Vuoi scoprire tutto sulla bromelina? Allora sei nel posto giusto!
Prima di entrare nei dettagli, di seguito trovi una tabella nella quale sono stati inseriti i migliori prodotti con bromelina del 2022, le loro principali caratteristiche e il link al sito ufficiale.
Di seguito, invece, trovi una lista dei migliori prodotti con bromelina disponibili ad oggi.
La bromelina è un insieme di enzimi proteolitici estratti prevalentemente dal gambo dell’ananas e in parte anche dalla sua polpa.
Nota per i suoi effetti digestivi, derivanti dall’azione proteolitica enzimatica, la bromelina trova impiego anche per integrazione nutrizionale con funzioni antiossidanti, antinfiammatorie, antitrombotiche, antiedemigene, anticoagulanti e immunomodulanti.
L’ananas è un frutto considerato superfood grazie all’elevata concentrazione di proteine di alto valore biologico, vitamine del gruppo B e vitamina A, acido ascorbico, minerali, enzimi proteolitici tra cui principalmente la bromelina e glucidi.
Oltre che per usi gastronomici (per cui si utilizza la sua polpa), il frutto consente di estrarre importanti elementi fitoterapici che si trovano nel gambo.
I principali impieghi di tali componenti riguardano l’apparato intestinale in cui viene aumentata la massa fecale grazie alle mucillagini e alle fibre in essi contenute.
Il principio attivo più importante contenuto nell’ananas è senza dubbio la bromelina, che agisce inibendo la sintesi di prostaglandine pro-infiammatorie e quindi migliora il benessere dell’organismo prevenendo i processi flogistici.
La bromelina è dotata anche di funzioni fibrinolitiche che le consentono di degradare la fibrina e di inibire l’aggregazione piastrinica.
Oltre che per uso sistemico, questo composto viene utilizzato localmente per favorire la cicatrizzazione e la guarigione da ustioni e ferite, per favorire il riassorbimento di ematomi e per risolvere edemi ed essudati.
Per uso sistemico i preparati contenenti questo elemento vengono assunti in caso di disturbi digestivi oppure vasomotori, oltre che per contrastare la cellulite.
A questa sostanza è collegato anche un effetto antidolorifico derivante dalla risoluzione di processi infiammatori.
Analogamente alla papaina (una proteina estratta dal frutto della papaia), anche la bromelina viene aggiunta alle carni per ammorbidirle, senza modificare la loro composizione organolettica.
Un’altra caratteristica del composto è la sua capacitò di aumentare la diuresi, sfruttando l’azione di alcuni acidi organici come acido malico, ossalico e citrico.
Già ampiamente utilizzata nella medicina popolare, la bromelina è stata a lungo considerata un vero e proprio rimedio farmacologico come vermifugo, antipiretico e antiasmatico.
Nella pratica clinica indiana, estratti di bromelina vengono tutt’ora utilizzati per risolvere problemi legati alla dismenorrea, al vomito e alla stitichezza, oltre che in caso di insufficienza pancreatica, flatulenza e spasmi peristaltici.
Oltre che nel settore dell’integrazione alimentare, questo composto ormai da tempo è usato anche in ambito clinico, dato che diversi trial hanno confermato le sue funzioni terapeutiche.
Si tratta ovviamente di preparati naturali fitoterapici che si distinguono dalla medicina tradizionale sia per il meccanismo d’azione che per la posologia.
Tuttavia, il principale vantaggio di simili rimedi è quello di non causare l’insorgenza di reazioni avverse poiché la loro biocompatibilità è molto elevata.
Il gambo dell’ananas, che solitamente viene scartato in quanto non edibile, in realtà offre la maggiore concentrazione di bromelina, dopo essere stato sottoposto a processi di estrazione, titolazione e standardizzazione previsti dalla Farmacopea Ufficiale.
