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Prima di entrare nei dettagli, di seguito trovi una tabella nella quale sono stati inseriti i migliori integratori con centella asiatica del 2021, le loro principali caratteristiche e il link al sito ufficiale.
Di seguito invece trovi una lista completa di tutti i migliori integratori con centella asiatica presenti sul mercato:
La Centella asiatica è una pianta perenne di tipo erbaceo, diffusa prevalentemente nelle regioni tropicali e sub-tropicali in quanto richiede un clima caldo umido, tipico soprattutto dell’India e del Sudamerica.
Utilizzata ampiamente nella medicina ayurvedica e in quella cinese, questa pianta trova impiego anche nei paesi occidentali grazie alle numerose proprietà benefiche di tutte le sue parti.
Conosciuta anche con il nome di “tigre del prato”, la centella appartiene al gruppo dei vegetali striscianti poiché si sviluppa prevalentemente in larghezza e raggiunge, a completo accrescimento, soltanto i quindici centimetri di altezza.
Le foglie ovoidali sono di piccole dimensioni e di colore verde muschio, mentre i fiori, anch’essi particolarmente piccoli, sono di colore viola.
Per svilupparsi necessita di molta umidità, per cui il suo habitat ideale è rappresentato da terreni in prossimità di corsi d’acqua, preferibilmente ombrosi; il suo apparato radicale non teme il ristagno idrico, per cui il vegetale si propaga con grande velocità lungo le rive di fiumi, laghi e stagni.
È un tipico esempio di vegetazione palustre ma non salmastra, infatti molto raramente questa pianta cresce in ambienti marini.
La fioritura è tipicamente estiva e ha inizio a maggio per terminare a settembre, il periodo di massimo sviluppo dei fiori è tra luglio e agosto, quando viene effettuata la raccolta delle cime fiorite.
Essendo una pianta officinale spontanea, la sua diffusione è ubiquitaria e spesso viene utilizzata anche come tappezzante in giardino oppure per riempire aree sguarnite degli orti.
Largamente naturalizzata nelle zone umide, paludose e temperate, la centella si sviluppa con piccoli cespugli di foglie che emettono stoloni striscianti germinativi, che contribuiscono allo sviluppo invasivo della pianta.
Le foglie, che sono provviste di un lungo picciolo di colore verde pallido, che si trasforma in rosso sotto i raggi solari, si riuniscono in rosette con bordo orlato e colore verde grigiastro.
I fiori, piccolissimi, hanno l’aspetto di ombrellini e non sono particolarmente evidenti poiché sbocciano sotto alle foglie; i frutti sono acheni di colore scuro contenenti da uno a più semi.
La pianta teme l’insolazione diretta e non tollera temperature inferiori a dieci gradi, per crescere bene deve avere a disposizione elevati quantitativi di acqua.
Il suo nome comune “erba degli animali” si riferisce al fatto che alcuni animali feriti tendono istintivamente a rotolarsi sulle sue foglie per attenuare il dolore e accelerare il processo di cicatrizzazione delle ferite.
Secondo la medicina ayurvedica, due foglie di centella al giorno allungano la vita e rallentano i processi di invecchiamento.
I principi attivi della pianta si trovano concentrati nelle sue parti aeree, e principalmente nelle foglie, che vengono recise al momento del raccolto: è proprio grazie alla lavorazione di foglie e stoloni che è possibile ottenere elevate concentrazioni degli elementi terapeutici maggiormente efficaci.
I principi attivi contenuti nel vegetale sono i seguenti:
La presenza di numerosi elementi attivi che agiscono in maniera sinergica con maggiore o minore intensità a seconda del periodo del raccolto, garantisce un impiego terapeutico estremamente efficace in ambito erboristico.
Fin dall’antichità gli utilizzi tradizionali di centella asiatica sono strettamente collegati alla stagionalità, in quanto la raccolta del vegetale in periodi non adeguati (prima di maggio o dopo agosto) può alterare in maniera irreversibile le sue proprietà benefiche.
È stato dimostrato anche clinicamente che questa pianta agisce migliorando le funzioni del tessuto connettivo, che è la sostanza di sostegno che si trova in vari organi e apparati corporei.
Di conseguenza favorisce i processi riparativi delle ferite e rinforza l’endotelio e l’elasticità dei vasi sanguigni.
L’azione terapeutica della pianta è concentrata soprattutto sulla circolazione sanguigna, in quanto la frazione purificata dei triterpeni svolge funzioni eudermiche stimolando la produzione di collagene.
Proprio per questo motivo, la centella viene considerata uno dei più potenti elementi flebotonici in presenza di insufficienza venosa, vene varicose, sindromi post flebitiche e compressione del microcircolo da parte di ammassi cellulitici.
