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Echinacea: Rafforza Veramente il Sistema Immunitario?

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Stai cercando informazioni sull’echinacea e sugli integratori che la contengono? Allora sei nel posto giusto!

Prima di entrare nel dettaglio, dii seguito trovi una tabella nella quale sono stati inseriti i migliori prodotti con Echinacea del 2022, le loro principali caratteristiche e il link al sito ufficiale.

migliori prodotti con echinacea

Immuno Pro Complex

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TINTURA MADRE DI ECHINACEA

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royal jelly

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ESI ECHINAID

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Classifica dei migliori prodotti con echinacea

Di seguito, invece, abbiamo preparato una classifica con i migliori prodotti con Echinacea presenti ad oggi sul mercato:

Echinacea

L’echinacea è una delle piante officinali più conosciute per le sue proprietà immunostimolanti, che agiscono a livello del sistema immunitario aumentando la produzione di elementi della serie bianca, soprattutto linfociti, macrofagi e neutrofili.

Nel settore fitoterapico, questo vegetale viene considerato il rimedio d’elezione per prevenire la maggior parte dei disturbi da raffreddamento, per cui la sua assunzione viene raccomandata nei cambi di stagione seguendo regolari cicli posologici.

Con la definizione echinacea di solito si indicano i rizomi della pianta, che sono quelli utilizzati per estrarre i principi attivi efficaci in campo erboristico.

Presso alcune popolazioni di indigeni americani, infusi di echinacea vengono applicati per uso topico per favorire la cicatrizzazione delle ferite e per migliorare l’epitelizzazione della cute in seguito a ustioni e morsi di insetti.

La specie Echinacea angustifolia è quella che trova maggiore impiego nella Farmacopea Ufficiale, nella formulazione di integratori in gocce oppure in capsule, da utilizzare per migliorare le condizioni fisiche dell’organismo all’arrivo dei primi freddi.

Le sue capacità, che sono state confermate da numerosi studi farmacologici, potenziano la resistenza alle infezioni soprattutto per quanto riguarda le sindromi infiammatorie da raffreddamento.

Le sue prestazioni dipendono dai principi attivi in essa contenuti, che fanno parte di specifici fitocomplessi: il fitocomplesso è un insieme di molecole estratte dalla pianta officinale che svolgono un’efficace azione terapeutica grazie all’attività sinergica di più molecole.

L’echinacea in particolare si rivela un preparato dotato di notevoli proprietà terapeutiche soprattutto se assunta in associazione con l’acido ascorbico.

Secondo le più recenti linee guida, questa pianta migliora la sua attività immunostimolante quando viene miscelata a zinco, selenio, vitamina D ed estratti di zenzero e sambuco.

Si tratta di un rimedio multicomposto, il cui meccanismo d’azione si concentra sul sistema immunitario per prepararlo ad affrontare i bruschi abbassamenti di temperatura tipici della stagione autunnale.

Un integratore del genere, dove la componente principale è l’echinacea, svolge funzioni antibatteriche e antivirali, imputabili alla capacità di inibire l’enzima ialuronidasi, che degrada l’acido ialuronico.

Non bisogna dimenticare che l’acido ialuronico, oltre ad essere un nutriente fondamentale per il tessuto cartilagineo, è presente in molti microrganismi patogeni sotto forma di polisaccaride, che ne facilita l’attività patogena.

L’echinacea, inattivando l’enzima ialuronidasi, protegge quindi l’organismo dall’attacco di alcuni germi patogeni poiché inattiva l’acido ialuronico.

Grazie a un simile meccanismo d’azione gli integratori contenenti questo vegetale svolgono un’azione altamente selettiva, mirata soltanto nei confronti di cellule nocive all’organismo, mentre non attacca l’acido ialuronico delle cartilagini.

