Vuoi scoprire tutte le verità sulla curcuma? Allora sei nel posto giusto!
Prima di entrare nei dettagli, di seguito trovi una tabella nella quale sono stati inseriti i migliori prodotti con curcuma del 2021, le loro principali caratteristiche e il link al sito ufficiale.
Di seguito invece trovi una lista completa di tutti i migliori prodotti con curcuma presenti sul mercato:
La curcuma è una spezia sotto forma di polvere giallastra che si ricava dalla macinazione di alcune piante appartenenti alla famiglia delle zingiberacee.
Il genere curcuma fornisce un rizoma tuberizzato consistente in una parte tuberizzata del fusto che si sviluppa notevolmente come fonte di riserva: proprio da questo tubero, essiccato e polverizzato, viene estratta la spezia che trova largo impiego in ambito fitoterapico ed erboristico.
La pianta presenta foglie ovali, allungate e fiori riuniti in piccole spighe; la sua distribuzione è prevalente in Asia meridionale, anche se viene coltivata in molti paesi asiatici ed europei, poiché si adatta abbastanza bene a qualsiasi tipo di terreno e a climi temperati e caldi.
Le aree più favorevoli per la crescita di queste piante erbacee sono quelle tropicali, poiché le temperature più indicate per un accrescimento dell’arbusto sono comprese tra 20 e 30 gradi.
La loro raccolta è finalizzata a utilizzare prevalentemente il rizoma, che viene lavorato secondo metodiche conservative ed estrattive.
La curcuma viene utilizzata anche per usi gastronomici, previa bollitura del rizoma che deve essere cotto per circa 45 minuti, asciugato e poi polverizzato per insaporire le ricette tipiche della cucina indiana e pakistana.
Il suo principio attivo, chiamato curcumina, ha un sapore piccante e leggermente amarognolo, aromatizzato alla senape e con un retrogusto terroso.
La curcuma fa parte del curry, un mix di spezie che viene usato per numerose ricette in quanto insaporisce notevolmente i cibi, senza appesantirli.
Grazie alla sua capacità di colorare di giallo alimenti solidi e liquidi, la curcuma viene utilizzata al posto dell’uovo in molte preparazioni vegane, oppure come colorante alimentare naturale, indicato dalla sigla E-100.
Il suo aroma caldo e pungente è piuttosto simile a quello dello zenzero e pertanto serve per rendere più appetibili numerose preparazioni.
Il rizoma fresco non viene mai utilizzato come tale ma soltanto cotto, essiccato e macinato fino a ottenere una polvere fine di colore giallo intenso.
È possibile realizzare anche una bevanda dal sapore delizioso, conosciuta come latte d’oro, ottenuta aggiungendo la curcuma al latte vegetale (di soia o di mandorla).
I principi attivi contenuti nella curcuma fanno parte di un gruppo di composti chiamati curcuminoidi, comprendenti prevalentemente la curcumina, che rappresenta oltre il 4% della polvere.
Oltre ad essa sono presenti alcuni oli volatili come il turmerone, lo zingiberone e l’atlantone.
a questa spezia sono attribuite numerose attività salutistiche, collegate innanzitutto alla cura e prevenzione dei disturbi dell’apparato gastrointestinale, con particolare riguardo al fegato.
Gli epatociti, che come è noto funzionano detossificando i nutrienti, vengono depurati efficacemente dall’attività della curcumina, che funziona come un vero e proprio disinfettante naturale.
Nella spezia si trovano buone concentrazioni di oli essenziali che, uniti ai polifenoli e ai curcuminoidi, consentono di sviluppare prestazioni coleretiche e colagoghe, capaci di potenziare la produzione di bile a livello delle cellule epatiche.
Un’altra azione benefica della curcuma è relativa al controllo della colesterolemia e della concentrazione dei trigliceridi: chi mangia alimenti molto ricchi di grassi di solito associa la spezia in polvere come condimento per facilitare la lipolisi e quindi l’eliminazione degli eccessi lipidici.
In caso di dispepsia, flatulenza e meteorismo, questa molecola svolge notevoli funzioni carminative e digestive, contribuendo a migliorare la funzionalità del canale alimentare.
Dotata di discrete proprietà antivirali, antinfiammatorie e antibatteriche, questa molecola viene assunta spesso in associazione allo zenzero e alla piperina, per esercitare un’attività sinergica estremamente efficace.
Una delle caratteristiche principali della spezia è legata alla sua funzione antiossidante che da un lato elimina i radicali liberi e d’altro lato contrasta lo stress ossidativo, rallentando i processi di invecchiamento cellulare.
La curcumina si è rivelata molto utile nel trattamento di alcune patologie neurodegenerative, come il morbo di Alzheimer e la demenza vascolare, poiché tra le sue funzioni la curcuma svolge anche una forte attività preventiva a livello circolatorio.
La principale proprietà della curcuma è la sua notevole disponibilità biologica, che viene potenziata da alcune condizioni come il pH neutro e la presenza di acido ascorbico e di piperina, una sostanza estratta dal pepe nero.
