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Depurare L’intestino: Scopri Come Farlo Naturalmente!

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Depurare l’intestino

L’intestino comprende la porzione anatomica che si sviluppa tra lo stomaco e l’apertura anale, dove si svolgono tre processi vitali, che sono:

  • digestione;
  • assorbimento delle sostanze nutritive;
  • eliminazione delle scorie.

Questi processi dipendono dall’introduzione del cibo, che viene attaccato dagli enzimi prima a livello del cavo orale (ptialina), poi dello stomaco (succo gastrico) e infine dall’intestino (succo enterico, succo pancreatico e bile).

Una volta che gli alimenti vengono scomposti nei loro componenti di base, queste sostanze passano, attraverso un processo di assimilazione, direttamente nel sangue, mentre le scorie di rifiuto arrivano all’ampolla rettale da dove, sotto forma di feci, vengono emesse attraverso l’orifizio anale.

Il canale alimentare è costituito da due parti, che sono:

  • intestino tenue, comprendente duodeno, digiuno e ileo;
  • intestino crasso, comprendente cieco, colon e retto.

Dal punto di vista istologico, tutto l’apparato intestinale è formato da quattro strati concentrici, che sono mucosa interna, sottomucosa, tonaca muscolare, sierosa esterna.

La parte direttamente a contatto con gli alimenti (mucosa) presenta nell’intestino tenue un insieme di estroflessioni cilindriche chiamate villi intestinali, il cui ruolo è di aumentare notevolmente la superficie assorbente dell’organo.

Ogni villo, costituito a sua volta da un elevato numero di microvilli, racchiude un capillare sanguigno entro il quale vengono trasferite le molecole nutritive.

La tonaca muscolare e quella sottomucosa sono formate da fibre muscolari lisce, a contrazione involontaria, controllate dal sistema nervoso autonomo.

Il loro funzionamento, che consiste in un’alternanza tra contrazione e rilassamento, permette al bolo alimentare di procedere verso il retto, sfruttando la spinta dei movimenti peristaltici.

La tonaca sierosa esterna, chiamata anche peritoneo, svolge una funzione protettiva e riveste tutti i visceri della cavità addominale.

Mentre nella prima parte dell’intestino si verificano i processi digestivi e assimilativi dei quattro elementi fondamentali (glucidi, proteine, lipidi e vitamine), nell’intestino crasso avviene l’assorbimento dei sali minerali e dell’acqua, per ridurre di volume il materiale digerito trasformandolo in feci.

Le funzioni intestinali sono controllate da meccanismi neuro-endocrini indipendenti dalla volontà, infatti l’innervazione di questi organi dipende dal sistema nervoso ortosimpatico e parasimpatico, che agiscono con meccanismi antagonisti.

Per completare le funzioni dell’intestino, è fondamentale l’intervento del fegato (produttore della bile), del pancreas (che sintetizza il succo pancreatico) e dello stomaco (dove si verifica la prima parte del processo digestivo).

Quando il bolo alimentare arriva al duodeno, il suo pH è molto basso poiché nello stomaco si è miscelato con il succo gastrico contenente acido cloridrico, pertanto è necessario che subentrino alcuni meccanismi equilibranti che riportano il pH verso la neutralità, consentendo l’azione di enzimi enterici come le lipasi e della bile, indispensabile per digerire i grassi.

Tenendo conto del fatto che l’intestino è un organo che presiede alla separazione tra sostanze assimilabili e sostanze di rifiuto, le sue pareti vengono a contatto con scorie e tossine, che in particolari condizioni possono accumularsi provocando una progressiva intossicazione metabolica.

Per evitare questa condizione estremamente dannosa per il benessere dell’organismo, è opportuno seguire un regime dietetico adeguato, avere uno stile di vita sano ed assumere regolarmente rimedi naturali per stimolare l’escrezione delle sostanze nocive.

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Depurare fegato e intestino

Il fegato è l’organo in assoluto più coinvolto nel metabolismo dei composti tossici, basti pensare che oltre che delle tossine endogene derivanti dai processi digestivi, esso si occupa anche dell’inattivazione dei farmaci assunti che possono contenere eccipienti tossici per il corpo.

Il maggior rischio funzionale che si verifica a livello epatico è quello dell’intossicazione degli epatociti, che potrebbero inattivarsi e morire.

Per evitare situazioni del genere, bisogna innanzitutto seguire un regime nutritivo ricco di sostanze detossinanti, come frutta, verdura e molta acqua, che diluendo i composti presenti a livello gastrointestinale ed epatico, li elimina per via escretoria (urina) e defecatoria (feci).

La disintossicazione intestinale è una pratica che prevede una vera e propria pulizia dell’intestino, mediante l’adozione di una dieta specifica e di rimedi naturali.

Le diete disintossicanti eliminano l’introduzione di alcuni cibi come grassi animali, carne rossa, insaccati, latte e latticini freschi, dolciumi e pasticceria, zucchero raffinato e pane bianco.