Proprio per questo motivo, nei laboratori scientifici vengono utilizzate prevalentemente queste parti della pianta che, a un costo notevolmente basso, permettono di formulare grandi quantitativi di integratori.
La bromelina, che può essere assunta sia per uso topico che per uso sistemico, serve per le seguenti funzioni:
Tutte le attività di questo principio attivo sono riconducibili a un’attività modulante sull’espressione genica degli elementi biologici coinvolti nei processi antiossidanti.
Ancora una volta, l’efficacia degli integratori è strettamente collegata alla presenza di molecole che contrastano lo stress ossidativo e la produzione di radicali liberi.
Tra i vari integratori disponibili in commercio, quelli a base di bromelina sono tra i più studiati proprio perché questo principio attivo è dotato di proprietà farmacologiche simili a quelle di farmaci tradizionali come antinfiammatori, diuretici e capillaro-protettori.
Questa sostanza è considerata un valido supporto in presenza di contusioni, contratture, strappi e stiramenti dello sportivo, poiché svolge due funzioni: da un lato riduce l’infiammazione del tessuto consentendo il riassorbimento dell’edema e d’altro lato elimina il dolore.
A scopo preventivo, integratori del genere possono essere utilizzati per aumentare la funzionalità dei muscoli in vista di sforzi intensi e prolungati.
Considerata uno dei più efficaci mucolitici, decongestionanti e anticatarrali, la bromelina trova largo impiego in presenza di flogosi delle prime vie aeree.
In seguito ad alcune indagini spirometriche, pazienti trattati con questo principio attivo hanno mostrato un miglioramento anche della capacità polmonare, derivante dalla riduzione delle secrezioni bronchiali.
Il suo impiego è consigliato anche in caso di asma allergica e di sinusite acuta, condizioni in cui è necessario eliminare il ristagno del catarro.
La somministrazione orale di integratori a base di questo rimedio si è rivelata efficace in presenza di tromboflebite, con riduzione dei sintomi infiammatori tra cui dolore, arrossamento, ipertermia ed edema.
In presenza di vene varicose e quindi di deposizione della fibrina sulle pareti vasali, la bromelina svolge un’efficace azione plasminogena responsabile della scissione della fibrina.
Simili preparati vengono prescritti dai flebologi anche dopo l’intervento di asportazione delle vene varicose, con dosaggi piuttosto elevati corrispondenti a 40 mg ogni 6 ore.
Alcuni pazienti hanno reagito positivamente anche l’elliminazione di ecchimosi ed ematomi quando il loro apparato circolatorio si caratterizza per fragilità capillare.
Associata alla papaina, la bromelina si è rivelata un efficace rimedio contro le mestruazioni dolorose, grazie alla funzione miorilassante sulla muscolatura liscia viscerale.
Anche in questo caso il suo impiego può essere effettuato sia per scopi terapeutici che preventivi.
Secondo le più recenti linee guida, la bromelina riesce a potenziare i trattamenti chemioterapici a base di fluorouracile e vincristina.
Questo effetto terapeutico dipende dalla capacità di destrutturare la struttura di fibrina delle cellule oncogene, facilitando l’ingresso degli anticorpi che normalmente vengono respinti.
Le forme neoplastiche più recettive sono il tumore al seno e alle ovaie, nei quali le masse neoplastiche regrediscono in breve tempo.
In alcuni trattamenti di processi infettivi come polmoniti, nefriti, infezioni cutanee da Stafilococco e ascessi, la bromelina potenzia i tradizionali trattamenti antibiotici in quanto va a rompere la parete della parete cellulare batterica agendo in maniera analoga all’acido clavulanico.
In caso di eccessi ponderali, soprattutto collegati alla presenza di cellulite, la bromelina agisce efficacemente stimolando i processi di lipolisi ed eliminando l’infiammazione cutanea e il rallentamento circolatorio, che porta al ristagno di liquidi interstiziali.
La cura della cellulite, che si associa agli effetti dimagranti di questo composto, deriva dal potenziamento della diuresi e dall’azione antinfiammatoria.
