Vuoi scoprire tutti i benefici dell’amamelide e dove trovarla? Allora sei nel posto giusto!
Prima di scendere nei dettagli, di seguito trovi una tabella nella quale sono stati inseriti i migliori prodotti con amamelide del 2022, le loro principali caratteristiche e il link al sito ufficiale.
Di seguito, invece, trovi una classifica con i migliori prodotti con amamelide disponibili attualmente online:
L’amamelide, il cui nome scientifico è Hamamelis virginiana, è una pianta che fa parte della famiglia delle Hamamelidaceae; la sua droga, ovvero la porzione che viene utilizzata a scopo fitoterapico, è costituita dalle foglie e dai rametti.
Si tratta essenzialmente di un arbusto o piccolo albero che non supera i due metri di altezza, i suoi rami sono estremamente flessibili e sono ricoperti da un insieme di peli protettivi di colore marrone; le sue foglie sono picciolate e intere, piuttosto grandi e di forma ovale, il margine è di tipo sinuato-dentato e la nervatura è molto evidente.
I fiori, che si sviluppano generalmente da settembre a ottobre, sono riuniti a due oppure a tre corolle fino a formare piccole spighe; i frutti consistono in piccole capsule legnose, lunghe circa 15 millimetri, che a maturità lasciano cadere 2 grandi semi.
Le sue origini risalgono probabilmente alle foreste umide degli Stati Uniti settentrionali e del Canada, ma attualmente l’amamelide è diffusa in tutto il mondo.
A questa pianta vengono attribuite interessanti proprietà terapeutiche per uso sia interno, in termini di astringenza, protezione del microcircolo, contenimento delle emorragie, sia esterno, sotto forma di creme, lozioni e impacchi di vario genere.
Secondo la medicina popolare inoltre, dall’amamelide si possono preparare ottime tisane e buonissimi infusi, nonché decotti dal sapore rinfrescante e tonicizzante, a cui vengono attribuite proprietà cicatrizzanti, astringenti e antinfiammatorie.
Ampiamente diffuso nel Nordamerica a partire dal Settecento, questo vegetale venne introdotto in Europa dove riscosse successo principalmente come pianta ornamentale.
Successivamente poi, nell’Ottocento, vennero apprezzate tutte le sue potenzialità curative, incominciando dai benefici rilevati nei confronti di scottature e irritazioni agli occhi.
I tannini, che sono i principi attivi contenuti nei rametti e nelle foglie di amamelide, sono molecole molto interessanti sotto il profilo fitoterapico, infatti vantano poteri antiemorragici, antiflogistici, antidiarroici e capillaroprotettori.
Tali composti inoltre sono in grado di alleviare piccole infiammazioni e tagli cutanei di dimensioni limitate, nonché problematiche relative alla pelle grassa e acneica, alle ragadi e alle dermatiti allergiche.
Dato che i tannini esercitano un’interessante azione protettiva nei confronti delle membrane cellulari, si possono ottenere risultati soddisfacenti anche in caso di cellulite e fragilità dei capillari, con affioramento superficiale degli stessi.
Le foglie dell’amamelide infatti contengono uno specifico tannino glicosilato (amamelitannino) che deriva dall’esterificazione di due molecole di acido gallico con l’amamelosio, un carboidrato contenuto soltanto nelle parti verdi del vegetale.
La corteccia invece è ricca di acido gallico, un altro composto organico da cui derivano le principali caratteristiche organolettiche di questa erba officinale.
Tenendo conto dell’elevata concentrazione dei tannini gallici, l’amamelide viene utilizzata prevalentemente per uso interno come vasocostrittore, mentre per gli impieghi topici le sue funzioni sono cicatrizzanti e astringenti.
I principi attivi contenuti nelle foglie e nei rametti dell’amamelide sono rappresentati da:
Una caratteristica che rende l’amamelide estremamente utile in fitoterapia è costituita dal fatto che si può utilizzare sia per via topica (esterna) che per via sistemica (interna).
La sua principale attività è legata al sistema cardiocircolatorio, infatti è considerata una delle piante più efficaci per contrastare la fragilità capillare e venosa, l’insufficienza del ritorno venoso e l’ipertensione arteriosa.
Anche in caso di patologia emorroidaria, assumere con costanza preparati a base di amamelide si rivela un supporto significativo in quanto nel tempo si può notare una diminuzione delle dimensioni e dell’infiammazione delle lesioni.
Le donne in età fertile riferiscono inoltre di trarre un prezioso giovamento in caso di dismenorrea: tale effetto è riconducibile sempre all’azione vasoprotettiva e antinfiammatoria.
Anche le donne che stanno attraversano la fase della menopausa possono provare a orientarsi verso l’amamelide, se sono alla ricerca di una soluzione non ormonale nei confronti dei disturbi tipici del climaterio.
