Vuoi scoprire tutti i segreti degli integratori con BCAA 4:1:1? Allora sei nel posto giusto!
Prima di entrare nei dettagli specifici, di seguito trovi una tabella nella quale sono stati inseriti i migliori integratori con BCAA 4:1:1 del 2021, le loro principali caratteristiche e il link al sito ufficiale
Di seguito, invece, trovi una classifica dei migliori integratori con BCAA 4:1:1 presenti sul mercato:
Nell’ambito dell’integrazione sportiva, il mondo degli amminoacidi ramificati è senza dubbio tra i più gettonati.
Essi sono essenzialmente tre, leucina, valina e isoleucina, e appartengono alla famiglia dei cosiddetti amminoacidi essenziali, ovvero quegli amminoacidi che il nostro corpo non è in grado di sintetizzare.
Queste molecole devono quindi necessariamente essere introdotte nell’organismo dall’esterno, attraverso l’alimentazione o l’integrazione alimentare.
Gli amminoacidi ramificati sono accomunati da una caratteristica strutturale della catena peptidica: la ramificazione.
Gli altri amminoacidi, non ramificati, una volta che vengono ingeriti (alimenti o integratori), raggiungono l’intestino dove vengono assorbiti, poi immessi nella vena porta per raggiungere il fegato.
Grazie alle ramificazioni invece, gli amminoacidi sono indirizzati direttamente al tessuto muscolare, infatti essi vengono chiamati anche amminoacidi dei muscoli.
Le loro funzioni sono molto importanti proprio a livello di massa magra, dato che potenziano la sintesi proteica e quindi favoriscono la produzione di proteine muscolari, come l’actina e la miosina.
Gli amminoacidi ramificati sono fondamentali per i muscoli anche in quanto funzionano come substrato energetico, ovvero rappresentano una fonte alternativa al glucosio di energia, particolarmente utile per atleti che allenano la resistenza, cioè praticano sport per periodi di tempo prolungati.
Se le scorte di glicogeno muscolare non sono pienamente disponibili, come nella condizione in cui si è appena incominciato un programma di allenamento, possono essere utilizzati con la massima efficienza gli amminoacidi ramificati per produrre energia.
Anche negli sport di resistenza aerobica essi rientrano a far parte dell’impostazione nutrizionale, come maratona, ciclismo o nuoto, poiché in questi casi la richiesta energetica è notevole e se non è adeguatamente supportata dai carboidrati, si orienta verso i BCAA.
Dal punto di vista dell’integrazione alimentare, in commercio sono reperibili integratori a base di BCAA 2:1:1, 4:1:1 o 8:1:1, le cui cifre si riferiscono al rapporto tra la concentrazione dei tre diversi amminoacidi ramificati.
Nei prodotti 2:1:1, l’apporto di leucina corrisponde al doppio dell’apporto degli altri due amminoacidi, così come nei 4:1:1 l’apporto di leucina corrisponde al quadruplo degli altri due, e all’ottava quantità negli 8:1:1.
Il maggiore o minore apporto di leucina corrisponde a una maggiore o minore attività anabolica richiesta dall’atleta, che può essere diversa in base alle sue specifiche esigenze di allenamento.
In questo senso si può affermare che gli integratori a base di amminoacidi ramificati sono tra i più versatili offerti sul mercato, in quanto sono in grado di offrire benefici estremamente personalizzati.
Ad esempio se la necessità è quella di usufruire di un certo quantitativo di energia di pronto utilizzo, si prediligono i prodotti 2:1:1 assunti prima dell’allenamento, mentre se si desidera potenziare l’anabolismo ci si orienterà verso i 4:1:1 o gli 8:1:1, da assumere subito dopo l’allenamento.
Si può anche decidere di assumere entrambe le tipologie, distinguendo due diverse assunzioni, privilegiando l’uno o l’altro in base al momento pre-workout o post-workout.
In ogni caso, l’assunzione di BCAA consigliata corrisponde a circa un grammo per chilo di peso corporeo, che si possono ingerire in un’unica somministrazione ma anche distribuire in più somministrazioni.
Non bisogna mai sottovalutare gli aspetti qualitativi, infatti un buon integratore alimentare a base di BCAA prevede delle materie prime di prima qualità, come ad esempio la fermentazione di specifici microrganismi, che esclude le fonti di origine animale.
In questo modo si ottiene un prodotto di ottimo livello che contemporaneamente minimizza il rischio di contaminanti chimici come metalli pesanti o organici.
Purezza, efficacia e sicurezza sono i requisiti che vanno sempre valutati con attenzione quando si decide di acquistare un integratore alimentare a base di BCAA 4:1:1, per ottenere il massimo beneficio e al tempo stesso una sicurezza di utilizzo.
All’interno degli integratori per sportivi, se non selezionati con cura, si potrebbero infatti riscontrare sostanze indesiderate come molecole dopanti, che quindi possono rivelarsi pericolose per un atleta professionista che viene sottoposto regolarmente a controlli anti-doping, o come sostanze tossiche propriamente dette, potenzialmente dannose per la salute.
