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La cellulite consiste in una modificazione progressiva dell’ipoderma sottocutaneo, in tessuto edematoso, fibrotico e sclerotico.
La sua genesi dipende dalla trasformazione degli adipociti (cellule contenenti goccioline di grasso) in elementi anomali in cui il liquido citoplasmatico tende a fuoriuscire verso gli spazi interstiziali.
Come conseguenza, il tessuto sottocutaneo assume un aspetto compatto, duro e spesso dolente, che in superficie mostra una morfologia a buccia d’arancia, mentre in profondità si caratterizza per il malfunzionamento del microcircolo e del ricambio idrico.
I requisiti tipici di questo inestetismo della pelle sono tre, e precisamente:
Si ritiene che oltre il 90% della popolazione femminile sia affetto da questo problema, che non ha soltanto un significato estetico, ma può diventare anche un disturbo funzionale.
Dal punto di vista clinico, la cellulite è un processo degenerativo e spesso infiammatorio dei pannicoli adiposi sottocutanei e di tutte le strutture anatomiche ad essi collegate.
Il tessuto adiposo rappresenta il 15% della massa corporea totale nell’uomo, e il 22% in quella della donna.
Alla nascita ogni individuo è dotato di un determinato numero di adipociti, che rimane tale per tutta la vita, infatti queste cellule possono soltanto aumentare di volume ma non hanno la capacità di dividersi.
Pertanto, la genesi dei pannicoli adiposi dipende da un aumento volumetrico delle cellule costitutive, che vanno a occupare gli spazi intercellulari provocando una forza tensiva sul microcircolo.
Questo squilibrio coinvolge non soltanto i vasi sanguigni ma anche quelli linfatici, che vengono compressi fino a trasudare liquidi fisiologici, che si accumulano anch’essi negli interstizi.
La ritenzione idrica che ne deriva viene peggiorata dalla presenza di tossine e scorie metaboliche, prodotti tossici e nocivi all’organismo che dovrebbero essere eliminati regolarmente.
Un simile disturbo è quindi di natura multifattoriale, poiché non dipende da un’unica causa ma dalla sovrapposizione di numerosi fattori predisponenti.
Le alterazioni del tessuto grasso interessano i pannicoli adiposi sottocutanei, i vasi sanguigni e linfatici, e gli spazi interstiziali: questo disturbo, che compare nella donna intorno ai 35-40 anni, tende progressivamente a peggiorare poiché da uno stadio iniziale superficiale diventa sempre più profondo, interessando dapprima l’epidermide e successivamente il derma e l’ipoderma.
La cellulite può essere classificata in quattro stadi, che sono:
Il quarto stadio, che è irreversibile, si accompagna a ipotermia cutanea (pelle fredda), assenza di dermografismo, comparsa di evidenti smagliature e di teleangectasie, dolore, senso di pesantezza e parestesie localizzate.
Per evitare di raggiungere questa condizione piuttosto grave, è necessario intervenire tempestivamente finché la cellulite si trova ai primi stadi.
È possibile ricorrere all’impiego di rimedi fitoterapici, sotto forma di prodotti ad uso topico (gel, creme e lozioni anticellulite) e ad uso sistemico (integratori).
L’approccio più corretto per eliminare la cellulite è di tipo multifattoriale e prevede interventi sinergici sia interni a livello metabolico (integratori) sia esterni a livello cutaneo (creme e lozioni).
Per togliere la cellulite quindi è opportuno utilizzare prodotti che agiscono a tre livelli, e precisamente:
Le zone anatomiche in cui la cellulite si localizza maggiormente sono glutei, addome, ginocchia e cosce.
Le gambe rappresentano la sede ideale per lo sviluppo di questo meccanismo, poiché è proprio in questa parte del corpo che si formano con maggiore facilità i pannicoli adiposi, che mostrano un’evidente contiguità con quelli dei glutei e dei fianchi.
Tutta l’area del bacino, a partire dal fondoschiena fino alle ginocchia, viene considerato il distretto più a rischio per la formazione di cellulite.
Nelle gambe la cellulite è quasi sempre di natura edematosa, poiché è collegata alla ritenzione idrica e quindi al ristagno di liquidi che dalle natiche scende verso le ginocchia, contribuendo a rendere i tessuti gonfi, spugnosi e scarsamente vascolarizzati.
Si tratta di una forma piuttosto dolente al tatto, di norma associata a un’inadeguata circolazione venosa e linfatica, e a un senso di tensione e pesantezza di polpacci, caviglie e piedi, che possono gonfiarsi in maniera molto evidente.
Questa forma di cellulite rappresenta lo stadio finale di una trasformazione progressiva degli adipociti ed è caratterizzata dalla presenza di un tessuto spugnoso, flaccido, molle, che tende a oscillare durante la deambulazione.
Le cosce perdono progressivamente il loro tono muscolare, poiché la massa magra viene letteralmente inglobata dai depositi di grasso.
Per eliminare la cellulite dalle gambe, è indispensabile assumere integratori capaci di agire su tutte le componenti del disturbo.
I rimedi più utili derivano da estratti naturali di piante officinali, come ad esempio:
Oltre a questi composti ad azione drenante e protettiva sul microcircolo, può essere utile associare anche altri prodotti termogenici per accelerare il metabolismo e potenziare la lipolisi.
Si tratta dei seguenti preparati:
Per completare l’azione dei rimedi anticellulite per le gambe, è importante associare complessi multivitaminici a base di vitamina A, C ed E, per potenziare l’attività antiossidante e contrastare lo stress ossidativo.
