Vuoi scoprire tutto ciò che riguarda l’aglio nero? Allora sei nel posto giusto!
Prima di entrare nei dettagli specifici, di seguito trovi una tabella nella quale sono stati inseriti i migliori prodotti con aglio nero del 2021, le loro principali caratteristiche e il link al sito ufficiale
Di seguito, invece, trovi una classifica dei migliori prodotti con aglio nero presenti sul mercato:
Non si tratta del comune aglio che è andato a male assumendo una colorazione scura, ma di un vegetale dalle molteplici proprietà salutari per l’organismo: è l’aglio nero, un prodotto fermentato ricchissimo di requisiti benefici.
Comunemente utilizzato in cucina per insaporire i cibi, quello bianco trova largo impiego anche per migliorare la salute soprattutto per individui affetti da ipertensione e modificazioni circolatorie.
Quando viene sottoposto a uno specifico procedimento, esso assume una colorazione nera e modifica non soltanto aspetto e consistenza, ma anche requisiti organolettici.
Le sue corone, che corrispondono agli spicchi del frutto, sono sottoposte a due procedimenti, consistenti dapprima in fermentazione e poi in ossidazione, a una temperatura costante di 30 gradi e per un periodo di tempo compreso tra 50 e 60 giorni.
Al termine di un simile trattamento si ottiene una tipologia di aglio nero e di consistenza morbida, che possiede un aroma e un sapore molto più delicati rispetto a quello bianco.
La sua scoperta risale a circa 20 anni fa in Corea, dove veniva tradizionalmente usato per scopi fitoterapici.
Da allora la sua diffusione è aumentata in tutto il mondo, grazie soprattutto ai reali benefici salutistici che offre.
Esso rappresenta la soluzione ideale per chi non ama il sapore intenso della varietà bianca, che rimane comunque uno dei pilastri della gastronomia nostrana.
È proprio per il suo impiego estremamente diffuso che anche il tipo nero ha incominciato a destare l’interesse degli chef e dei consumatori, attratti in particolare dalla sua maggiore delicatezza.
Per ottenere questo interessante alimento è necessario lasciare per almeno 30 giorni in un ambiente umido e fresco i bulbi che successivamente vengono ossidati.
Il risultato ottenuto è quello di aglio parzialmente secco, di colore nero, di consistenza cremosa e contenente elevate concentrazioni di sostanze antiossidanti.
In seguito a questo trattamento, i bulbi si arricchiscono notevolmente di fosforo, calcio e proteine, trasformandosi in veri e propri super-food indicati per finalità fitoterapiche.
Il sapore dell’aglio nero è piuttosto diverso da quello bianco, in quanto presenta una minore intensità e una più marcata dolcezza, con un retrogusto di liquirizia misto ad aceto balsamico.
Nei paesi orientali esso viene utilizzato nella preparazione di salse per accompagnare pietanze a base di pesce, con le quali si abbina perfettamente in quanto non copre il loro sapore, ma piuttosto lo esalta.
Infatti uno dei principali difetti dell’aglio bianco è proprio l’eccessiva intensità del gusto, spesso preponderante rispetto agli altri ingredienti.
Un simile problema non si incontra con la varietà nera, che si mantiene delicata e facilmente adattabile a qualsiasi elemento.
Miscelato a miele e burro, l’aglio nero consente di realizzare una deliziosa crema da spalmare su fette di pane tostato; se unito a un soffritto è perfetto per condire risotti e primi piatti di pasta.
Per quanto riguarda i secondi piatti, il suo inconfondibile sapore consente di preparare piatti sia di carne che di pesce oppure contorni prelibati, soprattutto con cavolfiori, zucchine e cavolo nero.
Aggiungendo ilio, aceto, pepe e zenzero è possibile ottenere una raffinata vinaigrette, perfetta per condire insalate di ogni genere, con verdure crude oppure cotte.
Nei paesi orientali, è prassi comune aggiungere uno spicchio di questo vegetale a bevande energetiche, che assumono un sapore particolarmente speziato, simile al tamarindo.
Se l’aglio di partenza contiene una maggiore percentuale di carboidrati, il prodotto che ne deriva assume un retrogusto quasi caramellato, ideale per accompagnare preparazioni dolci o salate.
Quando invece la concentrazione glucidica è minore, si ottiene un aglio fermentato leggermente più acido, dal sapore simile a quello del concentrato di pomodoro.
Sarebbe un errore considerare la varietà nera come alternativa a quella bianca, dato che i due tipi di aglio svolgono funzioni del tutto differenti: infatti la prima è sostanzialmente delicata e può essere aggiunta a qualsiasi preparazione culinaria senza alterarne il gusto, mentre la seconda è molto più incisiva.
