Stai cercando una guida che ti aiuti a scegliere le migliori barrette proteiche? Allora sei nel posto giusto!
Prima di entrare nei dettagli specifici, di seguito trovi una tabella nella quale sono state inserite le migliori barrette proteiche del 2022, le loro principali caratteristiche e il link al sito ufficiale
Di seguito, invece, trovi una classifica delle migliori barrette proteiche presenti sul mercato:
Le barrette proteiche sono veri e propri integratori alimentari formulati prevalentemente con proteine, spesso associate a lipidi, il cui ruolo è quello di fornire alle persone, e soprattutto agli sportivi, il fabbisogno energetico quando sia impossibile farlo con i cibi.
La loro composizione è costituita da almeno 20 grammi di proteine di vario genere, in particolare quelle formate da aminoacidi essenziali ramificati, che sono le molecole maggiormente utilizzate in caso di un aumentato fabbisogno energetico.
Gli sportivi infatti devono fare fronte ad alcune necessità, tra cui quella di disporre di elevati standard di energia, ma senza appesantire l’organismo con un eccessivo apporto calorico derivante dagli alimenti.
Proprio per questo motivo è opportuno fare ricorso alle barrette proteiche, che vengono prodotte sostanzialmente con:
Spesso questi supporti nutritivi sono realizzati sotto forma di gainer, preparati anche con:
I gainer, che rappresentano una categoria di integratori proteici specifici per alcune discipline sportive che richiedono elevate concentrazioni di forza, si trovano sotto forma polverizzata.
Le barrette invece, che sono tavolette di materiale energetico, costituiscono un pratico sostitutivo del pasto, quando l’atleta ha completato l’allenamento e servono principalmente per contrastare il catabolismo muscolare.
Il loro ruolo è di ripristinare le riserve energetiche consumate durante l’attività sportiva in maniera rapida ed efficace, per ridistribuire la quota peptidica nel corpo.
Com’è noto, il fabbisogno proteico aumenta moltissimo nello sport, in quanto l’organismo necessita di una quota maggiorata di energia che non può derivare dai cibi.
Da 0,75 g/kg necessari a una persona sedentaria, l’apporto proteico può raddoppiare, superando 1,5 g/kg in fase post-allenamento oppure post-prestazione.
Proprio per sopperire a simili necessità gli sportivi ricorrono all’assunzione di questi prodotti che, oltre ad essere iper-energetiche, sono anche facilmente digeribili e assimilabili con rapidità.
Le migliori barrette non devono contenere un’eccessiva concentrazione di trigliceridi e di colesterolo, che di solito sono presenti nella maggior parte dei cibi ad alto contenuto proteico.
Pertanto la loro formulazione, che tiene conto di tale esigenza, risulta altamente selettiva.
Tra i prodotti maggiormente utilizzati e valutati il meglio per lo sportivo ci sono quelli monoporzione, facilmente trasportabili e capaci di mettere subito a disposizione il surplus energetico.
Per essere considerate di ottimo livello, le barrette devono contenere una frazione peptidica di polimeri ad elevato valore biologico, di solito ricchi di aminoacidi a catena ramificata associati a tutti gli essenziali.
I composti che trovano maggiore impiego sono le proteine del siero di latte che, grazie al loro assorbimento rapidissimo, mettono immediatamente a disposizione l’energia necessaria.
Le caseine, invece, che si caratterizzano per un’assimilazione più lenta, offrono all’organismo la possibilità di distribuire in un arco di tempo più prolungato tutte le prestazioni metaboliche di cui necessita.
Grazie alla loro composizione essenzialmente a base peptidica, le barrette proteiche vengono utilizzate anche come validi sostitutivi del pasto in caso di regimi ipocalorici.
Considerate un ottimo supporto per dimagrire, esse forniscono infatti il quantitativo energetico necessario per lo svolgimento dei processi metabolici, ma senza incentivare la percentuale calorica.
Di conseguenza nelle diete ipocaloriche esse svolgono un compito fondamentale perché, essendo dotate di un alto potere saziante, contribuiscono alla lipolisi senza aumentare l’introduzione dei nutrienti.
La rapida perfusione di proteine nel sangue provoca un immediato senso di sazietà che elimina il senso della fame e quindi collabora alla diminuzione degli eccessi ponderali.
Le barrette dimagranti devono avere una composizione totalmente proteica e non mista, per garantire un minimo apporto calorico, necessario per perdere peso.
Pertanto è necessario analizzare preventivamente la loro composizione, che deve essere riportata integralmente sulla confezione, per optare soltanto su quelle dietetiche.