In commercio, sono disponibili integratori multicomponenti che contengono estratti vegetali, vitamine e minerali, soprattutto zinco, magnesio e selenio.
La cellulite delle cosce è trattabile anche con massaggi effettuati da personale qualificato e con l’impiego di creme drenanti e capillaro-protettive.
La cellulite che si localizza sulle natiche è di tipo compatto e duro, accompagnata spesso da smagliature sui fianchi e provocata dalla degenerazione degli adipociti in tessuto fibroso.
In seguito a digitopressione, le natiche appaiono sode e consistenti, spesso ipotermiche ma non dolenti, infatti questo tipo di inestetismo per la sua localizzazione anatomica non coinvolge vasi sanguigni o linfatici come invece succede per quella di cosce e gambe.
Pertanto, anche la sua eliminazione è molto più agevole, poiché è sufficiente potenziare il drenaggio dei liquidi ristagnanti.
Le smagliature dipendono dalla progressiva degenerazione delle fibre elastiche del derma, che sono poste sotto tensione dall’aumento volumetrico degli adipociti.
Il ristagno dei liquidi, che si verifica soprattutto a livello dell’ipoderma, dipende dalla fuoriuscita del plasma dal microcircolo, con tendenza ad accumularsi negli interstizi cellulari.
Questo tipo di cellulite, che è comune a glutei e fianchi, ha un aspetto nodoso con pelle a buccia d’arancia particolarmente evidente.
La sua eliminazione presuppone l’applicazione di creme drenanti a base di pilosella, estratti di ippocastano e betulla, zenzero, piperina e curcumina, che oltre a potenziare il drenaggio dei liquidi ristagnanti, svolgono anche un’efficace funzione termogenica e lipolitica.
In associazione è consigliabile fare ricorso a integratori bruciagrassi formulati con caffeina, ginkgobiloba, ginseng, insieme a carnitina e amminoacidi ramificati a lunga catena, indispensabili per stimolare i processi metabolici.
I composti antiossidanti che si trovano in numerose piante come acerola, rosa canina, succo di melograno, estratto di arancia amara, spesso assunti in associazione con zinco e selenio consentono di migliorare l’ossigenazione dei tessuti contrastando lo stress ossidativo da radicali liberi.
Di conseguenza i glutei perdono la tipica consistenza dura, compatta e nodulare, per diventare meglio palpabili, morbidi e senza i rigonfiamenti e avvallamenti tipici della pelle a buccia d’arancia.
Uno dei fattori predisponenti alla formazione della cellulite è il sovrappeso, poiché l’aumento ponderale corporeo si accompagna a un aumento volumetrico degli adipociti e quindi alla formazione di cellulite.
Anche se questo inestetismo può manifestarsi anche in persone magre e longilinee, nella maggior parte dei casi esso è associato alla presenza di chili di troppo.
Il ruolo dell’alimentazione viene considerato basilare non soltanto per dimagrire ma anche per depurare l’organismo, infatti una delle concause della cellulite è l’accumulo di tossine e scorie di rifiuto a livello dei liquidi interstiziali.
Depurandosi e dimagrendo, il corpo ha pochissime probabilità di sviluppare la cellulite, che come è noto non si forma mai sul tessuto muscolare ma soltanto su quello adiposo.
Per raggiungere un simile obiettivo è necessario seguire alcuni suggerimenti:
Dimagrire è una condizione indispensabile per eliminare la cellulite, poiché essa deriva dalla degenerazione degli adipociti, che sono appunto cellule grasse.
Perdendo i chili in più, gli adipociti diminuiscono di volume riconquistando forma e dimensione fisiologiche; in queste condizioni gli adipociti non possono trasformarsi in tessuto cellulitico, né degenerare in formazioni edematose, fibromatose o sclerotiche.
Ecco perché un corretto regime nutritivo che sia ipocalorico, bilanciato e personalizzato alle singole esigenze si conferma un prezioso rimedio per eliminare il rischio di cellulite.
Un corpo magro, tonico, detossificato e ricco di massa muscolare magra, non contiene i substrati su cui si può sviluppare la cellulite.
Eliminare la cellulite è un processo possibile soltanto quando essa non ha raggiunto il quarto stadio, poiché a questo punto la degenerazione istologica è diventata irreversibile.
È quindi indispensabile intervenire tempestivamente attenendosi ad alcune regole, che sono:
Esistono numerosi rimedi naturali, che possono essere assunti ciclicamente per eliminare la cellulite, si tratta di integratori formulati con estratti di piante officinali, il cui meccanismo d’azione richiede alcune settimane di tempo per raggiungere risultati soddisfacenti.
La cellulite infatti è una degenerazione cellulare che non può essere eliminata immediatamente, ma prevede un progressività temporale.
Gli integratori maggiormente impiegati a questo scopo contengono i seguenti elementi:
Quando la cellulite dipende da squilibri ormonali, soprattutto relativi a variazioni nella produzione di estrogeni e progesterone, può essere utile assumere integratori naturali a base di fitoestrogeni e isoflavoni, estratti da trifoglio rosso, vite rossa, mirtillo e germogli di soia.
Gli integratori per la cellulite devono contenere anche composti antiossidanti come la vitamina C, che si estrae da numerose piante officinali tra cui acerola, rosa canina, ribes nero, ortica ed echinacea.
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