L’associazione tra curcuma e piperina, particolarmente utilizzata nella formulazione di integratori dimagranti, consente di aumentare la biodisponibilità fino al 200%, anche per la cooperazione con lecitina di soia e liposomi.
Una caratteristica peculiare di questa molecola è quella di adattarsi perfettamente all’azione sinergica con altri principi attivi, in grado di stimolare le cariche elettrostatiche delle molecole.
È proprio grazie alla formazione di legami elettrostatici che la curcuma svolge la sua attività in maniera nettamente più efficace quando viene assunta in formulazioni multicomponente.
Oltre alle prestazioni a livello dell’apparato digerente e al miglioramento della fisiologia epatica, la curcuma si è rivelata un prezioso rimedio anche per le cellule pancreatiche, in quanto consente di produrre maggiori quantitativi di succo pancreatico ottimizzando quindi la digestione dei grassi.
Insieme a velocizzare i processi digestivi, essa contrasta l’eccessiva peristalsi intestinale, rivelandosi un ottimo antispastico naturale indicato anche per la dismenorrea.
L’artrite reumatoide, l’artrosi e la maggior parte dei disturbi osteo-articolari vengono attenuate dall’impiego di integratori a base di curcuma che agiscono direttamente sul ricambio del tessuto osseo e sull’omeostasi del calcio.
Sia in vitro che sugli animali da laboratorio, la curcumina ha mostrato effetti positivi su alcune forme neoplastiche, come il carcinoma al colon-retto e al fegato, svolgendo un notevole ruolo di integrazione e di supporto dei farmaci chemioterapici.
In simili situazioni l’elevata compatibilità biologica di questa molecola ha consentito di migliorare la compliance farmacologica con i medicinali di sintesi.
Il quantitativo consigliato per l’assunzione di questa sostanza è compreso tra 1,5 e 3 grammi di polvere di rizoma essiccato ogni giorno.
Tenendo conto della limitata idrosolubilità dei curcuminoidi e dell’olio essenziale, è consigliabile evitare l’impiego di tisane optando piuttosto per integratori in capsule oppure opercoli.
La principale controindicazione di questi prodotti dipende dalla presenza di calcoli biliari, poiché la loro patogenesi viene potenziata da questa sostanza.
Non sono riportati altri effetti collaterali significativi, perché la curcumina è una sostanza facilmente assimilabile e dotata di un’affinità molecolare verso le cellule.
Per avere la garanzia di non sviluppare reazioni avverse, è necessario scegliere prodotti di ottima qualità, standardizzati e formulati in maniera magistrale, preferibilmente con polvere estratta in purezza.
È infatti abbastanza frequente che la curcuma subisca contaminazioni come può capitare anche per altre spezie, in particolare venendo a contatto con ossido di piombo, che intensifica il colore della polvere facendolo virare verso il rosso arancione.
Un metodo per identificare e selezionare prodotti di alta qualità è quello di analizzare la tonalità cromatica della polvere, che deve essere giallo-dorato.
L’olio essenziale con funzioni epato-protettive, che favorisce i processi digestivi e il controllo della colesterolemia, può provocare lievi fenomeni di intolleranza quando viene assunto da soggetti particolarmente sensibili alle spezie.
Anche il sovradosaggio può essere potenzialmente nocivo e creare effetti collaterali, soprattutto a livello gastrico per l’insorgenza di dolori di stomaco e pirosi.
Non bisognerebbe mai superare i 3 grammi di curcuma al giorno per evitare qualsiasi rischio.
Considerata un vero e proprio superfood, in quanto svolge prestazioni di alimento funzionale, la curcuma favorisce anche la perdita di peso corporeo, sfruttando le sue capacità di bruciagrassi e la funzione di limitare l’appetito agendo sul centro della fame.
Questa spezia si è rivelata un rimedio utilissimo per combattere i chili di troppo, grazie all’attività della curcumina, che interviene sui processi metabolici che stanno alla base del sovrappeso, aumentando la lipolisi e bloccando la lipogenesi.
Gli integratori a base di curcuma entrano rapidamente in circolo e vanno a interagire con i pannicoli adiposi, a livello dei quali incominciano a stimolare il catabolismo lipidico.
In questo modo si ottengono due importanti risultati, poiché da un lato si verifica un calo ponderale e d’altro lato aumenta il senso di sazietà.
Infatti la curcumina contrasta l’azione della leptina, che è l’ormone regolatore dell’appetito: una volta entrata in circolo, la leptina si lega a particolari recettori encefalici aumentando il desiderio di nutrirsi.
La curcumina da parte sua svolge un’azione antagonista alla leptina bloccando la sua funzione e stimolando il cervello a impedire il legame con l’ormone della fame.
Un’altra attività collegata al dimagramento è il miglioramento dei processi digestivi con conseguente contrasto dei processi fermentativi che si accompagnano a gonfiore intestinale; il corpo quindi è sgonfio, in particolare a livello addominale.
