedicesimo secolo è diventata un rimedio indispensabile per i cantanti.
Le parti della pianta che trovano impiego nel settore erboristico vengono raccolte tra maggio e luglio per poi essere conservate in ambienti freschi e areati, preferibilmente con poca luce (cantine i solai).
Dopo essere stati essiccati, i frutti vengono aperti per estrarre i semi, che si conservano in sacchetti di tela (iuta oppure canapa) oppure in vasetti di vetro al riparo dalla luce.
Le numerose proprietà dell’erisimo dipendono dai suoi componenti biomolecolari, che sono:
Il principale settore in cui la pianta si rivela particolarmente efficace è quello respiratorio, dato che i principi attivi estratti soprattutto da foglie e fiori sono in grado di curare la maggior parte delle affezioni catarrali e bronchiali.
Tonsilliti, laringiti, tracheiti e bronchiti sono i disturbi più reattivi all’impiego dell’erisimo, la cui funzione terapeutica è concentrata principalmente sulla mucosa e sull’epitelio ciliato delle prime vie aeree.
Esso inoltre è dotato di notevoli proprietà espettoranti, emollienti, mucolitiche e stimolanti sul trofismo epiteliale, grazie all’azione curativa dei glicosidi solforati in esso contenuti.
Le problematiche maggiormente sensibili a questo rimedio sono le seguenti:
Oltre a queste proprietà, il vegetale è dotato di un’efficace azione antiossidante di tipo radical scavenger, in quanto elimina progressivamente i radicali liberi circolanti.
Nella maggior parte dei casi, l’erisimo è dotato anche di proprietà antinfiammatorie, incentrate prevalentemente contro microrganismi di tipo batterico (gram positivi e gram negativi), e di tipo fungino.
Le azioni benefiche sull’apparato respiratorio e sulla mucosa del cavo orale rimangono comunque le funzioni più importanti di questi vegetale, che tradizionalmente viene utilizzato quando la mucosa orofaringea si trova in uno stato flogistico (in seguito a infiammazioni oppure a impiego prolungato della voce).
Secondo alcune ricerche scientifiche, i principi attivi contenuti nelle radici della pianta possono essere utilizzati anche come antidoto nei confronti di alcuni avvelenamenti, soprattutto di tipo alimentare (funghi velenosi) oppure farmacologico (overdose di medicinali).
Le applicazioni dell’erisimo in campo terapeutico non sono ancora state confermate né supportate da adeguati trial clinici, per cui il vegetale trova impiego unicamente nel settore dell’integrazione alimentare.
Sono numerosi infatti i rimedi erboristici formulati con questa pianta officinale, la cui posologia dipende dal tipo di disturbo che deve essere curato.
Soluzioni del genere sono consigliate soprattutto in caso di disfonia, collegata a forme infiammatorie della gola e del cavo orale, poiché i loro elementi costitutivi svolgono una benefica attività a livello delle corde vocali.
L’erisimo inoltre viene consigliato come rimedio contro la tosse dei fumatori oppure per attenuare la secchezza del cavo orale, della lingua e della mucosa faringea.
In questi casi esso viene utilizzato sotto forma di collutorio, dato che il contatto prolungato del liquido con le mucose infiammate è in grado di migliorare le condizioni patologiche già dopo poche applicazioni.
Il prodotto può essere usato con varie formulazioni, che sono:
Questo vegetale può quindi fornire sollievo sia per uso topico che sistemico, avendo cura di scegliere il rimedio più indicato alle proprie esigenze e soprattutto di rispettare la posologia indicata.
Si può dire che tutte le parti della pianta possono essere utilizzate a scopi fitoterapici, grazie alle proprietà antisettiche e antiflogistiche, e soprattutto alla presenza di mucillagini e composti solforati che svolgono un’azione fluidificante ed espettorante del tutto analoga a quella dei farmaci tradizionali.
In presenza di gola arrossata e secca, raucedine, tosse e bronchite, l’erisimo svolge due compiti fondamentali: da un lato minimizza i processi infiammatori, e d’altro lato elimina il dolore ad essi associato.
Gli elementi maggiormente coinvolti a scopi terapeutici sono:
Complessivamente, le principali proprietà dell’erisimo sono le seguenti:
Grazie a tutte queste proprietà, il vegetale viene considerato un rimedio d’elezione in presenza di qualsiasi tipo di problema alle corde vocali (come raucedine, afonia e abbassamento di voce) legato al freddo, irritazione della gola tipica dei fumatori, oppure derivante da un eccessivo utilizzo della voce come nel caso di cantanti.
Una caratteristica di questo preparato è quella di risultare efficace sia nei confronti della tosse secca e stizzosa, sia di quella grassa con abbondante produzione di catarro.
