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Bacche di Goji: Proprietà, Benefici e Dove Acquistarle

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Prima di entrare nei dettagli specifici, di seguito trovi una tabella nella quale sono state inserite le migliori bacche di goji del 2022, le loro principali caratteristiche e il link al sito ufficiale

Migliori bacche di goji

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Bacche di goji

Le bacche di goji sono i frutti dell’arbusto Lycium barbarum, un vegetale originario della Cina settentrionale ma ormai diffusa in tutto il mondo; la famiglia botanica di appartenenza è quella delle solanacee.

Tali frutti hanno dimensioni di pochi centimetri e quando raggiungono la maturazione sono caratterizzate da una colorazione rosso vivo, il sapore è dolce e ricorda quello dei frutti di bosco.

Nella tradizione orientale sono ampiamente utilizzate come ingrediente nelle ricette, grazie anche ai loro ottimi valori nutrizionali, gli stessi per cui la loro presenza è sempre più diffusa anche nel mondo dell’integrazione alimentare.

Le bacche di goji possono essere consumate fresche, secche o reidratate, sotto forma di polvere da sciogliere in acqua, di capsule, nonché di gustoso succo di frutta.

Il loro impiego ha riscosso sempre più successo negli ultimi anni in funzione dell’attività di potenziamento delle difese immunitarie, ma anche dell’effetto antiossidante, capace di contrastare a breve e a lungo termine i danni indotti dai radicali liberi.

Inoltre esse favoriscono la concentrazione e proteggono la visione, oltre a rappresentare un importante fattore trofico nei confronti della mucosa intestinale.

La presenza di sali minerali preziosi come calcio, ferro e selenio, e di vitamine, sia idrosolubili che liposolubili, rende le bacche di goji un’eccellente nutraceutico che dovrebbe essere sempre presente nella dieta sia sotto forma di alimenti sia di integratori alimentari.

Gli speciali polisaccaridi in grado di rinforzare il sistema immunitario sono stati rintracciati solamente in questo frutto, motivo che lo rende altamente consigliato sia nella stagione fredda sia nella stagione calda per contrastare i disturbi legati alle temperature estreme e alle condizioni climatiche non ottimali.

Tali glucidi complessi sono capaci di potenziare le difese immunitarie naturali, ottimizzando il riconoscimento delle cellule non-self e degli agenti estranei di vario tipo eventualmente introdotti nell’organismo.

È stato documentato in base a indagini di mercato che hanno coinvolto i loro utilizzatori, abituali o occasionali, che le bacche di goji aumentano la percezione di benessere psico-fisico.

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Bacche di goji: proprietà e benefici

Le bacche di goji sono essenzialmente solanacee, i cui frutti possiedono diverse proprietà fitoterapiche e nutraceutiche:

  • apporto di acidi grassi di elevato valore biologico, in quanto insaturi e ricchi di acidi grassi essenziali come acido linoleico e acido alfa-linolenico;
  • fonte di fitosteroli, in particolare di beta-sitosterolo, in grado di coadiuvare il ripristino della concentrazione di colesterolo nel sangue in caso di ipercolesterolemia;
  • buon contenuto di vitamine liposolubili come il tocoferolo (vitamina E) o carotenoidi (provitamina A), che esercitano azione antiossidante e preventiva nei confronti delle problematiche a carico della vista;
  • buon contenuto di vitamine idrosolubili, come acido ascorbico (vitamina C), che ha effetti antiossidanti ed entra a costituire il collagene, e vitamina B, che è un importante costituente enzimatico;
  • ottima fonte di sali minerali, come il calcio, essenziale per il tessuto osseo, il ferro, fondamentale per il trasporto dell’ossigeno nel sangue, il potassio, determinante nell’attività fisica di una certa intensità, e zinco e selenio, antiossidanti.

Le bacche di goji quindi si configurano come alimenti estremamente ricchi di molecole utili all’organismo, ma la loro reale peculiarità è rappresentata da speciali polisaccaridi contenuti solo in questa pianta.

Essi intervengono nella difesa delle cellule dallo stress ossidativo, ma anche nel potenziamento del sistema immunitario nei confronti di eventuali allergeni o agenti patogeni.

Sono antiossidanti le bacche di goji?

Lo stress ossidativo è alla base del processo di invecchiamento globale dell’organismo nonché dei principali danni a carico della microstruttura cellulare e istologica.

L’incapacità dell’organismo di riuscire a tamponare un’eccessiva produzione di radicali liberi, composti dell’ossigeno derivanti da normali reazioni biochimiche che avvengono nell’organismo, prende il nome di stress ossidativo.

In condizioni di equilibrio, i radicali liberi vengono eliminati senza problemi da processi presenti nell’organismo (azione antiossidante endogena) associati alla presenza di molecole esterne derivanti dalla dieta (azione antiossidante esogena).

I radicali liberi sono molecole che presentano una spiccata affinità nei confronti degli elettroni e pertanto sono in grado di sottrarre elettroni alle macromolecole biologiche, come le proteine e gli acidi grassi di membrana, gli enzimi e gli acidi nucleici.