Spesso può essere utile sciogliere qualche spicchio in acqua, fino a ottenere una salsa più o meno diluita, da aggiungere alle pietanze.
Grazie a una maggiore concentrazione di sostanze antiossidanti e a una minore quantità di allicina, l’aglio nero possiede proprietà differenti rispetto a quello bianco.
Si tratta infatti di un super-food dotato di proprietà adattogene che si traducono principalmente in un’efficace protezione contro lo stress ossidativo e i radicali liberi circolanti.
Utile come integratore anti-aging, esso risulta l’opzione ideale anche per monitorare la colesterolemia, dato che i suoi principi attivi tendono a ridurre la quota LDL, mantenendo stabile quella HDL.
Il significativo contenuto di S-allicicteina (SAC), che è una proteina solforata, questo alimento è in grado di eliminare gli eccessivi quantitativi di lipidi ematici.
Per 100 grammi di prodotto, i suoi valori nutrizionali sono i seguenti:
L’aglio bianco, invece, possiede questi valori:
Una delle più interessanti proprietà di questo super-food si riferisce alla maggiore disponibilità biologica della SAC rispetto alla varietà bianca, che consente di sfruttare al massimo i numerosi benefici da essa derivanti.
Il composto infatti garantisce una biodisponibilità pari al 100%, un valore decisamente elevato e molto vantaggioso, soprattutto per prevenire alterazioni dell’assetto lipidico in soggetti predisposti e che non vogliono assumere statine.
Analogamente all’aglio bianco, ma con maggiore efficacia, quello nero si conferma pertanto un prezioso rimedio per normalizzare la lipidemia e alcuni disturbi dall’apparato cardio-vascolare.
L’elevata percentuale di fosforo consente a questo alimento di potenziare la forza muscolare, una prestazione particolarmente utile a chi deve affrontare sforzi fisici intensi o prolungati senza depauperare l’organismo dal punto di vista energetico.
Anche la notevole concentrazione di composti peptidici contribuisce a migliorare le prestazioni fisiche del corpo.
Le più importanti proprietà di questa pianta rimangono comunque collegate alla notevole quantità di composti antiossidanti in essa contenuti, che svolgono funzioni sia terapeutiche che preventive nei confronti di numerosi disturbi metabolici.
Contrastando lo stress ossidativo e la presenza dei radicali liberi, l’aglio nero offre tutti i benefici derivanti da queste proprietà , a cominciare da un efficace effetto anti-aging, che si collega al turn-over delle cellule invecchiate.
Grazie a questo significativo rinnovamento cellulare, l’organismo può svolgere al meglio le sue funzioni biologiche, soprattutto per quanto riguarda l’apparato cardio-vascolare e respiratorio.
A livello del cuore si può notare un incremento della gettata cardiaca, un minore affaticamento muscolare e una migliore coordinazione tra sistole e diastole.
La circolazione sanguigna procede meglio in quanto vengono eliminati picchi ipertensivi, responsabili di modificazioni dell’ossigenazione dei tessuti.
I processi respiratori si svolgono in maniera fisiologica, evitando l’insorgenza di affanno e di “fame d’aria”, presenti soprattutto dopo sforzi muscolari.
Anche la digestione viene migliorata dall’impiego di questo alimento, che contribuisce a limitare le fermentazioni alimentari accompagnate da meteorismo e flatulenza.
La concentrazione di colesterolo LDL si riduce grazie all’azione ipolipidica dell’aglio nero, che non interviene invece sulla quota HDL.
In generale tutto l’assetto lipidico si mantiene nella norma, dato che anche la concentrazione di trigliceridi viene efficacemente monitorata.
Recenti studi clinici hanno evidenziato come l’assunzione di aglio nero consenta di migliorare alcune malattie della pelle, come dermatite atopica e psoriasi, spesso collegate ad alterazioni metaboliche dei lipidi.
Gli antiossidanti sono dotati di un notevole potere preventivo nei confronti della maggior parte di problemi di natura batterica e virale, come malattie da raffreddamento, tonsilliti, bronchiti e sinusiti.
Simili composti infatti svolgono un’intensa azione immunostimolante che permette di potenziare le risposte anticorpali.
Anche molte forme allergiche sono sensibili all’attività terapeutica dell’aglio nero, soprattutto se provocate da spore fungine oppure da alimenti, che coinvolgono cioè l’apparato respiratorio o digerente.
Considerato uno dei più potenti germicidi naturali, la varietà nera possiede un maggiore potere batteriostatico rispetto a quella bianca, soprattutto per quanto riguarda i malanni di stagione.
