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Quando si verifica l’attacco di patogeni all’organismo, non sempre insorge una malattia, perché tale condizione si verifica soltanto se il sistema immunitario non riesce a bloccare la penetrazione dei germi.
La scoperta dell’immunità e del suo ruolo fondamentale per il benessere fisico del corpo risale ad alcuni decenni fa, quando molti infettivologi si accorsero che gli stati morbosi si manifestano unicamente se la virulenza dei microrganismi è talmente elevata da superare le resistenza opposta dal sistema immunitario.
Con la scoperta dell’immunologia fu chiaro che qualsiasi agente potenzialmente pericoloso, definito col termine di “antigene”, provoca la produzione endogena di composti contrari, chiamati “anticorpi”, il cui ruolo è quello di eliminare il patogeno.
L’immunità dipende da tre sistemi, che sono:
Le barriere fisiche sono rappresentate essenzialmente dalla cute integra del corpo che funziona come uno schermo protettivo in quanto inattaccabile da parte dei germi infettanti.
Le barriere chimiche comprendono numerose secrezioni difensive, come la saliva, il sudore, il sebo, il succo gastrico, le lacrime e il cerume auricolare: si tratta di sostanze che, grazie al loro pH acido, non consentono la sopravvivenza dei microrganismi e neppure la loro colonizzazione dell’organismo.
Le risposte aspecifiche sono quelle innate, già presenti alla nascita, che intervengono tempestivamente al momento del contatto col patogeno, ma in maniera aspecifica, e che tendono a esaurirsi rapidamente.
Le risposte specifiche sono invece acquisite in seguito al contatto diretto con l’antigene, che stimola la produzione di anticorpi ad essi collegati.
Anche se più tardiva, questa reazione è più efficace e si mantiene più a lungo.
Gli organi preposti all’immunità sono:
In condizione di benessere fisiologico, il sistema immunitario è perfettamente funzionante e in grado di contrastare efficacemente l’attacco di germi infettanti, impedendo loro di aggredire l’organismo.
In alcune condizioni invece, definite di immunodeficienza, queste difese sono inadeguate e pertanto i patogeni non vengono ostacolati nel loro processo di penetrazione nel corpo.
È proprio allora che insorge uno stato morboso.
L’immunodeficienza può dipendere da vari fattori, che sono:
Rinforzare le difese immunitarie significa potenziare la risposta aspecifica e specifica: nel primo caso l’immunità innata non dipende dal contatto con un antigene poiché riconosce caratteristiche comuni a tutti i patogeni.
La sua operatività continuativa è sempre uguale e si attiva rapidamente per poi altrettanto rapidamente disattivarsi.
Per rinforzare questa immunità innata, è possibile assumere integratori naturali che indipendentemente dal tipo di patogeno, aumentano le difese aspecifiche.
L’immunità acquisita invece è prodotta dal contatto con antigeni specifici, e quindi richiede un certo tempo per attivarsi ma dura più a lungo.
Per potenziare questo tipo di risposta immunitaria è necessario assumere composti multivitaminici e alcuni minerali, tra cui soprattutto zinco e selenio.
Entrambe le risposte, specifica e aspecifica, si attivano mediante tre tappe successive, che sono:
Per aumentare le difese immunitarie in modo naturale è indispensabile che l’organismo sia in grado di distinguere tra cellule appartenenti alla sua popolazione citologica (chiamate “self”) ed elementi estranei (chiamati “non self”) che vengono indicati con il termine di antigeni.
La distinzione tra self e non self viene effettuata dall’organismo per classificare i composti come inoffensivi e quindi biocompatibili ed estranei e quindi pericolosi.
Gli antigeni, che sono sostanze che non fanno parte dell’organismo, rappresentano la causa scatenante per la produzione di anticorpi nella risposta immunitaria specifica.
Anche gli allergeni sono considerati elementi non self e quindi innescano la produzione di anticorpi: quando l’organismo produce auto-anticorpi, che sono anticorpi anomali che agiscono contro il self, insorgono malattie auto-immuni come il lupus, la sclerosi multipla e l’artrite reumatoide.