I fitocomplessi contenenti echinacea vengono raccomandati come coadiuvanti anche nel trattamento delle infezioni del tratto urinario, dato che anche a questo livello è necessario inibire l’enzima ialuronidasi.

echinacea proprietà

Echinacea: proprietà

Oltre alla fondamentale proprietà immunostimolante, l’echinacea promuove anche l’attività degli ormoni corticosurrenalici poiché esercita un blando effetto metabolico simile a quello del cortisone, che spiegherebbe le sue effettive proprietà antinfiammatorie e anti-artritiche.

Recenti studi clinici hanno attribuito alla pianta anche proprietà anti-neoplastiche, che dipendono da ricerche fitoterapiche effettuate nell’ambito di alcuni trial clinici.

Come è noto, i tumori si sviluppano quando alcune cellule immature incominciano a moltiplicarsi in maniera incontrollata e ingovernabile, senza seguire nessun tipo di controllo biologico.

L’echinacea sembra che agisca a livello della divisione cellulare inibendo selettivamente quella delle cellule immature, che sono le principali responsabili delle neoformazioni maligne.

Alcuni studi epidemiologici hanno confermato questa proprietà dell’echinacea, che si concentra unicamente su elementi citologici in via di sviluppo, bloccando la loro replicazione nelle fasi iniziali.

A conferma dell’efficacia di questi rimedi, ci sono alcune evidenze terapeutiche secondo cui pazienti alle prime fasi di stadiazione della neoplasia che vengono sottoposti a dosi massicce di echinacea, mostrano un rallentamento della progressione tumorale.

Un simile meccanismo d’azione si collega alle proprietà antinfiammatorie della pianta, dato che la genesi dei tumori è strettamente collegata alla flogosi cellulare.

Per avere certezze in questo settore è comunque necessario effettuare ancora molti studi clinici, rivolti principalmente al collegamento tra i principi attivi enzimatici contenuti nel rizoma della pianta e i processi di divisione cellulare.

Oltre che per uso sistemico, l’echinacea viene utilizzata in preparazioni per uso topico che stimolano la cicatrizzazione delle ferite soprattutto quando sono presenti processi infiammatori cutanei.

Un effetto particolarmente efficace è anche riferito al metabolismo delle cellule mucose e quindi delle pareti di stomaco e intestino, pertanto se assunta in associazione a principi attivi lenitivi e cicatrizzanti, l’echinacea può essere efficace anche in presenza di pirosi gastrica e nella sindrome del colon irritabile.

La funzione principale di questa pianta officinale rimane comunque quella immunostimolante, che comprende un insieme di attività biologiche ad ampio raggio, in grado di rendere un simile rimedio efficace per numerosi disturbi metabolici.

echinacea a cosa serve

Echinacea: a cosa serve

L’echinacea viene considerata uno dei più potenti antibiotici naturali, poiché agisce contro microrganismi patogeni di ogni genere ma soprattutto contro i batteri.

Il nome della pianta, che è stata studiata per la prima volta nell’Ottocento da un medico svedese, deriva dal greco “ekinos” che significa “riccio”, poiché la parte centrale del fiore presenta una serie di spine rosse molto simili alla struttura dell’animale.

Pur essendo originario del Nordamerica, questo vegetale è ormai diffuso in tutto l’emisfero australe, crescendo spontaneo soltanto nelle gradi praterie americane ma venendo coltivato anche in Italia.

Oltre alle sue proprietà immunostimolanti determinate dalla componente oligosaccaridica che comprende i due principi attivi echinacoside e echinaceina, questa pianta è dotata di capacità fagocitanti su quasi tutti gli agenti patogeni, che vengono riconosciuti e distrutti in maniera selettiva.

Infatti una delle sue funzioni più caratteristiche è la capacità discriminante tra cellule infettate e cellule sane, che non vengono interessate in alcun modo.

Essa determina una potente azione antinfiammatoria e un’indiretta attività antiossidante, derivante dalla notevole concentrazione di acido cicorico e polifenoli; l’eliminazione dei radicali liberi migliora la produzione di collagene che è la proteina costitutiva del tessuto connettivo.