Le bacche di goji sono particolarmente ricche di vitamine liposolubili come la vitamina E (tocoferolo) e la provitamina A (carotenoide), particolarmente efficaci come antiossidanti esogeni.

Esse infatti rallentano o prevengono l’ossidazione di particolari sostanze, responsabili della formazione di radicali liberi in grado di danneggiare le cellule.

Anche la presenza di vitamina C rende le bacche di goji degli eccellenti composti antiossidanti, infatti essa è capace di ossidarsi in maniera reversibile in acido deidroascorbico.

Questo significa che l’acido ascorbico attraverso un processo di sostituzione, si lascia attaccare dai radicali liberi al posto delle macromolecole biologiche, risparmiando queste ultime dalla reazione di sottrazione dell’elettrone.

La difesa cellulare si esplica inoltre mediante la cessione di un elettrone ad un tocoferol-radicale, un derivato della vitamina E che in questo modo è capace di rigenerarsi.

Non bisogna dimenticare che le bacche di goji sono ricche di zinco e selenio, due minerali molto importanti nella protezione dei tessuti dallo stress ossidativo.

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Le bacche di goji fanno dimagrire?

Non esistono attualmente indicazioni sull’apporto calorico generale delle bacche di goji ma è stato indirettamente dichiarato come basso/moderato da studi empirici; le poche calorie derivano dalla modesta quantità di carboidrati, semplici e complessi, contenuti nei frutti della pianta.

Una caratteristica da non sottovalutare che differenzia le bacche di goji dagli altri frutti in genere, è rappresentata dal fatto che esse inducono un basso indice glicemico una volta assorbite dall’intestino.

L’indice glicemico è uno dei parametri utili per determinare le conseguenze dell’assunzione di determinati alimenti in termini di glicemia in funzione del tempo.

I cosiddetti “picchi glicemici” infatti non sono altro che un’impennata di concentrazione di glucosio nel sangue ottenuta in brevissimo tempo, che può raggiungere quantità molto elevate e dannose per l’organismo.

Non soltanto soggetti diabetici, ma tutti i consumatori dovrebbero prestare attenzione alle variazioni di questo parametro nei diversi momenti della giornata; non da ultimo, che segue una dieta dimagrante o chi vuole semplicemente perdere qualche chilo impostando un regime nutrizionale più sano.

Le bacche di goji si sono rivelate preziose alleate per dimagrire in quanto, possedendo naturalmente un basso indice glicemico, non determinano mai dannosi picchi di glicemia, a favore di un equilibrato apporto di zucchero.

Se si innalza troppo velocemente la glicemia, infatti, il pancreas viene stimolato a produrre ingenti quantità di insulina che sovraintende alla captazione del glucosio da parte delle cellule.

Purtroppo però, tra gli effetti di questo ormone c’è anche la trasformazione di glucidi in acidi grassi, che circolando nell’organismo vanno infine a depositarsi nei pannicoli adiposi sotto forma di adipociti.

Ecco perché qualsiasi alimento in grado di indurre picchi glicemici intensi e di breve durata è sempre da eliminare, a favore di un apporto più costante e mai troppo elevato di glucosio, per permettere all’insulina di agire senza danneggiare l’organismo. 

Bacche di goji e pressione bassa

È risaputo come la pressione arteriosa risenta positivamente della presenza di acidi grassi essenziali come omega-3 e omega-6: la loro elevata concentrazione all’interno delle bacche di goji ne giustifica l’effetto benefico in caso di pressione alta.

Per contro, la capacità di abbassare la pressione arteriosa può rappresentare anche una controindicazione nella loro assunzione se il paziente è già in cura con medicinali ipotensivi tradizionali.

In caso di terapia antipertensiva già in atto infatti, è generalmente sconsigliata la somministrazione di questi frutti, sia sotto forma di alimenti che di integratori alimentari, in quanto si potrebbero verificare pericolosi effetti sinergizzanti negativi.

Il soggetto potrebbe andare incontro a crisi ipotensive, caratterizzate da astenia, difficoltà di concentrazione, tachicardia, vertigini, alterazioni della visione, sonnolenza e sudorazione profusa.

L’iperteso quindi dovrebbe consultare il proprio medico per decidere se impostare il suo percorso terapeutico sui farmaci o sugli integratori alimentari, e seguire poi un percorso piuttosto che un altro, evitando qualsiasi sovrapposizione: in questo modo si eviterà qualsiasi inconveniente.

Bacche di goji e menopausa

Nel periodo della menopausa la donna va incontro alla cessazione dei cicli mestruali e dell’attività ovarica, a cui corrisponde una drastica diminuzione della produzione di estrogeni.

I sintomi più evidenti di questo delicato periodo della vita, legati alla modificazione dell’assetto ormonale, consistono in vampate di calore, perdita della tonicità cutanea, secchezza vaginale e cambiamenti di pH interno che possono predisporre all’insorgenza di infezioni locali.

Un’altra conseguenza della fine della vita fertile femminile è rappresentata dallo sviluppo di osteoporosi, dato che vengono a mancare gli estrogeni che normalmente rivestono un ruolo fondamentale nella corretta mineralizzazione del tessuto osseo; non da ultimo è da menzionare l’aumentato rischio di eventi cardiovascolari.