Sulla confezione dovrebbe sempre essere riportata chiaramente l’indicazione circa l’origine degli amminoacidi.
L’integrazione alimentare a base di amminoacidi ramificati miscelati in rapporto 4:1:1 sono particolarmente indicati nel post-workout, ovvero nella fase di recupero che segue immediatamente l’allenamento.
Essi infatti sono utili per ridurre i tempi di recupero, supportando l’organismo a riprendersi in tempi relativamente brevi, mentre si rivelano leggermente meno determinanti se l’obiettivo principale è quello di aumentare la massa muscolare.
In quest’ultima condizione infatti può essere più opportuno orientarsi verso un integratore che contiene magari tutti i nove amminoacidi essenziali, ramificati o meno, o ancora meglio verso un integratore a base di proteine, che offre cioè tutto lo spettro amminoacidico.
Gli amminoacidi ramificati da soli non sono sufficienti per promuovere un anabolismo completo in quanto è richiesta la presenza di tutti gli altri amminoacidi essenziali, condizione comunque facilmente riproducibile in un contesto di dieta sana, varia e bilanciata.
I BCAA sono molto utili nella protezione nei confronti del catabolismo muscolare in determinate condizioni: secondo recenti studi scientifici infatti essi sono in grado di minimizzare i danni a carico delle miocellule riducendo i dolori del giorno dopo l’allenamento.
Un esercizio fisico di una certa intensità, che caratterizza la stragrande maggioranza dei workout di qualsiasi atleta, provoca tale sindrome fisiologica, non considerata patologica in quanto è un’espressione normale del muscolo in fase di riposo dopo un lavoro impegnativo.
Il ruolo fondamentale di protezione dal catabolismo in un contesto di deficit energetico viene egregiamente esercitato dagli amminoacidi ramificati, specialmente in rapporto 4:1:1 (leucina:isoleucina:valina).
Una tale condizione si verifica in qualsiasi attività fisica sostenuta e prolungata nel tempo, in cui i livelli circolanti di insulina sono piuttosto bassi; lo stesso assetto metabolico si instaura durante il digiuno, infatti la diminuzione cosiddetta forzata della concentrazione ematica di insulina sta alla base dell’efficacia del digiuno intermittente per dimagrire.
Costringendo l’organismo ad utilizzare le riserve di tessuto adiposo più profonde, infatti, è assolutamente consigliato assumere amminoacidi ramificati, dal momento che essi esercitano una spiccata azione anti-catabolica.
Per preservare la massa magra dai processi che digeriscono a tutti gli effetti la massa muscolare, conosciuti con il nome di gluconeogenesi, e che si verificano sia in condizioni di digiuno sia in condizioni di allenamento a digiuno, i BCAA rappresentano un supporto validissimo.
Esiste comunque una predisposizione soggettiva alla quantità di massa magra che il corpo è in grado di perdere in tali contesti, cioè ogni persona fa più o meno fatica a potenziare la propria muscolatura, a parità di condizioni oggettive.
Se l’obiettivo è proprio questo, si può assumere con successo una certa quantità di proteine post-workout, che apportano tutti i nove amminoacidi essenziali, senza dimenticare un’integrazione di BCAA in proporzione 4:1:1.
Allenandosi a digiuno è poi indispensabile ricorrere agli amminoacidi ramificati, inserendoli proprio all’interno della finestra di digiuno e soprattutto prima dell’attività fisica, allo scopo di preservare la massa magra da un’ipotetica degradazione e distruzione, comunque para-fisiologiche.
Gli amminoacidi ramificati sono particolarmente utili per chi svolge un’attività sportiva dato che il 40% delle proteine delle cellule muscolari dell’organismo è formato proprio dagli amminoacidi leucina, isoleucina e valina.
Se l’intenzione è quella di aumentare o preservare la massa magra muscolare, introducendo in maniera ben bilanciata i BCAA si possono ottenere i substrati più indicati per nutrire le fibrocellule dei muscoli.
A differenza degli altri amminoacidi non ramificati, infatti, quelli ramificati non devono necessariamente attraversare il fegato per essere rielaborati, mediante un vero e proprio by-pass a tutti gli effetti dell’organo metabolizzatore per eccellenza.
Arrivando direttamente al muscolo scheletrico, essi si presentano inalterati, mantenendo cioè la loro struttura originaria esattamente come quella che è stata ingerita, sotto forma di alimento o di integratore alimentare.
Un altro effetto degno di nota degli amminoacidi ramificati risiede a livello di barriera emato-encefalica, al confine tra circolo sanguigno e neuroni cerebrali.
Il triptofano è un amminoacido aromatico che agisce come mediatore della stanchezza e dell’affaticamento; esso viene rilasciato nell’organismo in maniera direttamente proporzionale al consumo di BCAA durante l’esercizio fisico.
Assicurando all’organismo un adeguato apporto di BCAA nel corso dell’allenamento, si può facilmente interrompere questo circolo vizioso, limitando la produzione di triptofano e la conseguente spossatezza che a sua volta andrebbe a inficiare il corretto svolgimento del workout.