L’attività antivirale dipende dalla stimolazione sintetica di interferone alfa e beta, elementi biologici che inibiscono la replicazione virale all’interno delle cellule infettate.

I principi attivi responsabili di questa azione antivirale sono l’acido caffeico e l’acido cicorico, che si oppongono alla replicazione dei virus.

L’attività batteriostatica e battericida dell’echinacea deriva dal blocco della replicazione dei batteri, provocato dall’emulene, un principio attivo contenuto nel rizoma della pianta che uccide i batteri dopo avere rotto la loro capsula esterna.

Di conseguenza viene bloccata la diffusione dei germi patogeni e l’infezione rimane confinata soltanto in alcuni punti determinati dell’organismo, dove progressivamente scompare.

Questo vegetale trova largo impiego sia in campo clinico che nella medicina naturale e integrata, che lo utilizza per modulare le risposte biologiche del sistema immunitario.

Il suo impiego viene consigliato sia nella fase acuta delle malattie, durante cui si verifica un potenziamento dell’attività immunitaria, sia in fase preventiva, quando il sistema immunitario non viene sollecitato ma viene potenziata soltanto l’attività replicativa dei leucociti.

Echinacea integratori

Gli integratori a base di echinacea appartengono a due grandi categorie, che sono:

  • monocomponenti (in purezza);
  • multicomponenti (in associazione).

Nel primo gruppo vengono compresi tutti i preparati liquidi e in polvere, che possono essere assunti sotto forma di gocce, capsule o opercoli; è possibile anche utilizzare echinacea in sciroppo, una preparazione particolarmente indicata in età pediatrica.

Gli integratori monocomponente si caratterizzano per un dosaggio particolarmente elevato del principio attivo, che consiglia di seguire uno schema posologico ben definito, per evitare il rischio di sovradosaggio.

Proprio per questo motivo le terapie a base di echinacea sono molto prolungate, poiché le fonti mediche suggeriscono di privilegiare la durata piuttosto che la concentrazione.

Proprio per questo è sufficiente assumere una o al massimo due capsule al giorno per almeno sei mesi, a partire da settembre fino ad aprile, in questo modo viene coperto tutto il periodo autunno/inverno, durante cui è maggiore la diffusione delle malattie da raffreddamento.

Gli integratori multicomponente contengono concentrazioni minori di echinacea in associazione ad altri principi attivi, tra cui soprattutto vitamina C, vitamina D, zinco e selenio.

Grazie all’attività sinergica di vitamine e minerali, i principi attivi contenuti nell’echinacea potenziano la loro funzione incentivando non soltanto la sintesi di leucociti ma anche la loro performance.

I principali elementi cellulari stimolati da questi integratori sono i linfociti B e T, i neutrofili e i macrofagi, dato che per eliminare il germi infettanti il principale meccanismo biologico è quello della fagocitosi.

Sono proprio macrofagi e linfociti a svolgere soprattutto la fagocitosi contro i bacilli patogeni; la formulazione di questi integratori multipli è sotto forma di capsule, opercoli o bustine orosolubili, che consentono un’elevata biodisponibilità in grado di interagire rapidamente con le funzioni dell’organismo.

Un requisito particolare degli integratori di questo tipo è la loro veloce assimilazione per cui, nella maggior parte dei casi, bypassano la digestione entrando direttamente in circolo per arrivare agli organi bersaglio in breve tempo.

L’echinacea può essere assunta anche come tintura madre, che è una preparazione liquida realizzata mediante la macerazione del vegetale in soluzione idroalcolica oppure come rimedio omeopatico che si ottiene sempre partendo dalla tintura madre che viene poi diluita e dinamizzata attraverso una serie di passaggi.

La parte della pianta prevalentemente utilizzata nella formulazione di integratori è la radice, anche se la componente aerea può essere impiegata dopo essiccazione.