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La donna che si trova ad affrontare questa particolare fase della sua esistenza deve quindi cercare di limitare tali effetti accompagnando l’organismo al cambiamento mantenendo il più possibile l’equilibrio psico-fisico.

Le bacche di goji rappresentano un valido aiuto per la conservazione del normopeso: dato che non ci sono più estrogeni in circolo, l’eccesso di androgeni, minimamente sintetizzati dalle ghiandole surrenali anche nel sesso femminile, andrà a depositarsi nei pannicoli adiposi.

Inoltre questo frutto si configura come un’ottima fonte di calcio, indispensabile per correggere le alterazioni della mineralizzazione dello scheletro dalla menopausa in avanti; anche la presenza della vitamina D rende le bacche di goji molto utili per coadiuvare l’azione del calcio a livello del tessuto osseo.

Bacche di goji: calorie

Il grasso addominale provoca una serie di alterazioni all’interno dell’organismo in quanto produce sostanze pro-infiammatorie, è in grado di femminilizzare gli ormoni maschili (testosterone in estrogeni), e predispone al rischio di sviluppare eventi cardiovascolari.

L’adiposità della pancia è indotta dall’assunzione di alimenti ad elevato indice glicemico che vanno ad antagonizzare l’ormone che normalmente aiuta a perdere il grasso.

Le bacche di goji intervengono proprio a questo livello: grazie al loro basso indice glicemico, impediscono il raggiungimento di pericolosi picchi glicemici nonché la conseguente trasformazione di glucosio in acidi grassi.

Inoltre le bacche di goji possiedono un interessante profilo nutrizionale:

  • 14 grammi di proteine;
  • 69 grammi di carboidrati;
  • 55 grammi di zuccheri;
  • 5 grammi di fibra.

Le calorie contenute all’interno delle bacche di goji sono quindi perfettamente compatibili con una dieta ipocalorica ma anche normocalorica, tenendo presente che non fanno ingrassare, nè sotto forma di alimento nè sotto forma di integratore alimentare.

Esse possono essere consumate tranquillamente da soggetti tendenti al sovrappeso di qualsiasi fascia d’età, in quanto aiutano i giovanissimi a sviluppare un corretto accrescimento corporeo senza affaticare il pancreas esocrino, così come supportano le persone di una certa età a non accumulare troppo grasso nella fascia addominale.

Anche gli sportivi che combattono il sovrappeso possono trarre notevoli vantaggi dall’assunzione delle bacche di goji: l’energia fornita da esse viene prontamente utilizzata dall’organismo dell’altleta per la prestazione sportiva, senza dannose oscillazioni di glucosio nel sangue, che rimane pressoché costante nel tempo.

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Quante bacche di goji al giorno?

Il fabbisogno giornaliero di bacche di goji corrisponde circa a 40 grammi di frutto essiccato, che corrispondono a una manciata comprendente 150 unità.

È consentito aumentare le dosi, dato che non si verificano particolari problematiche, infatti tutti i nutrienti presenti in questa droga sono assolutamente biocompatibili e vengono assimilati facilmente così come altrettanto facilmente metabolizzati ed eliminati dall’organismo.

L’unico inconveniente legato a un ipotetico sovradosaggio è da attribuire al contenuto in fibra, che, come tutta la frutta fresca o secca in genere, potrebbe provocare sgradevoli effetti lassativi.

Bisogna ricordare comunque che la quantità di bacche da assumere ogni giorno è piuttosto soggettiva, infatti vi sono soggetti particolarmente sensibili alle conseguenze intestinali così come altri che possono ingerire grandi quantità senza alcuna conseguenza.

Infine, nel caso di integratori alimentari formulati in polvere solubile o in capsule, il dosaggio da assumere dovrà attenersi scrupolosamente alle indicazioni sulla confezione, in quanto la concentrazione di fitocomplessi nutraceutici è più elevata e quindi richiede una maggiore attenzione all’eventuale sovradosaggio.

Bacche di goji: controindicazioni?

Le uniche controindicazioni che presentano le bacche di goji sono eventuali intolleranze alimentari specifiche, che essendo reazioni soggettive, si manifestano solamente in alcuni individui predisposti.

Non tutti infatti sono in grado di tollerare le bacche di goji, anzi è necessario sospenderne immediatamente l’assunzione qualora si manifestassero nausea, vomito o diarrea dopo l’ingestione.

Inoltre, l’impiego di simili integratori alimentari è tendenzialmente sconsigliato in un contesto di gravidanza o allattamento, dato che la betaina contenuta nelle bacche di goji è una molecola che può interferire con il corretto sviluppo del DNA, e il selenio può essere dannoso per il feto in accrescimento.

Da menzionare infine la potenziare interazione di tipo farmacocinetico con determinate classi di medicinali, in particolare gli anticoagulanti, gli antipertensivi e gli ipoglicemizzanti: in questi casi solitamente viene evitata la somministrazione o comunque mantenuta sotto stretto controllo medico.

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