Le proteine che si vanno a catabolizzare durante l’attività fisica infatti dovrebbero essere prontamente ricostruite, in maniera facile e rapida; anche durante il catabolismo notturno viene distrutta una certa quantità di proteine, che dovrebbe essere ripristinata.
Bisogna ricordare comunque che un corretto processo di sintesi proteica viene assicurato da un’introduzione bilanciata di tutti gli amminoacidi essenziali, perciò qualsiasi integrazione alimentare a base di BCAA dovrebbe tenere presente anche la restante quota di elementi non ramificati.
Negli anni Novanta è stato condotto uno studio che prevedeva l’infusione endovenosa di amminoacidi ramificati in animali da esperimento, ed è stata messa in evidenza la diminuzione di determinati amminoacidi marker di catabolismo muscolare, come la fenilalanina.
In base a questo si è pensato che gli amminoacidi ramificati ricoprissero un ruolo non indifferente nel contenimento del catabolismo muscolare, promuovendo quindi l’anabolismo.
Tale ipotesi è stata confermata nel contesto di altri esperimenti condotti successivamente, che hanno analizzato in altre condizioni gli effetti dell’assunzione di BCAA in presenza o meno di carboidrati.
È stato quindi dimostrato che gli amminoacidi ramificati non hanno la capacità di promuovere l’anabolismo proteico direttamente, ma contribuiscono in maniera significativa ad aumentare la massa muscolare magra in soggetti che praticano allenamento con regolarità.
Addizionando agli amminoacidi ramificati anche una piccola quantità di proteine in polvere, ad esempio, la sintesi proteica è promossa grazie all’azione sinergica delle due componenti peptidiche.
Si è osservato che i BCAA quindi favoriscono l’anabolismo miocellulare, però questo avviene solo nell’immediato in quanto successivamente è necessaria la presenza contemporanea dei nove amminoacidi essenziali.
Tale condizione è facilmente riscontrabile comunque in un contesto di alimentazione sana, varia e bilanciata, situazione che molto facilmente appartiene a un atleta, professionista o amatoriale che sia.
In base allo specifico allenamento e alle peculiari caratteristiche della persona inoltre, si manifesta una certa mutevolezza degli effetti, che comunque rientra dell’ambito di una normalissima variabilità biologica.
Il dosaggio più indicato per l’assunzione di integratori alimentari a base di BCAA in proporzione 4:1:1 è molto semplice: è sufficiente moltiplicare un grammo di polvere per ogni chilo di peso corporeo.
Tale facile approccio non considera le differenti risposte metaboliche di ogni atleta allo sforzo fisico, e di conseguenza al catabolismo muscolare nonché la diversa capacità di rispondere con un anabolismo di ritorno.
È sconsigliabile aumentare le dosi in quanto si otterranno comunque gli stessi effetti, andando però a sbilanciare eccessivamente l’equilibrio tra amminoacidi ramificati e non ramificati.
È impossibile anche al più esperto personal trainer calcolare se un soggetto necessita di mezzo grammo in più o in meno, dato che le modificazioni della risposta sono variabili non solo da persona a persona, ma anche all’interno della stessa persona, in funzione di diversi momenti della vita.
Quindi ci si affida al dosaggio universalmente consolidato come utile, efficace, non nocivo, ricordando di inserire comunque i BCAA all’interno di uno stile di vita sano e soprattutto di un’alimentazione varia ed equilibrata.
I BCAA sono gli amminoacidi ramificati, indicati mediante l’acronimo inglese (branched chain amino acids), cioè leucina, isoleucina e valina, che rientrano nella formulazione di integratori alimentari miscelate secondo diverse proporzioni.
Gli amminoacidi ramificati in rapporto 2:1:1 si rivelano particolarmente utili nel pre-workout, cioè nella fase che precede l’allenamento, in cui cioè l’esigenza principale è quella di avere a disposizione una fonte di energia.
Il loro utilizzo viene conseguito con soddisfazione sia dagli atleti di sport aerobici, sia da atleti di sport di resistenza (corsa, bicicletta, triathlon, nuoto, eccetera).
La posologia è molto semplice dato che si assume un grammo per ogni chilo di peso corporeo, in questo modo si ottiene una copertura energetica efficiente e con una discreta durata nel tempo.
Le formulazioni cosiddette a leucina aumentata, prevedono un aumento della concentrazione di leucina rispetto agli altri due amminoacidi, passando a 4 fino anche a 8.
Potenziare l’apporto di leucina significa incrementare il recupero quindi i prodotti 4:1:1 e 8:1:1 sono particolarmente efficaci se assunti subito dopo l’allenamento (post-workout).
Per fitness, crossfit o calisthenics vengono utilizzati gli integratori BCAA 4:1:1 come pre-workout dato che sono in grado di fornire comunque il giusto apporto energetico ma con una quota superiore di leucina, che viene impiegata direttamente dalle cellule muscolari.
Se l’attività fisica richiede essenzialmente forza e potenza, i 4:1:1 rappresentano il giusto compromesso tra energia e anabolismo, e non è nemmeno necessario cambiare il dosaggio che rimane sul grammo per ogni chilo di peso.
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