Dalla spremitura delle foglie fresche si ottiene un succo utilizzabile per la preparazione di sciroppi e gocce, mentre dalle radici polverizzate si formulano compresse, pastiglie e opercoli.

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Echinacea gocce

L’echinacea in gocce è senza dubbio il tipo di integratore maggiormente utilizzato sia per la sua facilità di assunzione che per l’efficacia estremamente rapida.

Per preparare questo integratore, si utilizzano gli estratti derivanti dalla spremitura della parte aerea della pianta associati a parti di rizoma polverizzato, che vengono lasciati macerare in una soluzione di acqua e alcol.

Simili integratori liquidi sono dotati della massima disponibilità biologica, poiché non devono essere digeriti ma una volta assunti passano direttamente in circolo, per cui dopo poco tempo risultano già attivi a livello cellulare.

Chi mostra difficoltà nella deglutizione di pillole o compresse, può assumere echinacea in gocce senza nessun problema, poiché deve semplicemente bere due dita di soluzione acquosa contenente un numero variabile di gocce.

Di solito la formulazione di questi integratori consente di ottenere preparati molto concentrati di cui è sufficiente utilizzare al massimo 15-20 gocce una volta al giorno.

Trattandosi di composti naturali appartenenti al settore della fitoterapia, l’echinacea in gocce può essere utilizzata anche per uso pediatrico, avendo cura di dosare adeguatamente il numero di gocce che nei bambini è minore rispetto a quanto avviene negli adulti.

Ideale per le malattie da raffreddamento, questo preparato è molto efficace anche come antinfiammatorio per faringiti, laringiti e infiammazioni delle prime vie aeree, grazie alla capacità di lenire la sintomatologia dolorosa che accompagna mal di gola, tosse e raffreddore.

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Echinacea: effetti collaterali

L’echinacea è sconsigliata quando i pazienti sono sottoposti a terapia con paracetamolo, poiché potrebbe potenziare il rischio di tossicità epatica del composto.

Pur non avendo effettive restrizioni comprovate clinicamente, essa è sconsigliata in gravidanza poiché non è chiaro se possa esercitare effetti teratogeni sul feto.

In caso di insufficienza renale, è necessario calibrare adeguatamente il dosaggio dei preparati a base di echinacea per non affaticare il rene che potrebbe subire un rallentamento a livello della filtrazione glomerulare.

Anche le cellule epatiche, che sono direttamente coinvolte nel catabolismo di tutti i preparati farmacologici, possono mostrare un affaticamento funzionale soltanto in caso di sovradosaggio da echinacea, che viene considerato il principale effetto collaterale del prodotto.

Infatti, trattandosi di una sostanza naturale, essa non provoca conseguenze dannose sull’organismo, se viene assunta seguendo gli schemi posologici indicati.

In età pediatrica è indispensabile controllare correttamente i metodi di assunzione, privilegiando le formulazioni in gocce o in sciroppo e attenendosi scrupolosamente alla posologia indicata.

Pazienti affetti da malattie croniche come il diabete e l’ipertensione dovrebbero chiedere un parere al proprio medico prima di assumere echinacea, non tanto per gli effetti collaterali diretti quanto per le interazioni con i farmaci assunti che potrebbero interferire con l’efficacia di questi integratori.

In caso di terapia con anticoagulanti, è sempre consigliabile monitorare l’assetto della parte corpuscolata del sangue se si assume echinacea, tenendo conto del fatto che uno dei suoi principali meccanismi d’azione stimola la produzione di globuli bianchi.

Rimane sempre valido il principio secondo cui l’echinacea, come qualsiasi altro preparato fitoterapico, potrebbe provocare reazioni allergiche, per cui è consigliabile seguire uno schema posologico con dosaggi bassi che possono essere progressivamente aumentati fino a raggiungere il quantitativo standard.

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