Per disintossicare l’apparato intestinale è raccomandato con cadenza regolare un giorno di digiuno durante il quale è possibile introdurre soltanto acqua o tisane: in questo modo tutto l’organismo si depura poiché l’acqua diluisce le tossine consentendo la loro eliminazione per via urinaria.

Eliminare dal tratto enterico tossine e scorie, è un metodo che si può applicare anche al fegato e allo stomaco, poiché il principio attivo fondamentale rimane il medesimo.

Quando l’apparato intestinale è intossicato, il soggetto mostra alcuni sintomi caratteristici, che sono:

  • presenza di meteorismo addominale;
  • alterazione del microbiota;
  • dispepsia;
  • episodi di stitichezza;
  • perdita di peso;
  • disappetenza e nausea;
  • dolori viscerali.

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In generale, un individuo con intossicazione intestinale presenta un malessere generalizzato che può riflettersi anche sull’apparato urinario, su quello osteo-articolare e su quello genitale.

Un rimedio naturale particolarmente efficace per depurare il fegato è una bevanda realizzata con acqua calda e succo di limone, da assumere al mattino a digiuno per stimolare l’eliminazione delle tossine attraverso le feci.

Il tarassaco, che è dotato di un notevole potere drenante, può depurare il fegato sotto forma di infuso che utilizza i fiori della pianta; considerato tra i rimedi più efficaci per supportare la funzionalità dell’organo, il cardo mariano possiede proprietà depurative mirate agli epatociti.

L’erba d’orzo è valutata come un potente aiuto per depurare il fegato e disintossicare l’organismo; il centrifugato di carota è una bevanda ideale per migliorare la funzionalità degli epatociti senza modificare i processi digestivi.

La bardana è un vegetale ipoglicemizzante e depurativo per il fegato, a patto di utilizzare solo le sue radici; un rimedio non molto conosciuto è la linfa di betulla, utilizzata per far riacquisire all’organismo la sua fisiologica dose di energia.

Depurare stomaco e intestino

Anche lo stomaco può andare incontro a processi di intossicazione derivanti dall’accumulo di scorie sia endogene sia esogene, infatti gli alimenti sono la fonte principale di tossine esterne, che si associano a quelle derivanti da processi metabolici, sintetizzate dalle cellule gastriche.

Per depurare stomaco e intestino, è consigliabile seguire un regime alimentare detossificante e incentrato principalmente sull’assunzione di frutta e verdura e di molta acqua.

Esistono integratori formulati con estratti di piante officinali, come finocchio, anice, rabarbaro, cardo mariano, carciofo, camomilla, fucus, bardana, gramigna e ortica.

Oltre a queste sostanze, è consigliabile assumere rimedi antiossidanti che contrastando lo stress ossidativo, migliorano il funzionamento di stomaco e intestino.

Tra i prodotti più efficaci, vi sono bevande a base di succo di melograno, estratto di acerola e rosa canina e sciroppo di arancia amara, da consumare preferibilmente lontano dai pasti e per cicli di almeno tre mesi.

In una dieta detox per l’apparato gastro-intestinale non possono mancare i principi attivi diuretici derivanti dall’impiego di integratori a base di equiseto, tarassaco, pilosella, betulla, ippocastano, ananas e zenzero.

Depurare significa anche velocizzare i processi di transito intestinale, servendosi di integratori a base di ginkgo biloba, ginseng, piperina e curcuma, alga spirulina, tè verde e caffè verde.

Per il fegato è indicato il mangostano, un frutto particolarmente ricco di fenoli e tannini, che agisce eliminando le sostanze tossiche dagli epatociti; il succo di aloe vera svolge un ruolo non soltanto depurativo ma anche lenitivo e cicatrizzante in caso di acidità gastrica o duodenale.

Per migliorare le prestazioni dello stomaco, gli integratori più efficaci sono quelli formulati con zenzero, menta piperita, finocchio, tamarindo, ibisco, salvia, rosmarino e tiglio.

Si tratta di rimedi vegetali che devono essere associati a un elevato quantitativo di acqua, non soltanto per idratare i tessuti ma anche per offrire una fisiologica diluizione di scorie e tossine.

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Dieta depurativa intestino

Per disintossicare l’intestino, spesso è necessario cambiare drasticamente lo schema alimentare basandosi sul principio dell’esclusione, che prevede di eliminare gradualmente tutti i cibi che non vengono digeriti adeguatamente.

Oltre a un giorno di digiuno, che può essere settimanale o mensile a seconda delle singole esigenze, è consigliabile affiancare altri due giorni di dieta semi-liquida, comprendente soltanto il consumo di zuppe e vellutate di verdura, spremute e centrifugati di frutta, purè di ortaggi, per fornire all’organismo un’adeguata quantità di vitamine e minerali, senza affaticare l’attività peristaltica.