Per uso esterno, gli estratti della pianta trovano impiego nella terapia di ragadi e ulcere, localizzate in qualsiasi parte del corpo.
Le proprietà erboristiche della centella vengono ampiamente sfruttate nel settore fitoterapico per contrastare la fragilità capillare, al punto da rientrare nella formulazione di alcuni medicinali.
Infatti essa è in grado di migliorare il tono venoso in seguito all’attività protettiva sulle pareti vasali, in particolare delle vene; grazie alla componente triterpenica contenuta nelle parti aeree della pianta, è possibile aumentare la resistenza e l’elasticità dell’endotelio vasale.
In condizioni come quella delle gambe pesanti e senza riposo, i rimedi a base di centella asiatica si sono confermati trattamenti efficaci per migliorare la circolazione sanguigna e l’ossigenazione dei tessuti.
Anche in presenza di emorroidi, un disturbo derivante dalla debolezza delle pareti venose, cicli ripetuti a base di integratori con centella riescono ad attenuare la sintomatologia dolorosa.
Tutte queste funzioni dipendono dalla stimolazione della sintesi di collagene e di elastina a livello delle pareti venose: è proprio grazie a questa sua attività che la pianta svolge effetti anti-ulcerativi che favoriscono la guarigione delle ferite.
Uno dei suoi principali composti, l’asiaticoside, si comporta efficacemente nei confronti di sindromi flogistiche spesso accompagnate da edemi.
Gli estratti della pianta si sono dimostrati inibenti sul sistema nervoso centrale, prevenendo l’insorgenza di convulsioni e prolungando l’efficacia dei farmaci anticonvulsivanti: una simile funzionalità dipende dall’interazione con i recettori dopaminergici, che vengono inibiti.
Secondo le più recenti linee guida relative a studi epidemiologici sulle sindromi ansiose, la centella esercita un’azione ansiolitica paragonabile a quella ottenuta con l’impiego del diazepam.
Nella medicina popolare, questa pianta viene utilizzata come rimedio in caso di reumatismi, artrosi e affezioni cutanee di vario tipo, oltre che per il trattamento di dissenteria, vomito, nausea e dispepsia.
Nella medicina ayurvedica la centella è stata da sempre considerata un supporto efficace per attenuare il dolore causato da coliche renali, per il trattamento dell’itterizia e in presenza di calcoli alla cistifellea.
Nella medicina cinese invece, la pianta viene assunta in caso di sifilide e patologie genitali, in presenza di disturbi mentali e per contrastare la disidratazione.
In ambito omeopatico, dove sono disponibili granuli e tintura madre per uso orale, la centella serve per curare affezioni cutanee di vario tipo, accompagnate da prurito e arrossamento, disturbi uterini, cicatrici ipertrofiche, insonnia, irritabilità da stress e ansia.
I benefici derivanti dall’assunzione di centella asiatica sono i seguenti:
I benefici derivanti da simili preparati sono sia di tipo locale (tramite impiego di pomate e gel) sia di tipo sistemico (in seguito all’assunzione di compresse o capsule).
Le principali indicazioni che consigliano l’assunzione di rimedi a base di centella sono le seguenti:
I benefici che sono stati maggiormente confermati da ricerche cliniche di tipo epidemiologico sono quelli relativi alla stimolazione della sintesi di collagene, che influenza positivamente la funzionalità del tessuto connettivo.
Di conseguenza tutte le parti del corpo dove è presente tessuto connettivo risultano meglio funzionanti dal punto di vista sia metabolico che plastico.
Il tessuto connettivo, che è composto da collagene ed elastina, è praticamente ubiquitario e quindi una sua alterazione morfologica si riflette praticamente su tutto il corpo.
Proprio per questo motivo, i rimedi a base di centella asiatica svolgono un’azione a 360 gradi.
Attualmente sono in corso ricerche relative al collegamento tra la pianta e la formazione di placche ateromatose per prevenire lo sviluppo di aterosclerosi, inoltre l’assunzione di centella e di acido docoesaenoico sembra migliorare le capacità cognitive e mnemoniche degli anziani, agendo come fattore protettivo e preventivo nei confronti del morbo di Alzheimer e della demenza senile.
Sulla circolazione sanguigna sembra che il vegetale sia in grado di prevenire la formazione dei coaguli in caso di disturbi ematici.
Nei pazienti diabetici, dopo utilizzo di centella per almeno sei mesi, si è evidenziata una riduzione delle complicanze al microcircolo.