I tannini, ampiamente contenuti nell’amamelide, suggeriscono l’utilizzo in condizioni di diarrea, acuta o cronica: infatti è ben noto come questi principi attivi siano in grado di esercitare un’azione astringente a livello intestinale, particolarmente utile in caso di dissenteria.
Dal punto di vista dell’applicazione topica, non bisogna dimenticare che pomate, gel o lozioni a base di amamelide rappresentano un ottimo preparato antinfiammatorio, da applicare con successo su ferite, abrasioni, porzioni irritate o bruciate, fino ad arrivare ai colliri (soluzioni oculari).
Gli occhi sono regioni anatomiche estremamente delicate e pertanto facilmente soggette a insulti di natura meccanica o chimica; d’altro lato, sempre a causa di tale fragilità, non possono sopportare una somministrazione massiccia di medicinali tradizionali in quanto è molto probabile l’insorgenza degli effetti indesiderati.
Per questo motivo, i colliri a base naturale come quelli formulati con amamelide, si configurano come la soluzione ideale per trattamenti anche nel lungo periodo, senza alcun pericolo di tossicità.
Nell’universo della cosmesi, questo vegetale si sta sempre più ritagliando un ruolo importante, dal momento che le sue proprietà lenitive, antiarrossamento, calmanti e disinfiammanti si rivelano particolarmente preziose in caso di cute con tendenza alla couperose o alle discromie da fattori ambientali o emotivi.
Soggetti adolescenti affetti da acne giovanile oppure individui adulti con impurezza cutanea senile possono rivolgersi con fiducia a creme, gel, lozioni toniche, latti detergenti, docciaschiuma a base di amamelide: la pelle potrà beneficiare di un interessante effetto rinfrescante, purificante e astringente.
All’interno degli integratori alimentari, formulati in compresse, capsule, tavolette o opercoli, spesso l’amamelide viene associata ad altri elementi vasoprotettori come la centella, la rosa canina, il ginkgo e il mirtillo nero; si sfrutta in questo modo la loro sinergia funzionale, ottenendo un risultato finale molto più potente rispetto a quello fornito dall’assunzione singola.
I principali elementi costitutivi della pianta sono molecole non glicosilate, in grado di far precipitare le proteine.
Dal punto di vista biomolecolare i tannini, che costituiscono la maggiore percentuale di principi attivi, possono essere idrolizzabili (derivati dell’acido gallico, oppure condensati (derivati dei flavonoidi).
I tannini idrolizzabili appartengono alla famiglia dei polifenoli e vengono metabolizzati mediante attività catalitica da parte dell’enzima tannasi; i tannini condensati invece, conosciuti anche come catechinici, svolgono funzioni astringenti, antibiotiche e antidiarroiche.
Tra le principali proprietà dell’amamelide vi sono infatti:
Tutte queste caratteristiche dipendono dai costituenti chimici dell’amamelide, che sono:
In campo fitoterapico questa pianta è dotata quindi di attività:
Uno degli ambiti di maggiore impiego è quello contro le emorroidi e le vene varicose, poiché gli estratti di questo vegetale officinale si rivelano particolarmente efficaci come emostatici e decongestionanti.
Grazie a tali prestazioni, possono essere impiegati anche in presenza di infiammazioni del cavo orale, gengiviti e parodontiti.
Per uso topico, l’amamelide viene apprezzata per depurare pelli grasse e a tendenza acneica, con eccessive secrezioni sebacee, migliorando non soltanto l’aspetto estetico ma anche quello funzionale dell’epidermide.
La sua attività biologica, che dipende sostanzialmente dai tannini, è potenziata dalla contemporanea presenza di acido ascorbico, poiché la vitamina C svolge notevoli funzioni antiossidanti.
La corteccia del vegetale è ricca di principi attivi antivirali che funzionano soprattutto contro il virus dell’influenza e il papillomavirus; rimedi di questo genere vengono prescritti come integrazione delle terapie tradizionali.
Grazie alle funzioni vasocostrittrici, flebotoniche e astringenti, associate anche ad una notevole attività emostatica, l’amamelide costituisce un prezioso rimedio per decongestionare le emorroidi e migliorare il ritorno venoso.
La crema formulata con elevate concentrazioni di tannini può essere applicata sia sulle emorroidi che sulle varici, poiché in entrambi i casi viene assorbita rapidamente e attraverso la cute penetra direttamente nel sangue, svolgendo la sua attività terapeutica.
Il presupposto principale per rendere efficaci simili creme è quello di associare ai tannini determinati eccipienti, soprattutto quelli a base di cellulosa che non alterano il funzionamento dei principi attivi.