Infatti i cibi semi-liquidi non richiedono una spinta muscolare da parte delle anse intestinali.

Nei giorni in cui è consentita l’assunzione di cibi solidi, un corretto schema disintossicante per l’apparato intestinale prevede uno schema del genere:

  • prima colazionecon fette biscottate integrali oppure biscotti secchi oppure yogurt magro con fiocchi d’avena oppure fette di pane di segale abbrustolite con un cucchiaino di miele. È sempre consigliabile optare per tè verde o tisane purificanti a base di tarassaco, pilosella, cardo mariano, ibisco, finocchio, carciofo e anice;
  • metà mattinaè possibile fare uno spuntino rompi-digiuno con un frutto, scegliendo tra mela (consigliata per l’elevata concentrazione di pectina), pera, pesca o albicocca, susina, kiwi oppure una fetta di melone;
  • pranzoè consentito l’impiego di primi piatti a base di cereali integrali (come riso, farro, orzo e avena), lessati e conditi con un cucchiaino di olio extravergine di oliva. Come pietanza ci si può orientare verso insalate miste crude oppure verdure al vapore, come zucchine, bietola, cicoria, spinaci, carote o broccoli;
  • merendaè possibile mangiare ancora uno o due frutti, che sarebbe opportuno distanziare dai pasti principali;
  • cenacon vellutate di verdura oppure zuppe o minestroni senza pasta, e come pietanza un piatto di pesce lesso oppure di carne bianca alla piastra.

Durante la giornata è indispensabile bere almeno due litri di acqua alternandola a tisane depurative che alla sera possono essere rilassanti e preparate con estratti di camomilla (che svolge anche funzioni digestive), melissa, valeriana, escolzia, passiflora, biancospino o tiglio.

Queste diete depurative sono anche ipocaloriche poiché per eliminare le scorie dall’intestino è necessario accelerare il metabolismo, potenziando i processi di lipolisi dato che l’accumulo di grasso corporeo funge da substrato per la proliferazione di batteri e scorie.

Una dieta depurativa deve escludere completamente tutti i cibi contenenti conservanti, additivi e coloranti, privilegiare i prodotti a km zero e la stagionalità, limitare le dosi e suddividere il quantitativo giornaliero di alimenti in cinque piccoli pasti.

Infatti, l’intestino riesce a depurarsi quando non è sottoposto a surmenage funzionale, derivante dall’introduzione di eccessivi quantitativi di cibo.

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Tisane per depurare fegato e intestino

Le tisane depurative svolgono una duplice funzione poiché da un lato contengono principi attivi estratti da erbe officinali in grado di potenziare l’eliminazione di scorie e tossine, d’altro lato, trattandosi di bevande calde, migliorano lo stato delle pareti intestinali che risultano più reattive in seguito al rilassamento della tonaca muscolare.

È risaputo che le elevate temperature consentono ai muscoli di rilassarsi contribuendo a fornire una sensazione di benessere generalizzata.

I prodotti principali che trovano impiego nella formulazione di tisane disintossicanti sono i seguenti: carciofo, finocchio, salvia, alloro, bardana, menta piperita, camomilla, zenzero, rosa canina, cardo mariano.

Il grande vantaggio delle tisane è quello di poter essere consumate durante tutto l’arco della giornata, e non soltanto al momento dei pasti, pertanto i processi depurativi vengono stimolati dalla costante attività escretoria stimolata dal calore.

In estate è possibile consumare anche le tisane fredde, alternandole a tè verde con qualche cubetto di ghiaccio, in questo modo si ottengono bevande rinfrescanti e dissetanti e blandamente sedative.

La depurazione dell’organismo dipende inoltre dalle condizioni del sistema immunitario, poiché quando la risposta immunitaria non è adeguata, i processi di disintossicazione intestinale subiscono un progressivo rallentamento e l’organismo perde la capacità di depurarsi.

Alcune erbe officinali aromatiche come salvia, rosmarino, alloro, maggiorana e timo, possono essere utilizzate fresche per produrre infusi in acqua bollente.

Dopo avere lasciato riposare la preparazione per almeno un’ora, si procede a filtrarla per ottenere un liquido dal sapore particolarmente gustoso e privo di effetti collaterali.

È possibile anche preparare singole tisane servendosi dell’associazione tra varie piante, patto di utilizzare estratti standardizzati e titolati in vendita in parafarmacia o erboristeria.

È sempre possibile personalizzare la formulazione delle tisane oppure orientarsi verso altri metodi depurativi per l’intestino, come l’omeopatia, i fiori di Bach o la gemmoterapia.

Si tratta di procedure non convenzionali e alternative, che non avendo controindicazioni nè effetti collaterali possono essere utilizzati da tutti, anche per lunghi periodi di tempo e senza creare nè dipendenza nè assuefazione.

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