In ambito dermatologico, questa pianta viene considerata un rimedio d’elezione per minimizzare gli inestetismi dovuti a smagliature e cheloidi (cicatrici ipertrofiche), oltre che psoriasi e ferite che tardano a rimarginarsi.
Tutti i tessuti a componente mucosa, come quello gastrico, vescicale e uterino, risentono positivamente delle funzioni di centella asiatica sia a livello terapeutico che preventivo, infatti potenziando la sintesi di collagene ed elastina, il tessuto connettivo migliora le sue prestazioni anche a livello delle mucose ad esso adiacenti.
La centella asiatica sta diventando un componente sempre più presente nella formulazione di creme sia cosmetiche che fitoterapiche per contrastare alcuni dei più fastidiosi disturbi cutanei.
Oltre a migliorare il ristagno venoso e linfatico attenuando la cellulite, la crema a base di questa pianta offre proprietà lenitive e cicatrizzanti, e perfeziona la tonicità della carnagione in soggetti maturi.
Infatti i suoi principi attivi ripristinano il film idro-lipidico cutaneo, attenuando irritazioni, arrossamenti e bruciori, e aumentando compattezza e tonicità della pelle.
Per potenziare al massimo gli effetti delle creme a base di centella asiatica, è consigliabile associare anche un’integrazione per via orale, che, migliorando l’assorbimento locale, velocizza i tempi di risoluzione dei problemi dermatologici.
Per migliorare la cellulite, è consigliabile effettuare massaggi sul corpo con crema a base di centella almeno una volta al giorno per due settimane: simili trattamenti vengono potenziati dall’assunzione di infusi di centella asiatica o di compresse multicomponente.
Gli integratori a base di centella asiatia sono disponibili sotto forma di capsule, compresse, confetti e pastiglie contenenti estratti secchi titolati e standardizzati; alternativamente, è possibile servirsi di integratori a base di soluzioni idroalcoliche in gocce.
La dose standard di centella da assumere ogni giorno è compresa tra 70 e 180 milligrammi, da suddividere preferibilmente in tre volte.
Trattandosi di un prodotto che agisce progressivamente, è necessario preventivare un periodo di almeno quattro o sei settimane prima di apprezzare risultati vantaggiosi.
Gli integratori a base di centella non devono essere considerati rimedi di pronto intervento, poiché basandosi su processi di biosintesi cellulare, richiedono tempistiche dilatate.
Sia il collagene che l’elastina non vengono prodotti in pochi giorni dato che necessitano della disponibilità di numerosi elementi, che devono poi essere assemblati in maniera adeguata.
Spesso gli integratori di questo genere contengono anche altre molecole come bromelina, escina, vitamina E, vitamina C, zinco e rame, la cui attività sinergica consente di accelerare le tempistiche.
Optando per le soluzioni idroalcoliche, l’assorbimento intercellulare è più rapido e quindi viene consigliato come terapia d’attacco, mentre in seguito, per mantenere gli effetti dell’integrazione, è preferibile orientarsi verso pastiglie o capsule.
Uno schema posologico efficace prevede l’utilizzo di rimedi in gocce per le prime due o tre settimane, e di compresse per le ultime tre o quattro settimane.
Sarebbe preferibile incominciare con preparazioni contenenti centella in purezza per poi proseguire dopo quattro settimane con altri multicomponenti.
Trattandosi di un prodotto naturale di origine vegetale, la centella non presenta controindicazioni di rilevo a patto di seguire la posologia indicata sulle singole confezioni.
Questa pianta infatti presenta una minima tossicità e scarsi effetti collaterali, che possono prevedere unicamente un aumento di sonnolenza soltanto in caso di sovradosaggio.
Utilizzando prodotti per uso topico, non sussistono controindicazioni di alcun genere, anche per persone particolarmente sensibili e intolleranti a qualsiasi preparato.
La centella asiatica è dotata infatti di un’ottima compatibilità biologica e di un’elevata biodisponibilità, per cui la sua efficacia è garantita anche a dosaggi relativamente contenuti.
Durante il periodo dell’allattamento è sconsigliabile l’utilizzo di integratori sistemici mentre è consentito quello per uso topico.
I rimedi a base di questo principio attivo possono interagire con farmaci sedativi (benzodiazepine) e depressivi del sistema nervoso centrale, con conseguente debolezza e sonnolenza.
In caso di sovradosaggio, la centella può causare fenomeni epatotossici verso cui agisce esercitando un effetto sinergico: bisogna pertanto porre attenzione all’assunzione di paracetamolo, metildopa, eritromicina, statine e fenitoina.
Non si tratta comunque di reazioni avverse significative ma di disturbi di lieve entità che scompaiono immediatamente con la sospensione dell’assunzione.
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