La loro principale caratteristica è di apportare il necessario supporto energetico senza alterare il profilo lipidico, situazione frequente negli alimenti di largo consumo.
È proprio la selettività nutrizionale delle barrette proteiche dietetiche a renderle il rimedio d’elezione per dimagrire rapidamente ma in maniera bilanciata e soprattutto senza produrre stati carenziali tipici delle diete squilibrate.
Le barrette proteiche sono prodotte con una quota variabile di carboidrati a basso indice glicemico, si tratta di rimedi ideali per incrementare la massa muscolare, sfruttando le proprietà nutrizionali degli amminoacidi ramificati, capaci di potenziare le riserve energetiche senza attingere ai glucidi.
Come è noto, l’energia di pronto intervento di cui l’organismo ha bisogno quando deve fronteggiare situazioni improvvise, viene fornita dal catabolismo glucidico, che tuttavia presenta lo svantaggio di non essere selettivo.
L’assunzione di barrette proteiche prive di glucidi offre una notevole disponibilità energetica senza alterare il catabolismo degli zuccheri, che non vengono coinvolti in tali processi metabolici.
Per questo, simili integratori sono ideali anche per pazienti diabetici, che come è noto consumano elevati quantitativi di energia ma non possono produrla a partire dai glucidi, poiché il loro funzionamento insulinico è inadeguato.
Il requisito più vantaggioso di questi prodotti è riferibile alla loro notevolissima efficacia, che non modifica i ritmi metabolici rispettando soprattutto l’omeostasi glucidica.
Le barrette proteiche senza lattosio sono integratori indicati per le persone che non possiedono l’enzima lattasi: si tratta di individui che non sono in grado di digerire questo zucchero, poiché la carenza enzimatica impedisce loro una corretta assimilazione.
L’impiego di integratori del genere svolge un compito di estrema importanza poiché evita tutte le conseguenze di questa intolleranza alimentare, comprendenti diarrea, dimagramento, perdita di massa muscolare, meteorismo, nausea e crampi addominali.
Considerate un rimedio perfetto per gli sportivi che non possono assumere lattosio, queste barrette trovano largo impiego anche per chi desidera migliorare le proprie performance atletiche, senza caricare eccessivamente il metabolismo glucidico.
Infatti, è sempre una buona norma quella di mantenere bilanciate le concentrazioni di nutrienti, ricavando energia da tutti gli elementi nutritivi.
Il lattosio, che è lo zucchero principalmente presente nel latte e in numerosi altri prodotti caseari, può essere prodotto anche dalle cellule della mucosa dell’intestino tenue.
Quando è presente un’intolleranza a questa molecola, la lattasi non riesce a scindere il composto in glucosio e galattosio, impedendo quindi il loro assorbimento intestinale.
Le persone che soffrono di una simile allergia sono intolleranti al latte e possono sviluppare reazioni avverse di notevole entità: proprio per loro sono state formulate le barrette proteiche senza lattosio, che apportano elevati quantitativi di energia senza innescare reazioni collaterali pericolose per il benessere dell’organismo.
Le persone intolleranti al glutine sono affette da celiachia, che impedisce loro di assumere numerosi alimenti a base di farina, cereali e prodotti da essi derivati.
Le reazioni di intolleranza verso questi composti possono provocare sintomi estremamente intensi, che devono essere evitati per non innescare patologie piuttosto significative.
Le barrette proteiche senza glutine sono state formulate per fornire elevati quantitativi di energia prontamente disponibile, senza alterare il metabolismo dei villi intestinali a livello di cui si verifica l’intolleranza al glutine.
Quando le cellule di queste micro-strutture entrano in contatto con un simile composto, provocano una reazione antigene/anticorpo sostanzialmente identica a quella che nasce dal contatto con germi patogeni; il glutine infatti viene considerato come un agente aggressivo da eliminare.
In molti casi, le barrette proteiche contengono glutine, che è un elemento nutritivo spesso associato alla componente peptidica: chi soffre di celiachia deve pertanto orientarsi verso barrette prive di glutine, la cui composizione è chiaramente leggibile sulla confezione.
Grazie ai risultati di numerose ricerche dietetiche e nutrizionali, è stato possibile identificare una composizione ideale per i celiaci, che prevede una miscela di proteine a base di amminoacidi ramificati, con altri essenziali e a lunga catena, il cui apporto energetico è nettamente superiore rispetto alle barrette proteiche tradizionali.
In questi casi, l’assenza del glutine non provoca nessuno squilibrio metabolico ma al contrario contribuisce a potenziare le funzioni energetiche degli integratori, che possono essere assunti liberamente anche dai non celiaci.