Stimolare in maniera naturale l’immunità significa potenziare la sintesi degli elementi cellulari preposti a questa funzione, si tratta di globuli bianchi appartenenti al gruppo dei macrofagi, eosinofili, neutrofili e linfociti di tipo B e T.
Esistono anche linfociti killer, chiamati NK (natural killer), che vengono stimolati dalle citochine spingendo i germi a suicidarsi secondo il processo di apoptosi.
A differenza degli altri anticorpi, i linfociti NK non riconoscono l’antigene in maniera specifica poiché fanno parte dell’immunità innata.
I metodi naturali che risultano più efficaci per stimolare il sistema immunitario si collegano innanzitutto allo stile di vita, che deve essere sano e salutare.
L’alimentazione è senza dubbio uno dei fattori predisponenti all’immuno-stimolazione, poiché una dieta bilanciata, varia e ricca di sostanze benefiche come vitamine, minerali e amminoacidi ramificati, contribuisce a migliorare la reattività dell’organismo nei confronti di eventuali attacchi patogeni.
È necessario eliminare dal regime nutritivo tutte le sostanze nocive, come additivi, coloranti e conservanti, alimenti preconfezionati (come merendine e snack), cibi ricchi di condimenti, intingoli con grassi animali, zuccheri raffinati e acidi grassi saturi.
Tra i rimedi naturali più efficaci per stimolare l’immunità ci sono la frutta fresca (ricca di vitamine e di composti antiossidanti) e la verdura (ricca di minerali), privilegiando i prodotti stagionali.
Gli acidi grassi omega-3 e omega-6 sono rimedi particolarmente efficaci poiché contrastano lo stress ossidativo migliorando la funzionalità del sistema immunitario.
Tra i principali integratori immuno-stimolanti, vi sono estratti di piante officinali che vengono utilizzati sotto forma di rimedi titolati e standardizzati oppure come tisane e infusi.
I principi attivi che trovano maggiore impiego sono i seguenti:
Le vie aeree superiori, costituite da cavo orale, laringe, trachea e bronchi, costituiscono una via preferenziale per l’ingresso dei patogeni.
L’immunità respiratoria viene svolta principalmente da due barriere, che sono quella realizzata dall’epitelio cigliato e quella derivante dalla produzione di muco.
I microrganismi infettanti che entrano in gola si trovano immediatamente a dover superare il primo ostacolo formato dalle tonsille palatine, che sono due formazioni anatomiche di tessuto linfoide, in grado di produrre anticorpi specifici.
Già a livello della gola quindi, i patogeni si trovano di fronte a una risposta immunitaria molto significativa: qualora essi riescano a superare le tonsille e ad entrare nella laringe e nella trachea, vengono catturati dal muco presente sulle ciglia epiteliali, le quali muovendosi in maniera ritmica respingono verso l’alto i germi insieme al muco.
Questo meccanismo viene potenziato in seguito all’iper produzione di catarro, che in caso di patologie respiratorie, svolge un’efficace funzione protettiva.
Tutte queste risorse sono finalizzate a impedire l’entrata dei bacilli nelle vie aeree profonde di bronchi e polmoni, poiché in questo caso sarebbe inevitabile l’insorgenza di patologie respiratorie.
Per mantenere attivo il sistema immunitario a livello della gola, è possibile utilizzare alcuni preparati a base di:
Il miele fa parte dei classici rimedi naturali che attenuano i disturbi della gola, svolgendo una funzione immuno-stimolante, infatti aumenta la secrezione di muco potenziando la barriera immunitaria contro i patogeni.
Per migliorare lo stato di salute della gola e del cavo orale in genere, è consigliabile assumere tisane a base di erbe officinali, tra cui:
Tisane e infusi sfruttano l’efficace azione del calore, che grazie alla sua funzione vasodilatatoria aumenta la vascolarizzazione e quindi l’ossigenazione dei tessuti, contrastando lo stress ossidativo e migliorando la reattività del sistema immunitario.
Può essere utile anche effettuare gargarismi con collutori a base di propoli, o anche sciogliendo alcune gocce di tintura madre in mezzo bicchiere di acqua tiepida.