Nei prodotti per uso esterno è fondamentale che la composizione sia dosata perfettamente con rapporti predefiniti, solitamente di tipo 3:1, dove 3 indica la concentrazione dei tannini e 1 quella degli eccipienti.
Qualunque sia la formulazione dei prodotti utilizzati, è necessario non superare il quantitativo di 4 ml di prodotto da applicare due o al massimo tre volte al giorno, questa posologia è collegata alla composizione ad alto dosaggio delle creme che trovano impiego per regolarizzare le funzioni vasomotorie.
Non bisogna dimenticare infatti che sia le vene varicose che le emorroidi derivano da anomalie anatomiche dei vasi sanguigni, che per cause di varia natura si dilatano.
Le emorroidi infatti non sono altro che espansioni a forma di sacco dei vasi emorroidari che scorrono a livello dell’ampolla rettale; se alcune porzioni terminali di questi vasi si infiammano, essi aumentano di volume e tendono a fuoriuscire dal lume anale.
Come conseguenza si formano degli ammassi di pelle contenente sangue che sporgono dall’ampolla rettale, chiamati appunto emorroidi.
Il principale rischio di un simile disturbo è l’ulcerazione e la successiva rottura della parete endoteliale che racchiude l’emorroide, in simili condizioni si viene a creare una piccola emorragia anale che può ripetersi ciclicamente provocando un progressivo deterioramento funzionale.
L’amamelide agisce come lenitivo sul dolore e astringente sulle porzioni di vaso sacculari lesionate.
Un altro impiego delle creme a base di amamelide è relativo alla presenza di infiammazioni cutanee di natura flogistica: per il trattamento di simili disturbi, i prodotti a base di questa pianta officinale sono formulati come pomate, gel, unguenti o soluzioni da applicare direttamente più volte al giorno nell’area interessata.
Se usata per finalità terapeutiche, l’amamelide deve essere standardizzata e titolata secondo i principi della Farmacopea Ufficiale, dato che i suoi elementi funzionali possono svolgere attività particolarmente efficaci ma spesso sovrapponibili.
I tannini infatti mostrano una formula biomolecolare analoga a quella dei flavonoidi e degli steroli, per cui esiste una competizione nei confronti dei recettori sensoriali.
Nel momento in cui viene utilizzata una crema a base di amamelide, la sua resa finale è fortemente condizionata dall’attivazione dei recettori cutanei, tramite cui vengono emessi segnali di feedback positivo o negativo.
In presenza di vene varicose, è necessario potenziare il ritorno venoso al cuore eliminando nello stesso tempo il surplus di liquidi extracellulari ristagnanti; la ritenzione idrica infatti è una concausa delle varici agli arti inferiori.
Integratori a base di amamelide agiscono ottimizzando l’elasticità delle pareti venose e aumentando la loro permeabilità.
Di conseguenza, anche grazie al funzionamento delle valvole a nido di rondine, il flusso ematico viene spinto in avanti dalla pompa muscolare che agisce sui vasi venosi.
L’impiego di oli a base di amamelide, oltre a nutrire e idratare la pelle (e quindi anche l’endotelio venoso), svolge anche un’attività terapeutica poiché migliora l’ossigenazione dei tessuti allontanando il sangue venoso dalle gambe.
Le vene varicose rappresentano disturbo organico molto frequente nelle donne over 50, esso richiede un trattamento cronico e pertanto la necessità è quella di rivolgersi a medicamenti il più possibile naturali e privi di effetti collaterali.
Per ottenere risultati soddisfacenti e ripristinare il normale flusso di sangue verso il cuore, sono necessarie alcune funzioni concomitanti, e precisamente:
Pur essendo un prodotto naturale e quindi ben tollerato dall’organismo, l’amamelide non deve essere assunta da pazienti affetti da epatopatie, poiché le anomalie funzionali delle cellule del fegato devono essere curate da medicinali piuttosto impegnativi da un punto di vista intestinale.
Quindi, assumere un’elevata quantità di tannini potrebbe non essere la scelta più opportuna in quanto si rischierebbe di sovraccaricare l’apparato digerente, vanificando gli effetti benefici della pianta.
Per qualsiasi tipo di soggetto, inoltre, è sconsigliato l’utilizzo sregolato per lunghi periodi di tempo, in quanto anche uno stomaco e un intestino che non soffrono di alcuna patologia potrebbero risultare irritati dalla presenza cronica del fitofarmaco.
Le donne in gravidanza o allattamento dovrebbero prestare estrema attenzione nella gestione di integratori alimentari a base di amamelide, ed essere comunque seguite dal medico, dal momento che non esistono dati sufficienti per assicurare la sicurezza d’uso in questi particolari periodi della vita femminile.
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