L’assunzione delle barrette proteiche viene consigliata in varie occasioni, innanzitutto a chi desidera perdere peso velocemente senza intraprendere una vera e propria dieta dimagrante e sostituendo quindi i pasti con tali prodotti.
Sfruttando la loro formulazione a tavoletta dal gusto estremamente appetibile e con un elevato potere saziante, chi affronta un regime dietetico ipocalorico può tranquillamente sostituire un pasto senza avvertire nessuna carenza nutrizionale.
Un altro impiego caratteristico di tali integratori è quello sportivo, in fase di recupero post-allenamento.
È proprio in questo momento che l’atleta deve ripristinare le riserve energetiche consumate senza aumentare l’apporto calorico, poiché l’organismo si trova in una fase di recupero funzionale.
Pertanto le barrette possono essere consumate in qualsiasi ora del giorno, quando lo sportivo ha terminato la sua prestazione fisica.
Essendo digeribili e rapidamente assimilabili, esse vengono introdotte anche poche ore prima di coricarsi, poiché non alterano il ritmo circadiano.
Secondo la maggior parte dei nutrizionisti sportivi, le barrette proteiche dovrebbero essere assunte dopo l’allenamento, poiché è proprio in questa fase che l’organismo ha bisogno di ricostituire le riserve energetiche.
Alcuni allenatori invece ritengono che sia più utile assumere le barrette proteiche prima dell’allenamento, come prevenzione al successivo consumo di energia.
In questo caso è necessario non sovraccaricare il rene, con un apporto peptidico oltre misura, e quindi è consigliabile orientarsi verso barrette formulate specificamente per la fase pre-competizione, che contengono una concentrazione proteica leggermente inferiore rispetto a quelle tradizionali.
È indubbio che il momento migliore per offrire al corpo un maggiore quantitativo di proteine sia dopo uno sforzo fisico, poiché l’organismo e in particolare l’apparato muscolare si trova in uno stato carenziale, che deve essere riequilibrato il più velocemente possibile.
Si è visto infatti che un surplus proteico pre-allenamento in qualche occasione non risulta funzionale, perché affaticando l’apparato renale può creare conseguenze svantaggiose.
Le barrette proteiche possono essere di due tipi: quelle composte soltanto da proteine oppure quelle miste, contenenti anche una concentrazione variabile di lipidi.
Il primo tipo non fa ingrassare, poiché contiene unicamente peptidi che per loro natura sono ipocalorici, mentre il secondo tipo può fare aumentare il peso anche se in quantitativi estremamente limitati.
Nella maggior parte dei casi comunque le barrette proteiche sono considerate integratori dietetici, ipocalorici e consigliati nella maggior parte dei regimi dimagranti, per cui non fanno ingrassare pur fornendo elevate concentrazioni di energia.
L’apporto energetico svolge sia un ruolo di pronto intervento, disponibile subito dopo la loro assunzione, sia uno a lungo termine, derivante dal catabolismo degli amminoacidi ramificati a lunga catena.
Globalmente quindi questi preparati vengono considerati ipocalorici ed energizzanti.
Il contenuto calorico delle barrette proteiche è variabile a seconda della loro composizione, che può essere soltanto a base di proteine oppure mista.
I grassi, che in alcune formulazioni sono presenti, sono nutrienti molto energetici, dato che ogni grammo produce circa 9 calorie.
Basterebbero quindi soltanto 12 grammi di lipidi per superare abbondantemente la soglia fisiologica delle 100 calorie.
Anche i glucidi sono composti ipercalorici, poiché 15 grammi producono oltre 80 calorie.
Nelle barrette proteiche ipocaloriche, non devono quindi essere presenti né grassi né glucidi, ma soltanto composti peptidici.
Una barretta di 20 grammi contiene di solito 80 calorie, quando non sono presenti altri elementi nutritivi.
Il loro potere saziante deriva dalla concentrazione bilanciata dei componenti proteici, che solitamente non superano un quantitativo calorico di 85-90 calorie.
Chi ricorre alle formulazioni miste, in cui le proteine sono miscelate a grassi o a carboidrati a basso contenuto glicemico, può introdurre fino a 100-120 calorie.
Tenendo conto che una barretta può sostituire comodamente un pasto, è evidente che il loro contenuto calorico rimane molto basso, e che quindi può essere consentito consumarne anche due o tre.
Le barrette proteiche senza glucosio sono senza dubbio quelle meno caloriche, infatti contengono al massimo 70 calorie, contro le 85 calorie di quelle miste.
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