L’attività antinfiammatoria di questo composto naturale svolge anche una funzione immuno-stimolante rapida ed efficace.
In commercio sono disponibili soluzioni da nebulizzare nel cavo orale e in gola, contenenti complessi multivitaminici (soprattutto a base di vitamina C e vitamina A), arricchiti con zinco, il minerale in assoluto più utile per l’immunità.
L’obiettivo da raggiungere è quello di creare un ambiente ostile alla sopravvivenza dei microrganismi patogeni che pur entrando facilmente con la respirazione, devono essere bloccati prima di colonizzare l’apparato respiratorio.
Agendo in maniera multifattoriale sia localmente con preparati per uso topico sia globalmente con integratori per uso sistemico, il sistema immunitario viene attivato in maniera significativa.
Aumentare le difese immunitarie con gli integratori significa programmare un piano d’azione a 360 gradi, che coinvolge varie parti dell’organismo.
I principi attivi che trovano maggiore impiego sono l’acerola, un frutto ricchissimo di vitamina C, che va a stimolare gli organi ematopoietici, tra cui il midollo osseo, per produrre elementi della serie bianca (linfociti, eosinofili, granulociti e basofili).
Anche il succo di sambuco può essere assunto regolarmente per l’elevata concentrazione di composti antiossidanti, che migliorano il metabolismo ossidativo dei tessuti, contrastando lo stress provocato dai radicali liberi.
Il sambuco è conosciuto da tempo come un frutto che rinforza il sistema immunitario, oltre a fluidificare il muco in caso di affezione delle vie respiratorie.
Il magnesio, che spesso viene associato al complesso vitaminico D,E, K, svolge un ruolo di estrema importanza per attivare i linfociti T, che come è noto fungono da barriera protettiva per i patogeni.
Anche l’olio di krill grazie alla sua elevata componente di acidi grassi omega-3, può supportare le risposte immunitarie per l’elevata biocompatibilità con i tessuti di tutto il corpo.
L’associazione tra tutti questi componenti può depurare l’organismo, eliminare i radicali liberi e lo stress ossidativo e rinforzare le risposte immunitarie.
L’alimentazione può supportare la risposta immunitaria, stimolando la produzione di globuli bianchi, che sono i precursori di linfociti, monociti, granulociti e neutrofili.
È necessario incentivare notevolmente l’assunzione di frutta ricca di vitamina C, come agrumi, ananas e kiwi, oltre a verdure fresche di stagione contenenti sali minerali con zinco, magnesio e rame.
Tutti i cibi ricchi di acidi grassi insaturi omega-3 e omega-6 sono raccomandati per la loro attività immuno-stimolante, pertanto è consigliabile nutrirsi con pesce (soprattutto salmone e pesce azzurro), soia, frutta secca e crostacei.
Nella terza età, l’anziano subisce una progressiva involuzione del sistema immunitario, per cui il suo organismo è più vulnerabile alle malattie.
Questa caratteristica incide notevolmente sullo stato di benessere poiché rende particolarmente lunghe e difficoltose le convalescenze e predispone all’insorgenza di malattie croniche.
Mai come in questa fase della vita è dunque indispensabile potenziare le difese immunitarie, assumendo integratori naturali a base di echinacea (spesso associata a zinco e acido ascorbico), acerola, rosa canina, uncaria e vitamina C.
Gli anziani dovrebbero utilizzare regolarmente rimedi antiossidanti poiché lo stress ossidativo è una costante della terza età e deve essere contrastato per evitare la progressiva degenerazione morfologica e funzionale delle cellule.
Tenendo conto che il regime alimentare di questa fascia di popolazione può essere squilibrato e non adatto alle esigenze dell’organismo, è sempre consigliabile una integrazione nutritiva con rimedi polivitaminici e multiminerali, in grado di migliorare il metabolismo e di potenziare le funzioni del sistema immunitario.
Spesso gli anziani fanno fatica a nutrirsi sia per disappetenza sia per difficoltà masticatorie, pertanto è opportuno spingerli ad assumere spremute e centrifugati di frutta, soprattutto di agrumi, e succo biologico di melograno, ricchissimo di sostanze antiossidanti e di vitamina C.
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