Il principio attivo estratto dal gambo dell’ananas può essere applicato localmente per riparare ferite, ustioni e lesioni cutanee, grazie alla capacità stimolante di riepitelizzazione e di cicatrizzazione.
Per uso topico la bromelina trova impiego anche in casi di dermatite pediatrica, di psoriasi e di Lichen.
Solitamente il dosaggio consigliato dei prodotti a base di bromelina comprende da 250 a 2000 mg da suddividere in tre assunzioni giornaliere, preferibilmente a stomaco vuoto, in quanto la sua assimilazione è ostacolata dalla digestione.
Per calcolare il tempo di utilizzo di simili rimedi, bisogna discriminare tra gli impieghi terapeutici e quelli preventivi: nel primo caso è necessario prolungare la terapia per almeno 6-8 settimane, per ottenere risultati soddisfacenti ed evidenziabili con certezza.
Considerando i numerosi campi di applicazione di questa sostanza, il suo impiego è spesso associato ad altri preparati per cui il tempo previsto è condizionato anche dalla sinergia funzionale a livello metabolico.
In ambito preventivo, i tempi consigliati per l’uso di preparati contenenti bromelina variano da 2 a 4 settimane, alternando una settimana di sospensione per poi riprendere il ciclo.
Di norma, i dosaggi a scopo preventivo sono inferiori rispetto a quelli curativi, e proprio per questo i tempi di assunzione possono dilatarsi anche per alcuni mesi.
Infatti, l’efficacia dei prodotti è sempre dose-dipendente, per cui diminuendo il dosaggio può aumentare il tempo di utilizzo.
Trattandosi di un composto naturale estratto dall’ananas, la bromelina si caratterizza per un’ottima compatibilità biologica e per un’altrettanto buona biodisponibilità.
Pertanto il suo impiego non provoca effetti collaterali se non in rarissimi casi in cui il soggetto mostra reazioni di intolleranza specifica verso il principio attivo.
In simili condizioni è sufficiente sospenderne l’introduzione per eliminare qualsiasi effetto avverso.
Le reazioni negative sono prevalentemente associate a un dosaggio inadeguato, che può provocare l’insorgenza di sintomi a carico dell’apparato digerente, tra cui:
In rari casi e soprattutto in donne predisposte a disordini mestruali, possono comparire episodi di menorragia e metrorragia, concentrati prevalentemente nel climaterio oppure in menopausa.
Durante l’età fertile invece, la bromelina non è responsabile di nessuna conseguenza rischiosa sul ciclo femminile e neppure di alterazioni sulla fertilità, come si credeva fino a poco tempo fa.
In presenza di ulcera gastrica o duodenale, è necessario chiedere un consulto medico prima di intraprendere un percorso terapeutico con bromelina.
Le stesse precauzioni devono essere attuate per pazienti sottoposti a terapia antitrombotica, anticoagulante o antibiotica, infatti alcuni farmaci come gli anticoagulanti orali, l’acido acetil-salicilico, l’amoxicillina e le tetracicline, possono modificare l’emivita serica del composto.
L’assunzione di integratori dovrebbe essere evitata durante la gravidanza e l’allattamento se non specificamente prescritta dal medico.
In presenza di terapie farmacologiche di vario genere, è sempre consigliabile documentarsi sulle potenziali interazioni con rimedi fitoterapici, poiché alcuni principi attivi possono interferire con il loro meccanismo d’azione.
In caso di traumi sportivi è opportuno evitare l’assunzione contemporanea di bromelina con antinfiammatori di tipo FANS, per limitare la probabile insorgenza di effetti antagonisti tra i medicinali.
Infatti, tutti gli antinfiammatori di sintesi vengono condizionati da prodotti naturali responsabili di una simile funzione; anche i cortisonici non dovrebbero essere assunti insieme a questi integratori, per evitare un surplus biologico.
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