Oltre all’effetto lipolitico, la curcumina velocizza i processi metabolici e il drenaggio dei liquidi in eccesso, eliminando edemi e gonfiori soprattutto localizzati agli arti inferiori.
La curcuma si può usare sotto forma di polvere da aggiungere agli alimenti oppure come integratore utilizzando capsule, opercoli o compresse.
Per mantenere inalterati i suoi principi attivi e soprattutto la curcumina, è necessario privilegiare la formulazione in polvere, poiché altrimenti il prodotto non ha nessun effetto fitoterapico.
Nonostante il meccanismo d’azione della curcumina e dei curcuminoidi non sia stato ancora completamente chiarito, le più recenti evidenze hanno delineato la necessità di assumere dosaggi massimi di 3 grammi di curcuma al giorno, che non devono essere superati per non affaticare reni e fegato.
Le funzioni dei curcuminoidi sono collegate al loro elevato potere antiossidante, in grado di contrastare lo stress ossidativo e di combattere i radicali liberi; essi inoltre funzionano come potenti antinfiammatori, poiché bloccano l’attività enzimatica dei composti coinvolti nello sviluppo delle reazioni flogistiche.
Anche la prevenzione dall’invecchiamento e da alcune patologie neurodegenerative dipendono da un’adeguata assunzione di curcumina, che può supportare anche la depurazione dell’organismo.
Le principali funzioni di questa sostanza rimangono comunque quelle antiossidanti e antinfiammatorie, rese particolarmente efficaci dall’elevata biodisponibilità degli integratori.
Infatti, studi di farmacocinetica hanno evidenziato come la curcumina mostri un’ottima compatibilità biologica con il plasma, tanto da poter essere trasportata rapidamente in tutto il corpo.
Insieme al licopene (contenuto nei pomodori), al resveratrolo (presente nel vino rosso), alla quercetina (che si trova in capperi e cipolle) e alla genisteina (tipica della soia), la curcumina costituisce una delle molecole vegetali più ricche di sostanze antiossidanti ed antinfiammatorie.
La curcumina tende ad accumularsi principalmente a livello dell’apparato digerente, dove svolge la maggior parte delle funzioni preventive e curative.
L’integrazione con prodotti contenenti curcuma si è rivelata estremamente efficace anche dal punto di vista clinico, soprattutto per coadiuvare l’attività di farmaci chemioterapici.
Esiste una stretta correlazione tra proliferazione neoplastica e fenomeni infiammatori, due aspetti efficacemente curati dalla curcumina.
Proprio per questo motivo molti medici ormai utilizzano integratori del genere per supportare cure farmacologiche tradizionali e per migliorare la compliance del paziente.
100 grammi di curcuma in polvere contengono 312 calorie, si tratta di un valore estremamente contenuto, che consente un utilizzo della spezia anche nei regimi dimagranti.
Infatti, soprattutto se associata alla piperina, la curcuma svolge un’azione bruciagrassi e termogenica, che accelerando il metabolismo limita l’assimilazione dei nutrienti.
Questo meccanismo d’azione, unito alla funzione disintossicante della sostanza, consente di migliorare le prestazioni energetiche dell’organismo anche durante diete ipocaloriche.
Per questo motivo è possibile notare gli effetti benefici della curcuma già dopo le prime assunzioni e quando ha inizio il calo ponderale, che a differenza di altri regimi dietetici risulta definitivo e irreversibile.
Grazie al potenziamento della lipolisi, simili integratori riescono a eliminare i pannicoli adiposi aumentando la concentrazione di acidi grassi insaturi in circolo, che vengono prontamente catabolizzati mediante il processo di beta ossidazione.
In questo modo l’energia che si ottiene contribuisce a supportare le funzioni dell’organismo anche in carenza di calorie, garantendo un rimodellamento del corpo derivante dall’aumento della massa magra muscolare.
Simili effetti si mantengono nel tempo poiché l’omeostasi lipidica viene equilibrata su standard ipocalorici.
La curcuma, che è uno dei prodotti più efficaci per contrastare infiammazioni e stress ossidativo, si caratterizza per la sua composizione estremamente variegata di vitamine, sali minerali, fibre e carboidrati.
I suoi valori nutrizionali evidenziano una grande varietà di principi attivi, che solitamente hanno concentrazioni molto inferiori.
Si può dire che l’efficacia di questa sostanza sia riferibile quindi sia ad aspetti quantitativi che qualitativi, proprio da questa associazione deriva l’estrema efficacia degli integratori.
Un aspetto da considerare inoltre è la quasi totalità di effetti collaterali, che dipende dalla biocompatibilità della curcumina con le cellule dell’organismo.
Si può dire infatti che rispettando i dosaggi indicati sui vari prodotti è praticamente azzerata la probabilità di sviluppare reazioni avverse, anche utilizzando trattamenti continuativi.
I valori nutrizionali della curcuma si mantengono sostanzialmente simili anche nelle diverse specie di vegetale da cui i principi attivi vengono estratti, a conferma della sua estrema disponibilità biologica.
Essi, per 100 grammi, sono:
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