L’attività discriminante tra queste due funzioni dipende unicamente dalla posologia e dal tipo di rimedio prescelto, che deve comunque contenere un’adeguata concentrazione di principi attivi per essere efficace.
Le più comuni formulazioni contenenti questo vegetale sono:
La tintura madre di erisimo è una forma notevolmente concentrata dei principi attivi vegetali che pertanto viene utilizzata solamente sotto la guida di un esperto erborista.
Bisogna considera infatti che la precisa diluizione richiesta delle gocce di tale soluzione con l’acqua è un processo che determina la buona riuscita della terapia, sia in termini di efficacia (evitare un’eccessiva diluizione), sia in termini di tossicità (evitare una diluizione insufficiente).
Sotto questa formulazione l’erisimo mostra anche un gradevole effetto emolliente, proprio grazie alla maggiore concentrazione, indicato per pazienti che accusano infiammazioni delle prime vie aeree conseguenti a problematiche di reflusso gastrico.
Il reflusso gastrico è un disturbo insidioso e molto diffuso, che colpisce prevalentemente soggetti giovani e adulti, e che rappresenta una minaccia concreta per un cantante che deve esibirsi in quanto può insorgere improvvisamente e senza segnali premonitori, compromettendo la performance in maniera significativa.
Dal punto di vista erboristico è molto utile portare con sé un flacone di tintura madre di erisimo da diluire al momento del bisogno, anche prima dello spettacolo, per scongiurare il rischio di inficiare la prestazione.
Gli stessi rimedi vegetali che alleviano l’infiammazione gastrica, quindi, sono quelli che limitano le problematiche a carico delle corde vocali.
La cosiddetta “tisana del cantante” è una preparazione molto apprezzata da chi desidera essere al meglio delle proprie potenzialità in vista di un’esibizione musicale.
La camomilla è un ingrediente base di questo infuso, in quanto possiede note proprietà antinfiammatorie che sono sempre utili per mantenere funzionali le corde vocali.
La preparazione della tisana del cantante è piuttosto semplice, e prevede una miscela costituita da:
Tale infuso può essere consumato quotidianamente, in quantità di circa un litro, per una terapia d’urto della durata di almeno due o tre mesi, oppure anche occasionalmente, se si desidera un rimedio lampo ad esempio prima di un’esibizione o di un esame.
In erboristeria sono reperibili numerose soluzioni per il trattamento di problematiche che hanno conseguenze sulla voce, come mal di gola, raffreddore, irritazione delle corde vocali, reflusso, afonia.
L’erisimo è tradizionalmente impiegato da generazioni di cantanti, in quanto è un potente antinfiammatorio e antisettico, utilissimo per perfezionare la chiarezza vocale, in presenza di raucedine o di afonia.
Tale effetto si ottiene grazie all’azione delle sostanze mucillaginose che sono particolarmente abbondanti nell’erisimo.
Esistono comunque altri vegetali, accanto all’erisimo, che magari tradizionalmente sono meno noti ma che si rivelano ugualmente utili per la cura della voce.
Ad esempio la propoli agisce sulla mucosa gastrica con effetto calmante ed emolliente, scongiurando il rischio di reflusso gastro-esofageo che a sua volta potrebbe compromettere in maniera reversibile ma comunque significativa le prestazioni delle corde vocali.
La propoli è una resina che viene utilizzata in natura dalle api per costruire e mantenere integro l’alveare: dal punto di vista erboristico, viene disciolta in una miscela di acqua e alcol, ottenendo una soluzione altamente antiflogistica e protettiva nei confronti delle mucose.
Alla comparsa dei primi segni del raffreddore, è consigliabile assumere immediatamente propoli per limitarne lo sviluppo e contenerne la sintomatologia.
L’erisimo è una pianta officinale ben tollerata in quanto dotata di un’ottima compatibilità biologica con l’organismo e di un’elevata biodisponibilità.
In alcuni casi tuttavia la sua assunzione potrebbe causare effetti avversi soltanto in caso di sovradosaggio.
L’impiego di integratori alimentari del genere è controindicato nei seguenti casi:
La condizione più importante che deve essere valutata caso per caso è la presenza di reazioni allergiche oppure di reazioni avverse nei confronti del vegetale.
In alcuni casi si possono verificare sindromi allergiche anche in soggetti intolleranti nei confronti delle brassicacee, e non specificamente di erisimo: in simili condizioni si parla di cross-reattività, un fenomeno che ultimamente è stato studiato per lo stretto coinvolgimento con l’immunodeficienza acquisita.
In età pediatrica e nelle donne gravide oppure nelle nutrici, è sempre opportuno stabilire la posologia di questi integratori insieme al medico curante, ancor meglio se ascoltando il parere del ginecologo.
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