A livello ormonale questo elemento sembra incentivare la produzione di testosterone e limitare quella di cortisolo, facilitando la crescita cellulare e stimolando i meccanismi riparativi cellulari.
È risaputo inoltre che un beneficio comune anche con l’aglio bianco è quello di impedire l’aggregazione piastrinica, per garantire una circolazione fluida ed eliminare il rischio di trombi.
Il metabolismo degli zuccheri risente vantaggiosamente delle elevate concentrazioni di SAC contenute nell’aglio nero, dato che la glicemia viene monitorata in maniera fisiologica anche grazie all’interazione con la sintesi di insulina.
Tra le varie funzioni di questo principio attivo c’é anche il monitoraggio delle funzioni pancreatiche, sia per quanto riguarda il suo metabolismo endocrino (sintesi di insulina) che esocrino (sintesi di succo pancreatico per scopi digestivi).
La flora batterica intestinale (microbioma) trae notevoli benefici dall’assunzione di SAC, in quanto questo principio attivo potenzia la moltiplicazione dei microrganismi simbionti che interagiscono con il sistema immunitario.
Gli estratti di aglio nero si sono rivelati, almeno secondo affermato da Journal of Clinical Nutrition, tra i rimedi più efficaci e sicuri contro l’ipertensione, soprattutto tenendo conto della loro completa assenza di effetti collaterali.
Com’é noto, questo disturbo, consiste nella presenza abituale di valori pressori superiori a 120-130 millimetri di mercurio per la massima (pressione sistolica) e a 70-80 millimetri di mercurio per la minima (pressione diastolica).
Dal punto di vista clinico, una persona è affetta da ipertensione se i suoi valori sono sempre superiori a 140/90 mmHg.
Per fare una diagnosi corretta di questo disturbo è fondamentale che i valori siano “sempre” alti, dato che reperti occasionali non sono significativi.
In simili condizioni possono subentrare conseguenze piuttosto gravi, che hanno portato a definire tale disturbo come “killer silenzioso”, in riferimento al fatto che di solito non provoca sintomi (almeno nelle fasi iniziali), ma può essere incompatibile con la vita.
I pazienti ipertesi, che devono necessariamente curarsi in maniera adeguata, vanno infatti incontro alle seguenti problematiche:
La pressione alta infatti viene considerata il principale fattore predisponente a gravi patologie cardiovascolari.
Si classifica il disturbo in tre tipologie, collegate alla sua gravità, che sono:
Le cause di questa patologia sono numerose e diversificate, ma comprendono sostanzialmente:
Si tratta di un disturbo estremamente diffuso che interessa oltre un miliardo di persone in tutto il mondo, un valore che raddoppia se si considerano anche i soggetti che soffrono di crisi ipertensive occasionali.
In base a questi dati si deduce quale sia il ruolo fondamentale delle terapie ipotensive, che spesso sono dei veri e propri salvavita.
Dopo essere stata diagnosticata con certezza, la pressione alta deve essere curata mediante un approccio multifunzionale, comprendente:
Di solito le linee guida terapeutiche per l’ipertensione si orientano a prescrivere farmaci quando i valori pressori superano 100/160, anche se molti cardiologi ritengono giusto incominciare le cure a valori di 90/140.
I medicinali ipotensivi possono essere affiancati da specifici integratori, il cui ruolo è di potenziare i loro effetti per raggiungere più velocemente risultati utili.
L’aglio nero si è rivelato un potente ipotensivo grazie alla presenza di principi attivi che agiscono direttamente sulla tonaca muscolare delle pareti vasali, eliminando il rischio di rigidità e di indurimento.
Questo prodotto si caratterizza per una concentrazione di antiossidanti doppio rispetto alla varietà bianca, soprattutto per quanto riguarda i polifenoli e la S-alli-cisteina (SAC), che sono direttamente coinvolti nei meccanismi ipotansivi.
L’assunzione di integratori contenenti aglio nero può migliorare sensibilmente la compliance terapeutica in particolare su pazienti intolleranti agli effetti collaterali dei farmaci tradizionali.
Pur essendo un elemento ben tollerato in quanto dotato di una notevole compatibilità biologica, l’aglio nero può presentare alcune controindicazioni, anche se molto rare.
Secondo la letteratura medica, l’unico rischio si collega a una forma di intolleranza alimentare nei confronti del prodotto, che non riesce ad essere digerito né assimilato dall’organismo.
Esso può quindi venire classificato come uno dei più sicuri rimedi per migliorare il benessere dell’organismo anche su persone anziane, che sono quelle maggiormente colpite da ipertensione arteriosa.
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